AMORIS LAETITIA. I VESCOVI POLACCHI IN UN DOCUMENTO DICONO NO ALL’EUCARESTIA A DIVORZIATI RISPOSATI E CONVIVENTI.

17 Ottobre 2017 Pubblicato da

MARCO TOSATTI

Su La Nuova Bussola Quotidiana di oggi ho scritto un articolo su un fatto importante: il documento redatto dalla Conferenza Episcopale Polacca, che si è riunita nei giorni scorsi a Lublino, alla presenza del Nunzio apostolico, l’arcivescovo Salvatore Pennacchio.

Potete leggere l’articolo su questo sito.

In breve: i vescovi polacchi hanno negato la validità delle interpretazioni aperturiste di Amors Laetitia, negando la possibilità di dare la comunione a persone che vivono in stato di peccato, cioè divorziati risposati e conviventi, e hanno ribadito la validità del Magistero della Chiesa sul matrimonio e l’eucarestia, così come espresso nel corso dei secoli e ancora recentemente dall’enciclica Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II. È del 1981; e non si può certo dire che il problema dei divorziati risposati non fosse ben presente già allora.

Ogni giorno che passa mette in crescente evidenza lo stato di confusione creato dall’ambiguità (voluta) dell’esortazione apostolica, e dalla non volontà di dire una o più parole chiarificatrici da parte dell’unica persona che per ruolo e mandato ha la possibilità, e probabilmente il dovere di parlare. Il docuomento polacco, che non si sa quando verrà reso di pubblico dominio, in quel momento renderà chiara la divisione: da una parte dell’Oder, in Germania, i divorziati risposati potranno commettere quello che dall’altra sponda del fiume verrà considerato un sacrilegio, cioè la ricezione del Corpo di Cristo da parte di persone indegne a riceverlo. E non c’è dubbio che i vescovi dall’una e dall’altra parte del fiume agiscono pensando di seguire il dettato dell’esortazione apostolica. Una situazione paradossale, impensabile in qualunque altra struttura che non sia la Chiesa cattolica del 2017.



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99 commenti

  • Giusy ha detto:

    A dimenticavo, fren fren alias alias e a tutti gli squadristi di santa Marta e inciviltà cattolica, visto che vi gonfiate il petto parlando di PROSSIMO, allora per vostra disgrazia sappiate che vostro PROSSIMO sono anche i “crudeli cattivissimi pericolosissimi” FEDELI TRADIZIONALI che voi “MISERICORDIOSI” di sola facciata insultate QUOTIDIANAMENTE a partire da FRANCESCO I IL “MISERICORDIOSO ” nelle sue inascoltabili e violente pseudo omelie di Santa Marta.

    • Fren Go ha detto:

      Boh….

    • Mary ha detto:

      Scusi ma guardi che Bergoglio sarebbe il nostro Papa e lei lo sta insultando in continazione. A essere onesta rimango un po’ allibita…anche perché non riesco a capire che cosa c’è di così sbagliato nella misericordia. Ne abbiamo tutti bisogno non crede? Misericordia non vuole dire che tutti possono fare quello che vogliono, ma che se una persona ha sbagliato e vuole sinceramente mettersi in cammino per convertirsi trova un Padre Misericordioso che la aspetta e la aiuta nella conversione. Qual’è il problema? Lei cosa pensa che sia la Conversione? Per alcune persone la conversione è molto di più di una scelta, è una “guarigione” da una sofferenza profonda che non avviene senza l’incontro con il Signore che salva. Nessuno si salva da solo. Nessuno parlando di misericordia le impedisce di fare le sue scelte sulla retta via, ma la misericordia permette a chi l’ha smarrita di ritrovarla.

      • Mary ha detto:

        Aldo Maria Valli che lei ha citato ha scritto un libro che si intitola “Gesù mi ha detto” su Madre Speranza. Se ha tempo se lo legga. C’è l’anteprima su Google libri ne può leggere gratuitamente alcune pagine.

      • Giusy ha detto:

        SIGNOR Mary, e SIGNOR è voluto, non ho voglia e tempo da perdere dietro alle banalizzazioni che lei, sotto vari pseudonimi e pagato probabilmente da Santa Marta e inciviltà cattolica per creare confusione fra i fedeli in sofferenza, sta quotidianamente operando su ogni blog AUTENTICAMENTE CATTOLICO. Che il SUO IDOLO e KAPO el berghy sia incontrovertibilmente papa è tutto da dimostrare e lo sa solo L’AMICONE DI BERGHY SOROS e LA MAFIA DI SAN GALLO. Santa Domenica agli Amici più Puri di Cuore, capaci di SÌ SÌ o NO NO, che hanno tanta Fede da non aver bisogno di massacrare il PROSSIMO con FIUMI DI PAROLE E SOFISTICHE MANIPOLAZIONI di NSGC. Comunque nonostante il miele con cui lei, SIGNOR Mary, cosparge mellifluamente el pampero amante delle foglie di coca e della falce e martello, la sua devastazione e l’attacco alla Fede e alla Santa Chiesa Cattolica È sotto gli occhi di tutti coloro che hanno il minimo del minimo di capacità di spirito critico e di autentica onestà intellettuale. Se lei vuole andare all’ inferno dietro a berghy e lutero lo faccia liberamente, ma almeno non si assuma la responsabilità di voler trascinarci altre anime.

        • Mary ha detto:

          Complimenti per la sua grande fantasia. Sono sconvoltA dalla quantità di sproloqui che riesce a mettere in fila.
          La saluto perché sono anche stufa di leggerli.

          • Giusy ha detto:

            “Complimenti”piuttosto al VOSTRO IMPOSTORE ARGENTINO SIGNOR Mary ALIAS, a luterani protestanti e massoni, ma soprattutto complimenti a voi scodinzolanti BERGOGLIOLATRI che avete messo un USURPATORE in Vaticano/santa Marta. Quando vi sveglierete dall’ incantesimo sarà troppo tardi, mi spiace tanto per voi….È STATO DETTO da CHI È INFINITAMENTE PIÙ GRANDE di voi Trolloni e del vostro el kapo berghy che “NON PREVALEBUNT”!

          • Giusy ha detto:

            Si legga pure questo SIGNOR Mary. Ogni giorno il suo KAPO ne inventa una nuova….e le si scandalizza se dico chi lui è davvero?
            “Scholas Occurrentes e l’ambiguità di Bergoglio: quando la realtà supera la fantasia.

            Ieri vi è stata la visita di bergoglio presso la Fondazione “Scholas Occurrentes”, una fondazione pontificia creata da lui stesso nel 2013, al fine di promuovere progetti educativi in tutto il mondo (http://it.radiovaticana.va/news/2017/10/26/papa_a_scholas_occurrentes_in_dialogo_con_studenti_nel_mondo/1345428). Questa fondazione promulga la cultura del “dialogo”, dei “ponti”, delle funivie, seggiovie, con tutte le realtà mondiali. Infatti anche ieri Bergoglio non ha mancato di stoccare sui migranti: “Io chiedo a tutti i popoli di aiutare i migranti, perche’ sono la promessa della vita per il futuro” (io ormai sono arrivato a pensare che è solo “tratta di esseri umani”). Quale promessa per il futuro siano i migranti lo sa solo lui.

            Ma in tutta questa ansia di trasmettere cultura, questa fondazione voluta e benedetta da Bergoglio, non si è risparmiata di divulgare degli opuscoli educativi per bambini, ciascuno dei quali contenenti anche immagini e citazioni di Francesco, dedicati a temi come “famiglia”, “diversità”, “autostima” e “creatività”.

            Un interessante articolo di ultimopapa.blogspot, evidenzia che in tali opuscoli si parla di diverse forme di famiglia “ambiguamente tra coppie omosessuali con bambini – e sono presentate in tono neutro, senza distinzioni o definizioni morali, affermando una fluidità nella struttura familiare che è estranea alla dottrina cattolica” (https://ultimo-papa.blogspot.it/2017/03/scholas-occurrentes-banda-vaticano-soros.html).

            Si dice ancora: “Ci sono bambini che hanno un padre e una madre, altri uno di un solo tipo, altri due dello stesso tipo, altri uno o due di ciascun tipo, uno o due per [stesso] tipo, oppure uno, o nessuno … “

            È questa non è una propaganda LGBT? (In effetti, ulteriori ricerche in lingua tedesca rivelano che una precedente edizione di questo opuscolo è ancora più esplicita; “Famiglia” con la visualizzazione di una foto con due donne e due bambini insieme come se fosse una normale famiglia) .
            Ancora un altro libretto, intitolato “Autostima”, promuove il concetto di variabile scelta della propria identità. Per esempio, c’è un gatto che vuole essere un cane. Alla fine della storia, un asino aiuta il gatto in questo desiderio, e il gatto viene mostrato seduto in una cuccia con un osso di fronte a lui. Il messaggio è che si può scegliere ciò che si vuole essere e implica anche la libera scelta d’essere maschio o femmina”.

            Tutto con la benedizione di Bergoglio. Che anche ieri non ha fatto mancare la sua presenza alla Schola Occurrentes propagatrice di perversione e ambiguità. Da lui stesso eretta a fondazione pontificia. Nel 2013.”

          • Mary ha detto:

            Ma lei crede a tutto quello che si legge su internet? No perché uno una mattina si sveglia e si mette in mente di sparare grosse e la gente magari ci crede. Non mi stupisce che lei abbia molta fantasia. Vuole una prova? Lei si inventa di chiamarmi SIGNOR Mary e uno che legge senza filtri può pensare che in un giorno ho cambiato identità. Poi lei scrive che sono pagata da santa Marta e uno che legge può pensare che sono diventata improvvisamente ricca, lei scrive che il Papa fuma marijuana e uno che legge magari ci crede…. vede come è semplice scrivere bufale e far sì che gli altri ci credano? Tutti questi begli articoli che voi leggete parlano di fantomatiche fonti molto vaghe e utilizzano spesso il sarebbe… Se vuole un consiglio utilizzi il suo tempo per letture più edificanti. Saluti

          • Giusy ha detto:

            Mary/Vincent Vega/spettro/ marco1-2-3-4-5/alias/ alias/alias, lo stile è inconfondibile anche se ora lo ricoprite ipocritamente di politicamente corretto…..e anche la battaglia furibonda e ossessiva per farci digerire il suo IDOLO ARGENTINO.
            È inconfondibile anche il suo continuare a perdere tempo con la mia persona, ogni volta che riporto articoli e testimonianze circostanziate e documentate, non certo provenienti dal nulla che sono io, ma da persone autorevoli, preparate e credibili e che DOCUMENTANO il piano DIABOLICO che il suo sciagurato KAPO ARGENTINO e voi suo braccio armato state portando avanti con velocità impressionante nella nostra Santa Chiesa CATTOLICA. Probabilmente le sterili polemiche con me e altri Cattolici molto preoccupati sul blog, vi sono utili a distogliere l’attenzione dalla sostanza che è terrificante. Il problema è a monte, SOROS, SAN GALLO, LE SCUOLE BERGOGLIONE CHE PROMUOVONO MODELLI DI FAMIGLIA DIVERSI DA QUELLO CRISTIANO, LE EPURAZIONI DI OGNI PERSONA NON ALLINEATA, I FRANCESCANI DELL’ IMMACOLATA, IL CARD SARAH OFFESO E UMILIATO, LE NOMINE DI PERSONAGGI DI REGIME PER TENTARE DI RENDERE IL PROCESSO BERGOGLIANO DIABOLICO IRREVERSIBILE, lutero SANTIFICATO E PORTATO IN VATICANO AL POSTO DELLA MADONNA…..mi fermo solo perché la lista sarebbe interminabile e insostenibile per il mio stomaco assai delicato. E quando dico che mi sto preparando alle catacombe non sto proprio scherzando. E per adeguarmi alla sua/vostra ipocrisia che massacra, però con educazione di termini politicamente corretti, le auguro serena giornata gentilissima mary……!

