BESTIARIO. – CHI HA PAURA DEL SEDEVACANTISTA CATTIVO? – AVVENIRE E IL CAPOSCOUT GAY: STARE AI PRIMI DANNI. – PRETE CELEBRA MATRIMONIO GAY IN MESSICO. – PARIGI: PEDOFILIA, ZOOFILIA O RAZZISMO? – NIENTE CONVENZIONE MONDIALE ATEA NEL 2018. – USA: TRE HURRAH PER NAUMANN PRO-LIFE.
18 Novembre 2017
Marco Tosatti
Questa settimana Bestiario si concentrerà, ahimè, soprattutto e specialmente sui giornali. Anche se non mancheranno altri argomenti, più strettamente clericali…
E cominciamo da uno strano annuncio, di una conferenza stampa – di presentazione di un libro – molto blindata. Vi riportiamo il comunicato:
Il 21 novembre in Vaticano la presentazione di “Sedevacantisti” con Gomez e Saluzzi.
Martedì 21 novembre 2017 alle 18 nella sede di Radio Vaticana (Sala Marconi – Piazza Pia, 3 – Palazzo Pio – Città del Vaticano) Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq MillenniuM, Paola Saluzzi, giornalista di Tv2000, e Javier Martínez-Brocal, direttore di Rome Reports, presentano il libro Sedevacantisti (Tau) di Francesco Antonio Grana, vaticanista de ilfattoquotidiano.it.
Francesco non è stato eletto legittimamente. È eretico. Vuole canonizzare perfino Martin Lutero. In cinque anni di pontificato i critici, fuori e soprattutto dentro la Chiesa cattolica, hanno attaccato Bergoglio accusandolo di eresia, come hanno fatto i quattro cardinali che hanno espresso i loro dubbi per le sue aperture in favore dei divorziati risposati o coloro che hanno realizzato 200 manifesti affissi per le strade di Roma che irridevano la poca misericordia del Papa latinoamericano verso i suoi oppositori. Sedevacantisti vuole rispondere punto per punto agli attacchi infondati e ingiustificati contro Bergoglio ripercorrendo i suoi grandi successi in campo ecclesiale e sul panorama geopolitico mondiale.
A parte il fatto che i quattro cardinali non hanno attaccato il papa accusandolo di eresia, ma gli hanno chiesto – loro e molti altri – chiarezza su punti ambigui e controversi di un’esortazione apostolica; a parte il fatto che “i grandi successi” possono essere materia di dibattito lungo, acceso e dall’esito incerto; quello che ci ha colpito sono le straordinarie misure di sicurezza preventiva. Dovete sapere che la Sala Marconi ospita spesso conferenze stampa e presentazioni di vario tipo. E l’unico requisito per accedere, in genere, è quello di essere in grado di entrare. Invece, leggete qui:
Modalità di accreditamento
I giornalisti e operatori media che intendono realizzare riprese FOTO e VIDEO devono inviare richiesta alla Sala Stampa della Santa Sede, all’email accreditamenti@salastampa.va, indicando la testata di appartenenza, la funzione e inviando copia del documento d’identità. Coloro che già dispongono di accredito ORDINARIO valido presso la Sala Stampa della Santa Sede devono inviare una richiesta di partecipazione. Tutte le richieste dovranno pervenire entro 24 ore dall’evento.
Che cosa temono? Un commando di sedevacantisti che urlando “il papa non è il papa” rovesci il banco dei relatori e si comporti malissimo con l’amica Paola Saluzzi? Temiamo che dopo la burletta del camion-vela con la foto di Caffarra il senso del ridicolo all’ombra del Cupolone stia agonizzando.
Avvenire e l’imbarazzante questione della lettera del parroco
Continuiamo a occuparci di stampa, e in particolare di Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani. E qui non c’è niente da ridere. Un parroco, don Francesco Fragiacomo, ha preso posizione contro un capo scout che si è unito a un uomo in municipio. Don Fragiacomo ha assunto una posizione decisa – e secondo noi molto coerente con quanto dicono la Chiesa e il papa -; che esempio dà un capo scout che si unisce a un uomo? La sua coerenza però è stata accolta con l’isolamento sia da parte del vescovo, che dei confratelli. Se ne è lamentato in una lettera ad Avvenire. Vi consiglio di leggere quello che scrive in proposito Giuseppe Rusconi su Rosso Porpora
È nato un caso, perché, come scrive la Nuova Bussola Quotidiana la lettera originale era stata modificata e non poco, ad usum delphini. Il direttore di Avvenire ha però risposto, e forse sarebbe stato meglio, come dicono in Piemonte, restare ai primi danni. Infatti, in breve: il direttor Marco Tarquinio ha ricevuto la lettera, ha chiesto al parroco di riscriverla e “di inviare (per non costringere me a operare tagli su un testo così ‘sentito’ e delicato) una versione del suo scritto più breve, E ANCHE UN PO’ PIU’ PARTECIPE DEL PERCORSO PASTORALE INDICATO DAL SUO ARCIVESCOVO PER QUELLA CONCRETA VICENDA. COSI’ MI SAREBBE STATO AGEVOLE PUBBLICARLA SUBITO. Cosa che è avvenuta. Don Fragiacomo me l’ha inviata il 6 settembre e il 7 settembre la lettera è uscita, CON PICCOLI AGGIUSTAMENTI REDAZIONALI (…)”.
