AMORIS LAETITIA: CINQUE VESCOVI CORAGGIOSI FANNO PROFESSIONE PUBBLICA DI FEDELTÀ ALLA DISCIPLINA DI SEMPRE DELLA CHIESA SU MATRIMONIO E EUCARESTIA.

2 Gennaio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Mentre Stilum Curiae si prendeva qualche giorno di riposo – non così i suoi commentatori, e il moderatore – è giunto questo documento, che volentieri pubblichiamo e rilanciamo. Ne sono autori tre vescovi coraggiosi, + Tomasz Peta, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, + Jan Pawel Lenga, Arcivescovo-Vescovo emerito di Karaganda e + Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, che concludono così questo documento:

“Affermiamo perciò nello spirito di San Giovanni Battista, di San Giovanni Fisher, di San Tommaso Moro, della Beata Laura Vicuña e di numerosi conosciuti e sconosciuti confessori e martiri dell’indissolubilità del matrimonio:

Non è lecito (non licet) giustificare, approvare o legittimare né direttamente, né indirettamente il divorzio e una relazione sessuale stabile non coniugale tramite la disciplina sacramentale dell’ammissione dei cosiddetti “divorziati risposati” alla Santa Comunione, trattandosi in questo caso di una disciplina aliena rispetto a tutta la Tradizione della fede cattolica e apostolica.

Facendo questa pubblica professione dinanzi alla nostra coscienza e dinanzi a Dio che ci giudicherà, siamo sinceramente convinti di aver prestato con ciò un servizio di carità nella verità alla Chiesa dei nostri giorni e al Sommo Pontefice, Successore di San Pietro e Vicario di Cristo sulla terra.

31 dicembre 2017, Festa della Sacra Famiglia, nell’anno del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima”.

Nel frattempo anche du vescovi italiani, mons. Luigi Negri, e mons. Carlo Maria Viganò, hanno sottoscritto il documento.

Ecco a voi il documento integrale, che verrà pubblicato in diverse lingue. 

Professione delle verità immutabili riguardo al matrimonio sacramentale

Dopo la pubblicazione dell’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia” (2016) vari vescovi hanno emanato a livello locale, regionale e nazionale norme applicative riguardanti la disciplina sacramentale di quei fedeli, detti “divorziati risposati”, i quali, vivendo ancora il loro coniuge al quale sono uniti con un valido vincolo matrimoniale sacramentale, hanno tuttavia iniziato una stabile convivenza more uxorio con una persona che non è il loro coniuge legittimo.

Le norme menzionate prevedono tra l’altro che in casi individuali le persone, dette “divorziati risposati”, possano ricevere il sacramento della Penitenza e la Santa Comunione, pur continuando a vivere abitualmente e intenzionalmente more uxorio con una persona che non è il loro coniuge legittimo. Tali norme pastorali hanno ricevuto l’approvazione da parte di diverse autorità gerarchiche. Alcune di queste norme hanno ricevuto l’approvazione persino da parte della suprema autorità della Chiesa.

La diffusione di tali norme pastorali, ecclesiasticamente approvate, ha causato una notevole e sempre più crescente confusione tra i fedeli e il clero, una confusione che tocca le centrali manifestazioni della vita della Chiesa, quali sono il matrimonio sacramentale con la famiglia, la chiesa domestica e il sacramento della Santissima Eucaristia.

Secondo la dottrina della Chiesa solamente il vincolo matrimoniale sacramentale costituisce una chiesa domestica (cf. Concilio Vaticano Secondo, Lumen gentium, 11). L’ammissione dei fedeli cosiddetti “divorziati risposati” alla Santa Comunione, che è la massima espressione dell’unità di Cristo-Sposo con la Sua Chiesa, significa nella pratica un modo d’approvazione o di legittimazione del divorzio, e in questo senso una specie di introduzione del divorzio nella vita della Chiesa.

Le menzionate norme pastorali si rivelano di fatto e col tempo come un mezzo di diffusione della “piaga del divorzio”, un’espressione usata dal Concilio Vaticano Secondo (cf. Gaudium et spes, 47). Si tratta di una diffusione della “piaga del divorzio” persino nella vita della Chiesa, quando la Chiesa, invece, dovrebbe essere, a causa della sua fedeltà incondizionata alla dottrina di Cristo, un baluardo e un inconfondibile segno di contraddizione contro la piaga ogni giorno più dilagante del divorzio nella società civile.

In modo inequivoco e senza ammettere nessuna eccezione Nostro Signore e Redentore Gesù Cristo ha solennemente riconfermato la volontà di Dio riguardo al divieto assoluto del divorzio. Un’approvazione o legittimazione della violazione della sacralità del vincolo matrimoniale, seppure indirettamente tramite la menzionata nuova disciplina sacramentale, contraddice in modo grave l’espressa volontà di Dio e il Suo comandamento. Tale pratica rappresenta perciò un’alterazione sostanziale della bimillenaria disciplina sacramentale della Chiesa. Inoltre, una disciplina sostanzialmente alterata comporterà col tempo anche un’alterazione nella corrispondente dottrina.

Il costante Magistero della Chiesa, cominciando dagli insegnamenti degli Apostoli e di tutti i Sommi Pontefici, ha conservato e fedelmente trasmesso sia nella dottrina (nella teoria) sia nella disciplina sacramentale (nella pratica) in modo inequivoco, senza alcuna ombra di dubbio e sempre nello stesso senso e nello stesso significato (eodem sensu eademque sententia) il cristallino insegnamento di Cristo riguardo all’indissolubilità del matrimonio.

A causa della sua natura Divinamente stabilita, la disciplina dei sacramenti non deve mai contraddire la parola rivelata di Dio e la fede della Chiesa nell’indissolubilità assoluta del matrimonio rato e consumato. “I sacramenti non solo suppongono la fede, ma con le parole e gli elementi rituali la nutrono, la irrobustiscono e la esprimono; perciò vengono chiamati sacramenti della fede” (Concilio Vaticano Secondo, Sacrosanctum Concilium, 59). “Neppure l’autorità suprema nella Chiesa può cambiare la liturgia a sua discrezione, ma unicamente nell’obbedienza della fede e nel religioso rispetto del mistero della liturgia” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1125). La fede cattolica per sua natura esclude una formale contraddizione tra la fede professata da un lato e la vita e la pratica dei sacramenti dall’altro. In questo senso si può intendere anche la seguente affermazione del Magistero: “La dissociazione tra la fede che si professa e la vita quotidiana, va annoverata tra i più gravi errori del nostro tempo” (Concilio Vaticano Secondo, Gaudium et spes, 43) e “la pedagogia concreta della Chiesa deve sempre essere connessa e non mai separata dalla sua dottrina” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris consortio, 33).

In vista dell’importanza vitale che costituiscono la dottrina e la disciplina del matrimonio e dell’Eucaristia, la Chiesa è obbligata a parlare con la stessa voce. Le norme pastorali riguardo all’indissolubilità del matrimonio non devono, quindi, contraddirsi tra una diocesi e un’altra, tra un paese e un altro. Dal tempo degli Apostoli la Chiesa ha osservato questo principio come lo attesta Sant’Ireneo di Lione: “La Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede, conserva questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un’unica casa, vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime, come se avesse una sola bocca” (Adversus haereses, I, 10, 2). San Tommaso d’Aquino ci trasmette lo stesso perenne principio della vita della Chiesa: “C’è una sola e medesima fede degli antichi e dei moderni, altrimenti non ci sarebbe l’unica medesima Chiesa” (Questiones Disputatae de Veritate, q. 14, a. 12c).

Resta attuale e valida la seguente ammonizione di Papa Giovanni Paolo II: “La confusione, creata nella coscienza di numerosi fedeli dalle divergenze di opinioni e di insegnamenti nella teologia, nella predicazione, nella catechesi, nella direzione spirituale, circa questioni gravi e delicate della morale cristiana, finisce per far diminuire, fin quasi a cancellarlo, il vero senso del peccato” (Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitenia, 18).

Alla dottrina e disciplina sacramentale riguardanti l’indissolubilità del matrimonio rato e consumato è pienamente applicabile il senso delle seguenti affermazioni del Magistero della Chiesa:

 

  • “La Chiesa di Cristo, fedele custode e garante dei dogmi a lei affidati, non ha mai apportato modifiche ad essi, non vi ha tolto o aggiunto alcunché, ma trattando con ogni cura, in modo accorto e sapiente, le dottrine del passato per scoprire quelle che si sono formate nei primi tempi e che la fede dei Padri ha seminato, si preoccupa di limare e di affinare quegli antichi dogmi della Divina Rivelazione, perché ne ricevano chiarezza, evidenza e precisione, ma conservino la loro pienezza, la loro integrità e la loro specificità e si sviluppino soltanto nella loro propria natura, cioè nell’ambito del dogma, mantenendo inalterati il concetto e il significato” (Pio IX, Bolla dogmatica Ineffabilis Deus).

 

  • “Quanto alla sostanza stessa della verità, la Chiesa ha, dinanzi a Dio e agli uomini, il sacro dovere di annunziarla, d’insegnarla senza alcuna attenuazione, come Cristo l’ha rivelata, e non vi è alcuna condizione di tempi che possa far scemare il rigore di quest’obbligo. Esso lega in coscienza ogni sacerdote a cui è affidata la cura di ammaestrare, di ammonire e di guidare i fedeli” (Pio XII, Discorso ai parroci e ai quaresimalisti, 23 marzo 1949).

 

  • “La Chiesa non storicizza, non relativizza alle metamorfosi della cultura profana la natura della Chiesa sempre eguale e fedele a se stessa, quale Cristo la volle e la autentica tradizione la perfezionò” (Paolo VI, Omelia dal 28 ottobre 1965).

 

  • “Non sminuire in nulla la salutare dottrina di Cristo è eminente forma di carità verso le anime” (Paolo VI, Enciclica Humanae Vitae, 29).

 

  • “Le eventuali difficoltà coniugali siano risolte senza mai falsificare e compromettere la verità” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris consortio, 33).

 

  • “Di tale norma [della legge morale Divina] la Chiesa non è affatto né l’autrice né l’arbitra. In obbedienza alla verità, che è Cristo, la cui immagine si riflette nella natura e nella dignità della persona umana, la Chiesa interpreta la norma morale e la propone a tutti gli uomini di buona volontà, senza nasconderne le esigenze di radicalità e di perfezione” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Familiaris consortio, 33).

 

  • “È il principio della verità e della coerenza, per cui la Chiesa non accetta di chiamare bene il male e male il bene. Basandosi su questi due principi complementari, la Chiesa non può che invitare i suoi figli, i quali si trovano in quelle situazioni dolorose, ad avvicinarsi alla misericordia divina per altre vie, non però per quella dei sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia, finché non abbiano raggiunto le richieste disposizioni dell’anima” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitentia, 34).

 

  • “La fermezza della Chiesa nel difendere le norme morali universali e immutabili, non ha nulla di mortificante. È solo al servizio della vera libertà dell’uomo: dal momento che non c’è libertà al di fuori o contro la verità” (Giovanni Paolo II, Enciclica Veritatis splendor, 96).

 

  • “Di fronte alle norme morali che proibiscono il male intrinseco non ci sono privilegi né eccezioni per nessuno. Essere il padrone del mondo o l’ultimo «miserabile» sulla faccia della terra non fa alcuna differenza: davanti alle esigenze morali siamo tutti assolutamente uguali” (Giovanni Paolo II, Enciclica Veritatis splendor, 96).

 

  • “Il dovere di ribadire questa non possibilità di ammettere all’Eucaristia [i divorziati risposati] è condizione di vera pastoralità, di autentica preoccupazione per il bene di questi fedeli e di tutta la Chiesa, poiché indica le condizioni necessarie per la pienezza di quella conversione, cui tutti sono sempre invitati dal Signore” (Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, Dichiarazione circa l’ammissibilità alla Santa Comunione dei divorziati risposati, dal 24 giugno 2000, n. 5).

Come vescovi cattolici, i quali – secondo l’insegnamento del Concilio Vaticano Secondo – devono difendere l’unità della fede e la disciplina comune della Chiesa, e procurare che sorga per tutti gli uomini la luce della piena verità (cf. Lumen gentium, 23), siamo costretti in coscienza a professare, di fronte all’attuale dilagante confusione, l’immutabile verità e l’altrettanto immutabile disciplina sacramentale riguardo all’indissolubilità del matrimonio secondo l’insegnamento bimillenario ed inalterato del Magistero della Chiesa. In questo spirito reiteriamo:

 

  • I rapporti sessuali tra persone che non sono legate tra loro con il vincolo di un matrimonio valido – ciò che si verifica nel caso dei cosiddetti “divorziati risposati” – sono sempre contrari alla volontà di Dio e costituiscono una grave offesa a Dio.
  • Nessuna circostanza o finalità, neanche una possibile imputabilità o colpevolezza diminuita, possono rendere tali relazioni sessuali una realtà morale positiva e gradevole a Dio. Lo stesso vale per gli altri precetti negativi dei Dieci Comandamenti di Dio. Poiché “esistono atti che, per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze, sono sempre gravemente illeciti, in ragione del loro oggetto” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitentia, 17).
  • La Chiesa non possiede il carisma infallibile di giudicare lo stato di grazia interiore di un fedele (cf. Concilio di Trento, sess. 24, cap. 1). La non-ammissione alla Santa Comunione dei cosiddetti “divorziati risposati” non significa quindi un giudizio sul loro stato di grazia dinanzi a Dio, ma un giudizio sul carattere visibile, pubblico e oggettivo della loro situazione. A causa della natura visibile dei sacramenti e della stessa Chiesa, la ricezione dei sacramenti dipende necessariamente dalla corrispondente situazione visibile e oggettiva dei fedeli.
  • Non è moralmente lecito intrattenere rapporti sessuali con una persona che non è il proprio coniuge legittimo per evitare un altro supposto peccato. Poiché la Parola di Dio ci insegna, che non è lecito “fare il male affinché venga il bene” (Rom. 3, 8).
  • L’ammissione di tali persone alla Santa Comunione può essere permessa solamente quando loro, con l’aiuto della grazia di Dio ed un paziente ed individuale accompagnamento pastorale, fanno un sincero proposito di cessare d’ora in poi l’abitudine di tali rapporti sessuali e di evitare lo scandalo. In ciò si è espresso sempre nella Chiesa il vero discernimento e l’autentico accompagnamento pastorale.
  • Le persone che hanno abituali rapporti sessuali non coniugali, violano con tale stile di vita il loro indissolubile vincolo nuziale sacramentale nei confronti del loro coniuge legittimo. Per questa ragione essi non sono capaci di partecipare “nello Spirito e nella Verità” (cf. Giov. 4, 23) alla cena nuziale eucaristica di Cristo, tenendo conto anche delle parole del rito della Santa Comunione: “Beati gli invitati alla cena nuziale dell’Agnello!” (Ap. 19, 9).
  • L’adempimento della volontà di Dio, rivelata nei Suoi Dieci Comandamenti e nel Suo esplicito e assoluto divieto del divorzio, costituisce il vero bene spirituale delle persone qui in terra e le condurrà alla vera gioia dell’amore nella salvezza della vita eterna.

Essendo i vescovi nel loro ufficio pastorale “cultores catholicae et apostolicae fidei” (cf. Missale Romanum, Canon Romanus), siamo coscienti di questa grave responsabilità e del nostro dovere dinanzi ai fedeli che aspettano da noi una professione pubblica e inequivocabile della verità e della disciplina immutabile della Chiesa riguardo all’indissolubilità del matrimonio. Per questa ragione non ci è permesso tacere.

Affermiamo perciò nello spirito di San Giovanni Battista, di San Giovanni Fisher, di San Tommaso More, della Beata Laura Vicuña e di numerosi conosciuti e sconosciuti confessori e martiri dell’indissolubilità del matrimonio:

Non è lecito (non licet) giustificare, approvare o legittimare né direttamente, né indirettamente il divorzio e una relazione sessuale stabile non coniugale tramite la disciplina sacramentale dell’ammissione dei cosiddetti “divorziati risposati” alla Santa Comunione, trattandosi in questo caso di una disciplina aliena rispetto a tutta la Tradizione della fede cattolica e apostolica.

Facendo questa pubblica professione dinanzi alla nostra coscienza e dinanzi a Dio che ci giudicherà, siamo sinceramente convinti di aver prestato con ciò un servizio di carità nella verità alla Chiesa dei nostri giorni e al Sommo Pontefice, Successore di San Pietro e Vicario di Cristo sulla terra.

31 dicembre 2017, Festa della Sacra Famiglia, nell’anno del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima.

 + Tomash Peta, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana

+ Jan Pawel Lenga, Arcivescovo-Vescovo emerito di Karaganda

+ Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana



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248 commenti

  • Vittorio ha detto:

    La ringrazio della segnalazione. Preghi per me.

    PS: si siamo in confusione.
    Uno dei vescovi ad esempio ha attaccato i neocatecumenali. Approvati da GPII, RATZINGER E BERGOGLIO.

  • Vittorio ha detto:

    Io vorrei solo dire a questi vescovi. Abbiamo capito. Cioe’…ho sentito una conferenza con Burque e soprattutto un altro che cita le lettere di San Paolo, cioè quelle -giustamente- contro il divorzio ecc., ispirate da Dio ecc. Ora chiedo San Paolo va letto alla luce del vangelo, o il vangelo alla luce di San Paolo. Ho gia’ citato 1ts…il più antico (e originale) documento cristiano. (La seconda e’ fuffa, come 2 pt, per chiunque usi un po’ di ragione). Come si dice a Napoli : nel 150Pietro era stramuort.

    Bene. Il cristianesimo e’ fallito. Gesù non e’ tornato, sulla parola del Signore.

    Se invece leggiamo Paolo alla luce del vangelo, meditiamo il mistero e stiamo zitti.

    A me di cosa pensa San Bernardo da Velletri o il vescovo Stanilaslao del Burkina fasu interessa poco.

    Cristo dice: “chiunque ripudia il marito o la moglie, SE NON IN CASO DI ADULTERIO, commette peccato.

    Il marito sacramentale di mia moglie era adultero e l ha abbandonata.

    Buon divertimento. Tosatti non mi pubblica tanto (e fa bene). Gli chiedo solo di postarmi un articolo di Repubblica. Sotto. So che da fastidio. Ma ILLUMINATEMI. Son stato 30 anni in chiesa, vorrei capire il preservativo ecc. PS: Bergoglio e’ per il nuovo ordine mondiale. In effetti Trump ha appena rimpatriato 200.000, equadoregni. Ma Trump conta niente, nel nuovo ordine mondiale.

    • Stefano ha detto:

      Caro Vittorio, siamo proprio in un momento in cui è facile confondersi, ma il Signore sempre suscita il modo di comprendere rettamente la Sua Parola. Credo proprio che qui ci sia la risposta alla questione che hai sollevato tu sull’adulterio.

      http://www.iltimone.org/news-timone/san-paolo-risponde-ai-dubia-e-mette-in-chiaro-la-f/

      I

      • Aldo Mazzurco ha detto:

        Si possono interrogare milioni di teologi ed esegeti sulla traduzione di un testo sacro ma questa operazione è solo un perder tempo perché le leggi di Dio sono iscritte nel cuore dell’uomo e pertanto è un fatto assodato che l’adulterio mette fine al matrimonio a meno che non vin siano altri interessi in gioco e in tal caso si salvano le apparenze ma non si può ingannare Dio perchè con l’adulterio non ci potrà più essere amore che è l’unico vero fondamento del matrimonio come da Gesù restaurato. Se poi Gesù permetta a chi subisce l’adulterio di poter contrarre un nuovo matrimonio, come avviene nella chiesa ortodossa, questo non è specificato nelle Scritture perchè probabilmente ai tempi di Gesù l’adulterio in giudea non era poi così diffuso come oggi.

      • Aldo Mazzurco ha detto:

        E aggiungo pure che quella cattolica è una traduzione pericolosa perchè fa conseguire la sconvenienza del matrimonio all’indissolubilità assoluta e pertanto la preminenza del celibato sacerdotale sul matrimonio stesso.
        Facendo passare un messaggio simile tutte le coppie cristiane praticanti (e ne posso citare a migliaia), che convivono e hanno figli, di fatto hanno meno vincoli rispetto a chi sventuratamente per errore è convolato a nozze!

        • Stefano ha detto:

          Ecco, appunto, questo conferma la confusione che c’è purtroppo.
          Rimando per risposte più precise a sacerdoti che seguono o ai moderatori, io da fedele non sono certamente esperto, ma su queste questioni la Sacra Scrittura e il catechismo parlano chiaro:
          – la Scrittura, come dice la Scrittura stessa ad es nella prima lettera di Pietro, viene interpretata in modo retto non privatamente ma dalla Chiesa, dove è affidata la verità tutta intera e il dono dell’assistenza dello Spirito Santo;
          – il catechismo (1601-1666 e 2331-2400) chiarisce perfettamente che il matrimonio è un dono splendido di Dio a due persone, non una sfortuna, che può essere indissolubile proprio grazie alla presenza di Cristo nella coppia (e non è indissolubile per forza dell’uomo che, povero, da solomai potrebbe fare alcunchè!) e che è il luogo dove Dio rende l’uomo partecipe della Sua opera di dare la vita e di vivere l’amore eterno ed eternamente fedele di Dio, elevando l’amore umano al Suo; convivere è una forma di unione che non risponde alla vocazione cristiana (CCC 2390-2391) e per questo è un peccato, non una forma migliore del matrimonio, anzi… fa proprio parte delle cose chiarite dalla dichiarazione di questi vescovi (i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio sono da sempre condannati dalla Chiesa perché non conformi al disegno di Dio e alla vocazione all’Amore cristiana);
          Il peccato altro non è che una via che promette una felicità che non mantiene, e anziché condurci alla vita ci conduce alla sofferenza, nostra e degli altri… solo l’incontro con l’Amore di Dio in Cristo quel desiderio di Amore eterno e totale che abbiamo in cuore può essere appagato, e proprio Cristo può sanare le ferite del nostro cuore che ci portano a non amare e liberarci dai nostri peccati (le vie sbagliate con cui cerchiamo di soddisfare quel desiderio di amore) e dalle paure che ci portano a peccare, facendoci giugere per frutto a vivere come proclamato nel Vangelo e essere pienamente Felici!