          • Giusy ha detto:

            “Breve appunto: dai messaggi di Gesù a Maria Valtorta”

            “Verrà un uomo, farà gesta di beneficenza; mostrerà grande stabilità; farà del bene, e tanta gente lo amerà, e crederà nelle sue gesta. Ma ricordate che l’umiltà viene da Dio e chi viene da Dio non si mette in mostra. Vigilate !” .

            (Messaggio del 1944 di Gesù a Maria Valtorta)”

  • Nikol ha detto:

    NO ALL’EUCARISTIA AI DIVORZIATI, RISPOSATI E CONVIVENTI.
    IL PECCATO È PECCATO. BISOGNA CONOSCERE CHI SI RICEVE: DURANTE LA CONSACRAZIONE SI RINNOVA IL SACRIFICIO DI GESÙ MORTO PER NOI. RICORDIAMOLO AI FEDELI!!!!! TROPPO COMODO E FACILE, PECCARE E PRENDERE GESÙ. BISOGNA SOFFRIRE ANCHE NOI PER LUI È UN MINIMO PER CHI È MORTO PER OGNUNO DI NOI.
    VESCOVI DI POLONIA SIETE LA NOSTRA FORZA. PREGHIAMO PER VOI

    • Giusy ha detto:

      NIKOL BRAVISSIMO che Dio ti benedica e protegga la tua purezza d’animo. Si Preghiamo insieme per i Vescovi Polacchi. Grazie.

  • fabi ha detto:

    Credo che Gesù l’eucarestia non l’avrebbe rifiutata a nessuno! Solo l’uomo vieta. Ma dov’è quella chiesa che accoglie?

    • Giusy ha detto:

      Miracolo!!!!! Ora FRENGO ALIAS è diventato FABI! Miracolo luterano.
      Gesù Cristo non ha MAI separato la misericordia dalla giustizia. E lo sanno bene anche i bergoglioni ora scatenati più che mai perché si accorgono che non incantano più nessuno.
      Volevo chiedere al dott Tosatti se il blog è un luogo dove ognuno può con i suoi limiti esprimere la sua difficoltà E il suo Cammino, oppure ogni parola deve ricevere la supponente lezione e la censura preventiva di qualche dotto che si ritiene al di sopra di NSGC. Non è colpa del dott Tosatti, ma di chi non accetta pensieri diversi dalla BERGOGLIOLATRIA e sguinzaglia ovunque l’occhio del suo “grande fratello”…..Che ovviamente mi inquieta per lo squallore cui siamo arrivati ma non mi spaventa.

  • Maria libera Capraro ha detto:

    Che confusione!!! Affidiamoci alla preghiera! SS. Prenditi cura di tutta la terra e di tutte le creature, anche del povero uomo!!!

  • Gek33 ha detto:

    Siamo in un periodo di grande confusione dentro la chiesa.
    A volte mi chiedo”” ma dov’era lo Spirito Santo durante il conclave?””
    Noto,con enorme rammarico,che nonostante le numerose e vibranti critiche,suppliche,articoli di teologi di ampio spessore,Lui continua imperterrito nella nefanda opera di rovina della nostra millenaria dottrina cristiana.
    Che Iddio ci aiuti…!

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Gek33 (18.10/5:03 pm)
      Senz’altro assisteva la Chiesa. Si sá (San Vincenzo di Lérins)
      che certi papi vengono imposti da Dio alla Chiesa come un castigo. E che la chiesa tale castigo se lo fosse ampiamente meritato con e dopo il VatII, é chiaro lampante.
      Penso sia il caso del satrapo attualmente regnante.
      Visto i successi enormi che certe aperture teologiche e pastorali hanno avuto in America Latina, dove si sá che i cattolici si sono triplicati e le sette protestanti son dovute tornare negli Stati Uniti leccandosi le ferite, é ovvio che la parte più intelligente dell’alto e basso clero, con a capo il pontefice latino-americano, ha ben pensato di applicare questa ricetta assolutamente vincente alla chiesa universale, usando metodi piuttosto robusti verso chierici e fedeli insubordinati o incomprensivi di tanta sapienza!
      Gioiamo quindi, fratelli e sorelle, di questo grande dono fatto alla chiesa cattolica….
      Se sopravviverà sará un’ennesima prova della sua origine divina.

    • Fren Go ha detto:

      @ gek33
      ”A volte mi chiedo”” ma dov’era lo Spirito Santo durante il conclave?””

      Non se lo chieda: dubitare dello Spirito Santo (magari ironizzandoci sopra) è il peggior peccato che si possa commettere. Se lo faccia spiegare da Gervasi che se ne intende.

  • Mario ha detto:

    Ho letto alcuni commenti. Che trovo disdicevoli e fantasiosi in forma ed espressioni…. Privi di ogni morale cristiana. Vorrei ricordare che la passione di nostro Signore è stato sconfiggere e ridare luce agli errori umani…. In un amore che va oltre, fino una morte di croce, cosa Si giusto fare non oso neanche pensarlo nell assoluto che è solo di Dio, ma una cosa mi è chiara che solo l amore può indicarci la via.

    • Giusy ha detto:

      Per non finire nella GEENNA non basta l’Amore sig. Mario.

      • Andrea P. ha detto:

        Ben detto, Giusy!
        Ed infatti, anche N.Vendola, – si è detto cattolico (!) – potrebbe condividere la conclusione di Mario:
        “una cosa mi è chiara che solo l amore può indicarci la via.”

      • Fren Go ha detto:

        Signorina Giusy, chi ha la virtù dell’Amore e la esercita, nella GEENNA non ci finisce. Ne tenga conto!

      • Mary ha detto:

        Per non finire nella geenna invece basta la misericordia di Dio. Perché altrimenti nessuno si salverebbe. Tutti siamo peccatori. Una volta scagliavano le pietre per lapidare. Oggi che non è più usanza, invece si scagliano giudizi. Ma non vi sentite un po’ come i farisei quando vi permettete di insinuare che lo Spirito era assente al conclave??? Pensateci perché la storia continua a ripetersi. Gesù è stato messo in croce dai dottori della legge che non capivano la misericordia… pensateci! E di Gesù dicevano che era un mangione e un bevone perchè incontrava pubblicani e prostitute… pensateci!

        • Giusy ha detto:

          Sig.da Mary, LUI ha anche detto di non giudicare quindi stia attenta lei a non passare dalla parte dei farisei. Poi per il resto ognuno sceglie se prendere l’autostrada o la Strada Stretta e alla Fine di Fronte a COLUI che HA DETTO che separerà LE PECORE dai CAPRI, sapremo chi ha Camminato secondo la Sua Volontà. Se non le dà troppo fastidio “umile” Mary io CONTINUO sulla Strada Stretta. Cordialità.

          • Fren Go ha detto:

            Mi pare che con tutta l’attività internettara che fa, signorina Giusy, lei più che la strada stretta usi la banda larga….

          • Giusy ha detto:

            Facciamo la conta dei suoi interventi FRENGO? Considerando che lei è anche tanto “vigliacchetto” da usare DIECIMILA NICKNAME signorino FREN ALIAS ALIAS ALIAS ALIAS ALIAS per poter avere sempre il controllo della situazione e per Imporre le sue manipolazioni luterane, direi che è lei ad avere imboccato la COMODA AUTOSTRADA INTERNETTIANA, su ordine del REGIME di BERGHY e di INCIVILTÀ CATTOLICA. Lei che è DENTRO l’ambiente ecclesiale DIA L’ESEMPIO di UMILTÀ e MISURA a noi fedeli in Cammino. E se non le dispiace, mi eviti i suoi consigli protestanti, ho il MIO CONFESSORE E LUI ASCOLTO…..a meno che lei FRENGO non si ritenga Dio e decida che le Assoluzioni che Lui mi dà non sono valide. Se ritiene di fare un buon servizio al suo IDOLO BERGOGLIO con la sua indisponente supponenza sappia che ottiene l’effetto contrario. Comunque continui così che fa ben capire cosa ci aspetta sotto il REGIME BERGOGLIONE.

          • Mary ha detto:

            Sì riferisce, immagino, al brano del Vangelo in cui si dice che separerà le pecore dai capri e prosegue diceno
            ” venite voi, Benedetti del Padre mio…. Perché avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”…

          • Giusy ha detto:

            Certo Mary/alias/ lutero, solo che non dimentico MAI, come pare fate lei e il suo IDOLO argentino, le QUATTRO PAROLINE FONDAMENTALI, “VAI E NON PECCARE PIÙ”…..comunque se non le dispiace, lei vada per la sua autostrada PROTESTANTE, io CONTINUO per la STRADA STRETTA CATTOLICA. AMEN.

          • Giusy ha detto:

            sig.mary, nessuno le impedisce di amare le TARME, io preferisco KA NAFTALINA, quindi si tenga per sé i suoi ” misericordiosi” giudizi!!!! Infatti gli interventi BERGOGLIONI anche su questo blog chiariscono molto bene come la Misericordia di Gesù e la SUA PAROLA, siano oggetti di relativizzazione e manipolazione squallidissime Pro nuovo (dis)ordine mondiale e pro soros cui el pampero obbedisce. LEGGA ORA ALDO MARIA VALLI :
            EFFICACISSIMA RIFLESSIONE DI ALDO MARIA VALLI……

            “Buongiorno. Sono una pallina di naftalina.

