BESTIARIO CLERICALE. INFAMIE SU BXVI. FOLLIE LITURGISTE. IL BUON SENSO DI MONS. CROCIATA.
12 Gennaio 2019
Marco Tosatti
Cari stilumcuriali, oggi pomeriggio avrei voluto starmene tranquillo, e rispettare la regola auto inflitta di cercare di non pubblicare più di un articolo al giorno. Purtroppo la mia tranquillità è stata infranta da un’amica, che mi ha inviato il tweet di Austen Ivereigh. Austen Ivereigh è un collega che è stato press officer del card. Murphy O’Connor (quello la cui procedura per un’accusa di abuso alla Congregazione per la Fede è stata impedita d’autorità dal Pontefice; uno dei membri più noti della “Mafia d San Gallo”) e cofondatore di Catholic Voices in UK. Ivereigh è uno dei più vocali difensori dell’attuale establishment, o gruppo di potere che governa la Chiesa. La versione anglofona di uno Spadaro o di un Tornielli, per intenderci.
Il tweet si riferiva alla rivelazione della diocesi di Pittsburgh di cui abbiamo scritto ieri. E cioè del fatto che il card. Donald Wuerl fosse a conoscenza delle attività extra-pastorali del card. McCarrick ben prima del giugno 2018; e in particolare già dal 2004. Quindi, come ha detto e ripetuto a più riprese l’arcivescovo Viganò, Wuerl non ha detto la verità.
Deve ammettere Ivereigh (senza peraltro dire, Dio non voglia, che Viganò aveva ragione):
“È chiaro che Wuerl ci ha deviati, l’estate scorsa, ma perché? Perché nascondere quello che gli avrebbe fatto fare una bella figura. Ovviamente (mi sembra) per proteggere il Vaticano, e specialmente Benedetto XVI che sapeva che sarebbe stato accusato dai media per aver mancato di agire contro McCarrick”.
Quando Viganò ha reso pubblica la sua testimonianza, la Bergoglio Press Gang ha subito avanzato dubbi e riserve sul fatto che Benedetto XVI avesse comminato sanzioni e/o restrizioni di qualche tipo a McCarrick. La storia è andata avanti per un po’, fino a che il card. Ouellet, nella sua risposta a Viganò, ha ammesso che queste restrizioni c’erano, e che egli stesso le aveva comunicate a Viganò (e, presumibilmente, all’arcivescovo di Washington, dove McCarrick risiedeva, cioè Wuerl). Quindi come fa, a fronte di un fatto noto, pubblico e ufficiale, dire che la menzogna di Wuerl era per proteggere Benedetto XVI, che aveva agito contro McCarrick? Facendo circolare di conseguenza, ancora, che potrebbe sempre intrappolare persone non al corrente, la menzogna di un’omissione da parte di Benedetto? Mi sembra che l’Oscar 2019 per la disonestà intellettuale abbia già un candidato di spicco.
Proteggere il Vaticano. Quello può essere plausibile. E i fatti lo confermano. McCarrick godeva di protezioni altolocate, in Vaticano. Viganò ne ha fatto i nomi. Ma sono proprio queste protezioni che – temiamo – non si vuole vengano portate alla luce. Forse perché se qualcuna di queste persone venisse toccata potrebbero emergere dossier finora silenziosi. Ma basta ricordare alcun fatti, per intuirlo. DiNardo è venuto a Roma chiedendo un’inchiesta apostolica sul caso McCarrick, che avrebbe portato alla luce tutto. Il Papa ha detto di no. Invece di un’indagine giudiziaria, che metterebbe in luce fatti e complicità, anche presenti e attuali, il Vaticano ha preferito procedere con un’inchiesta amministrativa, verso McCarrick. Su cui, come sappiamo, non solo il Pontefice, ma nessuno degli eminentissimi chiamati in causa ha proferito una sola parola. E anche la bocciatura preventiva della commissione d’inchiesta laica – quindi fuori del recinto clericale, tanto, a parole, disprezzato – a nostro modesto parere aveva lo scopo di eliminare il rischio di scoperte imbarazzanti.
Se le Catholic Voices sono queste, meglio il silenzio.
Il secondo capitolo del Bestiario è, a nostro parere, divertentissimo. Lo troviamo sul blog di Messainlatino.
Segnaliamo l’articolo della rivista “Theologica et Historica” (rivista della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna) scritto da mons. Tonino Cabizzosu, docente di storia della Chiesa.
