DOMANI A ROMA LAICI DI TUTTO IL MONDO DISCUTONO SULL’AMORIS LAETITIA. SOTTO LO SGUARDO DEL VATICANO E DEL PAPA.
21 Aprile 2017
Marco Tosatti
Domani, a Roma, all’Hotel Columbus, dalle 10 di mattina fino al tardo pomeriggio un gruppo di laici cattolici, provenienti da diverse parti del mondo, esporranno le loro ragioni di perplessità e disagio nei confronti della confusione creata da interpretazioni opposte dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”. Starà poi a chi di dovere – a chi ha cioè il compito istituzionale di creare unità e non provocare divisioni nel gregge che gli è stato affidato – decidere cosa fare.
Piacerebbe molto ai tifosi e ai palafrenieri della squadra attualmente al potere nei Sacri Palazzi che dal Convegno – che si intitola “A un anno dall’Amoris Laetitia. Fare Chiarezza” partissero anatemi, ultimatum, imposizioni e date cogenti. Per buttarle, come si dice a Roma, in caciara, e dimostrare che è un raduno di gente ostile al Papa. Resteranno delusi, molto probabilmente; e comunque, anche se così fosse, resterebbe neanche sfiorato il problema centrale: e cioè che il disagio che si avverte, la confusione e la scarsa chiarezza che si percepisce restano, e non basta qualche “balconazo” o qualche bagno di folla plaudente a dissiparlo.
Qui sotto pubblichiamo il comunicato diffuso ieri sera dagli organizzatori. Ma ci sembra opportuno riportare subito quello che ha detto Riccardo Cascioli, direttore de “Il Timone” e de “La Nuova Bussola Quotidiana”, motore dell’appuntamento.
“Ci si aspetta che le ragioni di chi nella Chiesa nutre perplessità ed è preso da disorientamento per certi modi in cui è stata presentata e applicata l’Amoris Laetitia vengano prese seriamente in considerazione innanzitutto dai vertici vaticani. Ciò implica ovviamente che il Papa risponda ai dubia espressigli da alcuni cardinali, i quattro firmatari della lettera oltre a diversi altri”. Cascioli si attende poi che “cessi nella Chiesa la caccia alle streghe, l’intimidazione continua condita di beffarda irrisione, la criminalizzazione di chi – indicato come ‘nemico del Papa’ – osa esprimere perplessità sull’uno o l’altro aspetto della vita ecclesiale”.
Ecco il comunicato.
CONVEGNO DEL 22 APRILE 2017 “FARE CHIAREZZA” SULL’AMORIS LAETITIA/ COMUNICATO NUMERO 4
C’è chi si augura un flop di presenze per poi irridere – conformemente alla propria visione misericordiosa del dibattito ecclesiale – gli organizzatori. C’è chi auspica addirittura una vera e propria dichiarazione di guerra contro papa Francesco, così da chiudere ogni spazio al dissenso interno alla Chiesa, dunque stroncandolo. C’era chi sperava che nessuno, al di fuori dei promotori, parlasse del Convegno, così che il tutto per l’opinione pubblica neanche esistesse.
Auguri, auspici, speranze che sembrano oggettivamente destinate a restare tali. Le presenze si prevede non mancheranno; le dichiarazioni di guerra non ci saranno; il silenzio-stampa sul Convegno è già stato ampiamente ‘infranto’ da media autorevoli, tanto che perfino alcuni siti turiferari tra i più sbracati sono stati costretti in qualche modo a dare la notizia, magari obtorto turibulo.
Nell’ultimo comunicato abbiamo citato ad esempio l’articolo di Philip Willan sul ‘Times’ del 17 aprile (rilanciato e ampliato con la stessa firma su ‘Italian Insider’ del giorno seguente). In questa occasione ci sembra utile citare un paio di considerazioni espresse il 19 aprile da Marco Politi nel suo blog de ‘Il Fatto quotidiano’. Sotto il titolo “Papa Francesco, gli oppositori continuano la guerra sotterranea. Ma Bergoglio rimane impassibile”, Politi esprime le sue riflessioni su quella che ritiene una guerra senza quartiere e senza compromessi in corso nella Chiesa. Riflessioni legittime, su cui è altrettanto legittimo dissentire. Sviluppando il suo ragionamento, il collaudato vaticanista fa poi onestamente una considerazione – a proposito della possibilità della comunione ai divorziati risposati – su cui si può anche essere d’accordo: “Non c’è dubbio che tra la posizione di Giovanni Paolo II, totalmente intransigente su questo punto, e l’atteggiamento pastorale di Francesco la differenza sia netta”.
A poche ore dall’appuntamento romano di sabato 22 presso l’Hotel Columbus (10.00-12.00 e 14.00-16.30), in cui laici di tutto il mondo porteranno la loro testimonianza a proposito dell’esortazione post-sinodale ‘Amoris laetitia’, Riccardo Cascioli (direttore dei due media cattolici promotori, ‘La Nuova Bussola Quotidiana’ e ‘Il Timone’) palesa le proprie aspettative: “Ci si aspetta che le ragioni di chi nella Chiesa nutre perplessità ed è preso da disorientamento per certi modi in cui è stata presentata e applicata l’Amoris laetitia vengano prese seriamente in considerazione innanzitutto dai vertici vaticani. Ciò implica ovviamente che il Papa risponda ai dubia espressigli da alcuni cardinali, i quattro firmatari della lettera oltre a diversi altri”. Cascioli si attende poi che “cessi nella Chiesa la caccia alle streghe, l’intimidazione continua condita di beffarda irrisione, la criminalizzazione di chi – indicato come ‘nemico del Papa’ – osa esprimere perplessità sull’uno o l’altro aspetto della vita ecclesiale”.