            Non chiedetemi come, ma anche qui, dentro l’armadio di nonna Carlotta, arrivano le notizie. Ho saputo così che il papa Francesco ha parlato di me, di noi. Il che da un lato mi ha fatto piacere, naturalmente, ma dall’altro ha rinnovato un’antica sofferenza. Riguarda quel modo di dire diffuso tra la gente, per cui «stare in naftalina» equivale a vivere al chiuso, in un posto buio, lontani dal mondo e dalle belle cose della vita. Il che sotto molto aspetti è vero, perché noi in effetti abbiamo questo compito di conservare gli abiti e in generale i tessuti, e quindi svolgiamo il nostro lavoro per lo più negli armadi e nei guardaroba. Ma ciò non significa che noi palline di naftalina dobbiamo essere disprezzate. Ed ecco perché mi spiace molto che perfino Francesco, che è tanto buono e misericordioso, sia caduto nel luogo comune e abbia contribuito a rafforzarlo.

            Che cosa ha dunque detto Francesco? Ecco la frase da lui rivolta al Pontificio consiglio della nuova evangelizzazione: «La Tradizione è una realtà viva e solo una visione parziale può pensare al “deposito della fede” come qualcosa di statico. La Parola di Dio non può essere conservata in naftalina come se si trattasse di una vecchia coperta da proteggere contro i parassiti!»

            Ora io, in quanto pallina di naftalina, non sono mai stata sindacalizzata, e in genere svolgo il mio lavoro nel più completo anonimato. Però vorrei invitarvi a riflettere: che cosa sarebbe dei vostri abiti, delle vostre belle coperte, dei tessuti di casa, dei tappeti, se noi non ci fossimo? D’accordo, so che ormai esistono altre sostanze che svolgono un compito simile al nostro, ma in molti armadi, come nel caso di questo qui, della nonna Carlotta, noi siamo ancora presenti e attive. E alziamo una vera e propria barriera protettiva contro il nemico di sempre: la tarma.

            Lei, la tarma, è un animale insidioso e, si può ben dire, malvagio. Non so perché il buon Dio, nel suo misterioso disegno, l’abbia creata. La questione è una delle tante che mi sfuggono, ma poiché non sono filosofa, né tanto meno teologa, non sto a farmi troppe domande. Sta di fatto che la tarma è una vecchia nemica dei tessuti naturali ed ama cibarsi di lana, seta, cotone. Il risultato lo conoscete bene: se si lascia fare a questo vorace lepidottero, non ci sarà golfino o pullover o sciarpa o tappeto che resterà immune dalla sua azione devastatrice. In pochi istanti una tarma è capace di ridurre a un colabrodo qualche metro quadro di tessuto. E così voi, aprendo il cassetto, non trovate più il vostro indumento preferito, ma un ex indumento, pieno di buchi.

            Però ci siamo noi, ci sono io. E noi qui vigiliamo «H 24», come si suol dire. Giorno e notte, in ogni stagione. Anche a Natale e a Pasqua. Non andiamo mai in ferie e non chiediamo nulla. Solo di poter stare al nostro posto, di sentinella, a vigilare contro le tarme, per respingere ogni loro malefico assalto.

            Ecco perché dico che il luogo comune sul nostro conto è obsoleto e ingiusto. Stare in naftalina non vuol dire isolarsi e disprezzare il mondo. Vuol dire invece applicazione e impegno nella protezione. Oso parlare di devozione. Perché difendiamo qualcosa che voi umani avete a cuore. Perché conserviamo con cura ciò che per voi umani rappresenta un tesoro, piccolo o grande che sia.

            Pensate che qui dentro, nell’armadio, la nonna Carlotta conserva perfino una pelliccia. Di visone. Non lo dico troppo forte, perché so che oggigiorno possedere una pelliccia vera, non sintetica e non ecologica, equivale a un reato, e non vorrei proprio che la nonna Carlotta si ritrovasse sotto attacco da parte di qualche manipolo di animalisti scatenati, con tanto di vernice rossa spruzzata sopra la pelliccia. D’altra parte questa pelliccia la nonna Carlotta non la indossa mai. Sapete com’è: ormai le mancano le occasioni. E poi a una certa età alcune cose non servono più come una volta (nel caso di una pelliccia, per riscaldare ed essere eleganti) ma per i ricordi che trasmettono. Comunque sia, dicevo, qui c’è una pelliccia, e non oso immaginare come sarebbe ridotta se io non fossi perennemente di guardia.

            Qualcuno dice che il nostro odore è cattivo. Beh, a parte il fatto che a certe persone piace (conosco un nipote di nonna Carlotta che viene qui apposta per aprire l’armadio e inspirare a pieni polmoni, tanto gradisce l’aroma di naftalina), mi sembra che attaccarsi alla faccenda dell’odore sia, quanto meno, disonesto. Qui non si tratta di valutare l’effluvio emanato, ma di considerare realisticamente l’importanza del lavoro che svogliamo.

            Il punto è questo: da una parte c’è la tarma, che riduce tutto a buchi, e dall’altra ci siamo noi, che proteggiamo i beni dai buchi. Vi piace girare con una giacca, un paltò, un paio di pantaloni o una sciarpa piena di buchi? Va bene, fate pure a meno di noi. Se invece siete per l’integrità, eccoci qua! La pallina di naftalina è al servizio di tessuti senza buchi!

            Credetemi. Da quando la nonna Carlotta mi ha messo qui è la prima volta che mi lascio andare a queste esternazioni. Ma arriva un momento in cui occorre dire la verità.

            Perché voi umani conservate gli indumenti e i tessuti negli armadi, affidandoli alla nostra custodia? Certamente perché si tratta di beni che vi servono, ma anche per il valore sentimentale che hanno. E molto spesso più sono vecchi più hanno un valore che va ben al di là della loro funzione, come so bene io, che sto qui a vigilare su certi capi d’abbigliamento che la nonna Carlotta ormai conserva solo per amore, e non parlo solo della suddetta pelliccia, ma anche di certe giacche del defunto marito della nonna.

            Ho detto «solo per amore», ma mi rendo conto di quanto sia inadeguata questa affermazione. Come se l’amore non fosse tutto!

            E comunque, caro papa Francesco, per favore, rivedi il tuo giudizio sulla naftalina.

            Un amico mi ha mandato una frase che si trova nel «Catechismo della Chiesa Cattolica»: «Conserviamo con cura questa fede che abbiamo ricevuto dalla Chiesa, perché, sotto l’azione dello Spirito di Dio, essa, come un deposito di grande valore, chiuso in un vaso prezioso, continuamente ringiovanisce e fa ringiovanire anche il vaso che la contiene». Sono parole di Sant’Ireneo di Lione e devo dire che mi riempiono di commozione, perché anch’io, nel mio piccolo, contribuisco a conservare con cura ciò che per nonna Carlotta è tanto prezioso, e questo vecchio armadio è davvero come un vaso al servizio di un tesoro che, attraverso il ricordo, continuamente ringiovanisce.

            Sento dire che la tradizione non è tutto e che invece bisogna aggiornarsi. Sarà. Quel che so è che un buco è un buco. E la tarma non guarda in faccia a nessuno, perché lei è programmata per fare buchi.

            Lo ripeto: non ho titoli per parlare. Dunque non voglio farla lunga. Dico solo questo: se volete un mondo di tarme e di buchi, accomodatevi; se invece siete per l’integrità e la completezza, eccomi pronta.

            Scusate lo sfogo.

            La vostra umile pallina di naftalina.

          • Fren Go ha detto:

            “nessuno le impedisce di amare le TARME, io preferisco KA NAFTALINA, quindi si tenga per sé i suoi ” misericordiosi” giudizi”
            La Tradizione non è una tarma né una pallina di naftalina, ma il vestito. Che va protetto dalle tarme, ma anche usato esponendolo alle tarme.
            Se non lo si usa, non serve a niente. Se non lo si protegge, pure.
            Si ama Dio, la Chiesa e la Tradizione; non si amano le tarme e non si ama la naftalina.

          • Fren Go ha detto:

            Pardòn, avevo dimenticato che si ama il prossimo; ma saremmo ad una fase un po’ troppo avanzata….

          • Giusy ha detto:

            Fren fren alias Comunque noto che ogni volta che si evidenzia la pericolosità e lo squallore di questa specie di “pontificato” i ” misericordiosi” e super “obiettivi” squadristi di santa Marta e inciviltà cattolica si agitano e schiumano!!!!! Allora Bravo Maria Valli, ha toccato dove doveva toccare anche questa volta👏👏👏👏!

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Mario (18.10/3:42 pm)
      Probabilmente li trova qusi tutti disdicevoli, Sig. Mario.
      Ma anche la critica ha il suo diritto alla vita.
      Per quanto riguarda l’amore, prima di tutto bisognerebbe chiarire di che tipo d’amore Lei stia parlando, e poi non é l’amore che indica la via bensì l’intelligenza, in quanto l’amore (moto della volontà) persegue ciò che l’intelletto gli presenta come un bene.
      Quindi sarebbe corretto dire che l’amore senz’altro aiuta a percorrere la via indicata alla persona umana dalla ragione, senza la qual ragione l’amore sarebbe cieco.

  • peter ha detto:

    Ho letto il Documento dei Vescovi polacchi: un esempio di verità nella carità verso i cattolici divorziati risposati.
    Ditelo a Bergoglio e compagni: ma che bisogno c’era di creare tanta confusione? Se Bergoglio non ha risposto ai Dubia, hanno risposto finalmente i Vescovi polacchi!
    Attendiamo la pubblicazione del Documento: spero che i vescovi cattolici, quelli veri, adotteranno le linee guida dei Confratelli polacchi nelle diocesi di loro competenza!
    Vedremo finalmente chi sarà dentro il recinto e chi ne resterà fuori: riconosceremo così i veri pastori dai perfidi mercenari.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Scusi Peter, come ha fatto a leggere il Documento se non è stato ancora pubblicato? Dispone di una copia “ufficiosa”? Se sì, sarebbe possibile condividerla?

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Spettro del QCurato
        Perché, QC? Possono essere letti solo i documenti che sono stati pubblicati o anche i documenti che non sono stati ancora pubblicati?
        E perché dovrebbe il Prof. Peter mostrare a Lei, un qualsiasi sconosciuto e forse uno scagnozzo di Sua Santitá, un documento che gli é stato messo a disposizione in forma privata?
        E che diritto avrebbe Lei di pretendere che il documento Le sia reso noto prima della pubblicazione dello stesso?
        Ma suvvia, Si controlli! Un pó di buona educazione, suvvia! lol

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Gervasi lei a volte mi sorprende. Ho chiesto se ”potrebbe condividerlo”, non l’ho certo preteso. Ma com’è possibile che uno che legge (dice di leggere) tomi su tomi di teologia in latino, non capisca mai un tubo di quel che scrivo io?????
          Mi creda amico caro…lei sembra fare apposta a passare per uno che non capisce niente…
          Comunque il documento l’ho già avuto per altra via. Causa finita.