          Vi sono più cammini nella Chiesa che mostrano che questo è verissimo anche oggi (tra cui il cammino neocatecumenale citato da Vittorio).

          Scusate la lungaggine, spero di non aver creato altra confusione.

          Che davvero il Signore chiarisca questa grande confusione che fa proprio male mi sa…

          Uniti in preghiera

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            Lo Spirito Santo assiste i cuori retti non quelli stolti e mi sembra evidente che il divieto del matrimonio per i presbiteri fu profetizzato da San Paolo che disse poi chiaramente: non hanno forse diritto a una moglie?
            E aggiunse: siano però di esempio alla comunità e pertanto sposati una sola volta.
            Per primi i preti quindi, per San Paolo, c’è assoluto divieto di contrarre nuove nozze e così è stato nel primi millennio dell’era cristiana.
            Tornando al vangelo di Matteo, è evidente che la traduzione cattolica di porneia con convivenza è falsa per due ragioni: primo perchè Gesù viene interrogato sul matrimonio e non sulla convivenza. Secondo perchè come ben dici la convivenza è un grave peccato e se oggi è tollerato dalla Chiesa che battezza i figli dei conviventi (come molti miei parenti cattolici fanno) certamente non lo era in giudea perchè la Bibbia dice chiaramente che se due giovani vengono sorpresi a fornicare devono essere messi a morte per non contaminare la comunità con il peccato. Gesù quindi non aveva motivo di parlare di qualcosa che era chiaro a tutti. Non solo, Gesù non avrebbe mai potuto dire che in caso di convivenza si può ripudiare il compagno o la compagna perchè è vero il contrario ossia l’obbligo di immediato matrimonio riparatore come sempre avveniva in passato dopo la classica “fuitina” e le nozze avvenivano in sacrestia e senza velo bianco. Oggi vige l’anarchia completa e la traduzione cattolica appare scontata perchè oggi donne che hanno avuto rapporti sessuali non sono più disonorate e possono sposarsi. Peccato che queste nozze per lo più sono destinate a fallire forse proprio perchè mancava la purezza prematrimoniale sicchè il marito è solo uno dei tanti partner. Riflettete su questo.
            Pace e bene.

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            Proprio perchè è un grave peccato Gesù non avrebbe mai potuto dire che in caso di convivenza è lecito ripudiare la compagna. La traduzione è chiaramente sbagliata. Una convivente ripudiata non poteva più sposarsi pertanto il matrimonio riparatore era un obbligo. Porneia tradotto con fornicazione significa solo adulterio. La traduzione cattolica è sbagliata.
            San Paolo poi dice che i preti devono essere sposati una sola volta e quindi resta il divieto di contrarre nuove nozze dando per scontato che il prete sarà fedele alla propria moglie pena la decaduta della carica.

  • Boltzmann ha detto:

    Dubbio di Boltzmann

    A.1 – La professione di fede:
    (i) riguarda (anche) la lettera dei Vescovi di Buenos Aires
    (ii) censura la concessione del “sacramento della Penitenza e la Santa Comunione” da parte di chi continua “a vivere abitualmente e INTENZIONALMENTE MORE UXORIO con una persona che non è il loro coniuge legittimo”
    A.2 – Elementi di rilievo:
    (iii) Intenzionalmente = con piena avvertenza e deliberato consenso
    (iv) More uxorio = avendo rapporti sessuali
    A.3 – Focalizzazione della fattispecie:
    La condotta è, dunque, quella di Tizio che, nell’ambito di una convivenza, ha rapporti sessuali con Caia con piena avvertenza e deliberato consenso (senza attenuanti soggettive)

    B.1 – La lettera dei Vescovi di Buenos Aires, al punto 6:
    (i) contempla il caso in cui “si giunge a riconoscere che, in un determinato caso, ci sono dei limiti personali che attenuano la responsabilità e la colpevolezza”
    (ii) in questo caso, afferma “la possibilità dell’accesso ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia
    B.2 – Elementi di rilievo:
    (iii) limiti personali che attenuano etc. = mancanza di piena avvertenza e/o mancanza di deliberato consenso
    B.3 – Focalizzazione della fattispecie:
    La condotta è, dunque, quella di Tizio che, nell’ambito di una convivenza, ha rapporti sessuali con Caia senza piena avvertenza e/o senza deliberato consenso (con attenuanti soggettive)

    C. – Conclusione
    Fattispecie A.3 opposta/diversa da Fattispecie B.3

    D. – Conseguente dubbio di Boltzmann, che ha festeggiato capodanno bevendo grappa tirolese e non connette bene:
    “Perché la professione di fede del Kazakistan, che contempla una fattispecie, se la prende con la lettera di Buenos Aires, che contempla una fattispecie opposta/diversa?”

    Prego non rispondere in Kazako, danke!

    • wp_7512482 ha detto:

      Sì vede la grappa. Doveva essere buona…

      • Boltzmann ha detto:

        Molto buona, consiglio. Vescovi kazaki e Vescovi di Buenos Aires temo invece hanno bevuto tanto vin santo perché sacerdoti molto devoti.

    • Vittorio ha detto:

      Dubbio di Vittorio.

      Ad Auschwitz tacque Dio, o i tedeschi?

      Un cattolico Hitlerjugen e’ comunque meglio di un protestante martire? (Bonohffer)

      La consiglio di continuare a bere. Perche’ la realta’ e’ meglio nasconderla.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Al momento in cui scrivo questo commento, mi hanno preceduto 162 commenti. Mi rendo conto che è sempre interessante dibattere, ma forse è ora che giriamo pagina.
    Lo stato dell’arte è il seguente: la comunione ai divorziati risposati non si può dare, ma si può dare e anche se non si può dare, con le dovute vaccinazioni, si può dare; chiaro no?
    Tutto ciò testimonia che per noi fedeli non esiste più una guida sicura quindi navighiamo a vista. Apprezziamo i salti mortali di don Ezio (A.L. non è un dogma, ma una esortazione apostolica; allora si può o non si può?) e andiamo oltre. Abbiamo tutti un parroco e una coscienza. A volte abbiamo anche un vescovo al quale rivolgersi (non a Como, Ferrara, Palermo, Chieti, ecc.).

  • ivo ha detto:

    Signore fa che tutti coloro che si sono consacrati a te col sacramento del sacerdozio e che ancora ti rimangono fedeli possano dire con forza al “capo” e a tutti i suoi adepti: “Non vi è lecito” rischiando la testa come il Battista (fino ad oggi si rischia al massimo la poltrona o peggio qualche caffè avvelenato). Illumina promotori di reazione per qualche manifestazione pubblica in cui si possa dissentire e testimoniare contro questa neo-chiesa prima che la vera Chiesa possa essere crocifissa e debellata. Pietro, conduci la tua Barca, perché nonostante le immani prove, non verrà distrutta. Ap. 12, 13-16: “Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente. Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d’acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca”. Maria Santissima vieni in nostro soccorso!

    • Aldo Mazzurco ha detto:

      Le chiavi sono state date a Pietro e pertanto il papa può decidere chi scomunicare o riammettere alla comunione eucaristica.

      • João Pedro ha detto:

        Non è vero. Il Papa non è Cristo; è soltanto il vicario di Cristo. Non ha il potere di sfacciare le Leggi Divine.

      • G. Gervasi ha detto:

        @ Aldo Mazzurco
        Infatti, Sant’Atanasio fu scomunicato.
        Invece del detentore delle chiavi di Pietro di allora.
        Al giorno d’aggi, poi, la scomunica é regolata dal Codice
        di Diritto Canonico e non può essere comminata “per ordre du Mufti”.
        Signor Mazzurco, si aggiorni!

        • Aldo Mazzurco ha detto:

          A me pare che voi cattolici siete confusi. Se viene meno il potere spirituale del papa, dopo la fine del potere temporale, la gerarchia clericale non ha più motivo di esistere.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Dice Gervasi:
          “Infatti, Sant’Atanasio fu scomunicato.
          Invece del detentore delle chiavi di Pietro di allora”.

          Dice il beato Pio IX:
          “gli Ariani che calunniavano il Papa Liberio, pure Nostro Predecessore, presso l’Imperatore Costantino, perché egli si rifiutava di condannare Sant’Atanasio, Vescovo di Alessandria, e di mettersi in comunione con quegli eretici [S. Athanas., In Histor. Arianor. ad Monach., n. 35]” (Enc. Quartus supra, § 17, 6.1.1873)

          Conclusioni: (i) Gervasi è un ariano; (ii) Gervasi deve studiare di più e su fonti affidabili.
          Saluti.

          • P. Mario ha detto:

            Il Papa si riferisce ad un primo momento in cui Liberio difese toto corde la posizione di Atanasio, ma poi purtroppo, quando si trovò in esilio e provato da quella condizione cedette alle pressioni dell’imperatore e del suo entourage accanitamente ariano e firmò un documento che condannava Atanasio… È vero che diversi storici hanno cercato di dimostrare l’innocenza di Liberio, ma la ricerca storica oggi più accreditata ne ammette di fatto la caduta nell’eresia, avvenuta in un contesto ecclesiastico in stragrande maggioranza ariano che aveva dalla sua lo strapotere dell’imperatore. Ad essere minimalisti si può dire che Liberio anche se non avesse sottoscritto un documento attestante formalmente l’eresia ariana, certamente con il suo comportamento la favorì.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Mi duole contraddirla ma l’odierna ricerca storica ammette, nella peggiore delle ipotesi, che Liberio firmò ”una lettera” il cui contenuto è ignoto e solo presunto de relato.
            Liberio peraltro tornato a Roma ha continuato a fare quello che faceva prima: contrastare l’arianesimo.
            Questo è lo stato dell’arte. Naturalmente gli storici non si esprimono sull”eresia” non essendo di loro competenza.

          • P. Mario ha detto:

            È vero : ritornato a Roma ha continuato a fare quello che LODEVOLMENTE faceva prima…
            Ma tra il “prima” e il “poi” c’è stato “il di mezzo”…e qui non può che essere successo “qualcosa” che ha cambiato in senso opposto la motivazione per cui era finito in esilio…Dunque è “qualcosa” (sottoscritto e firmato nella lettera) che ha consentito al vescovo di Roma di ritornare nella propria sede . È logica stringente ammettere questo. Che poi dalla sua sede abbia di nuovo ripreso e difeso l’ortodossia è pacifico. Per forza quel “qualcosa” contenuto nella lettera da lui firmata doveva in qualche modo smentire quanto “prima” gli era costato l’esilio. Altrimenti bisogna pensare che Liberio si sia trasferito librramente fuori sede per una lunga vacanza o in missione per poi ritornare a Roma a dire quello che senza soluzione di continuità aveva sempre sostenuto…. Ma questo sarebbe insostenibile, visto che nessun storico mette in dubbio l’esilio, che fino a prova contraria risulta essere una punizione per “qualcosa”…

          • Lo spettro di QC ha detto:

            La storia non si fa con deduzioni logiche, se permette.
            A distanza di 40 anni dalla vicenda, Tirannio Rufino di Aquileia – diretto auditore di colui che diffuse la notizia della caduta di Liberio – scrisse di non sapere se il rientro a Roma fosse davvero dovuto alla sottoscrizione di un documento o piuttosto alle insistenze dei Romani. E vorrebbe che lo si stabilisse noi a distanza di più di 1.500 anni?
            Piuttosto, è vero che i Romani non tolleravano il sostituto (ariano) di Liberio, e che ben accolsero il ritorno di Liberio. Ragionando per logica, come si spiegherebbe un comportamento del genere, se Liberio avesse firmato un documento così compromettente?
            Ed ancora, quando Liberio riprese a lottare contro l’arianesimo (annullando perfino gli atti di un concilio locale, Rimini mi pare…vado a memoria), com’è possibile che nessuno gli rinfacciò la sua precedente professione eretica, addirittura formalizzata?
            Come vede, la logica consente di tirare conclusioni anche diverse dalla sua.
            Resta poi il fatto che le due-tre testimonianze sul documento, ne riportano contenuti differenti (firma di una formula ariana? di una formula semi-ariana? di una formula compromissoria semi-ariana/cattolica? scomunica di Atanasio?). Il che la dice lunga sulla solidità dell’informazione che circolava.

            Questo lo dico prescindendo dal tema dell’eresia (non sei eretico sic et simpliciter per aver firmato “qualcosa”, per di più in stato di dubbia libertà di agire, il cui contenuto viene smentito immediatamente dopo); questo argomento interessa al tizio a cui rispondevo, che rincorre la chimera del “papa eretico” forzando le acquisizioni storiche con affermazioni apodittiche.
            Saluti.

  • Iginio ha detto:

    Molto semplicemente, dal Vaticano e propaggini gesuitiche si replicherà che i firmatari non contano niente; si dirà che vivono in un Paese dove i cattolici sono pochi e dunque bisogna “dialogare” con i più che cattolici non sono anziché erigere i famigerati “muri”. Il tutto per nascondere il fatto che essi rappresentano invece cattolici che hanno difeso la fede sotto decenni di persecuzione violenta: ma tanto il comunismo era “buono”, “voleva le stesse cose del cristianesimo” ma gli è scappata un po’ la frizione, adesso dialoghiamo e tutto torna a posto e tutti saranno contenti.
    Quanto agli altri firmatari nostrani, però, va detto che Negri con le sue intemperanze verbali ha fatto più danni che altro. E’ vero che lui non può permettersele mentre dall’altra parte sì, specialmente dal laicato alla Melloni, però questo non cambia la situazione e soprattutto non dà il giusto esempio.

  • Aldo Mazzurco ha detto:

    Secondo le statistiche nel 2031 non ci saranno più matrimoni in chiesa. Solo i preti pertanto si sposeranno ma non potranno divorziare altrimenti non potranno accedere al sacramento eucaristico.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Aldo Mazzurco
      Proiezioni su basi statistiche di oggi sono probabilitá
      senta alcuna certezza. Toppi fattori possono cambiare
      nel frattempo.
      Signor Mazzurco, si aggiorni!

      • Aldo Mazzurco ha detto:

        Aspettiamo i dati di fine anno su nozze e natalità e poi ne riparliamo. Fin’ora mi pare che ogni anno si è toccato il minimo storico e le nascite scese per la prima volta nella storia d’Italia a meno di mezzo milione (e dobbiamo ringraziare gli immigrati se non siamo a zero).
        La verità vi fa male ma è sotto gli occhi di tutti i musulmani che sanno che conquisteranno l’Europa senza armi.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Se anche la conquistassero, sarà una vittoria di Pirro: L’Europa musulmana sarebbe un altro paese orribile, miserabile e ingiusto da cui fuggire appena possibile, come tutti i paesi islamici da cui se ne vanno. Dove c’è l’islam non c’è libertà, giustizia e prosperità. Solo per papa Francesco il Corano e l’islam sono strumenti di pace e amore, equivalenti al cristianesimo.
          http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            Il cristianesimo deriva dal monoteismo giudaico e l’islamismo deriva dal cristianesimo. Il Corano venera Cristo e sua madre e Fatima è la figlia di Maometto pertanto se la Madonna ha scelto quella località per le apparizioni e relativi segreti più importanti del XX secolo, evidentemente si rivolgeva indirettamente anche ai musulmani che la venerano da secoli.

  • Don Ezio Fonio ha detto:

    @ Isabella

    Laura Vicuña ha offerto la propria vita al Signore in cambio della grazia della conversione della madre. Questo avvenne.
    La beata è nota nella Famiglia Salesiana anche in Italia. Festa il 22 gennaio.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Laura_Vicu%C3%B1a
    voce a cui ho contribuito.

    • Isabella ha detto:

      Che è poi la stessa cosa che ho scritto io.
      Negli istituti salesiani, anni fa, girava una versione a fumetti della sua vita (sia in spagnolo che in italiano), ma mentre in Italia resta una figura marginale, in America Latina e nei paesi in lingua spagnola era ben più conosciuta, tanto che era facile (soprattutto negli istituti salesiani, diffusissimi in Sud America) trovare santini a lei dedicati.

    • Aldo Mazzurco ha detto:

      Pure mia cugina, Suor Maria Gulisano, deceduta nel rimorso nei giorni scorsi, ha offerto la sua vita al Signore, dopo che le monache le hanno strappato la figlia quando era minorenne. Il cattolicismo è ricco di esempi da seguire.

      • Vittorio ha detto:

        C’e’ una bella frase. Di un libro di Joseph Ratzinger. Io l’ ho comprato dopo le dimissioni, non era chiarissimo fosse una ristampa. Era del 68? . Sta a vedere che e’ “introduzione al cristianesimo”.
        C’è Delle frasi, nelle ultime pagine, che condivido.
        Riassumo “Quanta miseria nella chiesa, nei santi, quando erano in vita. Ma non e’ forse una grazia che anch’io, se lo chiedo, potro’ esser perdonato? E’ consolante..”.

        Carissimo,
        Nessuna istituzione regge 2000 anni senza cadere, si vede che al timone c’e’ Dio.
        Inutile negare che uomini di chiesa han fatto del male (alle volte senza volerlo); ma nessuno si salverebbe se Gesu’ non fosse morto per noi.

        Per me, sintetizzando, ci sono due categorie: il fariseo e il pubblicano.
        Il pubblicano NON E’ MIGLIORE MORALMENTE ECC. del fariseo, ma chiede misericordia. La legge la avevamo anche prima. Bisogna riconoscere che siamo tendenzialmente peccatori.

    • gabriele ha detto:

      Io c’ero alla beatificazione di laura vicuna, il 3 settembre 1988 al colle don bosco, ho ancora il libretto della messa.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Gabriele

        Io invece ero ad Asti di comunità (incontrai il papa Giovanni Paolo II a Chieri). Al Colle Don Bosco c’era però il mio direttore che rappresentava la nostra comunità.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Don Ezio
      Mamma mia, Don Ezio, contribuendo ad un articolo di Wikipedia Lei é diventato un’autoritá in materia!
      Vivissime congratulazioni a Lei ed alla sgangherata
      “Famiglia” Salesiana, die cui Lei é un virgulto alquanto
      loquace!

  • cosimo de matteis ha detto:

    Solo per dire che DUE VESCOVI ITALIANI si sono uniti ai coraggiosi vescovi Kazachi:

    I due nuovi vescovi che hanno sottoscritto il documento sono mons. Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio e mons. Carlo Maria Viganò, già nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America.

    • Maria Cristina ha detto:

      Forza, vescovi africani , vescovi statunitensi , unitevi anche voi, Burke, Brandumuller.
      Dagli italiani non mi aspetto molto , ne’ dal cerchio botti sta card. Müller.

  • Lucy ha detto:

    “Humanae vitae”, “Familiaris consortio ” , Veritatis Splendor ” , encicliche accettate o contestate e persino rifiutate (allora si poteva),comunque limpide , chiare ,ONESTE.
    Quello che non si può accettare di A.L. è la disonestå di fondo. Un esempio per tutti. C’è una nota che riserva a quelli che hanno scelto di convivere come fratello e sorella confidando in Dio che NON CHIEDE COSE IMPOSSIBILI non una parola di conforto ma uno schiaffo.
    Gli si dice infatti che facendo così possono far danno alla loro nuova famiglia perchè ” se mancano alcune espressioni di intimitå ” non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli “.Il sottinteso è che fanno meglio gli altri a condurre una vita piena da coniugi anche in seconde nozze civili magari facendo anche la comunione.
    È la nota 329 che falsamente cita a sostegno del suo rimprovero nientemeno che la Gaudium et Spes al num.51, dove il concetto veniva riferito a COPPIE SPOSATE !!!!!.
    Questa disonestà inficia tutto il documento perchè è uno dei punti chiave.Altro che ” magisterium autenticum ” “magisterium mendaz et falsum “.

    • Don Ezio Fonio ha detto:

      @ Lucy

      Il papa Francesco non dà uno schiaffo a nessuno. Rispetto alle coppie non sposate in chiesa che, avendo figli da crescere, non possono separarsi, rileva nella nota 329 di Amoris laetitia un’obiezione di molti: “se mancano alcune espressioni di intimitå non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli”, cioè può succedere che uno dei due cerchi soddisfazione da un’altra persona, commettendo un ulteriore adulterio. Il sottinteso, Lucy, è suo. I documenti vanno presi come sono stati scritti, se il Papa sottintendeva altro lo doveva dire oppure se non lo dice “peggio per lui”.
      Il riferimento a Gaudium et Spes al num.51 non è ripreso disonestamente, ma per le conseguenze ulteriori che possono derivare.
      Comunque si tratta di magistero ordinario riformabile, perché è solo un’esortazione apostolica.