Se i nostri lettori avranno la pazienza di leggere le note 32 e 33 della pagina della rivista fotografata sopra, constateranno che, per l’illustre monsignore, un gravissimo problema della Chiesa in Sardegna è la deriva “filotridentina o anticonciliare[non si capisce l’equivalenza dei termini usati]” dove “è presente una frangia consistente di giovani sacerdoti critica verso le aperture dell’ecclesiologia conciliare”.
Chiese vuote, pederastia e omosessualità, corruzione, ruberie, e quale è il problema? Coloro che celebrano la liturgia tridentina.
Non facciamo commenti: quos Deus perdere vult, dementat prius!
Luigi
Il terzo capitolo fortunatamente è la testimonianza che non tutti, nella Chiesa centrale e/o italiana hanno perso il buon senso per ragioni ideologiche o legate al business dei migranti. È l’intervista che mons. Michele Crociata, ha rilasciato a La Fede Quotidiana. Eccola.
“La Chiesa non può e tanto meno non deve indicare allo Stato come gestire il problema migratorio . In atto un’ invasione islamica.” Lo dichiara in questa intervista che ci ha rilasciato Monsignor Michele Crociata, siciliano, che da poco ha pubblicato per i tipi di Flacconio, un interessantissimo volume dal titolo ” Cristiani e musulmani nei secoli”. Monsignor Crociata è un attento studioso dell’ islam.
Monsignor Crociata, alcuni esponenti della Chiesa cattolica invitano politica e governo all’ accoglienza dei migranti. Che ne dice?
“Per la Chiesa effettivamente lo straniero non esiste e siamo tutti uguali davanti a Dio, senza distinzioni. Per cui giustamente la Chiesa ragiona seguendo i suoi postulati. Tuttavia, quello migratorio è un fatto che va guidato dallo Stato e dalle sue leggi e dunque la Chiesa non può e non deve interferire senza indicare allo Stato come gestire questo fenomeno, non le compete. Aggiungo che il Catechismo della Chiesa dice espressamente che si fa carità e dunque si accoglie, secondo le reali ed effettiva disponibilità”.
Dunque non è pensabile un via libera senza se e ma…
“No. Inoltre uno Stato che si rispetti deve avere cautela nel valutare e controllare chi entra, chi è e da dove viene, se ne ha diritto. Chi bussa alla mia porta lo faccia con educazione, rispettando quando entra le leggi e i costumi, adeguandosi in tutto, nella cultura come nel mangiare , alle abitudini di chi lo ospita, altrimenti sono legittimato a buttarlo fuori di casa. Qui in Italia, per un malcelato senso di buonismo, abbiamo ceduto su tante cose. Certamente la carità non ha confini e i poveri sono tutti uguali senza distinzioni, ma ricordo che la carità parte dai vicini per arrivare ai lontani. Ho la sensazione tavolta, che gli italiani siano persino trattati peggio dei migranti e questo determina il razzismo di ritorno. Penso nel concreto a quei giovani migranti che chiedono il denaro fuori dai negozi. Un errore dare soldi, diseducativo, li si abitua all’ ozio e forse si fomentano strani giri. Probabilmente se fuori dai negozi stazionassero italiani non sarebbero visti con la stessa benevolenza”.
Lei è uno studioso dell’ islam. Esiste un rischio di islamizzazione?
” Non è un rischio, è già esistente, del resto l’ occidente si sta suicidando. Dove si crea un vuoto spirituale, viene riempito e questo sta accadendo. L’ occidente è in fase di autodemolizione”.
L’Islam è compatibile con i valori occidentali?
” Loro, i musulmani, ci sorridono perché ci pensano stupidi o viviamo in modo secolarizzato. Sono certi che prima o dopo, anche per via demografica, ci sottometteranno, è un loro antico disegno. L’islam mira a questo, anche con la forza, vuole dominare. Penso che sia incompatibile con i valori occidentali di libertà, rispetto e democrazia. Solo chi non ha letto il Corano può dire il contrario o che quel libro è misericordioso, un falso. L’ islam è una vera minaccia e il Corano si basa sulla violenza”.
Che cosa pensa dell’ atteggiamento del Papa verso il terrorismo quando di matrice islamica?
” Mi sorprende che non abbiamo mai definito come islamico il terrorismo quando rivendicato e compiuto nel nome di quel credo. Probabilmente, venendo dall’Argentina, non conosce bene l’ islam o mantiene una linea di prudenza estrema”.
Oggi è il 135° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.
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Categoria: Bestiario Clericale
Caro dott. Tosatti, mi ha appena fatto scoprire (dalla lettura delle note della foto) che un mio antenato sacerdote fu un modernista dichiarato e scrisse anche un libro sull’argomento… Non è stata una scoperta piacevole, purtroppo!