          • Giusy ha detto:

            Caro Gervasi, lei capisce anche troppo invece, perciò il saputello si inalbera. Gli dica che se le sue parole non si capiscono è perché ha adottato il linguaggio del NI, SO, FORSE È BIANCO MA POTREBBE ESSERE ANCHE NERO, E GIÙ A SUON DI DISCERNIMENTO 😈😈😈😈 ……gli dica che se impara ad usare due paroline magiche SI SI o NO NO, tutti riusciranno a capirlo e magari anche a credere a qualcosa di ciò che lui scrive.

  • de matteis cosimo ha detto:

    Il giuramento antimodernista “Sacrorum Antistitum” che ogni Presbitero pronunciava (fin al 1967 quando, nel “delirio” post conciliare, venne pericolosamente accantonato) e che era stato introdotto San Pio X ha rappresentato un argine almeno a livello di Clero.

    Ma la follia sessantottina penetrò anche nell’Ovile Santo: la massoneria già vi era, il modernismo pure e così la cattiva teologia (la falsa teologia, per dirla con Mons. Antonio Livi) è penetrata nei seminari e nei noviziati. Ed ecco perché abbiamo “cattivi” preti e “pessimi” Religiosi nelle nostre diocesi e parrocchie.

    Ma uno si chiede: perché questo è avvenuto di più in alcuni Paesi e di meno in altri?
    Forse l’Italia è stata particolarmente bersagliata dalla massoneria e la Chiesa (italiana) maggiormente penetrata da essa?

    • Andrea P. ha detto:

      Raccontare il Risorgimento e l’Italia unitaria senza raccontare anche del ruolo considerevole, se non determinante, della massoneria, sarebbe quantomento disonesto.

      Anche se il modello di successo (controllo massonico di una superpotenza globale) restano gli Stati Uniti (nel pantheon massonico USA, come nel racvonto del ruolo massonico globake, G. Washington è una sorta
      di messia).

      C’è uns fotografia storica che offre alla vista alcuni dei bandoli della matassa di inganni e segrete trame operate con metodo di successo.
      La foto è stata scattata a New York nel 1935 – perciò Roosevelt era già in carica – e con lui sono immortalati personaggi importanti. È riconoscibile Fiorello La Guardia, indimenticato sindaco di New York, anche lui massone, membro della storica Garibaldi Lodge (542) newyorkese.
      La foto è visibile anche presso la pagina del GrandeOriente in un post dedicato a quanto scrivo (in fondo il link).

      Non possiamo sapere quanti sono i presidenti USA massoni data la segretezza della setta; e considerando che il lavoro più micidiale lo compie nell’ombra del torbido e non certo alla luce del sole perché è proprio questa sommersione che rende le trame efficienti nello stato avanzamento lavori del proprio disrgno universalista (antagonista a quello cristiano: la creatura va celebrata per i massoni, non creatore ridotto al ruolo insignificante di un architetto che ha già consegnato il suo progetto e si è fatto da parte).

      Ma i presidenti noti quali masdoni nella superpotenza di cui l’Italua è schiava ed occupata dalla fine del secondo conflitto mondiale (e da allora mai più s’è desta ma possiamo esser certi che ogni schifosa crisi economico-finnziaria viene da lì, come ogni istanza distruttiva della matrice cristiana (aborti, teorie gender.. ma anche il filo islamismo è funzionale a criminali piani di ingegneria sociale), dal custode della massoneria superpotente nel mondo che sono gli USA, saldamente piantati nel mondo perché ben alimentati di abilità nell’inganno e nella menzogna da colui che è Principe della menzogna e del Mondo: avverso a Gesù essendo il Maligno.
      Ma ammantato di luce del progresso: una luce che ottenebra anime e riduce cervelli di masse per rendere persone simili a morti viventi.

      Un terzo dei presidenti USA son quelli noti cone massoni (gli altri delka setta? Non sappiamo!) ed hanno operato per la realizzazione del disegno massone anche come presidenti ma i veri poteri forti per la massoneria restano profondamente occultati in uno stato che li rende ancora più efficaci (è il deep state, lo Stato Profondo come l’abisso delle tenebre).

      http://www.grandeoriente.it/presidenti-massoni-alla-casa-bianca/

  • Sempliciotto ha detto:

    I Vescovi Polacchi al posto che attendere inutilmente chiarimenti, hanno fatto chiarezza.
    Tanto la risposta pontificia per essere ortodossa deve essere necessariamente quella del loro documento.
    Parafrasando Francesco è giusto dire “non ci sono altre interpretazioni”.
    Bergoglio infatti, checché se ne dica, non è assolutamente chiamato a fare chiarezza, la dottrina cattolica è chiarissima, è chiamato invece ad ammettere i suoi errori e le sue astuzie periferiche mirate a colpire il cuore della fede cattolica, che, ormai questo sì che è chiaro, non è la sua fede.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      “I Vescovi Polacchi al posto che attendere inutilmente chiarimenti, hanno fatto chiarezza. Tanto la risposta pontificia per essere ortodossa deve essere necessariamente quella del loro documento”.

      Fino a qui sono completamente d’accordo con te, e anche su questo: “Bergoglio infatti, checché se ne dica, non è assolutamente chiamato a fare chiarezza, la dottrina cattolica è chiarissima”

      Mi permetto solo di far notare che qualcuno, nel lontano 2016, aveva fatto proprio come i Vescovi polacchi, senza fare chiasso e senza pretendere “spiegazioni”.
      Si chiama p. Angelo Bellon O.P. che nel suo sito amicidomenicani.it aveva pubblicato dei criteri di lettura, all’esito dei quali diceva le stesse cose che sembra dicano i polacchi: senza l’impegno all’astensione (impegno da valutarsi con i criteri ordinari, insieme con le eventuali “ricadute”) la comunione non si da. Punto.
      Il Frate ammetteva che l’Esortazione poteva prestarsi a letture diverse, ma, in sostanza, ha detto “scelgo la lettura in linea con il Magistero e scarto le altre”.
      Nei suoi successivi interventi ha ribadito la stessa regola più volte e con assoluta fermezza.
      Non mi pare gli siano arrivati fulmini papali, censure da superiori o altre punizioni di sorta.

      Peraltro, anche p. Cavalcoli O.P. – pur sostenendo la stramba teoria per cui l’eventuale accesso “semplificato” ai sacramenti sarebbe materia solo disciplinare – ha più volte offerto letture di AL per cui nulla era cambiato. E continua a dirlo. Anche qui, non mi pare gli siano arrivate saette diaboliche da parte di nessuno.

      • Sempliciotto ha detto:

        Sì, a Padre Angelo avevo pure scritto riguardo alla sua lettura, mi ha risposto chiaramente, ma preferisco tenere la risposta per me, grazie per le tue osservazioni, le accetto volentieri!

      • G.Gervasi ha detto:

        Bravo, Spettro,
        lo dica ai vescovi maltesi, a quelli tedeschi, e, per carità, non dimentichi di dirlo al Cardinal Arcivescovo di Chicago, al vescovo di San Diego et al.
        Ricordo che Cavalcoli negava anche la possibilità di uno “stato” di peccato. E giá, avrá letto il “De malo” chissá quanti anni fá , in cui San Tommaso distingue ben bene tra peccato come atto e come habitus:
        “Sciendum tamen est quod cum dicitur peccatum in actu consistere, signatur id in quo primo et originaliter invenitur peccati ratio; nam peccatum proprie [!] etiam est id quod consequitur ad actum peccaminosum, a quo scilicet homo denominatur habitu peccator seu existens in statu peccati, usquedum remissionem sit consecutus”
        (De Malo, Q7, a.3).
        E già, Padre Cavalcoli, si tacuisses, theologus mansisses.
        Ritornando al tema dello Spettro, essendo Amoris Laetitia un documento chiarissimo, non si comprende come mai possa dar adito a interpretationi tanto diverse e contradittorie come quelle che circolano nella chiesa oggi notte. E come mai sacerdoti che propongono ai fedeli l’interpretazione ortodossa del documento, contraddicendo come di dovere quelle eterodosse, vengano per questo puniti severamente dai loro vescovi.
        Situazione davvero spettrale!

        • Giusy ha detto:

          Gentilissimo sig. Gervasi, come mancava la sua incisiva saggezza a mettere un po’ di ordine! Grazie grazie.

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Giusy
            Ho preso un periodo di riposo per rimettermi dalle fatiche dell’ultima discussione con QC.
            Apprendo con dolore dallo stesso che anche lui ormai é ridotto a uno spettro, suppongo per la stessa ragione.
            La leggo sempre volentieri e La saluto cordialmente.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Caro Gervasi, ben ritrovato. Io mi sono trasformato in spettro per aleggiare meglio. Lei ha saccheggiato un bel po’ di siti per comporre i suoi florilegi di citazioni istruite?
          Vengo al suo messaggio.
          1. – Potremmo scrivere una lettera a quattro mani a quei vescovacci; l’unione fa la forza. Nel frattempo perché non sottoscrive la mia supplica filiale a dott. Tosatti perché invii un dubium al Card. Muller, con cui la “Bussola” è in contatto? Trova la supplica in fondo a questo topic.
          2. – p. Cavalcoli OP l’ho citato solo come esempio di uomo di chiesa molto ascoltato che, pur avendo detto ai 4 venti che AL non cambia nulla e quindi si applica la normale disciplina, non è stato colpito da saette bergogliane. Lei parla di sacerdoti duramente puniti per aver contraddetto opinioni eterodosse; io non ne ho notizia. Le chiedo qualche indicazione per approfondire, al netto di quei sacerdoti che sono stati puniti per aver fatto affermazioni sull’ortodossia del Papa o per aver detto che questi è stato eletto dalle sette sataniche, magari abusando dei momenti omiletici (questi sacerdoti, prima di farsi punire, avrebbero fatto bene a fare le valigie e levarsi di torno da soli). Personalmente penso al caso del sac. Bux o a Livi, che non risparmiano critiche e continuano a farlo in completa tranquillità (o comunque senza essere colpiti da sanzioni di alcun genere, per quanto a me noto). Livi ha sottoscritto la nota richiesta di ritrattazione e non è stato sciolto nell’acido.
          3. – Sul suo “essendo Amoris Laetitia un documento chiarissimo”, mi chiedo se faccia apposta o non se ne accorga, ma lei è davvero un TRAVISATORE SERIALE di ogni cosa che scrivo: il presupposto del ragionamento era che AL effettivamente può essere interpretata in più sensi, uno dei quali è ortodosso e quindi da scegliere obbligatoriamente. Chiaro adesso?
          4. – Sul perché vi siano tante interpretazioni: da un lato perché è un documento difficile (per il motivo di cui al punto 3) che si innesta su una materia difficile (prova ne sia che preti e teologi, più parlano, più rivelano di non avere un consenso stabile su questioni fondamentali che trascendono il caso specifico dei divorziati-risposati, che è sempre più un “casus belli”); dall’altro perché nelle maglie dell’ermeneutica ci sono quelli che ne approfittano per dare un fondamento a proprie visioni non ortodosse; ancora, perché chi vuol difendere l’ortodossia, invece di fare come p. Bellon OP, ha preferito dire a tutto il mondo che AL è eretica o apre all’eresia, confermando così le pretese dei “modernisti” di trovare un paravento in quel documento: hanno fornito le munizioni; ancora, perché nell’ambito di una lettura ortodossa, possono esservi più soluzioni pratiche (es maggiore o minore coinvolgimento del risposato nelle attività della parrocchia e/o liturgiche); infine, perché il mondo è peno di dementi che si fanno manipolare dai grandi nomi e vanno dietro a Kasper o a Schneider semplicemente per empatia personale/scelta di campo e non perché hanno letto il documento e si sono interrogate con senso critico sul suo contenuto. Non certo perché conoscono a fondo la dottrina e la morale.
          Attendo sue.
          Cordialità