      • Pierluigi Cerbai ha detto:

        Don Ezio Fonio,
        sulla nota 329 dell’Amoris Laetitia non sono assolutamente d’accordo con lei.
        Anzitutto, se si parla da cattolici, due persone non sposate in chiesa che convivono e hanno rapporti intimi sono come minimo dei conviventi more uxorio che sono caduti in una situazione oggettiva di peccato grave; in più, in base non a quello che dico o penso io bensì in base alla stessa Parola di Cristo (ad esempio Mt 5, 31-32), se almeno una di esse ha contratto già matrimonio religioso con persona ancora vivente, commette peccato di adulterio coinvolgendo in esso anche il convivente con cui ha rapporti.
        E’ quindi del tutto evidente che la Chiesa, amministratrice e non proprietaria dei sacramenti (anzi, nel caso del matrimonio più ratificatrice che amministratrice della volontà degli sposi che ne sono i veri ministri), NON PUO’ considerare e definire sposate due persone solo perché Stati atei e immorali -come attualmente è la Repubblica Italiana- ha chiamato matrimonio un qualcosa che per Dio matrimonio non è.
        Questo solo per cominciare a fare chiarezza.
        Ciò premesso, è da notare che l’ambiguità della nota 329 dell’Amoris Laetitia in esame sta proprio in questo: allarga ad un rapporto oggettivamente peccaminoso (convivenza more uxorio anche nel caso in cui sia travestita da “matrimonio civile” con possibili risvolti adulterini) raccomandazioni che in precedenza il Magistero, basandosi sulla chiara Parola di Cristo e sulla costante Tradizione della Chiesa, ha SEMPRE COLLEGATO AL MATRIMONIO SACRAMENTALE.

        La nota 329 dell’Amoris Laetitia infatti riporta, a proprio rafforzamento, una citazione tratta dalla costituzione conciliare del Vaticano II Gaudium et Spes n. 51; il problema è che tale punto, in origine, si riferisce agli sposati che per la Chiesa sono SOLO COLORO legati in modo sacramentalmene valido, come del resto lascia già intendere il titolo del paragrafo: “Accordo dell’amore CONIUGALE col rispetto della vita” mentre la nota 329 estende in modo subdolo e arbitrario (in rottura con la Parola, la Tradizione e il Magistero precedente) tale citazione alle coppie irregolari, che vivono cioé al di fuori del matrimonio.
        Così facendo l’Amoris Laetitia afferma testualmente in nota 329 , sulla scorta di detta estrapolazione ambigua di Gaudium et Spes, che se ai divorziati risposati «mancano espressioni d’ intimità, “non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli” (Conc . Ecum . Vat . Cost. past Gaudium et Spes 51)».
        La citazione completa del testo conciliare invece, che Amoris Laetitia si guarda bene dal fare è: «Là dove, infatti, è interrotta l’INTIMITA’ DELLA VITA CONIUGALE, non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli: allora corrono pericolo anche l’educazione dei figli e il coraggio di accettarne altri» .
        Così facendo, l’Amoris Laetitia opera una vera e propria SOVVERSIONE perché applica ad una condizione oggettivamente DISORDINATA le qualità proprie dell’amore coniugale (sacramentale): intimità, fedeltà, bene dei figli. Sembra insomma che i fautori dell’apertura, frugando tra i testi del Magistero precedente, niente abbiano trovato a propria giustificazione se non FALSIFICANDO.
        E io, a casa mia, l’errore in cui si cerca di indurre volontariamente le persone la chiamo in un solo modo: TRUFFA.

        • Aldo Mazzurco ha detto:

          Peccato che l’evangelista Matteo dica chiaramente, come recepito dalla Chiesa Ortodossa, che in caso di adulterio (porneia) è lecito (e aggiungerei d’obbligo) ripudiare il coniuge. Se una persona sposata va a letto con un’altra la promessa di fedeltà pronunciata durante le nozze è stata infranta e pertanto il matrimonio ha termine ed è questo il motivo per cui di fatto il tradimento è imperdonabile e la coppia adultera che continua a coabitare litiga ogni giorno (come i miei vicini di casa in cui lui ha tradito lei, e la cui figlia cattolica praticante dopo il divorzio per adulterio di lui convive con un altro).
          In sostanza oggi tutti tradiscono tutti (se si considerano le parole del Cristo che si può tradire anche col pensiero) ed è per tale ragione che un matrimonio su due fallisce e in città come Milano quasi tutti convivano. Chi convive ed è cattolico si illude di essere libero di passare da una relazione a un altra, ma chi convive e ha figli è già unito in matrimonio perchè sono diventati una sola carne nei figli.
          L’errore dei cattolici tradizionalisti è di dare importanza alla forma del rito e non alla sostanza dell’unione sacramentale.

          • Aurelio ha detto:

            @Aldo Mazzurco
            Non è affatto vero che il caso di porneia debba interpretarsi necessariamente in quel modo (si può intendere che non di matrimonio si trattasse ma di convivenza more uxorio, e quindi questa sì sarebbe da interrompere e ripudiare).
            Ma soprattutto è falso nella dottrina cattolica che il tradimento del coniuge legittimo faccia terminare la fedeltà e quindi interrompa il matrimonio. Non sta proprio in piedi questa interpretazione.
            Se il coniuge tradisse anche un milione di volte, l’altro coniuge NON PUO’ concluderne che allora il sacramento sia con ciò annullato e dunque non sia più richiesta fedeltà da parte sua.
            Se anche tutti facessero così, la dottrina è tutt’altra.
            Peccatori lo siamo tutti, ma ciò non esime dallo sforzo concreto di praticare le virtù.

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            E quindi andrebbe rivista la santità di San Giuseppe dato che voleva ripudiare la sua sposa per adulterio!!
            Il passo non può riferirsi alla convivenza, che a mio parere in giudea nemmeno esisteva, perchè Gesù con la parola “moglie” sta parlando del matrimonio.

            http://www.famigliacristiana.it/blogpost/il-caso-di-porneia.aspx

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          @ Pieluigi Cerbai

          Quod scripsi, scripsi.

          Nei processi non vince la causa chi ha ragione, ma chi riesce a dimostrare che la ragione è dalla sua parte.
          Vede, il Papa cerca di vedere se in quel rapporto oggettivamente peccaminoso, non ci siano delle attenuanti sulla base della definizione di peccato mortale, in base alle quali, qualora si trattasse di peccato veniale, uno o entrambi i coniugi potrebbero ricevere l’Eucaristia. Perché una cosa è certa: Cristo ha vietato il divorzio, ma non ha steso l’elenco di chi ammettere o non ammettere all’Eucaristia. Le argomentazioni teologiche sui testi del Magistero non sono il mio pane, sono solo lo spettro di un prete che si occupa biologia e chimica.

          • Pierluigi ha detto:

            Caro spettro,
            il compito dei pastori non è andare oltre la Parola di Dio ma applicarla e confermare in essa i fratelli nella fede. Nessuno può entrare nel foro interno delle persone (nemmeno il papa) ma dato che oggigiorno la stragrande maggioranza delle persone tende ad interpretare il giudizio della coscienza come un arbitrio del tutto soggettivo, lei pensa che sia un bene, per chi è in forte pericolo di dannazione ETERNA (come lo è chi si trova in situazione OGGETTIVA di peccato grave), essere ammesso all’Eucarestia? Le ricordo che l’Eucarestia è un sacramento istituito da Cristo non per tutti i peccatori bensì peccatori riconciliati con Lui attraverso il sacramento della Confessione. E possono essere validamente riconciliati solo coloro che promettono in tale sede di non peccare più. La Grazia di Dio viene recuperata attraverso il Battesimo e la Confessione. L’Eucarestia (pane dei forti) serve a confermare e rafforzare l’anima nello stato di Grazia. Se, però, la persona non si trova in stato di Grazia -e quindi è in peccato mortale- l’anima viene rafforzata e confermata in tale stato. Ecco perché san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi avverte di non partecipare all’Eucarestia se non ci si è prima esaminati con retta coscienza (cioè con una coscienza basata su elementi certi di Fede cattolica -quali ad esempio i Comandamenti- e non secondo un giudizio del tutto personale e soggettivo) in quanto, in caso contrario, si mangia e beve la propria condanna divenendo rei del Corpo e Sangue del Signore (1 Cor 11, 28-29).
            Infine, lo stesso san Paolo nella stessa Prima Lettera ai Corinzi (1 Cor 6, 9-10) fa una lista (non esaustiva) dei peccatori, in particolare contro la Giustizia, che sono separati da Dio: tra questi ci sono gli adulteri (oltre ai sodomiti ed altri).
            Ciò chiarito io, se fossi un pastore d’anime mi sforzerei di formare rettamente le coscienze dei fratelli che Dio mi ha affidato anziché fare confusione con pronunciamenti ambigui tipici dei pastori pavidi che amano essere amati più dagli uomini che da Dio.
            Per fare un esempio, se io so che una persona che amo è ammalata di diabete non gli regalerò dei dolci ma l’aiuterò a rispettare una dieta appropriata, anche a costo di subìre i suoi insulti perché non ho soddisfatto i suoi ingiusti desideri.
            Guai ai pastori che pascono sé stessi e non il gregge delle anime per la cui salvezza Cristo ha sparso il Suo Sangue sulla Croce. La Chiesa non è di questo o quel papa (io inorridisco quando sento parlare della fantomatica “Chiesa di Francesco”) perché noi siamo salvati dal Sangue di Cristo e non, primariamente, da quello di Paolo, Apollo o Pietro: “[13]Cristo è stato forse diviso? Forse Paolo è stato crocifisso per voi, o è nel nome di Paolo che siete stati battezzati?” (1 Cor, 10, 13).
            Da ciò discende che la Chiesa deve aiutare le anime a giudicare i loro desideri per gettare via quelli non collimanti alla volontà di Cristo che ha dato la Sua Vita per noi.

      • Gian ha detto:

        Don Fonio, è in arrivo la nuova fornitura di ventose?
        I sottintesi sorgono spontanei quando il parlare è ambiguo, non c’è verso di uscirne.

      • Paolo Pagliaro ha detto:

        Don Ezio, queste arrampicate sugli specchi fanno male alla salute. Se, come sostiene lei, la nota si riferisce semplicemente a coppie non sposate con figli, allora perchè non si sposano? Questo deve dire la Chiesa, non fare ammicamenti per sembrare più modernamente tollerante. Oppure, dobbiamo dare l’Eucarestia anche a conviventi che rifiutano il matrimonio?
        Magari allora potremmo chiedere l’aggiunta di ulteriori note, che so: “Se una coppia di ladri ha figli, non smettano di rubare, altrimenti potrebbe soffrirne l’economia domestica e, ultimamente, il bene della prole”.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          @ Paolo Pagliaro

          lo sa anche lei perché non si sposano. Perché almeno uno dei due ha in corso un matrimonio religioso ancora valido. A volte non sanno che si può far dichiarare nullo oppure lo sanno ma non sanno come fare oppure uno dei due si oppone, ecc.
          Invece, di fare ipotesi fantasiose, cerchiamo di capire il perché delle direttive del Papa.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Il fatto è, don Ezio, che il rimando a Gaudium et Spes non implica alcun invito al ”libertinaggio” (anzi, la GS afferma la necessità di rispettare la legge divina riferendosi all’aborto).
      Mi piacerebbe sapere da Lucy – a cui avevo già fatto questa osservazione – da cosa esattamente trae spunto per individuare ”Il sottinteso … che fanno meglio gli altri a condurre una vita piena da coniugi anche in seconde nozze civili magari facendo anche la comunione” (perchè in GS non lo trovo).
      So già che non risponderà.

      • Paolo Pagliaro ha detto:

        Spettro, guardi che nessuno sta criticando l’originale in Gaudium et Spes, ma il suo uso fuori contesto in AL.
        Se lei non vuole riconoscere l’intento della nota, dopo tutte le discussioni (senza alcuna smentita), dopo le prese di posizione (ben accolte) a Malta e in Argentina, non resta che dire: non c’è peggior sordo…

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Caro Pagliaro,
          Le avevo scritto una risposta articolata, ma non ha superato il vaglio della moderazione.
          Molto probabilmente l’Abbé Tosatti – conoscendo la mia giovane età – ha saggiamente ritenuto di non lasciarmi dilungare su tematiche riservate agli utenti maggiorenni.
          Mi duole di non poterLe fornire il mio modesto punto di vista e, soprattutto, di doverLa lasciare nell’erronea convinzione di avere espresso un pensiero corretto (o di avere correttamente interpretato il mio).
          Ma tant’è: le sentenze dell’Abbé sono infallibili e inappellabili e mi obbligano ad una totale sottomissione di intelletto e volontà.
          Saluti cordiali.

          • G. Gervasi ha detto:

            @ Quanta Cura
            Ma la smetta con la finzione della sua giovane etá!
            Se Lei desidera scrivere tutto quello che vuole
            senza limitazione alcuna, crei un blog tutto suo!
            Se scrive in blogs altrui, la pubblicazione dei Suoi
            interventi é una decisione che non spetta a Lei.
            La sottomissione, totale, per di piú, di intelletto e volontá é categorialmente una cretinata.
            La decisione del moderatore di un blog é un puro
            atto amministrativo senza implicazioni pistiche.
            Lei stá confondendo tale decisione con la decisione (deplorabile) oggi in voga in ambito clerical-modernista, di mettere a tacere un vescovo, un sacerdote o un fondatore di ordine religioso, ortodosso, perché scomodo, pretendendo da costui
            la sottomissione totale di intelletto e di volontá, come
            Lei ama esprimersi.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Caro Gervasi,
            Le avevo scritto una risposta articolata, ma non ha superato il vaglio della moderazione.
            Molto probabilmente l’Abbé Tosatti – conoscendo la mia giovane età – ha saggiamente ritenuto di non lasciarmi dilungare su tematiche riservate agli utenti maggiorenni.
            Mi duole di non poterLe fornire il mio modesto punto di vista e, soprattutto, di doverLa lasciare nell’erronea convinzione di avere espresso un pensiero corretto (o di avere correttamente interpretato il mio).
            Ma tant’è: le sentenze dell’Abbé sono infallibili e inappellabili e mi obbligano ad una totale sottomissione di intelletto e volontà.
            Saluti cordiali.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Caro collega spettro,

        scommetto che se il papa Francesco tirasse fuori qualche documento sul matrimonio di qualche centinaio di anni fa e lo pubblicasse facendolo passare per proprio, nessuno dei difensori della santità del Matrimonio dirà: il Papa si è convertito, ma diranno il Papa dimostra di essere rimbambito, la Curia si prende gioco di lui, si ritiri… insomma il papa Francesco ha sempre torto “a prescindere” (Totò).

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Quanta Cura
          hahaha Quanta Cura, allora sia Pagliaro che io
          dovremmo accettare la Sua replica dettagliata ed
          articolata, purtroppo inesistente in questo blog,
          poiché il malvagio Abbé l’ha voluta stroncare sul nascere.
          Ma suvvia, la Sua ingenuitá é stucchevole, QC!
          Che sembra essere innamorato delle sue risposte standard, moduli ripetitivi che vengono da lui
          inseriti in questo o in quel commento, secondo la convenienza, come, per esempio, nella sua reazione a Pagliaro del 3 gennaio e a me del giorno dopo:
          “Mi duole di non poterLe fornire il mio modesto [sic]
          punto di vista e, sopratutto, di doverLa lasciare nell’erronea convinzione di avere espresso un pensiero corretto (o di avere correttamente interpretato il mio).”
          Consiglio ai gentili blogghisti di usare questo ‘frase fatta’ in qualsiasi loro risposta a Quanta Cura: ne sará
          incantato.
          Ad ogni modo, ferito a morte dalla stilettata tanto micidiale quanto recidiva del Quanta Cura, riesco solo a balbettare:
          “O Spettro incompreso ed incomprensibile, prima di rientare nel tuo nulla eterno concedici benignamente il perdono tuo e del tuo Spiritus Rector residente a Santa Marta, di cui tu sei lo scagnozzo fedele, di una volontá che supera di gran lunga il tuo intelletto.”
          Un topos ricorrente del QC, infine, é quello di ritenersi obbligato ad una totale sottomissione di intelletto [sic] e di volontá al malvagio Abbé, che lo priva della parola (piena di sofismi e di frasi fatte), cioé della sua essenza spettrale, rifiutandosi di concedergli lo spazio del suo blog per una tale futile comparsa.
          Le lacrime spettrali si nutrono, infatti, al di lá di ogni evidenza razionale, dell'”erronea convinzione di avere espresso un pensiero corretto (o di avere correttamente interpretato” quello degli altri).
          Parole sue!

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Spettro (suvvia basta con questa inflazione di Spettri!)
          di Don Ezio
          Basterebbe che il regnante pontefice tirasse fuori il Vangelo e ne riferisse senza travisarlo.
          A questo punto i suoi scagnozzi rimarrebbero, peró, disoccupati e dovrebbero guadagnarsi il pane facendo finalmente qualcosa di serio nella loro vita.

    • Patri ha detto:

      @Lucy Complimenti,bravaaaaaaa👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏C’è una mia amica,parrocchiana…l’ha sempre pensata come lei,detentrice della verità,non sia mai….questo Papa è…di tutto di più.Beh,il figlio si sta separando,è giovanissimo e non credo,e non lo ritengo nemmeno giusto che non si risposi,la moglie lo ha lasciato nella totale disperazione.Adesso il Papa è visto sotto una luce diversa,ahaha….finiamola,smettiamola di giudicare la vita dolorosa degli altri,perché poi quando gli eventi negativi ci toccano personalmente facciamo persino delle misere figure.Grande Francesco,il più grande attributo di Dio è la misericordia…non lo scordiamo mai.Il Papa l’ha capito,Santa Faustina anche…noi quando???

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Patri

        – anche Giovanni Paolo II l’aveva capito, solo che quello era un papa ANTI-COMUNISTA, non importa se spendeva un sacco di soldi per andare in montagna, a sciare, se in vacanza non usava la talare, se aveva un auto da 3 miliardi di lire, se donne in topless gli servivano Messa, se ha lasciato il Vaticano in mano al suo segretario avido di soldi, se ha nominato vescovi mentre era in coma, ecc. ecc.
        – l’attuale papa invece è ANTI-AMERICANO, ha instaurato uno stile di pontificato più sobrio (anche rispetto allo stesso Benedetto XVI), cerca di aiutare i poveri, ecc., se è anti-americano, deve essere per forza “cumunista”, quindi massone, anzi l’Anticristo;
        – Magari qualcuno prega perché annulli l’errore (comprnesibile, scusabile) di Giovanni Paolo II che ha istituito la domenica della Divina Misericordia e ha canonizzato santa Faustina.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Anti americano? Ma se era pappa e ciccia con Obama e ha cercato di influenzare in modo esplicito le elezioni americane in favore di Hillary Clinton! Papa Francesco è stato totalmente allineato con la politica estera USA di Obama, compreso l’approccio minimalista alle persecuzioni dei cristiani mediorientali! E’ stato il papa più filoamericano degli ultimi tempi!

      • G. Gervasi ha detto:

        @ Patri
        Nessuno é obbligato ad essere membro della chiesa cattolica e a seguire le sue regole. Se non vuole o
        non puó é libero di andarsene.
        Dopo tutto, non si possono servire due padroni: Dio
        e se stessi.
        Qui poi non si giudica delle vite degli altri, quindi
        abbandoni pure questo argomento.
        Anche il “grande” Franceso, infine, sá che Dio é
        infinitamente misericordioso ma anche infinitamente giusto, etc. In una visione, N.S. si é espresso in questi
        termini anche verso Santa Faustina, che li riferisce
        nel suo diario.
        Spero che la Signora non abbandoni la fede cattolica
        per la scelta ovviamente sbagliata del figlio ma cerchi
        di risolvere il problema in altro modo, sul quale, non
        conoscendo i dettagli del caso, non oso esprimermi.

        • Patri ha detto:

          @G.Gervasi Ha proprio ragione,nessuno è obbligato a seguire le regole della chiesa Cattolica,e come prima regola c’è infatti di seguire il Papa,il vicario di Cristo,quindi…se a lei e tanti come lei,non sta bene Papa Francesco come Papa…cambiate,andatevene.Leggo con orrore che Papa Francesco è l’anticristo,mi sa che bisognerebbe che questa gente andasse da qualcuno,ma da uno bravo però.Io quando leggo queste oscenità,mi vergogno per chi scrive queste cose e piango,sí piango…poi penso che Dio giudicherà tutto ciò che state dicendo contro il Santo Padre…state distruggendo la Chiesa,non il Papa,ma voi…proprio voi…con grandissima gioia degli integralisti islamici,degli atei e del demonio che danza beato contro un gruppo che non obbedisce alla Madre Chiesa,ma si erge a portatore di verità.Precisazione:Aracne aveva scritto:Io la penso come lei rivolto al mio pensiero e non al suo,mentre facendolo scivolare dopo il suo, sembrerebbe che sia rivolto a lei.Grazie Aracne

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Patri
            Lei stá equivocando in modo puerile.
            Nessuno é obbligato a seguire le regole della Chiesa cattolica. I cattolici lo fanno volontariamente.
            La prima regola della Chiesa cattolica non é, poi, seguire il papa, ma seguire il Vangelo e la tradizione apostolica, cioé seguire Gesú Cristo, di cui il papa é vicario ma non il successore.
            Il papa stesso é sottomesso a questa regola, se vuole rimanere cattolico. Se si discostasse manifestamente dal Vangelo e dalla tradizione apostolica, cesserebbe eo ipso di essere papa, in quanto non sarebbe piú cattolico. Questo si applica anche al Suo idolatrato Francesco. Pertanto non ci dovrebbe essere dicotomia tra il depositum fidei e ció che afferma Francesco, a meno che questi non cada nell’eresia manifesta e cessi di essere papa.
            Il compito del pontefice, infine, non é quello di creare un nuovo depositum fidei ma di confermare i fedeli in quello esistente, e non é quello di creare una nuova chiesa, ma di essere il pastore ed il maestro fedele della chiesa di Cristo.
            Il compito dei fedeli, a sua volta, é di abbandonare, per quanto riguarda loro visione del papa, l’etá infantile e diventare adulti nella fede, rigettando ogni rigurgito di papolatria.
            Mi dispiace, quindi, di non poterLa consolare in questo punto.
            Capisco il Suo pianto, pur ritenendolo non
            solo infondato ma anche inutile.
            Pianga pure per i peccati contro la fede e la morale cattolica e non cerchi scappatoie in una malintesa e confusa “misericordia” senza veritá e giustizia.
            Lo Spettro di Quanta Cura, per quanto giovanissimo nella sua carriera spettrale, La benedica!