Cioè, il direttore dell’organo della Chiesa cattolica riceve la lettera di un parroco e gli consiglia di aggiustarla, ammorbidirla, smussarla; e non contento vengono operati anche piccoli aggiustamenti redazionali! Scherziamo? Così commenta Giuseppe Rusconi: “Perché il direttor Tarquinio ha voluto rendere pubblico il “grazie” del 7 settembre di don Fragiacomo? Scrive, indirizzandosi al lettore e ai maligni: ‘Perché lei mi costringe a farlo con le sue precipitose sentenze. E perché qualcun altro ha mestato nel torbido’. In conclusione: il direttor di Avvenire riconosce con incosciente sfrontatezza che, per poter essere pubblicata, la lettera di don Fragiacomo sul caso Staranzano DOVEVA essere modificata nei suoi punti più ‘delicati’ per il cattolicesimo ‘politicamente corretto’ (ovvero la catto-fluidità). Da notare che tale lettera era perfettamente in linea con la Dottrina sociale della Chiesa. Lo scandalo allora è in chi ha evidenziato lo strano caso’ – espressione di un clericalismo strafottente duro a morire – o in chi ha manipolato e, scoperto, ha cercato di mettere una toppa che si è rivelata addirittura peggiore del buco?”.
Non ho parole. Comunque attenti, se scrivete ad Avvenire assicuratevi di essere sulla linea pastorale del vescovo del momento. Se no, giù con i piccoli aggiustamenti redazionali.
Prete celebra matrimonio omosessuale a Cancun
Di omosessuali parlavamo, e restiamo in tema. In Messico, in Yucatan, un sacerdote Pablo Perez Guajardo, ha unito in matrimonio in un albergo centrale di Cancun due uomini, José Manuel Moreno Bermudez e Christopher Dante Rueda. Potete vedere le immagini in questo video. Il sacerdote in questione è problematico; il vescovo di Cancun afferma che non è incardinato nella sua diocesi, ma nella diocesi del Saltillo. Il vescovo afferma che di conseguenza non potrebbe officiare nessun rito ministeriale. E sembra che da due anni i rapporti fra la curia vescovile e il sacerdote siano pessimi. Ciò detto, siamo di fronte al primo matrimonio celebrato da un sacerdote cattolico non scomunicato per una coppia gay. Non è un ragazzo: ha 61 anni, con 27 di sacerdozio. In una lettera a papa Francesco afferma di essere vittima di un’operazione tesa a punirlo per aver denunciato a suo tempo il fondatore dei Legionari di Cristo. La diocesi di Cancun è affidata da tempo ai Legionari. Insomma, una storia complicata che il matrimonio gay certo non facilita…
LA LAICA RATP DI PARIGI: CROCI no, MA BAMBINI E SCIMMIE. CHE SI BACIANO IN BOCCa, sì.
Ci spostiamo a Parigi, per parlare di laicitè. Nel 2015 la RATP, l’agenzia che cura i trasporti pubblici di Parigi, aveva imposto di togliere la dicitura “Per i cristiani di oriente” dal manifesto che annunciava un concerto del gruppo “Les Pretres”. In precedenza la RATP aveva fatto dei problemi perché sul manifesto appariva un vescovo con una croce…Adesso però la RATP ospita senza problemi il manifesto di un altro concerto, che vi offriamo senza commento. Pedofilia o zoofilia, o razzismo? Ma non riguarda la laicité, evidentemente…
Convenzione atei 2018: poca gente, annullata.