          • Giusy ha detto:

            Dai Messaggi della Santa Vergine a Don Stefano Gobbi:

            Il quarto segno è l’orribile sacrilegio, compiuto da colui che si oppone a Cristo, cioè dall’Anticristo. Entrerà nel tempio santo di Dio e siederà sul suo trono, facendosi adorare lui stesso come Dio (10). Figli prediletti, per capire in cosa consiste questo orribile sacrilegio, leggete quanto viene predetto dal profeta Daniele (11). La Santa Messa è il sacrificio quotidiano. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nell’ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione della Messa consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo, la cui durata sarà circa tre anni e mezzo, cioè 1290 giorni.
            – Il quinto segno è costituito dai fenomeni straordinari, che avvengono nel firmamento del cielo. Il miracolo del sole, avvenuto a Fatima durante la mia ultima apparizione, vuole indicarvi che siete ormai entrati nei tempi in cui si compiranno questi avvenimenti, che vi preparano al ritorno di Gesù nella Gloria. (12). Miei prediletti.. vi ho voluto ammaestrare su questi segni, per prepararvi alla fine dei tempi, perché essi si stanno realizzando nei vostri giorni” (messaggio del 31/12/1992).

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Spettro
            E adesso, dopo tutto quel popò di roba che ha scritto, si prenda il Suo meritato riposo, stimatissimo QCurato. Si rilassi, prenda un aperitivo, un sanbittèr, e poi faccia uno spuntino
            e un bel sonnellino.
            Pensa proprio che una citazione dal “De malo”, che il grande Cavalcoli evidentemente non conosceva, si possa raccogliere cosí, passaggiando sui blogs?
            Ammiro la Sua ingenuitá. Lei é senz’altro un’anima innocente, direi quasi infantile, in senso evangelico, of course.
            Il tragico destino di Cavalcoli, che voleva fare soltanto una cosa carina per Bergoglio ed i suoi, dicendo una grande sciocchezza, é purtroppo noto a tutti.
            Anche lui si é accorto, che dalle truppe del satrapo regnante non c’era alcun aiuto da sperare, quando il suo dire sul terremoto fú travisato dai media, che lo crocifissero, aiutati all’uopo dal Vaticano e dal suo stesso ordine, per fortuna quello di San Domenico. Poiché, come Lei sá, se Cavalcoli fosse stato membro dei Francescani dell’Immacolata sarebbe stato fatto a pezzi, per incarico del Misericordioso, come, infatti, a quei disgraziati frati successe.
            Quanto ad Amoris Laetitia, che io tradurrei in inglese con “The Joys of Sex”, la cosa é tutta da ridere, non Le sembra?

          • Giusy ha detto:

            Carissimo Signor Gervasi, grandissimo e da ovazione, come sempre. Ora offro alla sua riflessione un articolo trovato su altro blog che non evidenzio, per non turbare le “anime belle alias” che pretenderebbero di ALEGGIARE (mettendosi al posto dello Spirito) su questo blog!!!!! Riguarda l’operazione di sostituzione di NSGC con lo squallido lutero che questa chiesuncola BERGOGLIONA sta tentando. Grazie della sua saggezza e della sua fermezza signor Gervasi.

            “Ieri Mons. Galantino durante una conferenza alla Pontificia Università Lateranense è arrivato ad affermare: “La Riforma è stata, è e sarà in futuro un evento dello Spirito” (https://agensir.it/quotidiano/2017/10/19/riforma-500-anni-convegno-alla-lateranense-mons-galantino-la-chiesa-da-riformare-e-una-chiesa-crocifissa/).

            Lutero praticamente beatificato. E’ vero che Galantino non è nuovo a queste espressioni vaneggianti. Tipo l’anno scorso quando affermò che Sodoma si era salvata (https://www.riscossacristiana.it/la-sodoma-del-galantino/), segno dunque di scarsa conoscenza anche della Sacra Scrittura. Ma questa della “riforma” come dono dello Spirito è troppo.

            Leggete chi era Lutero:

            “Il 13 giugno 1521, scrisse a Melantone: “Io mi trovo qui insensato e indurito, sprofondato nell’ozio, pregando poco e senza più gemere per la Chiesa di Dio, perché nelle mie carni indomite ardo di grandi fiamme. Insomma, io che dovrei avere il fervore dello spirito, ho il fervore della carne, della libidine, della pigrizia, dell’ozio e della sonnolenza” .

            In un’altro scritto, Lutero è altrettanto chiaro: “Sono un uomo esposto e coinvolto nella vita di società, nella crapula, nelle passioni carnali, nella negligenza ed in altre molestie” .

            Lutero rapì dal convento una monaca cistercense, Caterina Bora, e la prese per amante. Nel 1525, “per chiudere le cattive lingue”, secondo quanto dichiarava, l’ha sposata, nonostante tutte e due avessero fatto voto di castità. Lutero aveva una chiara nozione della riprovevole azione che aveva compiuto. Egli scrisse al riguardo: “Con il mio matrimonio sono diventato così spregevole che gli angeli rideranno di me e i demoni piangeranno” .

            Ma Caterina non fu l’unica donna nella sua vita. Egli aveva la brutta abitudine di avere rapporti carnali con monache apostate, che egli stesso addescava dai conventi. Su di lui scrive il suo seguace Melantone: “Lutero è un uomo estremamente perverso. Le suore che egli ha tirato fuori dal convento lo hanno sedotto con grande astuzia ed hanno finito col prenderlo. Egli ha con loro frequenti rapporti carnali” .

            Lutero non faceva segreto della sua immoralità. In una lettera all’amico Spalatino leggiamo infatti: “Io sono palesemente un’uomo depravato. Ho tanto a che fare con le donne, che da un po’ di tempo sono diventato un donnaiolo. (…) Ho avuto tre mogli allo stesso tempo, e le ho amate così ardentemente che ne ho perse due, andate a vivere con altri uomini” .

            Lutero aveva anche il vizio dell’ubriachezza e della gola. “Nel bere birra — affermava — non c’è nessuno che si possa paragonare a me”. E in una lettera a Caterina, diceva: “Sto mangiando come un boemio e bevendo come un tedesco. Lodato sia Dio!” (26). Verso la fine della vita, l’ubriachezza lo dominava totalmente: “Spendo le mie giornate nell’ozio e nell’ubriachezza” .

            Sono tutti aneddoti tratti da W.M.L. de Wette, Luther, M., Briefe, Sendshreiben und Bedenken vollstandig Gesammelt, Berlino, 1825-1828.

            Ora come si faccia a dire che la “riforma protestante “ sia un dono dello Spirito, lo sa solo Galantino. Gesù Cristo ha detto che un albero cattivo non può dare frutti buoni. E qui di cattivo c’è sia l’albero e tanto più i frutti”
            Gia la riforma protestante è stata un dono si dello spirito ma non DIVINO bensì DEL vino!

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Caro Gervasi,
            prendo come un complimento per avermi chiamato “infantile”, intendendolo come un bonario espediente per riconoscere la differenza anagrafica che senza dubbio intercorre tra noi.
            Non si preoccupi per le mie fatiche: mamma e papà mi hanno abituato ad alzarmi presto, a coricarmi tardi e a non oziare durante il giorno. Sono allenato e non mi mancano certo le forze per scambiare due battute con lei. Comunque la rngrazio.
            Noto che lei insiste nei travisamenti seriali. Infatti
            a) continua a parlarmi di Cavalcoli di cui non sono seguace (non mi esprimo sul suo amico don Ariel, non avendo ancora ben chiaro se il soggetto esista veramente o se si tratti di un parrucchiere per signora o un personal trainer per ricche vedove, che faccia da avatar allo stesso Cavalcoli quando vuole inviare messaggi particolarmente aggressivi);
            b) sul tema delle citazioni – posto che su internet di San Tommaso si trova tutto: io ho appena finito di leggere in inglese il Contra errores graecorum, che in libreria non trovasi – lei ha trascurato il lemma, da me utilizzato, “florilegi”. Mi riferivo, infatti, a quelle accozzaglie di citazioni riferite al tema del papa eretico che lei copia pari-pari da taluni siti che pure io frequento e che quindi riconosco al volo. Riconosco anche la matrice “dematteiana”, ed al riguardo vorrei metterla in guardia da uno “storico”, laureato in “scienze politiche” (e questo è già eloquente), praticante “teologo” ed “eresiologo”.
            A tanto mi riferivo.
            La saluto cordialmente, anche perché sta per finire l’ora di ginnastica, che sto bigiando.

            PS L’ultima chicca di quello storico – che una utente del blog mi ha purtroppo costretto a leggere – è la sua equiparazione (teologica) tra papa eretico e papa negligente nel combattere l’eresia (solita storia di Onorio): basta leggere la formula della condanna per rendersi conto di come, in quella sede, si sia voluto distinguere bene tra gli eretici ed il papa negligente (proprio perché non si sarebbe potuto imputargli l’eresia). Forse la sua serialità nei travisamenti dipende in parte da siffatte cattive letture.