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            Giri di parole di cui voi tradizionalisti siete abili. Il papa non è mai andato contro il vangelo dato che non ha mai concesso ai divorziati conviventi con altre persone di poter contrarre un nuovo matrimonio, ma potrebbe pure farlo in nel solo caso di adulterio conformemente all’eccezione espressa nel vangelo di Matteo. Il papa segue l’esempio di Cristo che non ha negato l’eucarestia al più grande dei peccatori, ossia Giuda, perchè Gesù è venuto per i malati e non per i sani e pertanto se l’eucarestia è la medicina per i malati è proprio i più grandi peccatori che ne hanno più bisogno. Il papa ha stabilito pure che ogni situazione specifica deve essere valutata dal proprio vescovo pertanto se una donna lascia il marito perchè gli e le suona di brutto come nel film Chocolat e questa donna magari con figli piccoli non ha un lavoro e trova riparo presso altro uomo che magari fa altri figli con lei, è evidente che si chiuderà un occhio. Insomma se mia cugina con una figlia sottratta che gli dicevano nata morta, è stata fatta monaca, non si capisce perchè il clero debba usare il pugno duro sulle coppie scoppiate. A Gela un anno fa una donna isterica ha ucciso le sue bambine che studiavano dalle suore perchè cattolici e allora il padre non ha il diritto di rifarsi una famiglia? O deve aspettare che la moglie esca dal carcere, fare altri figli con lei e sperare che non li ammazzi?

        • Patri ha detto:

          Un santo del Novecento, Josemaria Escrivà, per indicare il giusto ordine di una devozione sostanziata di fede, diceva che «per noi cristiani i grandi amori sono Cristo, Maria e il Papa». Comunque…iscrivendomi a questo blog,cioè nella tana del lupo,un blog contro il Papa…è la tana del lupo per me,accetto ovviamente di essere attaccata.Lo scopo era proprio questo,poter leggere e rispondere anch’io,che sono pro Papà Francesco.Santa giornata

          • wp_7512482 ha detto:

            Cara Patri, questo non è un blog contro il Papa. Si tratta semplicemente di un blog in cui si cerca di bilanciare la schiacciante – da un punto di vista numerico e di influenza – un’informazione apologetica, omologata e che trascura di informare in maniera obiettiva su tutti gli aspetti di un regno e di una persona molto particolari.

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Patri
            Potrebbe citare un altro Santo che insegnó ai suoi ragazzi a gridare “Viva il Papa!” e non “Viva Pio IX”,
            cui il grande santo era tuttavia legato da amicizia.
            Anche per Don Bosco vigeva il trinomio: Cristo, Maria Santissima e il Papa.
            Ben inteso, peró, al di fuori di ogni culto della personalitá e di papolatria, oggi purtroppo imperanti in certi segmenti della chiesa e dei suoi nemici di sempre, oggi divenuti, “mirabile dictu!”, anch’essi turiferari di Sua Santitá.

        • Patri ha detto:

          @G.Gervasi
          Signor mio,ho detto che non avrei piú scritto sul blog,ma lei è sempre offensivo e un pizzico ineducato quando si rivolge a me e mi costringe a risponderle.Rimanga sulle sue posizioni su Papa Francesco,non è competenza mia giudicarla,sarà giudicato da Dio,idem per quanto riguarda me.Non m’interessa completamente leggere la sua risposta,tanto non troveremo mai un punto d’incontro,lei fermo sul fatto che il Papa non si stia attenendo al Vangelo,io invece,che si stia attenendo in toto a ciò che dice Gesù,perdono,amore,misericordia.Felice,e lo dico senza ironia,che lei sia già Santo,nessun peccato…pronto per il Paradiso,io invece sono una povera peccatrice,che elemosina costantemente la misericordia da Dio.Siamo troppo diversi,e le mando pure un 😘,I bergogliani sono simpatici e ironici

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Patri
            Non vedo in che cosa possa consistere l’offesa, gentile Signora. Mi sono limitato ad esporLe la dottrina ed i Suoi errori.
            Lei, poi, non é obbligata a rispondere ad alcuno.
            Elementi di paranoia e di aciditá che fossero evidenziati nelle Sue modeste risposte sono perfettamente curabili.
            Mi duole, infine, di non poterLe fornire il mio modesto punto di vista in altro modo, e, sopratutto, di doverLa lasciare nell’erronea convinzione di aver espresso un pensiero corretto (o di aver correttamente interpretato il mio).
            Verbum QC.ae che faccio, doverosamente, mio.

          • Patri ha detto:

            Lei è proprio divertente😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 e molto saccente😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂e oltremodo…nuovamente offensivo😂😂😂😂😂😂😂😂

          • Patri ha detto:

            Per chiudere da parte mia,DEFINITIVAMENTE il discorso.Lei usa vocaboli forbiti e bla bla per sfoderare la sua cultura,ma di fatto lei non risponde a ciò le ho scritto io,prendendo sempre scuse o appigliandosi ad altre cose che scrivo.Risponda a questa domanda se vuole dialogare e non fare dei monologhi.Papa Benedetto stima Papà Francesco e lo ha elogiato più volte per il suo operato,e quindi??????Sono entrambi fuori dottrina,il Papa Emerito dice bugie,è rimbambito?Mi dica lei,pendo dalle sue labbra.O forse,dico forse,può essere che lei si sbagli e Benedetto abbia ragione?Non divaghi e risponda please

    • Aracne ha detto:

      La penso come lei.

      • Patri ha detto:

        Caro/a @wp_7512482,mi scusi veramente,credevo di scrivere nel blog del Sig.Antonio Socci,il quale definisce il Papa,in ordine:Illeggittimo,Anticristo,Eretico,Ignorante,Massone etc.Qui non si tratta di dire,io la penso diversamente da Papa Francesco,qui si tratta di attaccare il Santo Padre senza se e senza ma.Io rispetto sempre l’opinione altrui,ma qui si tratta di creare una frattura all’interno della chiesa,con tutte queste cattiverie contro Francesco.Le risulta che il Sig.Socci abbia mai scritto nel blog ciò che disse Benedetto,se non ricordo male,dopo un anno del pontificato di Francesco?Disse:Sempre più convinto che la scelta di lasciare il pontificato,sia stata dettata dallo Spirito Santo dopo tutto il bene che sta facendo Papà Francesco.Perchè non ha mai pubblicato questa dichiarazione di Benedetto?Si faccia una domanda e si dia una risposta

        • Patri ha detto:

          Ho trovato una dichiarazione in cui Benedetto dice di essere FELICE dell’elezione di Francesco…sbaglierà anche lui su Francesco?😀😀Eccolaaa:BENEDETTO XVI: «GOVERNARE NON È IL MIO FORTE MA NON MI SENTO FALLITO»
          Le dimissioni, le riforme, il rapporto con il successore, la lobby gay in Vaticano e il pensiero della morte. Ratzinger si racconta nel libro-intervista con Peter Seewald “Ultime conversazioni”: «Il governo pratico non è il mio forte. Nessuno mi hai mai ricattato. Felice del mio successore, lui è l’ uomo della riforma pratica»

        • wp_7512482 ha detto:

          No, questo non è il blog di Antonio Socci. Era un tentativo di ironia? Giusto per sapere.

          • Boltzmann ha detto:

            Sarà stata in Tirolo a bere grappa anche la signora Patri e ci vede doppio adesso come me, signor wp….

          • Patri ha detto:

            Non è un stato un “tentativo “d’ironia…ma pura ironia😃😃comunque…giusto per sapere,come scrive lei,commenti sulla dichiarazione del Papa emerito su Papa Francesco non ne fa?Non le è piaciuta?Oh Gesù…Gesú…ma che scrivo a fà…giá sapete tutto voi ,beati voi!!!Io resto nella mia Santa ignoranza,obbedisco al Santo Padre e alla Madre chiesa.Un giorno da lassù qualcuno mi giudicherà di obbedienza sbagliata alla Madre chiesa forse,ma a voi potrebbe giudicarvi di superbia per aver giudicato il mio amato Papà,suo vicario…e chi lo sa.Tranquilli,vi dispenso della mia ignoranza e non scrivo più.Che Dio vi benedica e vi protegga.Patri😘

        • Aldo Mazzurco ha detto:

          “Ogni papa va bene per il suo tempo”

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Mazzurco
            Infatti, Alessandro VI Borgia andava bene per il suo tempo e male per i suoi nemici e le persone la cui esistenza lo annoiava. lol

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            “C’è chi pensa che la Madonna dica: venite, quel tal giorno alla tal ora darò un messaggio a quel veggente”, rileva il Papa. “Io che sono più cattivo – ha aggiunto Francesco – preferisco la Madonna madre e non la Madonna a capo dell’ufficio telegrafico: questa non è la mamma di Gesù e queste presunte apparizioni non hanno tanto valore”.

            Mi sembra che papa Francesco stia parlando di Myriana e delle sue apparzioni. Se Miriìjana appoggia il papa, allora dovrebbe rinnegare tutte le sue apparzioni della “Madonna postina”, come dice il papa. La logica vale anche per le veggenti, non si può tenere il piede in due staffe.

          • aldo mazzurco ha detto:

            Nel terzo segreto di Fatima è detto che un vescovo vestito di bianco verrà ucciso insieme ad altri prelati ai piedi di una collina sormontata da una croce, potrebbe quindi essere proprio la collina delle apparizioni di Medjugorie dove il papa verrebbe assassinato in terra bosniaca ossia a maggioranza musulmana. Se il papa si recherà lì dopo la strage in Vaticano e offrirà la sua vita nel martirio, significa che cambierà idea su quelle apparizioni che sono le uniche di oggi in cui il sole “balla” come a Fatima.
            Nell’ultimo messaggio al veggente brasiliano Eduardo Ferreira la presunta Madonna dice che le sue apparizioni stanno per terminare e chiuderanno a Medjugorie con una figlia, potrebbe essere proprio Miriana che rivelerà i segreti, ossia l’avvertimento, il grande miracolo e i castighi pochi giorni prima che si realizzino.
            Gli americani in questi giorni hanno portato a Kiev diversi missili anticarro e quindi l’ultima provocazione della Nato avrà una conseguenza dato che Putin disse tre anni fa: “Se i missili della Nato arriveranno a Kiev noi interverremo!”.

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Grazie, Aracide!

  • Renzo ha detto:

    C’è bisogno di chiarezza, ne abbiamo bisogno tutti. Grazie a quanti si adoperano per tenere le nostre menti illuminate

  • g.vigni ha detto:

    Mi ricordo, un tempo lontano, quanto rincorrevo ed ero rincorso dai “velociraptor”, la maturità classica, m’interrogarono su Feuerbach:
    «L’uomo sarà felice solo quando avrà finalmente ucciso quel Cristianesimo che gli impedisce di essere uomo. Ma non sarà attraverso una persecuzione che si ucciderà il Cristianesimo, ché semmai la persecuzione lo alimenta e lo rafforza. Sarà attraverso l’irreversibile trasformazione interna del Cristianesimo in umanesimo ateo con l’aiuto degli stessi cristiani, guidati da un concetto di carità che nulla avrà a che fare con il Vangelo»
    La sfangai col 6, non politico, un vero, meraviglioso 6, sudato e corposo.

    G. Vigni

    • Vittorio ha detto:

      Come i valori non negoziabili. La carita’ e’ carita’. Secondo me. La puo’ fare pure un samaritano, e non farla un levita. Forse lei parla di “falsa carità”. Anzi sicuramente. Il guaio di Francesco non e’ tanto non indire crociate (che e’ evangelico), quanto aver messo, forse, mano, sui sacramenti.

    • Benedetto Paolo ha detto:

      Un Feuerbach profetico, come profetico fu Solov’ev

      • Vittorio ha detto:

        E Berdajev e tanti altri. Resta da vedere cosa intendessero. Se uno sposa la morale cattolica per ideologia, ma e’ ateo devoto? Pinochet faceva la comunione legittimamente. (Rip)
        Anche se a dire il vero, concordo piu’ con la vostra visione.
        Inoltre Soloviev scrisse un romanzo.
        Uno dei pochi dipinti italiani dell’Anticristo (similari) e’ nel duomo di Orvieto.
        Ho cercato materiale, in loco, ho reperito : “il dipinto rappresenta LA LEGGENDA dell’Anticristo”.
        Mi atterrò piu’ al CCC e “spererei” personalmente che l’anticristo non sia una persona.
        Ad esempio, personalmente, il figlio della perdizione e’ il nichilismo. La mancanza di un senso ULTIMO. Che ho risolto con la fede in Dio (donatami per grazia).

    • patrizia ha detto:

      Ci voleva in tale contesto una citazione illustre e profetica come questa. Grazie

  • Caro Direttore:
    Si sono lamentati che il mio “commento è fuori posto” e hanno ragione, perché sono usciti due, per quello che gli chiedo che sopprima il delle 6: 31m.
    I miei commenti non stanno fuori posto: quello che sta fuori posto io sono, perché dove desidererebbe stare è con la Madre di Dio mia Mamma.
    Saluti.

    • Vittorio ha detto:

      Beh vedi. Hai una fede che non ho riscontrato in molti, in un recente lutto.
      Cimitero e’ la “casa dei dormienti”. Non si muore ma si nasce. I santi vengono festeggiati nel giorno della loro morte (e fatti dopo la loro morte).
      In 2000 anni, apocalisse e’ divenuta sinonimo di catastrofe, e’ il “dies natali” e’ divenuta morte. Non che si soffra o muoia allegramente, ma fior di teologi? o credenti non ha speranza.
      Mi pare di aver letto che i “primi” cristiani festeggiavano chi moriva. Questo dopo che la Parusia non si ritenne piu’ così imminente. Prima erano in crisi. Che fine faranno quelli gia’ morti? Per questo Paolo scrisse 1 TS.
      Avevo annunciato una catechesi di Ratzinger, a mio avviso, non chiarissima, ma il buon Tosatti non la pubblica 👍 Riprovo 😊
      Prego per te Fernandez, fallo per me!

  • catholicus ha detto:

    Ho appena commentato questa notizia su Chiesa e Postconcilio (commento non ancora pubblicato: verrà cestinato?) dicendo che questi coraggiosi prelati, ed altri come loro (penso a Butke, Shnider) non potrebbero “prendere il toro per le corna” e denunciare pubblicamente Bergoglio, Gaslantino, Kasper, Paglia, ecc. come eretici ed apostati e scomunicarli ufficialmente? di cosa hanno paura? di essere fucilati? deportati nei gulag siberiani? ma alla salvezza di tutte le anime (non solo di quelle dei loro greggi particolari) non ci pensano? ritengono più importante la falsa obbedienza a lupi travestiti da pastori? forse che per smuoverli sarebbe necessaria una marcia su Piazza san Pietro di noi poveri laici ,alla domenica all’Angelus, per accusare pubblicamente la gerarchia eretica (Cardinali, Arcivescovi, vescovi) ed apostata?

    • Don Ezio Fonio ha detto:

      @ caholicus

      al tempo di Alessandro VI alcuni volevano deporlo, poi è prevalso il concetto del male minore. La deposizione avrebbe potuto portare a reciroche, scismi, guerre con morti e uno scandalo maggiore di quello che dava il papa.
      Ammesso e NON CONCESSO che l’attuale Papa sia eretico o parzialmente eretico, la scomunica porterebbe ad uno scisma, e la storia insegna che non c’è mai stata una ricomposizione totale tra scismatici. Quindi, è meglio tenere il Papa che abbiamo e pregare per lui.

      • Patri ha detto:

        Buonasera,anch’io prego tantissimo per il Papa,più per chi sta cercando di distruggerlo.Come ho scritto due giorni al Sig.Socci,io obbedisco alla Madre Chiesa ed un giorno Dio potrà accusarmi soltanto di obbedienza qualora seguissi il Papa,mentre…chi si sta ergendo a giudice del Papa e del suo ministero,sacerdoti compresi che si stanno elevando a portatori assoluti della verità,e dimenticando che durante il conclave è lo SPIRITO SANTO che ha guidato l’elezione del sommo pontefice…behhh…loro davanti a Dio saranno giudicati di Superbia,di mancanza di misericordia e assoluta presunzione…e questo fu il primo peccato…quello che ci ha condotto alla rovina,ma grazie a Gesú Cristo che cenava con prostitute e ladri e non con i saccenti farisei,avremmo dovuto comprendere in 2000 anni ciò che fa piacere a Dio,purtroppo ancora non l’abbiamo capito…pazienza!!!

        • Aracne ha detto:

          Al massimo Gesù ha pranzato con farisei, di certo mai con prostitute. Fa specie sentire persone sostenersi con queste frasi che prese alla lettera fanno di Gesù un uomo qualunque, buono quanto vuoi, ma sempre uomo. No! Gesù era Dio e mai avrebbe potuto pranzare con prostitute. Un madre lingua italiano non può usare questa frase! Gesù ha pranzato là dove era presente Maria di Lazzaro, ormai convertita e quindi non più la meretrice di un tempo. Attenzione a parlare.

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            Ho avuto diverse occasioni per parlare con prostitute e fuori servizio sono persone comuni. Dubito che Gesù si sia lasciato perdere l’occasione, se invitato a una cena, di parlare con loro per metterle sulla retta via.

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        Mi piace il concetto di “parzialmente eretico”. Un po’ come “parzialmente morto” o “parzialmente incinta”. Ricorda Totò.
        http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

        • Vittorio ha detto:

          O come papa emerito. Io sono un marito emerito. Emerito scemo 😂

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            @ Vittorio

            Vittorio, qualche volta scantona…
            emeriti sono anche gli ex presidenti della Repubblica Italiana, gli ex professori uniersitari che ne sono stati insigniti, ecc., ci sono anche i parroci emeriti, gli arcipreti emeriti, i vescovi emeriti.
            Poi ci sono, con altro senso i mariti emeriti, ma qui la cosa si fa triste, e poi oltre agli emeriti scemi, a Milano ci sono anche gli “emeriti pirla”. Io poi potrei essere un “emerito spettro”.

      • Patri ha detto:

        Buonasera,anch’io prego tantissimo per il Papa,più per chi sta cercando di distruggerlo.Come ho scritto due giorni fa al Sig.Socci,io obbedisco alla Madre Chiesa ed un giorno Dio potrà accusarmi soltanto di obbedienza qualora seguissi il Papa,mentre…chi si sta ergendo a giudice del Papa e del suo ministero,sacerdoti compresi che si stanno elevando a portatori assoluti della verità,e dimenticando che durante il conclave è lo SPIRITO SANTO che ha guidato l’elezione del sommo pontefice…behhh…loro davanti a Dio saranno giudicati di Superbia,di mancanza di misericordia e assoluta presunzione…e questo fu il primo peccato…quello che ci ha condotto alla rovina,ma grazie a Gesú Cristo che cenava con prostitute e ladri e non con i saccenti farisei,avremmo dovuto comprendere in 2000 anni ciò che fa piacere a Dio,purtroppo ancora non l’abbiamo capito…pazienza!!!

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Don Fonio
        Se il Francesco fosse veramente eretico manifesto, sarebbe
        eo ipso decaduto come papa in quanto non più cattolico.
        Concorda con questa opinione comune a San Roberto Bellarmino fino ai canonisti contemporanei?
        Quindi non occorrerebbe una scomunica (comminata da chi?) o un tribunale (il papa é ingiudicabile), la cosa sarebbe eo ipso risolta e la sede vacante.
        Per quanto riguarda lo scisma, questo esiste giá nella realtá della vita ecclesiale. Manca soltanto la formalizzazione. Se Francesco continuerá di questo passo, peró, non dubito che ci sará anche uno scisma formale nella chiesa cattolica, una possibilitá ventilata
        dallo stesso pontefice.

  • cosimo de matteis ha detto:

    Una iniziativa davvero meravigliosa e certamente ispirata da Dio e dalla Sua Santissima Madre. Ringraziamo il Cielo per questi coraggiosi Pastori. (che parrebbero aver idealmente risposto a questo accorato appello: https://ilbenevincera.wordpress.com/2017/12/30/vescovi-vi-imploriamo-confermateci-nella-fede/di qualche giorno fa).

    Di rilievo anche la iniziativa coraggiosa di mons. Domenico Caliandro: il Vescovo di Brindisi, infatti, celebrerà la Santa Messa nella Sala Consiliare. E che la scelta sia quella giusta lo confermano gli strepiti –rumorosi ed amplificati dalla stampa locale- di laicisti e massoni che “invitano” il Pastore a celebrare altrove.

    https://ilbenevincera.wordpress.com/2018/01/02/brindisi-il-vescovo-celebrera-nella-sala-consiliare/

    • Don Ezio Fonio ha detto:

      @ Cosimo de Matteis

      le Messe si celebrano in Chiesa non in un’aula consigliare! Il Vescovo di Brindisi ha preso un grande abbaglio.

      • Alessandro2 ha detto:

        Le Messe le celebrano dappertutto. L’anno scorso ne ho vista una fatta sul bagnasciuga, letteralmente con i piedi nel mare. Viceversa, in chiesa fanno di tutto, dalle rappresentazioni teatrali alle piste di pattinaggio. Perciò, ben venga la sala consiliare: e cerchiamo di non essere rigidi solo quando fa comodo.

        • cosimo de matteis ha detto:

          A Don Ezio: quella del Vescovo di Brindisi è una scelta coraggiosa. Le ripeto: provi a vedere il polverone sollevato dai laicisti e massoni della città pugliese (e non solo). Per loro è un “affronto” la Santissima Eucaristia celebrata nel cuore delle Istituzioni civili: la Sala Consiliare.