Chiudiamo con due buone notizie. La prima è che la Convenzione Mondiale degli Atei 2018 non si farà per mancanza di interesse da parte della gente. Avrebbe dovuto aver luogo in Australia, a Melbourne. Si sarebbe chiamata “Ragione per la speranza”, e fra i protagonisti ci sarebbero stati Richard Dawkins, Ben Goldacre e Salman Rushdie, l’autore dei “Versetti satanici”. Il rettore della parrocchia anglicana di St. Mark a Darling Point, Michael Jensen, che era impegnato nell’organizzazione, ha annunciato che non se ne faceva niente perché la vendita dei biglietti era stata molto al di sotto delle aspettative, e di quella delle edizioni precedenti. Quindi, niente Convenzione. Ovviamente la notizia è stata accolta con soddisfazione dal popolo religioso del web…
usa, vescovi, vita: Tre hurrah per naumann
Abbiamo già scritto troppo. Chiudiamo però con una buona notizia, davvero. Che è quella dell’elezione dell’arcivescovo Joseph Naumann a presidente della commissione pro-life della Conferenza episcopale USA. Il suo avversario era il cardinale Blaise Cupich, di Chicago, noto per il suo appoggio, fra l’altro, al discusso gesuita, il padre James Martin, il grande propagandista delle tesi LGBT nella Chiesa odierna. Naumann ha sempre parlato in difesa della vita, e in particolare ha ricordato ai politici che si identificano come cattolici il dovere della coerenza quando si tratta di discutere e votare provvedimenti che riguardano la vita. Ahimè, con non molto successo, come ci hanno dimostrato soi-disant cattolici alla vicepresidenza e al parlamento. D’altronde Cupich sarebbe stata una scelta peggiore. Ha scoraggiato i suoi sacerdoti dal partecipare a “40 giorni per la campagna per la Vita”, e si è rifiutato di affermare che i cattolici pro-aborto non dovrebbero ricevere l’eucarestia. Non ha parlato contro quelli che recitano il rosario davanti alle cliniche abortiste, come il segretario generale dell’Ufficio Affari Anche Religiosi del PD (UAAR, già CEI) Galantino, però siamo lì. Tre hurrah per Naumann.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.
Condividi i miei articoli:
Tag: atei, avvenire, bestiario, naumann, ratp, tarquinio
Categoria: Generale
Mario ha detto : ” vale la pena farsi il sangue amaro ogni santo giorno?” Ebbene si , vale la pena perche` non e`farsi il sangue amaro, tutt’altro !!!Fino al 13/3/2013 per noi (io , mio marito, parenti, amici) “chi e` cattolico sta con il Papa “era una verita` indiscutibile come dire “il sole riscalda ” poi la sorpresa , la delusione di questo pontificato e una indicibile sofferenza a lenire la quale e` stata pian piano la scoperta che non eravamo soli.Ecco questo blog , assieme ad altri che abbiamo scoperto , e` come un salotto virtuale dove ci si incontra tra amici che soffrono , sperano e anche lottano con noi , ciascuno con le proprie capacita` e come puo`.
E` una battaglia persa ? Non lo so ma le battaglie si devono comunque fare per amore della vera Chiesa perche ` diceva Chesterton : ” non si puo` amare una cosa senza voler combattere per essa ” .
Dott. Tosatti, scusi l’ardire : questo è un blog o l’Enciclopedia Treccani?
:-))))
Un papà incrodato
Incrodarsi è un verbo del vocabolario alpinistico che significa : avventurarsi in una ascensione in parete fino al punto in cui si rimane immobilizzati perché non vi sono più appigli per procedere e non si ha corda sufficiente per retrocedere fino ad una base sicura.
A mio parere il pontefice è andato ad incrodarsi su quattro percorsi importanti:
– l’amoris laetitia
– i preti pedofili
– le coppie omosessuali
– Medjugorje
ma è stato talmente orgoglioso da rifiutare ogni offerta di aiuto. E lì c’ è il pericolo che diventi pasto di corvi e di falchi.
Non so se il libro di Francesco Antonio Grana sia da considerare un patetico quanto maldestro tentativo di prestare soccorso al povero papa incrodato o uno dei tanti episodi di sciacallaggio resi possibili dalla regnante confusione.
Scusatemi, ma non è un” povero papa”, è uno strumento di SOROS e di POTERI FORTI che non nomino, CONSAPEVOLE di ogni suo gesto. È stato messo da questi potenti al vertice della SANTA CHIESA CATTOLICA con il compito preciso di distruggerla dal suo stesso interno. Rivedere commenti su MAFIA DI SAN GALLO, SU “CARD”.DANEELS, SU “CARD”MARTINI, SU 5 ANNI DI INCONTRI SEGRETI IN SVIZZERA PRECEDENTI IL CONCLAVE…..se li ritrovo li posto. Altroché “povero papa”😠😠!