          • Giusy ha detto:

            Carissimo Gervasi,
            Certamente in tanti preferiamo la sua saggezza all’arroganza intellettuale di alcuni sapientoni frequentatori del blog, che non mostrano rispetto per le persone più vissute e mature.
            Certamente i genitori hanno insegnato valori importanti e costruttivi ai loro figli, ma che”chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato” sarà la Vita a farglielo capire a questi “ragazzini”……E certe risposte che leggo mostrano certamente una considerazione talmente esagerata di sé da stridere assolutamente con l’Umiltà Evangelica dietro cui si riparano e con cui si riempiono la bocca. Grazie Gervasi, mi raccomando non si faccia sfinire dalle lenzuolate e resista. In tanti siamo con lei. Ché Dio benedica lei e la Sua Fedeltà alla Santa Chiesa Cattolica.

    • Stefano ha detto:

      @ Sempliciotto
      Condivido in pieno: da incidere nel marmo!… Solo chi non vuole capire non capisce…

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Giusy (20.10/6:25am)
        La ringrazio per il link, cara Giusy, e per aver messo in luce l’aspetto morale del grande eroe Lutero.
        Ma c’é anche un aspetto dogmatico, che per la Chiesa é ancora piú importante della scarsa moralità del “Riformatore”. Poiché i suoi errori operano ancora come un sottile e mortale veleno adesso all’interno della chiesa cattolica, dal papa sfortunatamente regnante al fratino che alla sua prima lettura di testi dell’eresiarca si entusiasma e comincia a farne tifo in convento, per modo di dire. Questi errori furono condannati solennemente dal Concilio di Trento. Ed é sintomatico, che la “scoperta” di e l’entusiasmo per Lutero da parte dei chierici ignoranti (mi ricorda la stessa hype per Marx da parte degli stessi negli anni sessanta e settanta), va di pari passo con l’ostilità verso questo grande concilio e i tentativi di indicarlo come ormai superato, come ciarpame teologico d’altri tempi che ora impedisce il cammino della chiesa verso uno splendido futuro, verso l’abbraccio universale dei cristiani, eretici, scismatici e non, chiudendo occhi ed orecchie alla sana dottrina e turandosi il naso per non notare l’olezzo sulfureo aleggiante su tal grandioso consesso ecumenico.
        Stó rileggendo l’opus classico del Grisar su Lutero (Hartmann Grisar, Luther, 3 vol. di 2583 pagine [in Frakturschrift] complessive). Poi desidererei tanto
        fare al Bergoglioso un esamino su Lutero per vedere su che fondamenta poggia l’amore e l’ammirazione del Misericordioso per questo antipaticissimo eretico che, secondo Padre Pio da Petralcina, é finito all’inferno.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          “Poi desidererei tanto fare al Bergoglioso un esamino su Lutero”
          Salve Gervasi, naturalmente lei sa che io so che non sta leggendo proprio niente 😉 comunque potrei decidere portare una tesina su Lutero alla maturità, quindi, se me la dovessero accettare, potrebbe fornirmi qualche dritta che accetterei volentieri.
          Quanto al volermi esaminare, tenga conto di tre cose: 1) lei ha appena preso la palma d’oro di uomo modesto, da contrapporre al sottoscritto arrogantone; quindi aspetti almeno un giorno a tirar fuori la sua vera personalità e si goda il premio; 2) mi interrogano già a scuola e con lei preferisco polemizzare, anche perché mi diverto a vedere come cambia argomento quando non sa cosa rispondere; 3) di lutero in sé non mi interessa granché, perché poco attuale; la sua claque certamente non lo sa, ma lei ben sa che il confronto attuale si misura su un luteranesimo ben diverso da quello dell’eresiarca, almeno su certi punti cardine, già ben individuati dalla Chiesa in tempi non sospetti.
          Le auguro un buon fine settimana, sperando che non lo trascorra addormentato sui libri che non legge.
          Cordialità.

          • Giusy ha detto:

            Carissimo Gervasi, purtroppo questi “studentelli” confondono il culto della propria personalità e della loro presunta cultura teologica, con cui si impongono sui blog, con la fermezza e l”autorevolezza con cui persone sagge e mature come lei mettono solidi argini alla bergogliolatria imperante e imposta (anche nei seminari e vuoi mai che lo studentello di cui sopra sia seminarista). Per cui c’è l’ Autorevolezza e c’è l’arroganza intellettuale…..peccato che di fronte all’ONNIPOTENTE al momento del GIUDIZIO, di cui LUI STESSO ci avverte, non verrà tenuto in gran conto del percorso scolastico ma di quello umano e Spirituale, e qui ci saranno dolori per tutti noi, pseudo studenti compresi.

      • G.Gervasi ha detto:

        @ QC (20.10/7:45 am)
        Ma che mattiniero, caro amico! Congratulazioni!
        Quanto al Suo posting, é davvero un pó deboluccio, non all’altezza delle Sue prestazioni solite.
        Vi vedo anche una certa nervosità ed un pizzico di irritazione.
        Ma il punto principale é che consiste di pure supposizioni su cose che Lei non potrebbe sapere, non avendogliele io raccontate.
        Bé, riguardo al “De Malo” di San Tommso, Le rivelo che ho letto il trattatello giá come universitario ed ho ritrovato questa citazione, guarda caso, nel “De personali et originali peccato. Commentarius in Primam Secundae (Qq. 71-89) del mio stimatissimo Louis Billot, S.J., non su un blog chicchessia.
        Riguardo al senescente Cavalcoli, non attribuisco ció che ho scritto sul Cavalcoli a Lei.
        Lei mi é stato solo di spunto per parlarne. E con ció cade anche la Sua supposizione di “travisamenti seriali”, che suppone non senza una certa arroganza che tutto ció che dico non sia altro che un’interpretazione del Suo pensiero. Ma suvvia QC, ci sono anche altri pensatori cui ci si possa riferire.
        Fantasiosissima é poi l’amicizia che Lei mi attribuisce con Don Ariel. Che non conosco e di cui ho criticato ferocemente l’opinione sulla “petitio filialis”.
        Roberto De Mattei stimo moltissimo e di fatto l’abbiamo invitato a parlare alla nostra universitá.
        Il fatto che scriva anche di cose teologiche da cattolico laico bene informato e non da teologo é perfettamente normale.
        I teologi non possono pretendere che solo esseri umani della loro specie possano fare una passeggiatina nel campicello da loro gelosamente custodito.
        Sorrido poi alle Sue fantasiose ricostruzioni delle mie scorribande sui blogs (piú interessanti), che frequenta anche Lei. Si limiti a rilevare il fatto senza aggiungerci altro come sua opinione personale campata in aria.
        Si rilassi, QC, prenda un Sanbitter e, dopo lo spuntino, faccia il suo sonnellino abituale. Le auguro sogni d’oro!

  • natan ha detto:

    non mi meraviglierei se la notte di Halloween ,qualcuno vestito con tanto di talare domandasse: “dolcetto , scherzetto” con in mano una ostia ( sperando che non sia consacrata). La Chiesa dell’argentino , vive pure di queste festicciole. Chissà cosa faranno gli eunuchi del Santa Marta, considerato che quelli di Palazzo li ha buttati fuori, ritenuti troppo tradizionali, mentre i suoi suono candidamente “conservati” perché amano samba e tango e sono stati elevati al ruoli di spioni dei sacri palazzi.

  • Giusy ha detto:

    Leggete questo messaggio della Madonna a don Stefano Gobbi.

    “Vi ho più volte annunciato che si approssima la fine dei tempi e la venuta di Gesù nella gloria. Ora voglio aiutarvi a comprendere i segni descritti nella Divina Scrittura, che indicano ormai vicino il suo glorioso ritorno. Questi segni sono chiaramente indicati dai Vangeli, dalle lettere di S. Pietro e di S. Paolo, e si stanno realizzando in questi anni.
    – Il primo segno è la diffusione degli errori, che portano alla perdita della fede e all’apostasia. Questi errori vengono propagati da falsi maestri, da celebri teologi che non insegnano più le verità del Vangelo, ma perniciose eresie, basate su errati ed umani ragionamenti. E’ a motivo dell’insegnamento degli errori che si perde la vera fede e si diffonde ovunque la grande apostasia. (7)
    – Il secondo segno è lo scoppio di guerre e lotte fratricide, che portano al predominio dell’odio e della violenza e ad un generale raffreddamento della carità, mentre si fanno sempre più frequenti le catastrofi naturali come epidemie, carestie, inondazioni e terremoti. (8)
    – Il terzo segno è la sanguinosa persecuzione di coloro che si mantengono fedeli a Gesù e al suo Vangelo e permangono forti nella vera fede. (9)
    – Il quarto segno è l’orribile sacrilegio, compiuto da colui che si oppone a Cristo, cioè dall’Anticristo. Entrerà nel tempio santo di Dio e siederà sul suo trono, facendosi adorare lui stesso come Dio (10). Figli prediletti, per capire in cosa consiste questo orribile sacrilegio, leggete quanto viene predetto dal profeta Daniele (11). La Santa Messa è il sacrificio quotidiano. Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nell’ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione della Messa consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo, la cui durata sarà circa tre anni e mezzo, cioè 1290 giorni.
    – Il quinto segno è costituito dai fenomeni straordinari, che avvengono nel firmamento del cielo. Il miracolo del sole, avvenuto a Fatima durante la mia ultima apparizione, vuole indicarvi che siete ormai entrati nei tempi in cui si compiranno questi avvenimenti, che vi preparano al ritorno di Gesù nella Gloria. (12). Miei prediletti.. vi ho voluto ammaestrare su questi segni, per prepararvi alla fine dei tempi, perché essi si stanno realizzando nei vostri giorni” (messaggio del 31/12/1992).

  • cosimo de matteis ha detto:

    Tre telegrammi:
    -Sua Santità Benedetto non è agonizzante, è una persona nel 91esimo anno di vita (Cfr: https://ilbenevincera.wordpress.com/2017/10/18/quelle-bufale-sulla-salute-di-benedetto-xvi/ )

    – grande plauso ai vescovi polacchi: stanno dimostrando all’intero orbe cattolico come si reagisce agli attacchi alla Dottrina

    – mobilitazione contro il teologo vicino all’eresia modernista Andrea Grillo: i cattolici di Brindisi non lo gradiscono

    • Fren Go ha detto:

      mobilitazione contro il teologo vicino all’eresia modernista Andrea Grillo: i cattolici di Brindisi non lo gradiscono

      Bene così! Bravi i brindisini!!