          Ad Alessandro2 : si Alessà, proprio così. Il gesto di Caliandro è forte ed opportuno.

        • Vittorio ha detto:

          Cosimo , l’aula consigliare non rappresenta una confessione. E’ laica. Saranno pochi o molti: ci son cittadini agnostici o atei, protestanti o testimoni di Geova, veda lei….

          • Vittorio ha detto:

            Naturalmente sono contrario, nei luoghi pubblici, a QUALSIASI rito o ideologia. Soprattutto agli eccessi verso i mussulmani. Comprensibile umanamente il gesto del vescovo, ma…..lo stato dovrebbe essere laico ecc. ecc.

          • EquesFidus ha detto:

            Rusposta: chi se ne frega. A me importa solo che il Santo Sacrificio non si svolgerà in chiesa, su un altare consacrato, non degli atei o dei rappresentanti di false religioni o sette; a tal proposito, leggere l’enciclica di Sua Santità papà Leone XIII sulla libertà: il pensiero liberale, che ritiene che la religione sia un fatto privato e che la Cattolica sin sullo stesso piano delle altre fedi, è condannato dalla stessa Chiesa.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          @ Alessandro2

          Le Messe si fanno dappertutto, ma è lecito farle dappertutto. Anche la Messa sul bagnasciuga non è appropriata.
          Non è questione di rigidezza. E’ questione di verità del gesto.
          La Chiesa celebra la Messa per i fedeli cattolici, non per ogni categoria di persone “a prescindere”.
          La Chiesa interloquisce con il mondo politico o per fare proposte o per richiamarlo alle leggi dell’etica.
          Poi ciò che si fa in chiesa non è tutto lecito. La chiesa non deve trasformarsi in un teatro né in una pista di pattinaggio. Ha mai visto ciò in una moschea o in una sinagoga? Forse abbiamo da imparare qualcosa dalle altre religioni.

      • Vittorio ha detto:

        No e’ che a Brindisi hanno sostituito il codice civile con il codice canonico, in attesa della sharia….😎

        • Alessandro2 ha detto:

          Siete sempre molto bravi a difendere la laicità invasa dalla religione (come in questo caso), ma assai deboli a difendere la religione oppressa dalla laicità (come in milioni di altri casi). Se siete cattolici, a casa mia questo si chiama MASOCHISMO.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            @ Alessandro2

            Io non sono un gerarca della Chiesa, sono solo uno spettro, un povero prete, responsabile di un laboratorio di scienze naturali e chimica.

          • Vittorio ha detto:

            Guardi che purtroppo io ho vissuto in un periodo in cui il papa faceva le prediche a camere riunite. Forse lei non ricorda o non conosce il caso Ormando, il caso Welby, gli embrioni criocongelati lasciati morire, gli inviti a non votare…. Cosa c entra il masochismo? Cesare e’ Cesare, Dio e’ Dio. O forse dato che dite che Bergoglio vuol esser piu’ misericordioso di Cristo, voi volete essere meno laici di Cristo stesso?

  • Elisa ha detto:

    Signor Tosatti
    avrei una domanda da farle e le chiedo per cortesia di rispondermi.
    Voi sostenete quei Vescovi che sono contro il divorzio, ma se una donna e i suoi figli subiscono violenze da parte del marito/padre che cosa dovrebbe fare?, continuare a subire perchè secondo la Chiesa una volta sposati non si può più divorziare altrimenti si commette peccato??? Se è così faccio mie le parole degli Apostoli: loro dicono: ” Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna non conviene sposarsi” Io invece dico:” Se questa è la condizione della donna rispetto all’uomo, conviene non sposarsi” .

    • EquesFidus ha detto:

      Il matrimonio è indissolubile, quindi per la donna (o l’uomo, perché esistono anche le violenze sugli uomini) in questione non è lecito divorziare, mentre che meno “risposarsi”. In casi gravi può separarsi, nel senso di non condividere più il tetto coniugale, ma non può rescindere gli effetti sociali del matrimonio, né men che meno quelli divini: mi dispiace, ma il Cristo non ha previsto eccezioni a questo esplicito comandamento divino, neppure in caso di violenza domestica. Smettetela di usare la retorica di Satana per giustificare l’abominio del divorzio, grazie.

      • Elisa ha detto:

        Perciò hanno ragione gli apostoli, meglio il zitellaggio. Io per alcuni casi sono favorevole al divorzio. Il resto sono solo precetti di uomini. Gesù ha sempre condannato il fanatismo religioso, mentre ai suoi tempi il divorzio era legato ad una rispetto ossessivo e fanatico di un precetto: l’atto del ripudio, con la Chiesa abbiamo invece il fanatismo opposto ossia vietato divorziare anche in casi estremi. Ma Gesù ha sempre insegnato di usare il buon senso soprattuto a riguardo del rispetto dei precetti. E in entrambi i casi nessuno ha mai usato il buon senso. Quindi meglio soli che male accompagnati.

        • Paolo Pagliaro ha detto:

          Quello che insegna Gesù sul divorzio lo può leggere a chiare lettere nei Vangeli. Se a lei non piace, è lei ad introdurre “precetti di uomini”.
          Lei sta semplicemente applicando i suoi pregiudizi moderni a Gesù Cristo, inventandosi sue inesistenti prese di posizione dettate dal “buon senso”.

      • Vittorio ha detto:

        Un attimo, se la picchia, forse ha pure l’ obbligo di salvaguardare i figli e divorziare. I divorziati possono accedere alla comunione….se non si risposano ecc….

        • EquesFidus ha detto:

          No: i divorziati non risposati, che io sappia, possono raccontarsi la Comunione solo e soltanto se sono stati lasciati senza dolo; allo stesso modo, coloro che hanno ripudiato possono riaccostarsi alla Comunione solo se pentiti e confessati (e, ovviamente, senza amanti o concubini di sorta al loro fianco). Le accuse di fanatismo alla Chiesa, indici di una mentalità mondana ed affatto evangelica (il Cristo non ammette eccezioni, ed asserire questo non è fanatismo ma il Vangelo: l’uomo non osi separare ciò che Dio ha unito), lasciamole agli eretici protestanti ed ai loro deliri esegetici, grazie.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            EquesFidus

            se una donna viene picchiata e divorzia, il dolo di è? Ha ragione Vittorio può accedere alla comunione, anche se ha chiesto lei il divorzio. Non deve però risposarsi o convivere more uxorio.

    • yehohanan ha detto:

      Gentile Elisa,
      le rispondo, per ora, io. Chi sono non ha importanza: un nome dice tutto e nulla. Sono però laureando in teologia e in cammino per un grado gerarchico. Posso essere ritenuto, dunque, se non voce autorevole, voce che conosce cosa dice la Parola e la Chiesa in merito.

      Messa come la mette lei, in effetti, pare cosa ingiusta, se non altro, dubbia. In effetti non fa una piega: sono donna che si sposa, sono moglie fedele e madre premurosa…poi il mio consorte mi lascia per un altra e io innocente devo subire la castità non volontaria.

      Ma detta così si trascura tutto ciò che veniva o DOVEVA venire prima di questo momento triste. Infatti, si trascura tutto il momento preparatorio al matrimonio che lei chiamerà come vuole: fidanzamento, prova e via dicendo.
      Lei converrà che ci si sposa non senza conoscere chi si affianca. In altre parole quando ci si sposa non si va all’altare con chi non si è mai visto prima: ci si va con chi si conosce…e conosce bene!
      Se non lo si conosce è bene non andare all’altare con il tizio/la tizia.

      Purtroppo, e ne sono stati complici anche molti membri della chiesa, si è ridotto il fidanzamento al nulla, cioè a un periodo trascurabile che poteva essere considerato quasi superfluo, e invece era la base su cui si sosteneva la scelta.

      Le faccio un esempio: quando ci si incammina verso l’ordine sacro si fanno anni e anni di riflessione insieme a persone che ti guidano nel considerare tutte le cose positive ma anche negative di quanto ci si appressa a fare. Niente viene lasciato al caso, quando ovviamente il cammino di riflessione è fatto come Dio comanda. E prima dell’ordinazione ogni piega o macchia irriducibile va ‘guarita’ pena un giudizio negativo da parte della guida spirituale.
      Non dovrebbe essere così anche per il matrimonio, vocazione avente pari valore di quella ecclesiale?

      Sono sicuro che conosce molte vicende, ma quante occasioni potrei citarle di ragazze e ragazzi che a tutti i costi hanno voluto quel ragazzo/ragazza vuoi per paura di restare da soli o per mero desiderio di avere un buon partito di vita agiata!
      E parimenti potrei chiederle: quanti futuri sposi hanno fatto serio discernimento sulla persona che pensavano di prendere?
      e poi la domanda fatidica: quanti sposi si sono poi REALMENTE affidati a Dio come unica guida perchè il matrimonio fosse come Lui voleva? Quanti hanno poi pregato il Signore per questo vivendo una vita immersa in Dio?

      Va da se che l’unico modo di essere pressochè certi di avere un marito/moglie che veramente ci tiene alla fedeltà e all’amore matrimoniale come Dio comanda è proprio chi veramente fa di questo Dio il suo pane quotidiano, la sua aria senza la quale non si vive.

      e va da se che se una donna (o uomo) prende un compagno che non crede assolutamente a Dio o ci crede come gli pare, non può aspettarsi la fedeltà richiesta da quel Dio che non si segue nè ama.

      Lei mi dirà: ma molti cattolici hanno poi tradito il consorte, parimenti a chi non crede.
      Io le rispondo però che chi tradisce la consorte non è vero cristiano ma un falso e questa falsità di intenti avrebbe dovuta essere rilevata proprio nel fidanzamento.
      Le garantisco che nelle mie esperienze con le riflessioni di decine di coppie non ne ho trovata una all’interno della quale non c’erano i presupposti indicatori di uno status. In altre parole, nell’esperienza che ho fatto e che faccio, nel percorso dei fidanzati erano ben evidenti segnali di un atteggiamento, ed erano tali che sulla base di essi si potevano prendere delle decisioni.

      Non so se sono riuscito a darle alcuni elementi di riflessione.

      Purtroppo non è questo il modo per fare una esaustiva esposizione di tutta la problematica.

      Mi scuso con il redattore per la lunghezza del mio scritto.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Senza tanti studi, al termine della celebrazione in chiesa del mio cinquantesimo anniversario di nozze ho detto più o meno queste parole:
        – ai giovani qui presenti voglio dire che io e mia moglie non siamo né santi né eroi. Noi abbiamo soltanto reso fede alla parola data. Parola data davanti a Dio che ha benedetto la nostra unione. –
        E poi ho citato il versetto del salmo che dice:
        – se il Signore non costruisce la casa, invano vi lavorano i costruttori.-
        Credo di aver detto in poche parole quello che ha detto lei con una sostanziale differenza. Che lei le ha dette come dottrina, io le ho dette come testimonianza.

        Ad meliora!

        • yehohanan ha detto:

          sicuramente! ma era doveroso spendere qualche parola in più per Elisa in modo che possa riflettere. Dire una frase del salmo, per quanto sia vera (e bella!), può risultare un po’ fredda se non viene accompagnata almeno da una spiegazione.

          Vede…lei ha il vantaggio di poter dare una testimonianza di grande valore come la sua ma senza che alcuno venga a chiedere spiegazioni di tale scelta. Chi invece è deputato a spargere la Parola ha iul dovere di fare gli ‘studi’ adatti per poter dare “una parola allo sfiduciato”, e ha il dovere di fare di tutto perchè quella Parola sia assimilata come vuole Dio. E se non viene assimilata va spezzettata come il pane in briciole affinchè ‘stomaci’ deboli la possano digerire.
          è quello che ho cercato di fare con le mie parole…e le garantisco che gli studi fatti mi hanno aiutato moltissimo a spezzettare il ‘pane’ di Dio 🙂

          • deutero.amedeo ha detto:

            Non dubito.
            C’è continuità, non opposizione, fra il suo è il mio messaggio. Il mio messaggio dà valore e credibilità al suo mentre il suo messaggio spiega i valori che rendono realmente possibili esperienze concrete come la mia.
            Analogamente alla natura , la Grazia non facit saltus.

      • Elisa ha detto:

        yehohanan ti ringrazio per la tua spiegazione, purtroppo non condivido il rispetto ossessivo di un precetto anche divino dove si condanna all’infelicità una persona. Io comunque parlavo di casi estremi come nel caso di un coniuge, e la maggir parte dei casi la donna, subiscono violenze. In questi casi sono favorevole al divorzio. Diciamo che io mi pongo nel mezzo tra il ripudio a tutti i costi e l’obbligo di restare coniugata a tutti i costi, li consindero due modi di interpretare un precetto divino errati. Nella fede così come in ogni situazione sono convinta che si debba usare il buonsenso e il buonsenso è un precetto insegnato da Gesù. Solo lo si conosce poco oppure si preferisce ingnorarlo, ma se si legge bene e sinceramente il Vangelo in tutti i suoi insegnamenti vige l’uso del buonsenso. L’unica radicalità che chiede, e lì è ovvia la cosa, è di amare Dio e il prossimo. Ma è questo il precetto maggiormente tradito dai cristiani , tradito anche da coloro che si professano di “custodire e praticare” il messaggio di Gesù, come? Aggiungendo fardelli al prossimo e aggiungendo alle parole di Gesù insegnamenti puramente umani, proprio come i farisei facevano ai tempi di Gesù.

      • Vittorio ha detto:

        In 50 anni ho visto di tutto. Devo dire che tutte le coppie che un prete giovane e integralista ha firmato in chiesa: sono scoppiate. Ho visto preti lasciar tonaca, conosco gay, con figli clandestini…..Mai dire mai, caro laureando 😎

    • Vittorio ha detto:

      L ho letto pure io su un vangelo. Naturalmente il “conviene non sposarsi’va sia per l’ uomo che per la donna.
      Se lei divorziasse e non si risposa: non ci sono problemi.
      I problemi “nascono” quando uno si risposa. Se non vive come fratello e sorella. Quindi se dovessi parlare come il diavolo -dice il signore sopra- non ufficializzi niente!. C è la confessione. Mia moglie (civile) non ha nemmeno quella!
      Purtroppo le parole di Gesu’ son dure! Ogni vocazione e’ dura! Continuo a credere che Dio sia misericordia infinita, ma un’ etica c’è la doveva dare. Forse per il male minore. Penso ai giovani, ai casini che combinano (e che combinavo io). All’ importanza della famiglia.

    • Don Ezio Fonio ha detto:

      @ Elisa

      propriamente la Chiesa non vieta il divorzio, vieta le relazioni sessuali fuori dal matrimonio. Non potrebbero esserci vescovi cattolici che permettono il divorzio, altrimenti sono fuori della disciplina della Chiesa Cattolica, cioè sono vescovi cattolici di diritto ma non agiscono come vescovi cattolici.
      Se due persone non vanno d’accordo è consentita la separazione. Tale separazione può essere di fatto o sancita dal giudice o dal vescovo. Il divorzio civile talvolta è utile anche per un cattolico perché pone fine con un atto giuridico ad un rapporto che non è matrimonio per la Chiesa.
      Tuttavia, lo Stato ha introdotto il divorzio per consentire un ulteriore matrimonio civile, e quindi non è lecito per un cattolico risposarsi.
      Nel caso in cui una donna subisca violenze dal marito, può separarsi da lui, ma non può contrarre un nuovo matrimonio religioso né può contrarre quello civile (se ha divorziato) o convivere perché è un adulterio e un concubinato, né può ricevere la Comunione (se poi si pente e non può tornare indietro per ricevere la Comunione bisogna astenersi dai rapporti sessuali, a meno che ricorra una delle cause attenuanti il peccato mortale che deve valutare il confessore (richiamati nel 2016 dal papa Francesco e da me riassunti qui:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Eucaristia
      l’eventuale ignoranza della norma, una difficoltà grande nel comprendere «valori insiti nella norma morale», le condizioni concrete del soggetto che non gli permettano di agire diversamente e di prendere altre decisioni senza una nuova colpa (come l’inavvertenza, la violenza, il timore, la forza delle abitudini contratte, gli affetti smodati, l’immaturità affettiva, lo stato di angoscia o altri fattori psichici o sociali).
      Altra eventuale possibilità: verificare presso l’Ufficio Famglia della Diocesi se per caso quel primo matrimonio religioso sia in realtà nullo e provvedere per farlo dichiarare tale.
      Riguardo gli apostoli, la parola “uomo” significa “genere umano” e quindi comprendeva anche le donne. Quando si dice “uomini” significa “uomini maschi e femmine”. In ogni caso, non c’è un meglio: la sofferenza in un modo o nell’altro attraversa tutte le vite umane, anche se molti dissimulano per non far pesare o per vanagloria.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Elisa

        altri le hanno fatto la predica o hanno portato la loro testimonianza che ho letto dopo, quindi non mi hanno condizionato. Solo che dopo gli interventi di anonimi aspiranti monsignori o di coniugi perbene, a cui tutto è andato bene (sia ringraziato il Signore!), ho voluto precisare che cosa Cristo ha detto e che cosa la Chiesa fa.
        Sa? è come dire: io sto bene di salute, non sono mai andato dal medico. Se sei malata, è perché non hai preso le necessarie precauzioni. Ecco, vede, la maggior parte delle prediche che sento in chiesa sono di queso tipo: del tutto inutili. Così mi ero dimenticato che non posso essere don Ezio Fonio attaccabile nella sua vera identità, ma lo spettro di me stesso.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Da quando è un peccato testimoniare che non è vero che è impossibile un matrimonio che duri ” fino a che la morte ci separerà” ?

    • Ira Divina ha detto:

      Signora Elisa, guardi che la separazione non sempre la subiscono le donne, ma alcune volte sono gli uomini a subirla. Forse non per maltrattamenti, ma per altri motivi. E in genere è sempre la donna a essere civilmente tutelata perché madre dei figli! Spesso si parla di mariti costretti a vivere per strada o cercare aiuto alla Caritas avendo a volte anche perso il lavoro e con impegni di sostentamento dei figli onerosi. Detto questo aggiungo che Gesù nel contesto che lei cita del Vangelo ebbe a dire anche che non tutti sono portati alla vita coniugale e di certo parlava sia di uomini che di donne e la pratica della vita della nostra società attuale lo rivela ancora di più. Chi crede nel Sacramento è vive la fede con sincerità non è certo obbligato a vivere con un violento, come fece Santa Rita, ma abbracciandosi alla croce e portandola, pur vivendo separata o separato resta fedele al Sacramento senza necessariamente convivere o celebrare una nuova unione civile. La via per il cielo non è liscia, bensì lastricata da tanta sofferenza e rinunce, che poi è la via della santità. Forse per lei sono punti di vista, ma per il Signore è donare la vita nella sua volontà. “Non c’è un amore più grande di questo dare la vita per chi si ama” ( parole di Gesù)! Fedeltà a Dio e non al mondo il Signore Gesù ci chiede. Se una parte della chiesa non insegna più questa fedeltà e si omologa al mondo, allora la missione non gli appartiene più, quella che Gesù raccomanda: ” andate e ammaestrate tutte le nazioni ” ovviamente parlava della verità. E Gesù stesso che è via verità è vita. Una persona che si mantiene fedele al Sacramento è che lo ha subito certo che può fare la comunione, ma non nel caso che insegna la chiesa di Bergoglio. Santa notte!

      • Vittorio ha detto:

        Beh quel passo evangelico, a me sembra “squalificare” il matrimonio. Gesu’ “direbbe”, non tutti possono capirlo: ma e’ meglio non sposarsi. Lasciamo stare San Paolo…In qualche lettera dice che passa la scena di questo mondo…e di certo non pensava all’ etica o alla morale. Nemmeno ad abolire la schiavitu’. Secondo me pensava …il tempo fosse breve.

        Potremmo usare versetti di Paolo anche per far tacere le donne nelle assemblee o dire altre cose un po’ “talebane”.

        Resta il fatto che anche il diavolo citava le scritture, e che l’ interpretazione privata, almeno per noi cattolici, non dovrebbe essere consentita. In via generale, almeno.

  • Isabella ha detto:

    Bello il richiamo a Laura Vicuña, una figura che in Europa si conosce poco, ma che America Latina è piuttosto nota, soprattutto perché, anni fa, veniva additata come esempio in contesti dove il concetto di famiglia faticava a imporsi.
    Da questo punto di vista, anche un bel colpo da maestri citare una ragazzina latino-americana (cilena, ma argentina di adozione): è stato spesso ripetuto che AL è nata anche dall’esperienza negli ambienti poveri delle periferie argentine e qui si ricorda una bambina che ha sofferto e si è santificata affinché la madre abbandonasse una condizione di peccato tornando così ad accostarsi ai Sacramenti.

  • Sempliciotto ha detto:

    POETICHERIE

    Quest’è un’epoca la mia
    Dove ognuno può parlare
    E se dice un’eresia…
    “Chi son io per giudicare”?

    Ma costui è un traditore
    Dice allor l’ortodossia
    Non sarai duro di cuore?
    Piegatì all’apostasia!

    Verità oggi è l’amore,
    Non la Legge del Signore
    È restare in comunione
    Anche senza confessione!

    Mi emoziono quindi sono
    Ecco il succo del perdono,

    Accoglienza, questo è il Credo
    Non portenti che non vedo.
    Ma è parola del Signore!
    No, non c’è il registratore…

    Senza resurrezion la fede è vana?
    Volemose bene, ch’arriva la befana!