“Nel corso di una conferenza data 6 mesi dopo l’elezione del successore di Papa Benedetto XVI, il cardinal Theodore McCarrick, Arcivescovo emerito di Washington (USA) rivelava il piano ordito dalla “Mafia di San Gallo” (composto tra gli altri dai cardinali Cruz Policarpo, Martini, Danneels, Murphy-O’Connor, Silvestrini, Husar, Kasper, Lehmann) per fare eleggere: Jorge Bergoglio.
Nella sua conferenza il card, McCarrick precisava ancora che questa “Mafia” aveva dato 5 anni al Papa Francesco per mettere la Chiesa in subbuglio, in modo che la Fede Cattolica potesse dissolversi in una vaga religiosità ecumenica mondiale
Ascoltare direttamente il Video (in inglese): Cardinal McCarrick : Francis, 5 years to destroy the Faith”
Credo sia ben chiaro che quel “povero papa” l’ho scritto in senso ironico. Quello che lei descrive è l’inizio della scalata, ma come tanti alpinisti sprovveduti SS. non ha valutato a sufficienza le difficoltà dell’impresa e le sue reali capacità. In questo momento, a parer mio, è in una situazione di stallo e spero ardentemente che ci rimanga malgrado i tentativi di aiuto che gli stanno arrivando, tipo quello del libro di Grana.
Dott Tosatti ancora un pochino di pazienza, solo per chiarire che non è un “povero papa “…..poi prometto che cercherò di non lenzuolare più…..del resto da qualcuno l’abbiamo pure imparato…..😇:
“Il libro di Mettepenningen e Schelkens svela come, in tale singolare sodalizio, Danneels abbia fatto il proprio ingresso nel 1999. Che lo si dica è già grave, ma ancor peggio è il fatto che l’interessato l’abbia pubblicamente confermato in occasione della presentazione della sua biografia ufficiale, avvenuta nella basilica del Sacro Cuore a Koekelberg, in Belgio.
Precisando, oltre tutto, goliardicamente come il nome chic fosse “gruppo di San Gallo”, benché noi lo chiamassimo “la mafia”, sia pur detto “in modo affettuoso”, come si è affrettato a precisare Mettepenningen ai microfoni dell’emittente belga Radio 1.
Di tale “associazione mafiosa”, dunque, avrebbero fatto parte il Vescovo olandese Adriaan van Luyn (peraltro presidente della Comece, la Conferenza episcopale dell’Unione europea, dal 2006 al 2012), i cardinali tedeschi Walter Kasper e Karl Lehman, il britannico Basil Hume, l’italiano Achille Silvestrini, prelati austriaci, francesi e molti altri, che richiesero ed ottennero l’anonimato, tuttora perdurante.
Per Danneels e per gli altri, queste riunioni furono una sorta di «vacanza spirituale», un’occasione cioè di reciproca consolazione e di mutuo sostegno tra gente della stessa pasta in un’epoca, per loro, particolarmente buia. Erano isolati, la loro influenza era molto limitata, le loro teorie minoritarie.
La voce che si tenessero queste strane riunioni giunse tuttavia in Vaticano, che decise pertanto di inviarvi il card. Camillo Ruini, per capire esattamente di cosa si trattasse e cosa vi si dicesse. Ovviamente, fece un buco nell’acqua. Bocche cucite in sua presenza, benché il “gruppo di San Gallo” avesse già cominciato a giocare le proprie carte e muovere le proprie pedine, per cercar d’interferire sugli orientamenti romani, ad esempio, fece l’impossibile per evitare che il card. Ratzinger divenisse Papa.
Ciò che, di contro, avvenne al conclave del 2005: l’influenza del teologo tedesco si dimostrò troppo forte, con grande delusione del card. Danneels & C. Che avrebbero già avuto pronto all’epoca il proprio candidato, per l’appunto il card. Bergoglio, pur dovendo rinviare evidentemente a tempi migliori il proprio progetto di “rinnovamento” fondato sulla strategia dell’“ottimismo”. Proseguirono il loro lavoro, quello d’organizzare intanto la “resistenza” interna. Il card. Danneels fu coinvolto in alcuni scandali.