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        Andrea Grillo è quello che, con un triplo salto mortale, ha teorizzato che l’espressione “finchè morte non vi separi” significa sì la fine della vita, ma anche la fine della relazione. E se la relazione è morta ci si può sposare di nuovo.
        Quindi strabravi i brindisini.

      • Andrea P. ha detto:

        Un brindisi per i brindisini!

        Ed è in gloria a Dio poiché parrebbe che questi brindisini non facciano spallucce, né si lascino abbindolare, ma ci tengano, invece, ad essere come il sale.
        E sembrerebbe che non siano meritevoli d’esser vomitati come i tiepidi.

        Se fosse così farebbero cosa sacrosanta: possa il timor di Dio guidarci sempre!
        E non prevalga il timore di sacerdoti cialtroni e di chi ce li rifila, costoro insieme seminando confusione e gli inganni delle false verità mondane.

        Ed ovvero costoro volendo far sì che si celebri sempre più la creatura perché, si vorrebbe (poveri stolti ed illusi coloro che lo vorrebbero!), che si sostituisca la creatura al Creatore.

        Ma è sempre il solito tentativo (il preferito) di Satana: con questo inganno sedusse Afamo ed Eva, con la superbia di poter essere, da creature, al pari del Creatore.
        E con tale vanità (la più terribile, la più empia: con questa Lucifero sfidò il suo e nostro Creatore) disprezzando il timor di Dio.

        Sia la mobilitazione a Brindisi, nel suo piccolo, grande prova di fede, di amore per la Santa Chiesa, come è stata la memorabile (ma non per gran parte dei media) grande mobilitazione in Polonia: con Ave Maria, in Gloria a Dio.

        • Andrea P. ha detto:

          .. Adamo ed Eva …

          E colgo occasione per esprimere ed invitare all’apprezzamento della docente che ha osato sfidare il Principe del Mondo coi i suoi servi ed utili idioti, proponendo preghiera e Rosario: ce ne fosseri! Nemmeno lei, credo, Dio vomiterà come farà come i tiepidi.

  • peter ha detto:

    Facciano presto i Vescovi polacchi a pubblicare il Documento, perchè Bergoglio nominerà nuovi vescovi modernisti!
    Un appello alla Conferenza Epicopale polacca: non lasciatevi intimidire, difendete la Verità anche a costo del martirio!

  • Flora ha detto:

    @Papa Benedetto
    Pare che Mons. Ganswein abbia smentito la malattia del santo padre il papa emerito. Ma è solo una smentita pro forma? Noi comunque continuiamo a pregare per lui. Egli, insieme all’Eucaristia rappresenta, io credo, il Katekon. Che Dio ce lo conservi ancora a lungo.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Flora
      alcuni volenterosi hanno annunciato che martedì 24 Ottobre alle ore 15 pregheranno riunendosi in piccoli gruppi in case e in chiese in giro per l’Italia per Benedetto XVI:

      coroncina + rosario + invocazione a S. Raffaele Arcangelo

      O pietoso Arcangelo San Raffaele, soccorso di coloro che con le opere di misericordia, attirano la benevolenza di Dio, fai che anche noi mai dimentichiamo chi soffre, chi è abbandonato e solo.

      Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo …

      San Raffaele Arcangelo,
      con la tua luce illumina Benedetto XVI,
      San Raffaele Arcangelo,
      con le tue ali proteggi Benedetto XVI,
      San Raffaele Arcangelo,
      con la tua medicina guarisci Benedetto XVI.

      Amen

  • Flora ha detto:

    Off Topic
    Papa Benedetto molto malato anche se lucidissimo. Ci viene chiesto di pregare molto per lui come lui ha continuato a pregare per la chiesa e per tutti noi.
    Da “La luce di Maria”. Chi può verificare la notizia? Lei dottor Tosatti?

  • adriana ha detto:

    atrane le ultime parole del Perito Argentino:Sono un boomerang contro sé medesimo.Dapprima crea l’equivalenza tra -Stoltezza. e Corruzione-.Poi crea la serie:”Stoltezza del pastore corrotto”, “Stoltezza del pastore soddisfatto di séstesso .quindi pagano”;”Stoltezza del pastore ideologo”.L’origine di questa Stoltezza eguale a Corruzione (mah!?) sta nel non voler-saper ascoltare.Allora: chi non sa o vuole ascoltare è proprio Lui.Solo per questo corrotto.Non pensiamo poi all’Ior,all’influenza dell’N:W.O.etc.Soddisfatto di sé è Lui con molta evidenza.Ideologo pure,perchè la sua narrazione fondata su kusch,kalergi e teologia della liberazione è una vera e propria ideologia che si impone al povero popolo con lo stile assolutista dei primi bolscevichi rivoluzionari.Certo,apparentemente si rivolgeva ai Vescovi più o meno dissenzienti.Fatto sta che come in certe sedute di psicoterapia la sua bocca ha vomitato la sua interiorità. Oppure gli è stato fatto un esorcismo?

  • lizuz ha detto:

    Tutto sembra così kafkiano, paradossale.
    Divorziati che premono per fare la Comunione?
    Nella mia Parrocchia, 1500 abitanti, il Parroco ha smesso di celebrare la S.Messa quotidiana perché non c’era mai nessuno.
    Il fine settimana non è che vada tanto meglio.
    Queste maldestre aperture hanno il malcelato intento di riportare qualche disperato in Chiesa, ma è certo che non funzionerà, tutt’altro.

  • Caro Direttore:
    È assurdo insistere perché Francesco l’ha lasciato già molto chiaro: gli sbagliati sono gli altri, egli no.
    “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati e risposati, questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io”:
    http://www.zonalocale.it/2016/05/03/-nessuno-si-deve-sentire-escluso-dalla-chiesa-/2047
    “Non ci sono altre interpretazioni”.
    http://w2.vatican.va/content/francesco/es/letters/2016/documents/papa-francesco_20160905_regione-pastorale-buenos-aires.html
    Francesco correggendo il Signore in Giovanni 8: 11:
    “A volte mi dà un misto di pena e di indignazione quando qualcuno si premura di spiegare l’ultima raccomandazione, il “non peccare più”: 2 di giugno di 2016.
    “Ma no, non e no!” a Giovanni 8: 11: nella sua 69 intervista in libro di 31 di agosto di 2017.
    “Non lasciatevi imprigionare della nostalgia di poter avere una sola risposta da applicare in tutti i casi”: 14 di settembre di 2017.
    71 intervista realizzata il 10 settembre di 2017 edita il 28 settembre: “Perché ascolto molti commenti – rispettabili perché dicono loro figli di Dio, ma sbagliati – sull’Esortazione apostolico postsinodal. Per capire Amoris Laetitia bisogna leggerla di principio a fine”:
    http://blogs.herdereditorial.com/la-civilta-cattolica-iberoamericana/la-gracia-no-es-una-ideologia/
    E così l’hanno capito e si applica in Germania, Belgio, Malta, la regione di Buenos Aires, Sicilia, Catania, “ecc.”…
    Caro Direttore, deve compiere quello che predisse il Signore quando ritorni:
    “TROVERÒ FEDE NELLA TERRA? Lc 18: 8.
    Saluti.

  • Caro Direttore.
    È assurdo insistere perché Francesco l’ha lasciato già molto chiaro: gli sbagliati sono gli altri, egli no
    “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati e risposati, questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io”:
    http://www.zonalocale.it/2016/05/03/-nessuno-si-deve-sentire-escluso-dalla-chiesa-/2047
    “Non ci sono altre interpretazioni”.
    http://w2.vatican.va/content/francesco/es/letters/2016/documents/papa-francesco_20160905_regione-pastorale-buenos-aires.html
    Francesco correggendo il Signore in Giovanni 8: 11:
    “A volte mi dà un misto di pena e di indignazione quando qualcuno si premura di spiegare l’ultima raccomandazione, il “non peccare più”: 2 di giugno di 2016.
    “Ma no, non e no!” a Giovanni 8: 11: nella sua 69 intervista in libro di 31 di agosto di 2017.
    “Non lasciatevi imprigionare della nostalgia di poter avere una sola risposta da applicare in tutti i casi”: 14 di settembre di 2017.
    71 intervista realizzata il 10 settembre di 2017 edita il 28 settembre: “Perché ascolto molti commenti – rispettabili perché dicono loro figli di Dio, ma sbagliati – sull’Esortazione apostolico postsinodal. Per capire Amoris Laetitia bisogna leggerla di principio a fine”:
    http://blogs.herdereditorial.com/la-civilta-cattolica-iberoamericana/la-gracia-no-es-una-ideologia/
    E così l’hanno capito e si applica in Germania, Belgio, Malta la regione di Buenos Aires, Sicilia, Catania, “ecc.”…
    Caro Direttore, deve compiere quello che predisse il Signore quando ritorni:
    “TROVERÒ FEDE NELLA TERRA? Lc 18: 8.
    Saluti.

  • Catholicus ha detto:

    I frutti del Concilio (ovviamente il Vaticano II), sempre più rigogliosi, succosi e saporiti. Un piccolo assaggio, per averne conferma :
    http://www.unavox.it/FruttiPostconcilio/NuoviPreti/Esempi_aggiornamento_pastorale.html

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @Catholicus
      Credo che il grido “no pasaran” fosse di origine francese e poi fatto proprio da Dolores Ibarruri, la pasionaria spagnola repubblicana.
      Citazione a parte, sono già passati! Altrochè “non passeranno”.

  • Pasquino ha detto:

    … e fu così che gli adulteri polacchi si recarono in Germania a ricevere l’Eucaristia … mangiando la loro condanna … con il beneplacito del misericordioso argentino …

    • G.Gervasi ha detto:

      Per quanto mi riguarda, non riesco a capire la fame e la sete di adulteri, omosessuali, persone in stato di peccato mortale, etc. etc. per la santissima Eucarestia ed il vociferare nella chiesa modernista sul loro “diritto” a riceverla.
      Ma da dove viene?
      Che sia un moto dello Spirito Santo il confermarli nel loro stato di peccato, non facendo loro sentire la necessità del pentimento e dell’assoluzione, e conducendoli a forza verso l’altare?
      Ma che meraviglie ci rivela la nuova chiesa modernista e progressista!
      Tale fame e sete si associa di solito ai mistici, grandi e piccoli, che nel loro cammino spirituale hanno raggiunto un grado di perfezione tale da struggersi d’amore e di desiderio per il Signore sotto le specie eucaristiche.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Gervasi, amico mio, solo una nota a margine. Tra gli ”indegni” (adulteri e gente in peccato mortale) metta i ”sodomiti”, non gli ”omosessuali”. Se no fa sapere a tutti di non averci ancora capito niente di morale cattolica 😉

        • Giusy ha detto:

          😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴

  • Sulcitano ha detto:

    Grazie a Dio, nella Chiesa Cattolica, c’è finalmente, aria di vento nuovo proveniente dalla Polonia, è solo un refolo che presto, scuotera’ le menti e le coscienze dei credenti e condurrà verso un sano e vigoroso risveglio. Alziamo le nostre mani al Cielo, e con cuore riconoscente a Gesù nostro Dio Salvatore, eleviamo il nostro canto di lode, di ringraziamento e di adorazione. Prostrati preghiamo riconoscenti, il nostro meraviglioso e misericordioso Padre, Dio Uno e Trino. Alleluia, alleluia,alleluia. Gloria al Re dei re e Signore dei Signori, Colui che è, che era e che sarà, l’Onnipotente d’Israele e del mondo intero.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

    • Rita ha detto:

      Si, Sulcitano! Prostrati preghiamo, ringraziamo, lodiamo il nostro Dio! Innalziamo un sacrificio di lode al Re dei re, a Colui che era, che è e che sarà! Perché i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri, le Sue vie non sono le nostre vie. Lui sa come salvare la Sua Chiesa, non la lascerà perire, a tempo debito interverrà con i Suoi strumenti.
      SEMPRE SIA LODATO!