  • peter ha detto:

    Trovare vescovi coraggiosi nella nostra Europa è davvero un’impresa titanica. Il mio augurio è che le conferenze episcopali dell’Oriente, dell’Africa e di altre “periferie”, si uniscano a i tre Vescovi “coraggiosi”, e facciano fronte comune contro il dilagare dell’eresia romana e nord europea.
    Lo scisma è ormai reale, anche se non dichiarato.
    Il Vescovo di Roma, misericordioso e dialogante, tace, mentre la Chiesa soffre, e l’eresia si diffonde, incontrastata!

    • Acchiappaladri ha detto:

      @peter
      sarà un’altra delle “strane” coincidenze, ma quello che sta cominciando ad accadere (la testimonianza di fedeltà alla Dottrina Cattolica da parte del clero delle “periferie” orientali ed africane) era già stato predetto nero su bianco parecchi anni fa da saggi commentatori o da (presunti) veggenti, quando simili affermazioni suonavano come bizzarre, non plausibili fantasie.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @peter

      mi riferisco in particolare a quello che l’allora card. Eugenio Pacelli (poi Pio XII) secondo suoi biografi nel 1933 disse privatamente a suoi amici :

      Verrà un giorno in cui il mondo civilizzato rinnegherà il proprio Dio, quando la Chiesa dubiterà come dubitò Pietro. Essa sarà allora tentata di credere che l’uomo è diventato Dio, che suo Figlio è solo un simbolo, una filosofia come tante altre. Nelle chiese i cristiani cercheranno invano la lampada rossa dove Gesù li aspetta; come la peccatrice in lacrime davanti alla tomba vuota, grideranno: “Dove lo hanno portato?”.

      “… Sarà allora che si alzeranno i sacerdoti dall’Africa, dall’Asia, dalle Americhe – quelli formati nei seminari missionari – che diranno e proclameranno che il “pane di vita” non è un pane ordinario, che la Madre del Dio-uomo non è una madre come molte altre. Ed essi saranno fatti a pezzi per aver testimoniato che il Cristianesimo non è una religione come le altre, poiché il suo capo è il Figlio di Dio e la Chiesa (cattolica) è la sua Chiesa. …”

  • Adriana ha detto:

    Ah!don Ezio caro!Ella mi costringe a supporre che l'”oportet scandala eveniant” ormai non serva più.Allo stesso modo in cui non serve più indossare la talare -allo stesso modo e scopo per cui gli abatini mondani del 1700 l’avevano eliminata-.Beninteso oggi,non più ciprie né parrucche,al contrario:una divisa squallido-operaistica a copia delle squadre di operai nel film profetico:”Metropolis”.Per non “scandalizzare”:chi?,i “Pueri” vogliosi di seguire il Cristo?I “Pueri”di qualunque età? Mi perdoni:non ce l’ho con Lei.Al contrario.E’ proprio perchè colgo in Lei un intento di genuino “bene facere”e di pulizia nei confronti degli “exstra fanicula”,dei residui superstiziosi presenti in ogni tipo di religione che a Lei mi rivolgo per meglio comprendere :1)come sia possibile distinguere tra attacchi alla persona e al ruolo che codesta si trovi ad occupare quando ,”in merito al ruolo”che essa occupa contribuisce “ad abundantiam” a confondere la dottrina e le anime “semplici” o/e “addottorate”.2)Come sia possibile,oggi,nell’Evo di Internet ,F.B.etc…voler ancora distinguere quanto sia da ex-cathedra da quanto sia opinione personale,momentanea,parziale,del Sommo che a questi mezzi-posso dire-si abbevera.3)Quanto rilievo assuma il ripetuto richiamo e la ripetuta esaltazione del Popolo Mitico che “puzza”come le pecore ,che è in marcia -sempre-,come gli uccelli migratori,e che finisce con l’esser in marcia non si sa perchè e ,soprattutto ,non si sa dove.Mitico e Mistico come il Bon Sauvage di Rousseau…Ma ,Ella si chiede se lavora per esclusivo conto dell’antropologia o della unica,vera Fede?Con la F maiuscola oppure no?La prego:ci pensi.Spero sia ancor possibile chiamarla:Reverendo,senza che si offenda.Valeat.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      @ Adriana

      Gentilissima,
      sulla talare ho già detto altrove. Il suo uso poi si è affermato poco per volta ad imitazione del saio monastico fino ad essere codificato nel Codice di Diritto Canonico del 1917. Ognuno ha le sue preferenze: il codice parla di abito ecclesiastico e questo per l’Italia può essere un abito nero antracite, blu scuro o girgio scuro con la camcia con il colletto bianco. Io uso raramente la talare (ne ho due), perché farei l’uovo fuori della cavagna. Così è.
      1) Distinguere la carica dalla persona è necessario sempre, altrimenti è un guaio. Vado dal medico, non da una persona che fa il medico e non si cura; vado dal confessore e non da una persona che confessa e vive scandalosamente; distinguo quindi anche il Papa (vicario di Cristo) dalla persona che lo rappresenta (e che può sbagliare, ma so che è infallibile quando parla ex cathedra). Alla fine però se attacco la persona del Papa, praticamente attacco il Papa. Se poi il Papa contribuisce a confondere le anime semplici e addottorate, non credo. Le anime semplici non si confondono, quelle addottorate attaccano il Papa. I critici del Papa hanno tutti idee chiarissime, non ne trovo neanche uno confuso.
      2) Se una cosa è detta dal Papa (anche se sbagliasse) e io gli ubbidisco, non pecco. Siccome il Papa non mi chiede cose impossibili, dov’è il problema? Probabilmente, è che il Papa dice cose che non piacciono ai benensanti borghesi, non necessariamente ricchi, ma borghesi come mentalità.
      3) Il povero e l’immigrato puzzano, fanno “schifo”, minacciano la nostra sicurezza, portano via il nostro lavoro, molti sono contro la nostra religione. Il Papa preferisce i pastori che hanno l’odore delle pecore. Ha ragione il Papa il quale, ovviamente, ovviamente lavora per la FEDE, non può essere altrimenti.
      Guardi, quando uno mi dice “Signore”, io rispondo che non lo sono, e quando mi dicono perché faccio notare l’abito. Non mi offendo certo se vengo salutato come si dovrebbe.
      Sia lodato Gesù Cristo!

  • dfghjkl ha detto:

    Pronunciamento chiarissimo, se ne sentiva il bisogno.

  • Lucy ha detto:

    In sostanza prima di A.L. il cristiano pur tra tutte le difficoltå , le crisi , le sofferenze , si è sempre sforzato di vivere come credeva (e il contenuto del credere era chiarissimo) , adesso crede come vive. Ecco i frutti velenosi di A.L. e di questo pontificato.

    • Vittorio ha detto:

      A me l’ hanno letta diverse volte e ho pure fatto domande. Oggi non pecco piu’. Ma penso se la leggessi, prima di farlo, me lo impedirebbe. Se non altro per narcolessia. Ormai se non hai una laurea….😂

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      @ Lucy

      Il 99,99% dei cattolici non ha letto e non si pone neppure il problema di leggere i documenti di questo e dei precedenti pontifici.

  • malibu stacy ha detto:

    entro 24 ore il turiferarionzo leccacalzinazzaro piegakukkiai su northkorea insider s’inventerà di sicuro qualke scandalo x questi tre oppositori del caro leader, se non ci riesce li silenzieranno, e gli altri giornali di regime non daranno la notizia. questi sono solo 3 vescovi, speriamo ke non li avvelenino come hanno fatto con i due cardinali dei dubia

  • laquiladidio ha detto:

    Grazie Tosatti ogni tanto una buona notizia. Buon anno 2018 AD

  • Lo spettro di QC ha detto:

    PRIMI SPUNTI ESEGETICI

    ”I rapporti sessuali tra persone che non sono legate tra loro con il vincolo di un matrimonio valido – ciò che si verifica nel caso dei cosiddetti “divorziati risposati” – sono sempre contrari alla volontà di Dio e costituiscono una grave offesa a Dio” VERO.
    INTERROGATIVO ESEGETICO: DOVE C’È SCRITTO IL CONTRARIO?

    ”Nessuna circostanza o finalità, neanche una possibile imputabilità o colpevolezza diminuita, possono rendere tali relazioni sessuali una realtà morale positiva e gradevole a Dio”
    VERO.
    INTERROGATIVO ESEGETICO: QUALCUNO HA PER CASO SCRITTO CHE LE COPULE EXTRACONIUGALI SONO GRADITE A DIO?

    ”Lo stesso vale per gli altri precetti negativi dei Dieci Comandamenti di Dio. Poiché “esistono atti che, per se stessi e in se stessi, indipendentemente dalle circostanze, sono sempre gravemente illeciti, in ragione del loro oggetto” (Giovanni Paolo II, Esortazione Apostolica Reconciliatio et paenitentia, 17)”
    VERO, MA GRAVEMENTE INCOMPLETO: la frase citata da Reconciliatio et poenitentia, è immediatamente preceduta da:
    – ”è peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso”
    Ed immediatamente seguita da:
    – ”questi atti, se compiuti con sufficiente consapevolezza e libertà, sono sempre colpa grave”.
    INTERROGATIVO ESEGETICO: PERCHÈ LE LORO EMINENZE HANNO TRONCATO LA FRASE DI S. GP II, RIDUCENDOLA AL SOLO PROFILO OGGETTIVO ED ELIMINANDO I RIFERIMENTI AI PROFILI SOGGETTIVI?

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      In riferimento al primo interrogativo, l’onnipotente che siede in Vaticano ha detto la sua ben prima di AL, addirittura quando si faceva chiamare vescovo di Roma e non papa, per marcare la sua sublime umiltà:
      http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-francesco-chiama-divorziata-anche-tu-puoi-fare-1013287.html
      Le indulgenze medievali erano nulla in confronto alle telefonate di papa Francesco. Quando il papa prende la cornetta, l’anima vola in cielo benedetta.
      Caro QC (e anche don Vattelapesca) se gli scritti del Santo Padre sono volutamente ambigui e permettono qualche arrampicata , i suoi atti e le sue parole non lo sono per niente. Perché continuare a prenderci in giro? Anche tu dovresti riconoscere che questo papa è un Riformatore, e la chiesa che sogna, dopo la sua Riforma, è qualcosa di diverso dalla chiesa di NSGC. Non sei entusiasta di diventare parte del sogno di un vecchio gesuita sudamericano populista ed ex sessantottino?
      http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Ecclesia afflicta

        non rappresento più qualsiasi don Vattelapesca, tanto più che ora scrivono anche dei teologi qui. Sono lo spettro di me stesso e faccio compagnia all’altro spettro (ci conosciamo solo qui).

        Riguardo alla telefonata del Papa, non fa magistero, può essere una “cantonata” del Papa il quale è infallibile ex cathedra, non ex telephono, oppure non conosciamo nulla della vicenda di quella donna.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          La telefonata di papa Francesco fa magistero profetico per tutti, tranne per chi non vuole vedere. E fa capire dove il papa voleva arrivare: prima la telefonata in cui dichiara il divorzio irrilevante. Poi i due sinodi manipolati. di cui il vescovo Forte ci ha rivelato il retroscena :
          «Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io».
          Poi infine amoris laetitia, con le noticine ambigue e l’interpretazione dei vescovi argentini e la non risposta ai dubia.
          A me sembra tutto chiaro. Papa Francesco vuole riformare la Chiesa, partendo anche dai sacramenti, e la intende riformare a propria immagine e somiglianza. Non è al servizo della chiesa e della fede, ma la chiesa a servizio della sua ideologia.
          Sono i fatti a provarlo, non le chiacchiere.
          http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

          • Aldo Mazzurco ha detto:

            E’ noto che i vescovi tedeschi hanno minacciato al papa uno scisma se la loro richiesta sull’accesso alla comunione dei divorziati (che sono ormai un esercito e che in Germania paga salate tasse ecclesiastiche) non fosse stata accolta. Ma il problema dell’accesso alla comunione riguarda personaggi pubblici e quindi benestanti e chi vive in piccoli paesi dove tutti si conoscono ma chi vive in città può fare la comunione dove e come gli pare a meno che non ci si inventi un tesserino di castità coniugale da esibire al parroco sull’altare nei centri urbani.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Lo spettro di QC
      PRIMI SPUNTI ESEGETICI DEI PRIMI SPUNTI ESEGETICI

      Perché mai “EMINENZE” ?

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Hai ragione. Eccellenze.
        Abitudine a parlare dei 4 cardinali…
        Metto subito il cilicio 🙁

  • Adriana ha detto:

    Caro don Ezio,-che Dio la guarisca dalla gastrite!-,oppure guarisca dalla gastrite il suo “Didimo”:il Vattelapesca.Caro don ridotto a spettro,perchè ora si firma come Spettro?A motivo delle terribili bordate di numerosi partecipanti a questo Blog?Che docti o indocti cercano nel Magistero regole precise? Non esageri, è’ Ella ridotta,dal bombardamento “fraterno”, a creatura scheletrica simile a quelle dello Yemen attuale?Si?,oppure: no.?Perchè l’epiteto:”Spettro”si rifà a un “residuo”psichico,non proprio simpatico verso i viventi sulla terra:un “residuo” che trova altra e interessante esegesi nel Talmud dove viene chiamato anche Quillipoht.(Le grafie più varie sono ammesse).”A prescindere”,avrebbe detto Totò,l’unico filosofo intuitivo dell’epoca nostra,Chiedo: attraverso quale passeggiata logica Ella afferma che:in buona sostanza il richiamo di tre Vescovi-contro 300,o 3000 ,o 300 mila sul “Sacro dovere di annunziare la Verità da parte della Chiesa,senza nessuna attenuazione,come Cristo l’ha rivelata”e che :”Non vi è alcuna condizione di tempi che possa far scemare quest’obbligo”:non dice niente di nuovo sulla dottrina ufficiale,rimasta intatta e:sempre la medesima.Mi creda,il discernimento va bene,la Misericordia anche,-per me-.Ma la Chiesa,nonostante i principii, si è troppo spesso sottomessa ai principi di questo mondo.(Basti leggere :”La Rèligieuse” di Diderot).Un minimo-freudiano?o adleriano?o junghiano?segno dell’attualità è il Suo impiego della parola Fede al minuscolo.E,anche,ci rifletta,la prego di tutto cuore,la Sua affermazione che la tonaca è fuori moda,fuori contesto attuale:insomma …scandalo e irrisione.Ma il Sacerdos è Sacrificatore quanto Sacrificata Vittima come figura vicaria del Cristo nella Messa.Diviene peccato mostrare visibilmente questa condizione di comunicatore col Divino alla folla che frequenta gli ipercoop?

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Ciao Adriana, ti offendi se ti dico che scrivi così chiaro da sembrare il ghost writer del Papa?? 🙂
      W gli Spettri!

      • Vittorio ha detto:

        Ma non c’e’ una religione piu’ semplice? Gia’ fatico a capire come si fa la raccolta differenziata…..😊

        • Acchiappaladri ha detto:

          @Vittorio

          😀 😀 😀

          P.S. Caso mai non ne avesse ancora sentito parlare gliene segnalo una che si riassume così, solamente due comandamenti con qualche esortazione applicativa 😉

          Primo (GRANDE) Comandamento:
          Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente.

          Secondo Comandamento:
          Amerai il tuo prossimo come te stesso.

          Esortazione:
          Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.

          • Vittorio ha detto:

            Grande. Aggiungo il secondo e’ simile al primo. Gesu’ paragona Dio al nostro prossimo, a me sembra! Quindi dire “che oggi Gesu’ e’ anche Roghinga?”, non mi pare così scandaloso.
            Anche madre Teresa (che ahimè contestavo per il preservativo, e tutt oggi non ho capito) vedeva gli occhi di Gesu’ nei sofferenti. Di qualsiasi religione. Non so quanti ne abbia convertiti. Pero’ il suo funerale fu SINCERAMENTE ecumenico e di piu’. In fondo il dramma Delle Verita’ assolute e’ che son troppe. Il dramma del mondo e’ la citta’ di Dio (Gerusalemme). La Verita’ divina la dimostra, chi spacca piu’ candelabri sulla testa ad altre confessioni al santo Sepolcro, o chi testimonia, con la vita l’amore di Dio?

        • Ermanno ha detto:

          Il Vangelo è semplice, e anche gli insegnamenti di Gesù, queste sono elucubrazioni da dotti della chiesa, che a volte assomigliano a quei farisei che Gesù poneva ad esempio da non copiare.

      • Adriana ha detto:

        Amabile e,allo atesso tempo,,compassionabile o compassionevole Spettro,in quanto la scelta ,da te ,denominazione comprende -oltre ad una magrezza “anoressica”- anche un senso o una volontà di minaccia e di terrore incombente per gli umani ancor viventi della vita terrena.Amabile,comunque,ripeto,come le maschere a”taser” popp,da questa maschera accetto ogni e ciascuna delle tue definizioni che non definiscono mai nulla.Ghost di Bergoglio?Quale “laudatio”!!!(Disraeli:”Vado dalla regina Vittoria per lodarla -senza pietà-).Allora,per te è il Sommo della chiarezza oppure dell’inganno confusionario l’attuale Bergoglio?Rispondi,te ne prego.Massimo-il confessore-,che doveva possedere du’palle-come si dice a Roma,-non si trovava però alle prese con il Web,nè con le sue deleterie ripercussioni. Voglio sperare che il dimagrito ma non incapace Ezio Fonio o Vattelapesca cui mi sono rivolta-quindi non a te-non abbia necessità di simili,beffardi,aiuti.P.S.La faccenda strettamente sessuale non mi “tange”,in quanto tale;”tange”invece moltissimo per tutte le conseguenze etiche e spirituali e ,sì,anche della praxis che si porta dietro.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Non ci ho capito niente se non che sono magro…

          • Vittorio ha detto:

            Io sono celibe per la chiesa. Adriana abbiamo lo stile di scrittura similare….😂 (si scherza un po’, se la offendo mi scuso…lei scrive meglio di me, tranquilla).😊

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @ Adriana
      Mi gira un po’ la testa!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      @ Adriana

      Gentile Adriana,

      1. il motivo per cui mi firmo “spettro” è proprio quello che dice lei. Col mio per esteso, qualcuno è andato a vedere tutto ciò che faccio nel pubblico, con il didimo “don Vattelapesca”, usato da uno per cui non contavo nulla, volevo essere una specie di portavoce di quelli, poi ho capito che è dura, e mi ha convinto l’altro spettro che qui scrive, tanto più ora che scrivono laureani in teologia (io ho solo il baccalaureato) che aspirano a cariche gerarchiche…

      2. Io uso la logica aristotelica. Il Papa non ha cambiato nessuna dottrina, ha scritto un documento di carattere pastorale in cui dà delle linee-guida ai confessori per risolvere i casi difficili. I tee vescovi orientali hanno ribabito la dottrina si sempre che è quella del Papa.

      3. impiego della parola Fede al minuscolo. Urge un ripasso della grammatica italiana.

      4. A proposito della talare, la preferisco ma se cambia l’uso. Io preferisco le donne con la gonna (adeguatamente lunga, naturalmente), ma girando di qua e di là, vedo quasi solo donne con i pantaloni. Che faccio? Evito tutte le donne con i pantaloni? Lei, comunque, può conferire con i sacerdoti con la talare ce ne sono ancora in giro. E poi, gli spettri con la talare non stanno neanche bene…

      5. Per quanto riguarda la Messa, io non faccio il macellaio che uccide di nuovo il Cristo Vittima sull’altare. Come potrei comunicarmi dopo un deicidio? Urge un ripasso della dottrina dell’Eucaristia.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Al di là di come verrà considerato dall’alta gerarchia ecclesiastica, questo documento è un esempio di chiarezza, di pulizia formale, di precisione delle citazioni, che dovrebbe sempre essere preso a modello da Sua Santità e dai suoi fedeli scritturali. Niente fumo e tanto arrosto, dovrebbe essere la regola. E basta con le ambiguità, con l’accompagnamento, il discernimento e quel continuo mollare le briglie sul collo al cavallo in modo che possa andare dove vuole lui e non dove vuole il “Padrone”.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      ”di precisione delle citazioni”
      La citazione di Giovanni Paolo II è tutt’altro che precisa.
      L’ho evidenziato in un contributo esegetico a parte…

      • deutero.amedeo ha detto:

        Secondo lei incompleta. Parere suo.
        Comunque non imprecisa…..

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Non è parere mio. È tutto scritto e perfino lei può andarselo a leggere.
          Saluti

      • Chiara De Lorenzi ha detto:

        Non occorre citare S. GPII: ogni cattolico DOVREBBE sapere quali sono le tre condizioni che richiede un peccato per essere considerato mortale

        • deutero.amedeo ha detto:

          Chiara, chiunque tu sia, ti applaudo! Quando anche uno solo mi capisce, io sono felice! Grazie.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Sì ma se lo si cita, bisogna citarlo bene. Fa bene, comunque, lei a dire ”dovrebbe conoscere” (perchè in realtà non è così).