Non questioncine di second’ordine, bensì le indagini su casi di preti pedofili. Le dimissioni di Benedetto XVI, tuttavia, gli aprirono qualche spiraglio, divenuto certezza con l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, che pose fine alle sue disgrazie: «L’elezione di Bergoglio è stata preparata a San Gallo, non v’è alcun dubbio. E le grandi linee del suo programma sono quelle di cui Danneels ed i suoi confratelli discutevano da oltre dieci anni», ha scritto a chiare lettere Schelkens.
Quel 13 marzo 2013, a fianco di papa Francesco appena eletto al soglio pontificio, v’era proprio il card. Godfried Danneels. Ufficialmente, in quanto decano dei Cardinali. Secondo il giornale belga Le Vif, invece, questo sarebbe stato il segnale della vittoria di una tela, tessuta per anni. Lui stesso avrebbe parlato di una “risurrezione personale”.
La cartina di tornasole la si è avuta allo scorso Sinodo, dove lui fu presente, si noti, come delegato pontificio, scelto personalmente da papa Francesco: ebbene, si allineò totalmente alle posizioni ultra-progressiste del card. Kasper, altro membro del “Gruppo di San Gallo”.
Il che fa il paio con l’“apertura” mostrata dall’Eminenza belga circa le “nozze gay”. A favore delle quali si espresse in una lettera scritta il 28 maggio 2003 al primo ministro Guy Verhofstadt. Missiva, che il premier dell’epoca ha dichiarato di non ricordare, pur precisando di “non aver mai avuto alcun problema col Cardinale” e di aver sempre avuto con lui “un buon rapporto”, nonostante il suo esecutivo abbia varato, oltre al “matrimonio” omosessuale, anche le leggi sull’eutanasia, a favore degli esperimenti condotti su embrioni umani, nonché della fecondazione artificiale.
In realtà, gli “strappi” del card. Danneels, rispetto alla Dottrina cattolica, non si contano più, dalle pressioni esercitate sul Re del Belgio affinché nel 1990 firmasse la legge sull’aborto, all’aver intimato ad una vittima di abusi sessuali di tacere e di non denunciare l’autore (un Vescovo, zio della stessa vittima), sino al rifiutarsi di condannare il materiale pornografico circolante nelle scuole cattoliche belghe, ritenuto “educativo”.
In una parola, ciò cui le cronache dicono trovarsi di fronte è un’incredibile collezione di attentati all’insegnamento della Chiesa. Ancor più incredibile, perché impunita, anzi promossa, come questa biografia rende peraltro evidente.
Questo è ciò che racconta, tristemente, la stampa. Da tutta questa vicenda si può trarre una conclusione, al di là dei legittimi commenti di merito: che quel che viene così accreditato, ciò che trova sempre più conferma è il clima di veleni, che circondò la figura di Benedetto XVI e che preparò il terreno all’elezione di papa Francesco.
Un clima da guerriglia, da congiura, che non rende certo onore ai suoi fautori, rimette in discussione la figura del Pontefice, minandone la credibilità, e quindi ferisce gravemente la Chiesa.
Ciò che sconcerta è che proprio questo clima non solo, come detto, non sia stato punito, ma abbia raggiunto anzi il proprio apice, ostentando una sicumera tale da potersene ormai venire allo scoperto. Senza più timori, senza più tabù, senza più pudore.
Mauro Faverzani | Corrispondenza Romana”
Caro Tosatti, la seguo sempre con affetto fin dai tempi del mitico “San Pietro e dintorni”. Vedo che ogni giorno riporta notizie infauste, considerate tali da chi si dichiara cattolico e professa una fede viva.
Vale davvero la pena farsi il sangue amaro ogni santo giorno?
Il mondo si è ormai incamminato su questa strada e difficilmente tornerà sui propri passi. È sufficiente guardarsi in giro per capire che è questa la realtà consolidata in cui ci muoviamo. Tuttavia va annotato che queste “aperture” non accadono soltanto in ciò che resta del mondo cattolico. Accade anche nell’Islam nonostante gli integralismi medioevali apparentemente inscalfibili che tuttora lo connotano.
Basta guardarsi in giro e si scopre che anche nell’Islam europeo ci sono e accadono cose incredibili. Imam omosessuali, moschee femministe e unioni gay: si tratta anche qui di una rivoluzione che nessuno riuscirà a fermare. A Marsiglia c’è Ludovic-Mohamed Zahed, un imam gay che guida una moschea LGBT e celebra matrimoni islamici tra coppie omosessuali. A Berlino la signora Seyran Ates, avvocata di origini turche si batte per i diritti delle donne e delle minoranze e ha fondato la prima moschea gay friendly d’Europa: un luogo in cui donne e uomini pregano insieme e le persone transessuali, gli atei o i fedeli di altre religioni sono bene accetti. A Copenaghen la signora Sherin Khankan, donna imam promuove una lettura del Corano in chiave femminista e ha fondato la prima moschea europea guidata da sole donne.
