UTERO IN AFFITTO. LA CASSAZIONE DECIDE, MA NON A SEZIONI UNITE. GANDOLFINI: VIOLATA LA LEGGE.
12 Ottobre 2016
Marco Tosatti
L’Europa ha rigettato per la quinta volta il tentativo di far passare la step child adoption, GPA, Gestazione per altri, o come viene comunemente chiamata, l’utero in affitto. Ma oggi alle 12 dopo le due clamorose decisioni della prima sezione della Cassazione che ha deciso per l’adozione di un bambino a favore di una coppia di donne, la sesta sezione deciderà, per la prima volta, per l’adozione di un bambino da parte di una coppa di due uomini sposati all’estero.
Secondo il Comitato Difendiamo i nostri figli si tratta, ancora una volta di un atto che viola così, ancora una volta, la legge che impone che una decisione così delicata venga assunta dalle sezioni unite, così come richiesto invano dalla Procura generale per i due casi precedenti.
“C’erano infatti tutte le condizioni per farlo: il caso contraddittorio, il fatto che il parlamento ha stralciato la stepchild adoption e il clamore mediatico e l’importanza che l’opinione pubblica assegna al problema delle adozioni per coppie delle stesso sesso, si veda il caso di Niki Vendola.
Di fatto c’è il tentativo di far passare per via giurisprudenziale la stepchild adoption, ovvero l’adozione del figlio biologico del partner, stralciata dal ddl Cirinnà dopo le grandi manifestazioni di piazza. Si cerca cioè di legittimare l’abominevole pratica dell’utero in affitto – che mercifica la donna e il nascituro – dal momento che è contro ogni evidenza scientifica che due uomini possano generare una bambino, senza rivolgersi al mercato dei gameti e dell’utero di una donna. Un turpe commercio illegale in tutti i Paesi Ue e recentemente condannato anche dal Consiglio d’Europa”.
Così recita un comunicato del Comitato.
Per difendere il diritto dei bambini ad non essere programmati fin dal concepimento orfani di madre o di padre, mercoledì 12 ottobre Massimo Gandolfini, tutto il vertice del Family day e numerosi deputati e senatori della Repubblica manifesteranno a Roma, in Piazza Cavour, davanti alla Corte di Cassazione, alle ore 12, rilanciando l’appello a tutti gli organi competenti e al Presidente Mattarella, affinché venga rimessa ogni decisione sulla stepchild adoption alle sezioni unite della Cassazione.
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