  • Leonardo ha detto:

    Certamente è un bene che Dio grazie a questi fedeli a Cristo faccia sentire la verità in tanti modi già indicata da Gesù e dagli stessi apostoli. Ma dobbiamo anche riflettere che l’azione Diabolica del male getta le sue radici nella dottrina della chiesa in un momento lontano che, oggi, pochi o nessuno considera proprio.. Gesù quando interrogato ha detto: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. 13 Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». adesso mi chiedo e vi chiedo, ma Gesù in coscienza avrebbe mai voluto privare di quella medicina che è il SS sacramento della comunione che gli è costato sangue e sofferenza specie se utile alla salvezza dei più bisognosi? Secondo me No. Ecco il seme di errore da cui oggi si apre oggi una voragine profonda all’interno della dottrina della chiesa dove il male diventa bene. Le ispirazione Diaboliche sentendosi sempre più e superiori a Dio , hanno ispirato nel tempo ai religiosi presenti nella chiesa di impedire che tale Santa medicina potesse essere data ai malati più bisognosi come sono quelli che mancano al sacramento del matrimonio. Grave Danno. Nessuno ha mai riflettuto che in questo nella realtà si impedisse la vera volontà di Dio che è di redimere ed aiutare specie i più bisognosi. Mi chiedo, Chi siamo noi per impedire che qualcuno si avvicini con cuore contrito al SS Sacramento, medicina potente per potere essere guidati Santamente alla conversione? Solo il Diavolo, se mi permettete può avere questo interesse. . Anziché la chiesa dire semplicemente che non è lecito prendere la comunione se sai di essere in peccato è che occorre dapprima confessarsi, la chiesa che fa? Allontana il fratello sia dalla confessione che dalla Eucaristia e lo lascia così in preda al Demonio. Viceversa Io che a differenza del risposato è separato, continuò a rubare, tradire la moglie, dire menzogne, giudicare il fratello etc, ho il diritto di confessarmi ed essere perdonato settanta volte sette, ed invece un mio fratello separato e convivente non gli viene concesso di confessarsi e di essere perdonato. Mi chiedo è giusto questo? Forse c’e Qualcuno di noi che dopo una confessione e la presa della comunione non ha più peccato o non peccherà più? Adesso purtroppo il frutto più diabolico che è stato generato dal seme che ha generato la mala pianta di allontanRe i risposati o separati dalla confessione e dalla SS dell’eucaristia ne ha generato uno ancora peggiore e più diabolico che è quello di non riconoscere più il peccato e la disobbedienza ai precetti di Dio dopo una separazione o una nuova Unione da risposati . Secondo me questa decisione è stato Un atto di arroganza e di offesa a Dio stesso, ma ancora peggio una condanna anticipata verso queste anime che venendo a mancare il riconoscimento del peccato, non potranno mai avere pentimento e di conseguenza perdono da Dio. Gesù ci ha detto che il Diavolo era furbo ma abbiamo preso sottogamba queste sue parole. Che Dio ci aiuti a comprendere nuovamente la sua volontà e ci raddrizzi le sue vie in un momento di confusione della sua chiesa che diventa sempre più torbido e pieno di zolfo.

    • Vittorio ha detto:

      Misericordia per il peccatore non per il peccato. Esiste la comunione spirituale, forse andrebbe spiegata, ai divorziati risposati, e perche’ no, a tutti.

    • Ira Divina ha detto:

      Come dice lei la medicina va presa a prescindere, senza sapere a cosa serve. È come andare in farmacia e dire mi dia una medicina! Il farmacista chiederà? Quale scusi? Che sintomi ha? Cosa le ha prescritto il medico? Risposta: guardi dal medico non sono andato faccio da me! Una vale l’altra mi basta una medicina, mica devo curare qualcosa! Signor Leonardo, l’Eucarestia è la medicina che ci deve aiutare a credere nella grazia Divina per non peccare più. Non è il placebo per convincersi di stare bene! Il sacramento della confessione serve per capire se sono malato e quale medicina opportuna serve, non semplicemente il visto per accedere alla comunione. E se io persisto in una condizione di peccato, cioè decido di rimanere nella mia malattia ( non volontà di convertirmi, cioè di abbandonare la mia abitudine di peccare in quella precisa azione o condizione intrinsecamente cattiva), mi sa dire quale medicina mi potrà guarire o far vivere in grazia di Dio? Mediti e preghi!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      @ Leonardo

      io credo che il Papa abbia pensato proprio come lei e per questo dopo due sinodi e tante consultazioni ha scritto Amoris laetitia.
      Chi è contrario vive praticamente sotto un residuo di giansenismo che ha allontanato dall’Eucaristia le masse colla motivazione che non avevano sufficienti disposizioni per poter accedere alla comunione frequente. Invece, l’Eucaristia è stata istituita non come premio per i perfetti, ma come medificna per i deboli.

      • Ira Divina ha detto:

        Le masse reverendo si allontanano perché 1) molti preti non sono più nei confessionali, ma sono presi da altro, e dunque si astengono dall’accostarsi alla comunione o chi si accosta pensa di fare una confessione fai da te. 2) molti preferiscono non andare più a messa perché per lo più si assiste a celebrazioni improvvisate e sterili, anche nelle omelie e non sentono nessun nutrimento dell’anima. 3) In una chiesa del “tutto e’ relativo ” mi sa dire la gente cosa deve sperare di trovare? Di teatri e luoghi di intrattenimento ce ne sono tanti! La gente vuole luoghi di preghiera, di serio incontro con la parola di Dio, di celebrazioni serie, preparate con canti appropriati e con preti che per primi vivano la preghiera di ciò che celebrano e non degli showman. Dei preti tuttologi non ne abbiamo bisogno! Perché tutto sanno fuorché come trasmettere Dio.

        • Aldo Mazzurco ha detto:

          I preti… cosa sono i preti? Con chiunque parlo la parola “prete” fa ribrezzo e a mio parere da sempre, da quando esistono. Così ho preferito fare il “professore” che il “prete” perchè il primo gode di stima sociale, il secondo no e non gode di prestigio nemmeno presso quei quattro vecchi che vanno in chiesa per passatempo, per prima mia madre che accompagno ogni domenica. I tradizionalisti cattolici hanno nostalgia di un mondo che non esiste più o che forse non è mai esistito quindi parlare di preti e messe serie non ha molto senso. Il prete è un impiegato che se non fosse pagato farebbe altro nella vita. Se poi fa carriera ancora meglio perchè potrà spendere molto denaro in cose superflue come fa il vescovo di Mazara. Il laico cattolico si passa il tempo a chiacchierare sui forum, il prete ha altri passatempi.

  • Roberto ha detto:

    molto chiaro e non lascia dubbi. Sarebbe importante che tutti i Vescovi, almeno una larga parte, accogliessero pubblicamente quanto evidenziato dai tre vescovi sopra citati. Dopo lo scandalo delle chiese e cattedrali usati per la “mensa” penso che molti preferiscono tacere ed essere sentinelle mute……

  • giuseppe marson ha detto:

    “Voce di uno che grida nel deserto”
    Non più sempre più voci gridano nel deserto.
    Ci sono tanti, come me, sconosciuti ed insignificanti agli occhi del mondo, che si uniscono ai Vescovi e Cardinali coraggiosi che si sono dichiarati fedeli agli insegnamenti del Magistero della Santa Chiesa di sempre.
    Non dobbiamo contare queste voci, la nostra misura non è la misura di Dio.
    Credo sia importante e necessario rimanere fedeli al Dio Trinitario, che professiamo nel Credo.
    “Te lodiamo Trinità per l’immensa Tua Bontà”
    Che la Santa Madre di Dio assista, soccorra tutta la S. Chiesa.

  • Lucis ha detto:

    Ma Astana non è la città della massoneria costruita con piramidi e tutti simboli inquietanti? Com’è che la cosa non si colleghi mai al fatto che il vescovo Shnaider è in questa città, e ora anche questi altri?

  • Sempliciotto ha detto:

    Buffo come al Papa delle periferie, ma in realtà accentratore come non se ne vedevano da secoli, le critiche arrivino proprio dalle periferie del mondo e lui le ignori…

  • yehohanan ha detto:

    …e parlando di parresia: ma che gli è preso a Mueller con la sua dichiarazione che Buttiglione (un buttiglione qualsiasi) ha dissipato (leggi: risposto esaustivamente) ai dubia?

    ecco un altro che non ha capito…fa un articolo sul timone, poi si presenta in TV a difendere l’indifendibile, poi riprende la sua originale posizione e ora questo scempio.
    Complimenti Mueller! poi non piangere però quando ti ritrovi le chiese vuote. O meglio: piangi perchè Dio te ne chiederà conto!

    Ma i membri della chiesa, sono ancora capaci di piangere per lo stato agonico della loro chiesa?
    Mi ricordo che il Curato d’Ars, un giorno, in confessione, iniziò a piangere e il penitente gli chiese come mai piangeva. San Giovanni gli disse: “piango perchè non piangi tu dei tuoi peccati”.

    Ma tant’è…non ci sono più santi, ahimè!

    • Alessandro2 ha detto:

      E come no! San Paolo VI 🙁 .

    • Anima smarrita ha detto:

      In questo clima di profondo sconcerto e confusione, soltanto la schiera di tutti i Santi del Paradiso potrebbe vincere la resistenza di chi rifiuta ogni confronto e agisce d’ imperio. Non per difendere il card. Mueller, che ha trovato in Papa Benedetto il sostenitore più autorevole, riconoscendogli saggezza e fedeltà “alle chiare tradizioni della fede” che ha difeso e cercato “di capire come possano essere vissute oggi”, mi sembra che tutti si stiano adoperando – a partire dallo stesso Papa emerito- per tentare di ” salvare il salvabile”, evitando contrapposizioni deleterie che sarebbero picconate ad una Casa comune – la Chiesa – che sta per crollare. Cosa fare se, ormai, dopo che con l’ avvenuta pubblicazione negli Acta Apostolicae Sedis ( quando vuole e per quel che vuole riesce a vincere le resistenze di una Curia, additata come responsabile delle mancate riforme, anche nel discorso del 21 dicembre scorso, sempre a beneficio degli organi di informazione!) della sua lettera ai vescovi argentini , con cui ha approvato le loro “linee guida ” su AL , la stessa lettera è “magistero autentico”? Così mi sembra di aver capito. Così si spiega come da tempo il card. Burke, pur continuando con omelie, conferenze ed interviste a proclamare la propria fedeltà alla dottrina ed al magistero, incoraggiando i fedeli a restare nel solco autentico della Chiesa, cerchi di evitare uno scontro aperto sui Dubia. Con senso di responsabilità e saggezza , e questa dote viene riconosciuta da Papa Ratzinger al card. Mueller, il quale nella citata intervista a Tornielli, dichiara tra l’altro, citando un detto tedesco: ” chi vuole mettere pace prende le botte da tutte e due le parti” e aggiunge: ” dobbiamo accettare questo rischio per amore alla verità del Vangelo e all’ unità della Chiesa”. Ognuno poi risponderà delle proprie azioni a Colui cui non sfugge nemmeno il grado di sincerità delle intenzioni…

      • Vittorio ha detto:

        Carissimo, sull’ appoggio di Benedetto a Mueller per i suoi 70 anni, ho letto 2 articoli, o meglio titoli, esattamente contrastanti. A questo punto andrebbe postato l’originale. E poi capire che valore hanno le parole di un papa emerito.

        • Acchiappaladri ha detto:

          @Vittorio

          enigma nell’enigma, mistero nel mistero, confusione nella confusione 🙁

          Sembrerebbe conveniente, per la salute mentale quaggiù e la salvezza perpetua dell’anima lassù, ritornare a quella religione semplice semplice che avevo segnalato sopra 😉

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Anima smarrita

        non si smarrisca. Magistero “autentico” sono solo le Costituzioni apostoliche.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @yehohanan

      purtroppo più passano le settimane e più egli scrive e/o parla, più sembra emergere (agli occhi di osservatori profani come me) il democristiano curiale conciliarista cerchiobottista.
      Mi sono già permesso di osservare più volte in pubbliche discussioni che forse il card. Mueller avrebbe fatto meglio a tenere un basso e silenzioso profilo dopo il mancato rinnovo del suo incarico: almeno non avrebbe creato ulteriore confusione.
      Ho letto (a posteriori) che andando a considerare la storia personale del card. Mueller prima dell’alto incarico in Vaticano non ci poteva attendere altro e che fu scelto proprio per questo: bohhh, riferisco e basta.

      Preghiamo il Signore anche per lui, perché accetti l’aiuto dello Spirito Santo per chiarirsi le idee e fortificare il suo carattere.

  • P. Mario ha detto:

    Deo gratias! Un Documento che potrebbe essere pubblicato dalla Congregazione della Dottrina della Fede. Ed è una risposta vera, sostanziale, ai “Dubia”… Chapeau!

    • Lo spettro di QC ha detto:

      La Congregazione non chiamerebbe mai ”norme” degli orientamenti pastorali.
      La Congregazione, inoltre, motiva i suoi atti: qui manca la spiegazione sul perchè le nuove ”norme” (beati loro che le hanno capite) contraddirebbero i principi tradizionali.
      Infine, la Congregazione non ometterebbe di evidenziare, tra l’altro, il pensiero dell’attuale Papa, che ha detto espressamente che la dottrina non cambia e non bisogna attendersi nuove norme.
      Siamo sempre al livello delle petizioni di principio. Quindi sì chapeau, ma per l’autogol!
      Saluti.

      • Gian ha detto:

        Sempre quello che arriva prima lo spettrino. Come faremmo se non ci fosse. Ti conviene chiedere udienza e proporti come Pubblico Ministero nel prossimo giudizio che verrà mosso ai tre “dissidenti”, dopodiche, a sentenza passata in giudicato farti nominare Consigliere Unico del boss. Dove lo trovano uno più ferrato di te! Sempre davanti sul pezzo con la pezza. Complimenti per la preparazione.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Codesto è classificabile come legalismo della peggiore specie. Proprio quel legalismo continuamente rinfacciato da SS. In molte predichi e di Santa Marta contro i “dottori della legge” .
        Per favore ,signori difensori d’ufficio di SS. Siate almeno coerenti…..

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Se uno equipara il proclama a un documento della CdF, io gli spiego come sarebbe fatto un documento della CdF. Inutile prendersela, meglio ringraziare.
          Saluti

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        @ Lo spettro di QC
        E’ proprio vero che il mondo è bello perchè è vario.
        1) Il Papa pubblica un documento (A.L.) nel quale si dice che in sostanza, dopo discernimento, riflessione, confessione, si può dare la comunione ai divorziati risposati. Quindi si può.
        2) Autorevoli esegeti/teologi dichiarano che per la dottrina nulla è mutato, trattandosi di una esortazione apostolica. Quindi non si può.
        3) I vescovi argentini, che non sono scemi, chiedono lumi al Papa scrivendo:”Ma alura (allora) è vero che si può?”. Il Papa risponde:”O.K., ooh yes! E’ vero”. Quindi si può.
        5) Nel frattempo partono i dubia e i contra-dubia; il dibattito va avanti da quasi due anni e vengono scritte paginate di interpretazioni opposte, mentre il Papa, che dovrebbe aiutarci a DISCERNERE, tace. Finalmente è tutto chiaro: si può, ma non si può.
        Caro Spettro di QC, parli del pensiero del Papa. Ma per quanto pensiamo e meditiamo, non riusciremo mai a superare lo scoglio del famoso detto:
        – I Misteri della Chiesa sono tre:
        quanti ordini di suore ci sono
        quanti soldi hanno i salesiani
        cosa pensa veramente un gesuita.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Cosa pensa il gesuita che siede in Vaticano è chiarissimo: è da quando è stato eletto che non fa altro che parlare, posare davanti alla telecamera, rilasciare interviste, dire quello che pensa ecc. Basta ascoltarlo e prendere le sue parole per il significato che hanno e il quadro è chiarissimo. E’ vero che ogni tanto dice qualcosa che sembra contraddire il suo pensiero prevalente, ma è fumo negli occhi, una tattica per permettere ai suoi apologeti di giocare a loro volta con le parole per ingannare i perplessi. Ma si può dire tutto tranne che non sia chiaro ciò che vuole Bergoglio. E’ anche vero che le sue idee sono piuttosto contraddittorie e confuse in sè, ma questo non perché le voglia tenere nascoste, ma perché in realtà non le ha mai confrontate con nessuno e detesta ogni forma di dialogo e confronto (è un vecchio autoritario, narcisista e totalmente privo di empatia) e quindi sono spirtualmente e intellettualmente deboli – ideologia priva di riscontri reali – ma non fa che ripeterle in modo ossessivo.

        • Vittorio ha detto:

          😂

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          @ Paolo Giuseppe

          sta semplificando troppo.
          Punto 1. Giusto.
          Punto 2. La dottrina non è cambiata, ma non solo perché AL è soltanto un’esortazione apostolica, ma perché il Papa non l’ha cambiata e non l’ha voluta cambiare. Alla luce di AL, non illustri esegeti ma qualunque don Vattelapesca: dicono si può ma a determinate condizioni.
          Al punto 3 il Papa non dice si può ai vescovi argentini, ma che la loro interpretazione è quella valida, quindi si può a determinate condizioni.
          Il tutto è molto ben espresso qui:
          http://www.lastampa.it/2017/12/06/vaticaninsider/ita/vaticano/amoris-laetitia-il-papa-rende-ufficiale-la-lettera-ai-vescovi-argentini-7Uzx2Ijt6sIYUdZNAQl0wI/pagina.html

          Per quanto riguarda i tre misteri della Chiesa, le dico che di soldi i salesiani non ne hanno più, anzi, avendo perso l’eredità del Marchese Gerini, hanno perso anche la Casa Generalizia, non avendo i soldi per pagare i nipoti del Marchese, gli avvocati, gli intermediari e le spese processuali. Lo so bene, facendo parte della Congregazione. Inoltre, i Superiori ci tengono anche a stechetto, case fredde, ridotte possibilità di viaggi e di spese personali. In pratica, sono uno spettro anche in comunità.

      • Ira Divina ha detto:

        A quando l’apparizione dello spettro di Pannella?

    • Sempliciotto ha detto:

      @P.Mario

      Verissimo, sono totalmente d’accordo con te!
      Però, purtroppo, i Gerarchi Modernisti, così come quelli Nazionalsocialisti e Comunisti prima, e i Mussulmani sempre, non potendo competere sul piano della Ragione con gli interlocutori, usano la forza bruta, e con essa zittiscono, sottomettono, e a volte uccidono, proprio come fanno le bestie.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @P. Mario
      Ho letto, da profano, con ammirazione e sollievo la dichiarazione dei tre vescovi kazaki ma mi permetta di dissentire sul fatto che si tratti di “una risposta vera, sostanziale, ai “Dubia” “.

      Formalmente e dialetticamente la vedo come una presa di posizione autonoma, anche se collaterale, ai Dubia.

      La mia curiosità principale del momento è capire (col cortese aiuto di chi ne sa più di me) se e che cosa aggiunga di sostanziale questa dichiarazione alla nota presa di posizione interpretativa di A.L. fatta qualche tempo fa dalla grossa e potente Conferenza Episcopale Polacca.

    • Ira Divina ha detto:

      E chi lo dovrebbe pubblicare il gesuita Ladaria? Stemo freschi!

  • yehohanan ha detto:

    Notevole! questa sì che si chiama parresia…e quanti fedeli desiderano questo! La cosa sorprendente è che i membri della chiesa, salvo alcuni, non riescono a capire che le chiese si svuotano apposta per mancanza di franchezza simile.
    Non l’hanno capito che stroncare ogni disciplina rende l’appartenenza alla chiesa come cosa risibile e non seria?
    speriamo che questo anno li porti a capire, almeno questo!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      @ yehohanan

      io sono un povero prete spettro di me stesso, ma mi consenta. Avendo qualche lustro alle spalle, le chiese hanno cominciato a svuotarsi già dagli anni Sessanta. Crede che sia il discorso alla luna di Giovanni XXIII a far intuire che era meglio lasciare la barca?

  • NonPraevalebunt ha detto:

    Caro Tosatti,
    la Storia a volte ci sussurra nomi dimenticati dai più. Karaganda ed Astana sono due terre di frontiera dove il cristianesimo sopravvive ed è stato in passato martirizzato. Nella vasta steppa di Karaganda (Kazakhistan) erano numerosi i gulag sovietici, scrigni di tremenda sofferenza. In tale regione furono deportati e rinchiusi dapprima gli italiani di Crimea e poi i numerosi prigionieri dell’ARMIR; assieme a loro tanti altri sfortunati impigliati nella rete del comunismo sovietico. La steppa è piena delle loro tombe. I tre vescovi continuano la loro testimonianza nella verità sapendo bene che questo costerà loro una ostracizzazione. Non Praevalebunt

  • giorgio rapanelli ha detto:

    I tre Alti Prelati esercitano nella fossa dei serpenti. Addirittura Astana è stata costruita secondo la simbologia degli Illuminati. Ma è un segno dei tempi, di cui ringraziamo lo Spirito Santo, l’Unico che può sostenere la nostra debolezza di fronte al Padrone del Mondo e ai suoi accoliti potentissimi di denaro e di potere.
    Parlavo due giorni fa con un santo monaco cistercense, raccontandogli gli attacchi pubblici e le derisioni che ricevo quando contesto il clero che non dà i Sacramenti così come sono scritti. A mio parere, fermo restando il requisito morale che marca la distanza tra gli aspiranti al Regno di Dio e quelli che aspirano al Mondo, il pericolo maggiore non è il clero peccatore della carne, quanto quello che non rispetta le leggi del Vangelo e le formule scritte dei Sacramenti. Perché – chiedevo al monaco – mi si attacca?. “Perché sei una pietra d’inciampo per questi eretici”. Io pensavo che noi che ci battiamo eravamo Insorgenti, mentre invece praticamente siamo una pietra d’inciampo, come lo fu il Maestro Gesù, che finì in Croce. Se così è, allora Stilum Curiae è una pietra d’inciampo. Lo è il cardinale Burke. Lo sono i tre Presuli di questo articolo. Lo sono tutti coloro che intervengono su questo foglio… Beh, non siamo quei poveri contadini analfabeti armati di forconi, con qualche sacerdote in armi che li organizzava e moriva con loro, combattendo i giacobini senza Dio di Napoleone, il gran ladrone… Abbiamo più armi e mezzi e cultura. E poi Cristo è con noi… E magari è pure sceso sul Golgota dell’altare di Fatima, nella Messa officiata dal papa, con le sei candele nere, come quelle che si usano nei rituali satanici, con un Cristo non più Crocefisso, ma trionfante e distaccato dalla Croce, e con l’Ostia benedicente messa in un ostensorio a 7 punte, che ricorda stranamente la stella satanica a 7 punte del mago inglese anticristiano e pagano Aleister Crowley…
    Ho l’impressione che, sentendosi spalleggiati dal Potere mondiale, abbiano l’arroganza di volersi esporre, proporre e provocare una reazione da parte nostra. Che non temono. Ma dovrebbero temere quella dello Spirito Santo, che potrebbe “smaterializzali” in massa e gettarli in quell’inferno in cui non credono più, ma che esiste. Ed è peggiore di quello classico di fuoco.
    Se sono riusciti a “smaterializzare” la Santa Casa, trasportandola di qua e di là, sarebbe un gioco da ragazzi farlo con quelli di Santa Marta e dintorni… Puff… e non ci sono più!