Tutto ciò accade nonostante l’omosessualità in molti stati islamici è ancora punita con la pena di morte e le donne sono obbligate a pregare in spazi separati dagli uomini e hanno nessun diritto. In Europa sta crescendo una nuova generazione di musulmani che sognano un’interpretazione moderna e democratica del messaggio di Maometto.
Buona giornata.
Apocalisse 3, 15-16
“Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.”
Se non vuole farsi il sangue amaro e non combattere ogni santo giorno, eviti di seguire Cristo e stia pure in (quella che crede essere) pace.
Quindi signor Mario? Cosa ci vuole dire? Se pensa di farci rassegnare e arrendere ha sbagliato indirizzo. Di tiepidi è già troppo straripante la Chiesa, e io non voglio “essere vomitata dalla SUA bocca”.
E`sempre il solito metodo della rana bollita applicato alle varie tematiche.Io me ne sono fatta uno riguardante i due sinodi sfociati in Amoris Laetitia.
Protagonisti : il Grande Cuoco , la pentola , le rane , i cuochi che eseguono gli ordini del Grande Cuoco.
La pentola e` il mondo della chiesa di sempre , le rane sono i cattolici fedeli alla chiesa di sempre.
1) le rane nuotano felici nrll’acqua fredda e i cuochi le rassicurano : ” tranquille la dottrina non cambia “.
2) i cuochi accendono sotto la pentola un fuoco a lenta combustione ” pero` questa dottrina e` difficile da accogliere , comunque tranquille , si tratta solo di sviluppare una nuova prassi ”
3) ” i preti aiuteranno le persone ” ferite ” a ” discernere ” con ” misericordia “.L’acqua diventa piu` calda le rane cominciano a sentirsi deboli anche nella loro capacita` di capire.
4)” in fondo a curare le ferite ci possono pensare gli stessi feriti ” discernendo ” ” in foro interno “.
5) i cuochi aumentano la temperatura dell’acqua ” bisogna cambiare con i tempi che cambiano ” ” essere aperti al soffio dello Spirito ( quello del Grande Cuoco) ,e ” alle sorprese di Dio (quelle del Grande Cuoco) “, non si puo` incartare la dottrina ( quella che non si doveva cambiare)e buttarla come pietre sopra le persone.
6) le zampette delle rane si rammolliscono sempre di piu ,l’acqua e` ormai caldissima.
7) ” bisogna sintonizzare il quadro normativo con la tensione al rinnovamento e superare i principi cristallizzati in favore di riflessioni calate in un naturale dinamismo….”.
A questo punto anche i cervelli delle rane cedono non prima di aver capito il subdolo inganno, le zampette sono ormai fradicie , le rane si abbandonano nel fondo della pentola e muoiono bollite.
Arte culinaria come la preghiera dei nostri fratelli musulmani…… Cerchiamo di sorridere, ogni tanto!
NO, STANNO FACENDO BOLLIRE I FEDELI NELL’ACQUA DI SATANA, SENZA CHE SE NE POSSANO ACCORGERE.
NOI, PERO’, NON SIAMO FESSI E NON SIAMO NELLA PENTOLA MA IN “STILUM CURIAE”
Osservando meglio il manifesto,dato il colore della pelle dell’umanoide,mi domando se venga abbassato il fanciullo -diversamente bianco- al livello della scimmietta;se venga equiparato,infine se il modello di comportamento del diversamente bianco (e di tutti i simpatizzanti del meticciato)debba esser quello della “Simia docens”.Inchiniamoci a King Kong,divo sullo schermo di S.Pietro.