Mi consola che la modalità con cui è avvenuta la scoperta mi suggerisce piuttosto chiaramente che il Signore mi ha portato all’attenzione questo antenato perché faccia dire delle messe per la sua anima.
Infatti giusto ieri sera mia moglie si è trovata a riguardare, in modo del tutto casuale e involontario, l’albero genealogico di famiglia (cosa che ovviamente non capita mai!). Così ci siamo messi a dargli un’occhiata assieme e questo antenato sacerdote è rapidamente balzato all’occhio. Mia moglie mi ha suggerito che forse averi dovuto fare dire qualche Messa per lui (chissà perché?) ed ho risposto dubbioso che non avevo notizie al suo riguardo.
Poi stamattina leggo il suo articolo, mi incuriosisce la foto, spulcio le note e… eccolo lì!! Gli stolti la chiamano casualità, noi sappiamo che il nome vero è un altro.
Perciò, mi sembra doveroso ringraziarla per avermi offerto questa “brutta” notizia!
posso solo commentare le cose minime: nella nota 33 della rivista “Theologica et Historica” leggo “Coetus Internazionalis Patruum”, cioè 2 errori su 3 parole in latino, non male; almeno il titolo della rivista invece sarà ancora scritto giusto? Peraltro subito dopo leggo “profi corifei” e qui mi arrendo: sarà “prodi”? o “propri”? o che altro?
mi ricollego all’ultima riga dell’intervista a Monsignor Crociata. L’illustre monsignore afferma : “probabilmente, venendo dall’Argentina, etc…”
Ma anche per noi, che abbiamo vissuto in un paese abbastanza tranquillo, dove cioè le uniche manifestazioni politiche di dissenso verso il governo erano i cortei sindacali, gli stati posti sull’altra riva del mediterraneo sono concettualmente lontani . Prendiamo ad esempio la guerra di Algeria. Nel gennaio di un anno fa fu pubblicato da Neri Pozza un libro comparso in Francia nel 2013. Il titolo originale era “Gouverner au nom d’Allah”. In italiano è diventato NEL NOME DI ALLAH. L’ho acquistato a settembre su di una bancarella e l’ho aperto solo ieri. Il titolo del primo capitolo è “Una testimonianza come introduzione : l’Algeria, dal colonialismo al’islamismo.” E’ la riflessione di un testimone, di un uomo il cui paese, nella fattispecie l’Algeria, si è dovuto misurare molto presto con l’islamismo, fenomeno che, fino a quel momento gli era ignoto.
Dice l’autore BOUALEM SANSAL quanto segue :
Islamismo arrivato in Algeria negli anni Sessanta, all’indomani dell’indipendenza (1962). Uscivamo, , da 132 anni di colonizzazione francese e da una guerra di liberazione durata otto terribili anni (1954-1962) che aveva causato centinaia di migliaia di morti.
Questo vento religioso ci è stato portato da predicatori discreti venuti dal Medio Oriente, per lo più membri dei Fratelli musulmani, allora perseguitati nei loro paesi l’Egitto, dove il loro ideologo era stato impiccato per ordine del presidente Nasser , la Siria dove il presidente Hafez al Assad rendeva loro la vita dura e, in seguito, nel 1982, avrebbe perfino raso al suolo la città di Hama , il loro feudo ; l’Iraq dove il partito laico Baath esercitava un controllo assoluto sulla società ; la Giordania, dove re Hussein reprimeva implacabilmente islamisti e palestinisti ; lo Yemen del Sud governato da un partito marxista leninista che aborriva i religiosi , o così ci venne detto.
Ritornando a noi, il panorama di allora era ben diverso da quello di oggi : ho un dubbio : sarà forse possibile un rapporto ecumenico tra il Vaticano e i Fratelli Musulmani ? Se ho capito bene, la roccaforte del loro potere è oggi l’Università del Cairo, proprio dove Obama fece il suo famoso discorso favorevole all’Islam . Quando Francesco è andato in Egitto è andato prima a quella Università e solo successivamente ad incontrare i fratelli copti, che dai fratelli musulmani erano e sono perseguitati.
Mons. Mariano Crociata vescovo. di Latina non è il Crociata (Michele Antonino) autore del libro. Potete controllare sul sito dell’ editore Flaccovio
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2759_Accusano_Bergoglio_su_denaro_sporco.html
Ci sarebbe questo dietro le possibili dimissioni del pontefice?
Dott. Tosatti varrebbe la pena approfondire?
anche per uno stomaco come il mio leggere l’articolo riportato da unavox è stato piuttosto duro. In verità, visto lo sfondo, mi sono domandato se fossi arrivato sul sito del vaticano. Ma Tornielli and friends non pubblicherebbero mai una storia del genere.
ho consosciuto bene mons.Crociata quando era Segretario CEI. Ho avuto molta stima per lui . Son felice che proprio ora faccia sentire la sua voce. Non mi ero sbagliato .