    • Don Ezio Fonio ha detto:

      @ Giorgio Rapanelli

      non sarebbe il caso di rimanere al tema dell’intervento dei tre vescovi?

      Sulla Messa papale a Fatima si è già scritto altrove, ma tant’è, lei agiunge altri particolari:

      – le sei candele nere, come quelle che si usano nei rituali satanici: le candele per la precisione erano bianche, i candelieri neri, ma non sono come quelli che si usano nei rituali satanici, erano solo di cattivo gusto,
      – con un Cristo non più Crocefisso, ma trionfante e distaccato dalla Croce: il Crocifisso c’era ed era sull’altare, dietro l’altare c’era una croce con l’immagine del Risorto,
      – e con l’Ostia benedicente messa in un ostensorio a 7 punte, che ricorda stranamente la stella satanica a 7 punte del mago inglese anticristiano e pagano Aleister Crowley: non trovo questa somiglianza, comunque un ostensorio più brutto di così non potevano inventarlo, sembra un’ameba.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @giorgio rapanelli
      ” I tre Alti Prelati esercitano nella fossa dei serpenti. ”
      Grazie: non avevo considerato questo aspetto.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Grandi!… Grazie Monsignori!… Dio ve ne renderà merito… il popolo vi è riconoscente già adesso!…
    E, nel Giorno del Giudizio, sarà stridor di denti per i tiepidi, gli infingardi e per coloro che hanno svenduto il popolo a Mammona…

  • Lo spettro di don Ezio ha detto:

    @ Ángel Manuel González Fernández

    il suo commento è fuori posto. Qui abbiamo un chiarissimo documento di tre vescovi che cerca di dissipare quelle confusioni che sono sorte dopo la pubblicazione di Amoris laetitia. Peccato che il documento non rechi la firma del Papa o della Congregazione della Dottrina della fede.
    Non vedo però contraddizione tra il documento dei tre vescovi che riaffermano la dottrina di sempre e il giudizio morale che un confessore è chiamato a dare su singoli penitenti, visto che comunque è il peccato mortale che impedisce la comunione sacramentale e non una disposizione pontificia.
    La stessa cosa vale per l’aborto: ci sono delle cause attenuanti che fan sì che non si incorra nella scomunica o nello stesso peccato mortale, ad es. l’ignoranza non colpevole, la violenza subita, ecc. Guarda caso più o meno le stesse cose che ha scritto Francesco in Amoris laetitia. Però le chiarificazioni dovrebbero venire dal centro e non dalla periferia e io che sono sacerdote, ma ormai lo spettro di me stesso, dopo tanti attacchi nei post precedenti, lo vengo a sapere da un blog di un giornalista a cui fui invitato ad iscrivermi lo scorso anno.
    Grazie dottor Tosatti per questo bel contributo.

    • Vittorio ha detto:

      Don Ezio 😂 pure spettro diventa.

      Dal poco che ci capisco apprezzo gli interventi dei vescovi, la condivisione di Tosatti, e tutti gli altri.
      In quanto a Mueller e’ un uomo anche lui, come spero il papa. Auguro che si chiarisca. Debbo dire che, anche il papa emerito, nella prefazione su Muller, mi pare aver appoggiato il modo in cui segue Francesco.

      Stiamo parlando di uomini, alcuni molto anziani!!

      Ben fanno pero’, secondo me, chi corregge gli errori. E, invito il papa (se avesse sbagliato) a un ennesimo atto di umilta’ (ben sapendo tutti gli impegni che ha)

    • Vittorio ha detto:

      A don Vattelapesca

      Pero’ ci capisco poco. Lei accetta AL, la nota ai vescovi argentini, cio’ che lamenta e’ il mancato chiarimento dal centro?
      Con tutto il rispetto il papà non era obbligato a dar chiarimenti a DUBIA o petizioni. Certo sarebbe stato forse misericordioso farlo. O forse ha capito che era un attacco alla sua persona?
      Comunque io NON CI CAPISCO NULLA.
      Non ho letto AL. A me piacciono le cose semplici. Ne so quanto prima. I divorziati risposati posson fare la comunione o no? 😂😱

      • Vittorio ha detto:

        ALCUNI!!! e se si quali casi…?

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Vittorio

        Quando uno rivolge delle domande al Papa (i famosi DUBIA) e il Papa non risponde, si può anche dire che non era obbligato, ma che modo strano è di comportarsi? Mica gli han chiesto che cosa ne pensa della Juve. Quindi, un qualsiasi tipo di risposta era dovuta. La stessa cosa vale per la “correctio fraterna”, anche se io penso che i 4 cardinali avrebbero fatto meglio a non pubblicare i dubia, e la correctio fraterna è una forma di contestazione per di più basata su frasi che potrebbbero indurre all’eresia, ma non una che sia una citazione di ciò che avrebbe detto il Papa. Quindi sarebbe tato doveroso rispondere, non misericordioso.
        A lei piaccioni le cose semplici. Risposta semplice. Se non fanno la Comunione, non commettono sacrilegio sicuramente, anche se non osservano in questo modo il precetto pasquale. Possono fare la Comunione a determinate condizioni che ho ricordato più volte in questo blog.
        Un cristiano risposato civilmente, anche nel caso che non potesse essere assolto, deve recarsi da un confessore per l’accusa dei peccati e per il discernimento. Alla fine, potrà ricevere una benedizione.

        • Vittorio ha detto:

          Io non ci capisco. Solo che parlare alla stampa di DUBIA o di scisma come ha fatto Mueller, non e’ il massimo. Poi giudichera’ Dio. Carta diceva: “preferirei che dicessero che ho un amante, piuttosto che contestare il papa”. Era un grande teologo. E immagino un buon cristiano. Giudichera’ Dio. Con misericordia, immagino. 😊

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            @ Vittorio

            Mia madre (buonanima) diceva: “Un bel tacer non fu mai scritto”.

    • Gian ha detto:

      Caro don Ezio, comprendo il suo profondo smarrimento e la sua amarezza. Lei è presente nelle mie preghiere. Non si stupisca se le risposte arrivano dai lontani confini, invece che dal centro. Le mancate risposte e le non concesse udienze diventavano sempre più gravi con il passare del tempo, e non più giustificabili…

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        La ringrazio per le preghiere, Gian.
        Non mi satupisco più di nulla, ormai.
        Rimane l’indeffettibilità della Chiesa nel credere.

    • Ira Divina ha detto:

      Hahaha😂😂😂😂! Ha realizzato il consiglio dello spettro di QC! Questo la squalifica molto Revereno! Un minimo di serietà! No? Visto che ha amato manifestarsi con nome e cognome da principio! Poi si è inventato vattelapesca e ora mi diventa spettro? Un consacrato che cerca con serietà di manifestare il proprio pensiero non si fa influenzare da uno che si chiama spettro di QC e la invita a fare altrettanto! Anch’io sono un Reverendo e se ho adottato questo nik è per conservare almeno per ora l’anonimato. Ho scelto questo nik perché sono consapevole che la pazienza Divina ha conosciuto nella storia salvifica anche attimi d’ira per l’ostinato procedere dell’uomo in una via di peccato. E oggi pensi che questi tempi stanno colmando la misura per cui temo che prima o poi questa ira ci sarà, oggi trattenuta da una mano materna che per decenni sta cercando di riportarci con i suoi continui richiami a rinsavire. Ma……”l’uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono “( dalla Sacra Scrittura). Ritorni don Ezio, suona meglio!😇

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        @ Ira Divina

        Quod scripsi, scripsi. Spettro son diventato e spettro rimango.

        Faccio fatica ad immaginare che l’Ira Divina (di cui lei è l’immagine terrena, se non lo spettro) sia trattenuta dalla Madre di Dio. Preferisco pensare che Dio sia Misericordia e stare al Vangelo, alla Tradizione dei santi ed ecumenici concili, fino all’VIII capitolo della Lumen gentium.

        • Ira Divina ha detto:

          Certo il suo Dio misericordioso stile bergoglio ha cancellato il peccato, l’inferno e anche i demoni che c’è lì ritroveremo tutti in paradiso. Non vedo a questo punto perché Satana e i suoi spettri non debbano essere riammessi dal misericordismo di Bergoglio alla vita della Grazia e dunque in paradiso?! Anche loro sono creature di Dio che vanno accolte! Siamo seriiiiii!!!!

  • Patrizia ha detto:

    Bentornato dottor Tosatti! Auguri di buon anno a Lei e a tutti i lettori del blog!

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Carissimi Confratelli,
    Oggi 2 gennaio 2018 Sandro Magister ci informa di come gli odierni eresiologi (Radaelli + l’onnipresente ed aletico Livi) abbiano iniziato l’attacco a Ratzinger, partendo dalla celebre Introduzione al Cristianesimo.
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/01/02/leresia-al-potere/

    Oltre che per l’acutezza dell’analisi, occorre ammirare la tempestività dell’intervento, pervenutoci a distanza di soli 50 anni dalla pubblicazione di quel libro!

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Per completezza, a chi fosse interessato, qui c’è una presentazione del libro.
      Una vera e propria richiesta di ritrattazione, ”coraggiosamente” rivolta a un uomo che probabilmente non è neppure in grado di leggere…
      http://enricomariaradaelli.it/emr/aureadomus/convivium/convivium_al_cuore_di_ratzinger.html

      • Vittorio ha detto:

        In effetti…….lasciarli in pace, no?
        Esiste una pieta’ verso il debole che dovrebbe travalicare le correnti, le religioni, le encicliche. Poi magari sto dicendo un’eresia. O forse cedo alla mia soggettiva coscienza. Ma io LA SENTO cosi’.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          @ Vittorio

          Non sabglia. Uno ha detto che la Chiesa è come un ospedale da campo, dove si curano le ferite. Prima si curano le ferite, le norme poi verranno dopo che la persona è guarita. Io do fiducia a quel tale…

  • Luigi ha detto:

    Quando ci fu il referendum sul divorzio anche da parte cattolica molti argomentarono che in fondo non era un gran male, che non riguardava la Chiesa perché scioglieva solo il matrimonio civile, che i cattolici avrebbero continuato ad avere il loro matrimonio religioso indissolubile. Vediamo com’è andata a finire: il divorzio è entrato nella mentalità della gente, matrimonio civile o meno, ed è sentito come una cosa del tutto normale. E adesso anche la Chiesa ha scelto la via più facile e si è accodata al pensiero generale: pochi osano ancora opporsi. Questo documento è coraggioso, ma a quel che si legge finora l’hanno firmato solo un vescovo in partibus, un emerito e un ausiliare…
    Oggi stiamo iniziando a scendere altri piani inclinati, come quello dell’eutanasia, e come ai tempi del divorzio anche da parte cattolica ci dicono che non c’è da preoccuparsi, che è tutto sotto controllo, e buon viaggio.

  • Maria Cristina ha detto:

    OT ma non troppo
    Io non sono complottista ma mi lascia molto perplessa questa improvvisa sollevazione ” spontanea” del popolo in Iran. E’ vero che e’ un regime teocratico e che protestare per la libertà’ e’ una cosa buona e giusta, ma il copione mi sembra un deja’ vu delle famose primavere arabe e in Siria.
    Forze interessate , un tempo si diceva agenti provocatori, fanno sollevare piu’ o meno “spontaneamente” la popolazione di un paese e si getta un paese nel caos..e’ successo in Egitto, in Libia, in Siria. La lotta , giustissima, delle donne iraniane per non portare il velo sembra tanto un pretesto…Perche’ la stessa sollevazione per i diritti non si ha in Arabia Saudita? Intanto i media servi battono la grancassa su tutte le prime pagine dei giornali: il popolo chiede un cambio di regime in Iran!
    Ora guarda caso succede in Iran, che tempistica! Proprio quando USA- Arabia Saudita- Israele hanno stretto un patto contro gli sciiti, nemico numero uno di Israele. Curiosa coincidenza , vero? Non potendo piu’ continuare a devastare la Siria, essendo Iraq gia’ nel caos, quale e’ un paese dove fare una bella sollevazione popolare?
    Voi direte : ma a noi che importa dell’ Iran? Pero’ in questo perseguire la strategia del caos, in questo voler mettere a subbuglio nazioni e popoli, non ci vedete lo zampino del Grande Burattinaio? Quel padrone del mondo che sta preparando la strada per il suo uomo….come dice Angel Manuel Fernandez qui sopra
    Viviamo in tempi apocalittici, solo che moltii segni sono nascosti ed criptati.

    • Alessandro2 ha detto:

      Sono perfettamente d’accordo con lei. Senza scendere nei particolari, perché siamo OT, spero che i più avveduti oramai si siano accorti da che parte arrivano il caos satanico ed il progetto eugenetico, globalista e indifferentista di nuovo ordine mondiale (USA, Israele, Islam sunnita); e da che parte arrivano moderazione, ponderazione, buonsenso, visione strategica improntata all’equilibrio e alla salvaguardia di identità e interessi nazionali (Russia, Islam sciita, forse Cina ma è un’incognita). Questi sono i due blocchi che – Dio non voglia – si affronteranno nella prossima guerra mondiale. E che si stanno affrontando ad esempio in Siria. Queste sono anche le due mentalità opposte che nel piccolo delle politiche locali si affrontano per l’affermazione di un modello del mondo e della società, al di là e sopra alle logiche ormai viete della destra e della sinistra: ad esempio, rispettivamente PD e Lega in Italia, Macron e Le Pen in Francia, ecc. Sta a noi aprire gli occhi e vedere la realtà per com’è davvero.

  • EquesFidus ha detto:

    Onore a questi coraggiosi vescovi, in particolar modo a mons. Schneider, di cui ho avuto l’onore di assistere ad una sua Messa pontificale pocchi mesi or sono. Vediamo adesso come reagiranno i guardiani della rivoluzione della neo-chiesa (volutamente in minuscolo): mi aspetto reazioni sguaiate e crudeli, magari volte a colpire anche i fedeli che la pensano come loro, nell’impossibilità di poter fare la benché minima autocritica.

  • Sulcitano ha detto:

    Con festosa, grande gioia, voglio ringraziare, cantando al Signore che sta mirabilmente trionfando contro gli “egiziani” di questi terribili e oscuri tempi, contro i nemici di sempre del suo popolo.Nostra forza e vittoria è il Signore nostro Dio. Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat. Alleluia al nostro Dio.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • adriana ha detto:

    Bella battaglia.Ma padre Sosa storicizza,mi pare.Anche molte comunicazioni del Sommo, che si rivolge al l’attualità come al nuovo vangelo per adattarvi quello “vecchio”,storicizzano alla rovescia ritenendo la realtà attuale-provvisoria-pietra fondante di una religione che dovrebbe durare più a lungo di quella dei 2000 anni precedenti ora obnubilata come vecchiume.Questo ,sì,da cultura dello scarto.

  • Echenique ha detto:

    Questo é tutta una correzione formale, frontale e fondatíssima al papa. ¡ Laus Deo ! ¡ Grazie, molte grazie !

  • Gian ha detto:

    Nel lontano Karakistan lo Spirito Santo si riceve chiaro e forte.

  • Alessandro2 ha detto:

    Bentornato carissimo dottore Tosatti! E grazie per la segnalazione: il documento che cita è passato nel più assoluto silenzio dei media. E del Papa, ovviamente.
    Approfitto per fare a lei e ai frequentatori del sito i migliori auguri di buon 2018, ricordando tutti – nessuno escluso – nelle mie preghiere.

  • Caro Direttore:
    1 di gennaio di 2018: GIORNO DELLA MADRE DI DIO
    Ricordano quello che scrissi il 1 di gennaio passato?
    “Addizione:
    1 di gennaio del 2017: 17…? 17…! 17…!!! Il 17 della Massoneria! Il 17 della Rivoluzione bolscevico! Il 17 delle Apparizioni di Fátima! …: niente.
    Buono, niente, niente no, il 17 passano cose, chiaro, tutti gli anni passano cose che lo dicano a molti che passano, e passano perché o muoiono o li ammazzano: quindi passano sempre cose.”
    Per questo 2018 passeranno anche cose, passano sempre cose.
    E passerà che quello profetizzato “Pastore stolto e falso profeta” Francesco continuerà a ripetere insulti e disprezzi e perfino aumentando la lista di 189 per il momento.
    E seguirà col suo ego intravista benché secondo lui: “Non concedo interviste, perché non so, non posso, è così.” Per quel motivo assolo ha 77 ego intravista dal 13 di marzo di quello 2013.
    E seguirà il suo ego teatrillos quasi giornaliero nella cappella della Casa di Santa Marta.
    E continuerà ad aspirare al Nobel al quale fu iscritto dai seguaci del Nuovo Ordine Mondiale, affinché facesse la Primavera nella Chiesa cattolica, e la fece già col suo Amoris laetitia dove corregge al Signore in Giovanni 8: 11: più misericordioso di Dio, non può chiedersi più!
    E continuerà ad aggiungere qualcosa per continuare a dare la nota nella Chiesa cattolica e nel Mondo. E così seguirà anno dopo anno preparando la strada fino all’arrivo del suo padrone e signore l’Anticristo che sta già tra noi ma che ancora Satana non gli ha dato tutto il suo Potere né il permesso per potere agire e dirigere il Mondo.
    Sull’Anticristo posso anticipare ed insegnare i quattro assi del mazzo di carte che mi prenoto:
    1º. Sta tra noi e si chiama Emmanuel, giovane dirigente, di ascendenza ebrea, è sposato ma non ha discendenza.
    2º. Uscirà dall’Israele.
    3º. Uscirà dalla Palestina e lo sistemerà tutto in appaenza, chiaro-, cucia che non ha fatto né lo stesso Dio.
    E 4º. Se non sono uno di quelli tre è questo, il 4º, ma questo me lo prenoto come jolly o per cercare di stare jolly.
    2018: un anno meno per stare con la Madre di Dio e Madre nostra!
    Saluti.

  • Caro Direttore:
    1 di gennaio di 2018: GIORNO DELLA MADRE DI DIO Ricordano quello che scrissi il 1 di gennaio passato?
    “Addizione:
    1 di gennaio del 2017: 17…? 17…! 17…!!! Il 17 della Massoneria! Il 17 della Rivoluzione bolscevico! Il 17 delle Apparizioni di Fátima! …: niente.
    Buono, niente, niente no, il 17 passano cose, chiaro, tutti gli anni passano cose che lo dicano a molti che passano, e passano perché o muoiono o li ammazzano: quindi passano sempre cose.”
    Per questo 2018 passeranno anche cose, passano sempre cose.
    E passerà che quello profetizzato “Pastore stolto e falso profeta” Francesco continuerà a ripetere insulti e disprezzi e perfino aumentando la lista di 189 per il momento. E seguirà col suo ego intravista benché secondo lui: “Non concedo interviste, perché non so, non posso, è così.” Per quel motivo assolo ha 77 ego intravista dal 13 di marzo di quello 2013.
    E seguirà il suo ego teatrillos quasi giornaliero nella cappella della Casa di Santa Marta.
    E continuerà ad aspirare al Nobel al quale fu iscritto dai seguaci del Nuovo Ordine Mondiale, affinché facesse la Primavera nella Chiesa cattolica, e la fece già col suo Amoris laetitia dove corregge al Signore in Giovanni 8: 11: più misericordioso di Dio, non può chiedersi più!
    E continuerà ad aggiungere qualcosa per continuare a dare la nota nella Chiesa cattolica e nel Mondo. E così seguirà anno dopo anno preparando la strada fino all’arrivo del suo padrone e signore l’Anticristo che sta già tra noi ma che ancora Satana non gli ha dato tutto il suo Potere né il permesso per potere agire e dirigere il Mondo.
    Sull’Anticristo posso anticipare ed insegnare i quattro assi del mazzo di carte che mi prenoto:
    1º. Sta tra noi e si chiama Emmanuel, giovane dirigente, di ascendenza ebrea, è sposato ma non ha discendenza. 2º. Uscirà dall’Israele.
    3º. Uscirà dalla Palestina e lo sistemerà tutto in appaenza, chiaro-, cucia che non ha fatto né lo stesso Dio.
    E 4º. Se non sono uno di quelli tre è questo, il 4º, ma questo me lo prenoto come jolly o per cercare di stare jolly.
    2018: un anno meno per stare con la Madre di Dio e Madre nostra!
    Saluti.

    • Vittorio ha detto:

      Guardi . Io ero peggio di lei.
      La consiglierei……di guardare meno internet. La storia dell’Anticristo, sebbene non facile, si puo’ reperire. A partire da Nerone Cesare (il 666), magari passando per Costantino Cesare, Miller, lutero, Berlusconi, i papi, gli antipasti, gli eretici (magari poi canonizzati e prima arrostiti).
      Vuole documenti ufficiali? Ogni papa disse che viveva la fine dei tempi. Dovrei trovarle….

      Ora, io capisco che l’anticristo sia cattivo, ebreo (e di dove senno’). Ma non cieco.

      Lei non puo’ dire che l’anticristo e’ Macron. Se non altro par la croce che porta, a essere spostato a una mummia. 😊