Velocemente intanto…..se qualcuno volesse esprimere il suo”apprezzamento” per la “trasparenza, l’onestà intellettuale e la professionalità” di tarquinio, due righe si possono scrivere a lettere@avvenire.it……
Richard Dawkins non Dwkins
Salman Rushdie non Rushcie
riporto un” solenne” giudizio di Ettore Rosato,capogruppo alla Camera:”Le parole del Papa (sull’eccesso di cure) sono come coltello nel burro di una opinione pubblica che da tempo chiede quella legge (sull’eutanasia).Quindi si può dedurre che non è tanto vero che “qualunque” messaggio del Papa &Friends viene sempre e comunque travisato e che perciò non abbiano alcuna importanza le ambiguità ,le imprecisioni,le approssimazioni. Io adoro le scimmiette,il messaggio del manifesto propone che tra primati siamo tutti frateeli e,ancora,frateelini incestuosi.Povere ,povere scimmie.Ma tout se tient :anche il matrimonio religioso tra gay(lontani anni luce dagli aristocratici Uraniani alla Oscar Wilde che si sarebbe rotolato nella tomba allo spettacolo grottesco dei sui degenerati epigoni. )”Siamo alla dissezione dei temi e dei messaggi,da cui deriva la decomposizione esistenziale.Sciatteria,bruttezza e bizzarria elevate a criterio massimo..il nonsenso e l’assurdo che invade come una metastasi ogni espressione e innalza l’informe,l’anomalo,l’oscuro .Si vive in un Universo senza Dio dove l’esistenza umana che ha smarrito senso e significato,procede senza scopo”(da R.Pecchioli).Allora..le pecorelle hanno questi pastori.Facciano attenzione i pastori,studino un pò di zoologia comportamentale ,perchè..anche le pecore mordono!
Ma il sommo pontefice per definizione è un “primate” . Quindi il manifesto del bimbo che bacia il primate o viceversa non è altro che una fotografia della realtà.
Caro Marco,
grazie per le info, sempre interessanti. Osservo, su alcuni punti:
1. Tu la metti la domanda per la conferenza stampa di martedì?… Comunque, concordo, in Vaticano hanno la coda di Paglia… anzi, di Paglia e di Melloni, e sono più realisti del re. Il FQ, peraltro, fa parte della nutrita lobby che vuol far fuori l’Occidente, vedi la profezia di JPII sull’Islam, oggi su la NBQ http://www.lanuovabq.it/it/la-visione-di-giovanni-paolo-ii-lislam-invadera-leuropa.
2. Sul caso Staranzano, che è di una gravità inaudita, nessuno dice mai che la prima responsabilità non è quella del direttor Tarquinio, che pur esegue convintamente e scrupolosamente gli ordini dell’editore, ma è giustappunto quella dell’editore, la CEI. Ora sembrano strapotenti, ma il Creatore chiederà loro conto del triplo abominio, verso Dio, verso il popolo e verso il diritto naturale, nel giorno del giudizio. Dormano preoccupati. Da segnalare, nel campo vescovile italiota, il silenzio assordante dei tanti pastori delle diocesi, a parte i soliti due o tre. Dormano preoccupati anche loro, al pensiero di come non stanno facendo fruttare i talenti affidatigli.
3. Il matrimonio omosessuale celebrato da un prete, frutto dell’eredità milaniana, ce l’abbiamo avuto anche in Diocesi di Firenze – sant’Antonino si sarà rivoltato nella tomba! – vedi qui, https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2017/06/02/don-lorenzo-milani-cattivo-maestro-supplica-a-papa-francesco-santita-non-vada-a-barbiana/ al capitolo 8. Il fuoco sta ancora covando sotto la cenere.
4. Zoofilia a Parigi. Fa parte della politica repubblicana del Marchese De Sade, per destabilizzare l’umano e controllarlo meglio. Meno male che c’è un D’Avenia https://www.youtube.com/watch?v=9tpHug9Gwt8&t=359s
Caro Abbè,
A proposito di Francia, Laicitè e foto strane con bambini e scimmie, lo sa che da quelle parti, proprio in questi giorni
– un pedofilo è stato assolto perchè la 11enne era ”consenziente”
– pare stiano discutendo di abbassare l’età legale del consenso dai 16 ai 13 anni…così ho letto…
Ma il buon Dio i francesi li doveva proprio inventare????
I problemi della Francia sono iniziati quando Luigi XIV non ascoltò la Alacoque.
E a proposito di bambini-scimmie, all’interno dell’Università di Stanford, dove mio fratello lavora, c’è un asilo, molto gettonato. Accoglie 8 maschi e 8 femmine che sono costantemente osservati da alcuni psicologi dietro i vetri oscurati. I risultati delle loro osservazioni sono poi inviati ai vari dipartimenti. Così fanno le statistiche sui bambini.
Scusatemi, ma non è un” povero papa”, è uno strumento di SOROS e di POTERI FORTI che non nomino, CONSAPEVOLE di ogni suo gesto. È stato messo da questi potenti al vertice della SANTA CHIESA CATTOLICA con il compito preciso di distruggerla dal suo stesso interno. Rivedere commenti su MAFIA DI SAN GALLO, SU “CARD”.DANEELS, SU “CARD”MARTINI, SU 5 ANNI DI INCONTRI SEGRETI IN SVIZZERA PRECEDENTI IL CONCLAVE…..se li ritrovo li posto. Altroché “povero papa”😠😠!