  • Veronica ha detto:

    Bella foto! Non ho mai visto i membri di una Conferenza episcopale vestiti da vescovi durante una loro sessione!!!

    • Fren Go ha detto:

      Io ieri ho visto un prete in talare e stavo per chiedergli che lavoro facesse (presumo fosse un prete…)

  • adriana ha detto:

    Divertente come spettacolo grottesco.Ma “divertente” appunto.Ossia tendente a divergere.allontanare l’attenzione dei credenti dalle osservazioni più profonde e gravi esposte nei “Dubia”.Dove non solo viene chiesta chiarezza sulla Comunione ai divorziati.(pure,stabilire cosa sia una famiglia cristiana è importante),ma soprattutto viene chiesta chiarezza sulla conseguente liceità di commettere qualunque atto delittuoso purchè in sintonia con la propria coscienza,il personale discernimento,l’individuale sensibilità o assenza della medesima.Eh,si! Gli scimmioni proiettati sulla facciata di s.Pietro sono gli esempi da imitare secondo il N.O.

  • Sempliciotto ha detto:

    Il grande pensatore Blaise Pascal pose un forte attacco alla “casistica”, ovvero un metodo etico usato dai pensatori cattolici dell’inizio dell’era moderna (specialmente i Gesuiti); esso era un sistema d’interpretazione accomodante verso le debolezze umane, che riconduceva tali atti (cioè i peccati) ad una casistica che li classificava e li valutava in modo tale da ridurre o annullare la colpa del peccatore.

    Pascal, nelle sue Lettres provinciales, denunciò la casistica come un mero utilizzo di ragionamenti vuoti e complessi per giustificare il lassismo morale e ridurre così la responsabilità etica dell’uomo di fronte a se stesso e di fronte a Dio.

    Lo stesso Papa Alessandro VII, spinto anche dalle sue Lettere , condannò diverse proposizioni e tesi dei gesuiti casisti.

    A questo proposito, per richiamare l’attenzione su questo metodo eretico di discernimento vorrei rendere presente un fatto realmente accaduto e perfettamente pertinente, raccontato direttamente dal Gigante del Gargano, San Pio da Pietrelcina.

    L’episodio è narrato da padre Tarcisio da Cervinara. Il confratello del santo racconta: “Il Padre usava dire che il diavolo è una creatura cattiva, malvagia, perfida costituzionalmente, ma resta sempre un angelo decaduto, perciò dotato di un’intelligenza superiore a quella degli uomini, anche se pervertita.

    Il Serafino di Pietrelcina ebbe modo di sperimentare tale intelligenza, subdolamente sottile. E la sperimentò in un modo del tutto singolare.

    Il Padre raccontò così l’accaduto:
    “Una mattina, mentre stavo confessando gli uomini, mi si presenta un signore alto, snello, vestito con una certa raffinatezza e dai modi garbati, gentili. Inginocchiatosi, questo sconosciuto incomincia a palesare i suoi peccati che erano di ogni genere contro Dio, contro il prossimo, contro la morale, tutti aberranti.

    Mi colpì una cosa: per tutte le accuse, dopo la mia riprensione, fatta adducendo come prova la parola di Dio, il Magistero della Chiesa, la Morale dei Santi, questo enigmatico penitente controbatteva le mie parole giustificando, con estrema abilità e con ricercatissimo garbo, ogni genere di peccato, svuotandolo di qualsiasi malizia e cercando allo stesso tempo di rendere normali, naturali, umanamente indifferenti tutti gli atti peccaminosi.

    E questo non solo per i peccati raccapriccianti contro Dio, Gesù, la Madonna, i Santi, che indicava con perifrasi irriverenti senza mai nominarli, ma anche per i peccati che erano moralmente tanto sporchi e rozzi da toccare il fondo della più stomachevole cloaca.

    Le risposte che questo enigmatico penitente dava di volta in volta alle mie argomentazioni, con abile sottigliezza e con ovattata malizia, mi impressionavano. Tra me e me, interrogandomi, dicevo: “Chi è costui? Da che mondo viene? Chi sarà mai?”. E cercavo di fissarlo bene in volto per leggere eventualmente qualcosa tra le pieghe del suo viso; e allo stesso tempo aguzzavo le orecchie ad ogni sua parola in modo che nessuna di esse mi sfuggisse per soppesarle in tutta la loro portata.

    Ad un certo momento, per una luce interiore vivida e fulgida, percepii chiaramente chi era colui che mi stava dinanzi. E con tono deciso ed imperioso gli dissi: “Di’ viva Gesù, viva Maria!”.
    Appena pronunziati questi soavissimi e potentissimi nomi, Satana sparisce all’istante in un guizzo di fuoco, lasciando dietro a sé un insopportabile fetore”.

    Tarcisio da Cervinara, “Il diavolo nella vita di Padre Pio”, pp. 47-48

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Buongiorno Dottore,
    stavo giusto aspettando questo post, avendo letto il Suo articolo sulla Bussola questa mattina presto. Articolo del quale La ringrazio.
    Naturalmente sono, come un po’ tutti, in trepidante attesa del documento, anche perché – credo – sarà il primo esempio importante di attuazione dell’Esortazione in esplicita continuità col Magistero precedente (cosa non solo possibile, ma obbligatoria, per quanto complicata). Spero che la qualità del documento non deluda le (almeno, mie) aspettative.
    Non so se sopravvaluto un dato forse soltanto formale, ma la presenza del nunzio papale mi sembra un elemento non trascurabile.
    Vengo, però, alla coda del Suo articolo, dove ci informa del (meritato) conferimento della laurea honoris causa al Card. Muller, per agganciarmi ad un’intervista fattagli il 9.10 e da Lei linkata. Ivi, il Cardinale, faceva la seguente fugace affermazione:
    “if you look at what the Argentine bishops wrote in their directive, you can interpret this in an orthodox way”.
    Sarebbe interessante saperne di più, visto che il documento argentino – di fatto – è stato pietra di scandalo forse più dell’Esortazione stessa.
    Quindi, sono a chiederLe:
    1) è al corrente di altri luoghi in cui il Cardinale potrebbe aver sviluppato questa affermazione?
    2) perché alla Bussola non mettete in cantiere un approfondimento sul tema con lui?
    Sarebbe assai utile, sia per noi osservatori della domenica, sia per gli “operatori del settore”, sapere come un ex Prefetto pensi debba essere letta un’indicazione a mio parere ancora più ambigua del documento di cui dovrebbe essere interpretazione (mi riferisco al combinato disposto dei punti nn. 5 e 6).
    Grazie dell’attenzione e buona giornata.

    • Sempliciotto ha detto:

      @spettro
      Ottima proposta!

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Sarebbe una gran cosa; loro i contatti col Cardinale li hanno e adesso il Cardinale è molto più libero di parlare…

    • Nemo ha detto:

      Se può essere d’aiuto, ecco alcune affermazioni fatte dal Cardinal Muller durante un’intervista concessa a Il Timone, n° 160 (da notare che allora era ancora in carica come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede):

      «Il divorzio non è un cammino per la Chiesa, la Chiesa è per l’indissolubilità del matrimonio. Io ho scritto molto, anche la congregazione per la Dottrina della fede ha fatto tanti documenti, il Concilio Vaticano II ha detto molto sul matrimonio e la dottrina della Chiesa è molto chiara».

      «Abbiamo la dottrina della Chiesa che è espressa anche nel catechismo, nel concilio di Trento, nel concilio Vaticano II, in altre dichiarazioni della nostra congregazione. La pastorale non può avere un altro concetto rispetto alla dottrina, la dottrina e la pastorale sono la stessa cosa. Gesù Cristo come pastore e Gesù Cristo come maestro con la sua parola non sono persone diverse».

      «La misericordia di Dio non è contro la giustizia di Dio. Il matrimonio è un sacramento che fonda il legame indissolubile tra i due coniugi. Nuove strade e nuovi cammini devono approfondire il sapere della dottrina. Tanti non lo conoscono e pensano che il matrimonio sia solo una festa che si celebra nella chiesa, ma i coniugi si danno la parola di vivere insieme integralmente, nel corpo, nel sesso, nell’anima, nella fede, nella grazia di Dio. Dobbiamo aiutare anche quelle persone che sono in una situazione molto difficile, ma se il matrimonio è indissolubile non possiamo sciogliere il matrimonio. Non c’è una soluzione, poiché il dogma della Chiesa non è una qualsiasi teoria fatta da alcuni teologi, ma è la dottrina della Chiesa, niente altro che la parola di Gesù Cristo, che è molto chiara. Io non posso cambiare la dottrina della Chiesa».

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Ecco un estratto proposto da M. Tosatti

      http://www.lanuovabq.it/it/ecco-la-via-polacca-allamoris-laetitia

      • Gioacchino guzzardo ha detto:

        Scusate,ma chi è questa Giusy?
        Non capisco.
        Grazie.

        • Giusy ha detto:

          Perché non li chiede direttamente a me, “Gioacchino”? Sono una persona che sta molto soffrendo per il tradimento che sta osservando nella Santa Chiesa Cattolica a Cui si è Convertita con San Giovanni Paolo II e che da mesi cerca conforto su questo blog. Nella maggior parte dei casi lo trovo in tanti Fratelli di Cammino Spirituale, poi c’è qualche troll innamorato di bergoglio anziché di Gesù Cristo che invece di conforto mi offre persecuzione, ma sempre con grande “miSSericordia” ovviamente.