Ricordiamo che del Convegno “Fare chiarezza” sull’Amoris laetitia saranno protagonisti laici provenienti da Paesi diversi: Anna M. Silvas dall’Australia, Claudio Pierantoni dal Cile, Jűrgen Liminski dalla Germania (tutti e 3 tra le 10.00 e le 12.00), Douglas Farrow dal Canada, Jean-Paul Messina dal Camerun, Thibaud Collin dalla Francia (dalle 14.00 alle 16.30).
La cartella-stampa a disposizione dei media conterrà le biografie dei relatori, alcuni articoli sul tema dell’ ‘Amoris laetitia’ apparsi nei media organizzatori, il testo dei dubia inviati da alcuni cardinali a papa Francesco e poi pubblicizzati dopo quasi due mesi, in mancanza di una risposta.
Chi fosse interessato al testo delle relazioni può farne richiesta entro venerdì 21 sera a Giuseppe Rusconi: giusepperusconi1@gmail.com / 392 11 73 677 (il testo sarà inviato sabato mattina presto).
L’ingresso è libero, senza prenotazione. Le relazioni saranno in francese (3), in inglese (2), in italiano (1). E’ prevista la traduzione simultanea.
Per altre informazioni e richieste di interviste rivolgersi per favore a Giuseppe Rusconi: giusepperusconi1@gmail.com, cellulare 392 / 11 73 677.
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.
Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina
Condividi i miei articoli:
Tag: amoris laetitia, cascioli, CONVEGNO, dubia, il timone, LA NUOVA BUSSOLA QUOTIDIANA, papa, roma
Categoria: Generale
Buon lavoro per la Chiesa tutta e speriamo che anche le testate e i media cattolici diano la notizia del convegno di oggi . Purtroppo ho impressione che la vulguata in molte sacristie (e confessionali ? ) sia che la NBQ è il Timone sono i veri responsabili della confusione e divisione nella S. Chiesa. Prego per le intercessioni di San Giovanni Paolo II che la Divina Misericordia illumini i cuori di quei Pastori che sono restati fino ad ora inspiegabilmente in silenzio, perché per FARE CHIAREZZA prendano posizione secondo la Verità della Rivelazione sull’ oggettività dei Sacramenti, come insegnato per oltre 2000 anni dal Magistero della S. Chiesa.
I Dubia su A.L. in particolare sul cap. VIII e le sue note, sono stati avanzati (dai Cardinali firmatari e non solo)
ESCLUSIVAMENTE per amore in ordine alla salvezza delle anime di tutti i fedeli.
Anche la Madonna e San Giuseppe sono certo accompagneranno e sosterranno i lavori del convegno odierno.
I hope these people have a nice time in Rome and go to some good restaurants, because I can’t see anything coming from their conference that will really make a difference.
That’s right!
https://www.youtube.com/watch?v=E3FcmvqdlTw
Questo è il link di una piccola parte del filmato in cui il professore Bernardino del Boca afferma che il cardinale Martini sarebbe stato probabilmente l’ultimo papa col nome di Pietro II°, e che avrebbe messo fine alla Chiesa Cattolica…
Impossibilitato dalla malattia e dalla morte fisica, il Cardinale Martini ha lasciato al suo successore Francesco il compito di portare a compimento il suo piano?…
Il professore Bernardino del Boca, teosofo, chiaroveggente, “iniziato” in Oriente della Grande Fratellanza Bianca Sarmoun, fondatore del Villaggio Verde per il Nuovo Piano di Coscienza, a Cavallirio in provincia di Novara, raccontava di frequentare l’Arcivescovado di Milano.
Personalmente devo molto al Professore: mi fece leggere i Livelli Confidenziali di Scientology, ricevuti dalla Cia, quando ne faceva parte, e le reali origini da cui il Fondatore L. Ron Hubbard trasse parte delle sue conoscenze: Aleister Crowley, l’Ordo Templi Orientis e Adam Weishaupt, il Fondatore degli Illuminati.
Se non altro non verrà loro imputato il peccato di omissione.
Gli errori vanno sempre denunciati, poi Dio vede e provvederà a suo modo.
Sono d’accordo con lei.
Il tempo passa e spallucce dopo spallucce, l’eresia sedimenta, come la sabbia nel fondale marino dopo lo scuotimento delle onde, i cattolici eretici gioiscono, i tiepidi e sono la stragrande maggioranza hanno in testa solo una cosa ” Sì alla Comunione ai divorziati risposati, finalmente la Chiesa è al passo coi tempi” punto, discorso finito, senza nessuna riflessione o approfondimento, poi ci sono i cattolici ortodossi che piano piano si rassegnano, perché tanto lo spallucciamento non avrà fine.
Il 22 aprile verrà fatto un’ammirevole dibattito sull’AL, né verrà rimarcata l’eresia, inviata la relazione finale in Vaticano, risultato?
Spallucce 🙍…. e avanti come niente fosse, tanto il gregge è più preoccupato della Pensione (garantita a pochi) che del Paradiso (ormai garantito a tutti).
In questi casi il nemico non si sconfigge combattendolo, ma ignorandolo.