Ma come…..in fondo, ” chi siamo noi per giudicare”……😠😠!
” chi siamo noi per giudicare ” è ovviamente ironica risposta riguardo i francesi.
Caro Direttore:
So che sono fastidioso perché ripeto sempre la stessa cosa: per comprendere una questione, un tema, bisogna andare “all’inizio” Genesi e Giovanni 1: 1.
E quello è il problema di tutti quello battezzati nella Chiesa cattolica con l’individuo basso il travestimento di san Francesco di Assisi: che non sono andati “all’inizio”.
Per quel motivo ora viene quello di “sedevacantisti” e che “Francesco non è stato eletto legittimamente”: troppo tardi.
Troppo tardi per non andare “all’inizio.” E “il principio” cominciò quando quello gesuita passò per il suo culo gli avvisi del suo santo fondatore Ignacio che quelli della sua Compagnia non aspirassero a episcopati.
Quello gesuita che passò per il suo culo quell’avviso del suo Santo Fondatore, passa per quel motivo ora anche per il suo culo l’avviso di Dio. E di quello “Vieti, e non peccare più” di Dio in Giovanni 8: 11, il profetizzato “Pastore stolto e falso profeta” lo corregge e afferma: “Vieti a comunicare”; cioè, la legalizzazione come un bene e un diritto del peccato mortale:
http://www.elmundo.es/america/2014/04/23/5357a0c3ca4741000b8b4575.html
Bisogna andare “all’inizio.” Satana era “omicida dall’inizio”, e bugiardo dall’inizio perché era “il padre della bugia” Giovanni 8: 44.
Vadano “all’inizio” e si troveranno di fronte Dio, e non gli diano la schiena perché si incontreranno di fronte Satana.
Oggigiorno il Mondo – e non suolo in España, Italia o Méjico – si è dato la schiena a Dio: quanto tempo credono che rimane al Mondo…?
Risposta: Apocalisse 6: 10-11.
Saluti.
Caro Director:
Perdón: la maquinita siempre me traduce comunicación con comunión, y misericordia con pobreza, ecc.,: y ese es mi problema por no ir “al principio” de la traducción y corregirla.
Saludos.
Caro Direttore:
Mi scusi.
La macchina mi traduce sempre comunicazione per comunione, e povertà per povertà, ecc.,: e quello è il mio problema per non andare “all’inizio” della traduzione e correggerla.
Saluti.
Per il resto:
1. in Australia hanno votato a maggioranza pro matrimonio omosessuale. Per inciso: ma come sarebbe, quella convention di atei era organizzata da una parrocchia anglicana? Non che la cosa sorprenda più di tanto, visto che da tempo molti preti anglicani ammettono di essere atei, però…
2. Sulla vicenda in Messico, così com’è riferita, l’aspetto irritante è che si ricorre al solito ricatto: io pretonzolo sono pro matrimoni gay ma anche contro Maciel corrotto, quindi la conclusione implicita è che chi è contro i matrimoni gay è pro preti corrotti. La solita storia: siccome i dittatorelli sanguinari erano contro il comunismo, allora viva il comunismo. Se non la si fa finita una buona volta preventivamente con questo giro mentale ricattatorio, è inutile discutere con certa gente.
Beh, le richieste per la presentazione del libro sono rivolte ai giornalisti, non al pubblico in quanto tale. Probabilmente c’è un fatto (scusate il bisticcio di parole :-)) di diritti sulle immagini e le registrazioni. Semmai sorprende che la radio Vaticana, dunque una radio ufficiale della Santa Sede, faccia pubblicità a una pubblicazione di giornalisti di un quotidiano che è pur sempre schierato e soprattutto tutt’altro che filocattolico, implicitamente avallandola. Si era detto di costruire ponti e non muri? Ma non mi pare che il “Fatto quotidiano” sia un giornale di pontieri… Sarebbe interessante chiedere alla sede del “Fatto” di ospitare la presentazione di libri, chessò, dei cardinali dei Dubia, del comitato per il Family Day, contro il gender, oppure semplicemente di Costanza Miriano. Chissà perché l'”apertura” dev’essere sempre a senso unico. Credo sia questo soprattutto l’aspetto involontariamente ridicolo.