Non è la stessa persona.
Il mons. Crociata che lei ha conosciuto si chiama Mario ed è vescovo a Latina.
ha mai pensato, caro Tosatti, che Bergoglio stia pensando ad una alleanza con l’Islam per contrastare insieme i corrotti valori dell’occidente ? In fondo una mente che assume Tornielli a capo della comunicazione Vaticana può anche immaginare di realizzare con successo una alleanza con l’Islam ,no?
bravo Marcus, perfetto. La nomina di Tornielli , più che scandalosa e pericolosa , rappresenta il simbolo della qualità delle scelte di questo pontefice .
E’ partita da subito, a seguito del memoradum di mons. Viganò, la campagna a suon di articoli giornalistici e pubblicazioni varie a discredito dei predecessori di Bergoglio quanto alla protezione di cui avrebbe goduto McCarrick , nei cui confronti – si strombazza – soltanto lui ha agito con fermezza togliendogli il cardinalato. E non solo: anche nel caso del fondatore dei Legionari ( idem per la questione dello IOR) si punta il dito contro “quelli ” del passato, dimenticando che: in silenziosa ma operosa discrezione (che non vuol dire “occultamento”) Benedetto aveva dato disposizioni a ben altra condotta di vita a McCarrick, che ha proceduto con la riduzione allo stato laicale di un numero considerevole (non ricordo con precisione la cifra) di preti e persino vescovi, di cui sono rimaste sconosciute le identità. E riguardo allo IOR è stato Benedetto ad avviare una riforma delicata e complessa, di cui Bergoglio si sta appuntando al petto qualche medaglia…
C’è sempre un tempo per la semina e uno per la raccolta; e sarebbe corretto, specie in ambiente clericale, informare su persone e fatti con onestà intellettuale e integrità morale!
cara Sconsolata , la vicenda IOR è qualcosa di molto più complesso di quanto non sia stato rappresentato dai giornali . Chissà se un giorno la sola persona (secondo me ) che la conosce nei dettagli , vorrà parlarne . Comunque , Benedetto XVI aveva dato incarico perchè divenisse esemplare ( non solo trasparente ) e firmò la Legge antiriciclaggio con il motu prorpio il 31-12 – 2010 . Bertone lo impedì , modificando la stessa legge , senza informare il Papa , nel febbraio 2012 . Dopo sappiamo cosa è successo. Nulla è stato fatto per ritornare a realizzare l’obiettivo di Benedetto XVI. Il card.Pell lo ha scoperto troppo tardi.
”Benedetto aveva dato disposizioni a ben altra condotta di vita a McCarrick, che ha proceduto con la riduzione allo stato laicale di un numero considerevole (non ricordo con precisione la cifra) di preti e persino vescovi, di cui sono rimaste sconosciute le identità”
Se sono rimaste sconosciute le identità (ed è un male che i fedeli non ne fossero messi al corrente) come fa a sapere che sono stati un numero considerevole? Ci sono dati ufficiali in merito? Grazie.
Sono stati fatti alcuni anni fa. Erano circa 400 sacerdoti e fra 90 e 100 vescovi.
Grazie per la precisazione, dott. Tosatti.
Galati 6:
1 Fratelli, quand’anche uno sia stato còlto in qualche fallo, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. E bada bene a te stesso, che talora anche tu non sii tentato. 2 Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo. 3 Poiché se alcuno si stima esser qualcosa pur non essendo nulla, egli inganna se stesso. 4 Ciascuno esamini invece l’opera propria; e allora avrà motivo di gloriarsi rispetto a se stesso soltanto, e non rispetto ad altri. 5 Poiché ciascuno porterà il suo proprio carico. 6 Colui che viene ammaestrato nella Parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi l’ammaestra. 7 Non v’ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà. 8 Perché chi semina per la propria carne, mieterà dalla carne corruzione; ma chi semina per lo Spirito, mieterà dallo Spirito vita eterna. 9 E non ci scoraggiamo nel far il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. 10 Così dunque, secondo che ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente a quei della famiglia dei credenti.
Caro Tosatti, lei sa naturalemnte chi sono. Conosco Austen Ivereigh ( si pronuncia : ” aiveri” ) dal fatidico anno 2013 , lo conobbi grazie ad un amico americano che mi suggerì peraltro prudenza , temendo che viaggiasse in Italia con lo scopo di censire potenziali amici-nemici del nuovo Pontefice. Mi fu presentato come il biografo ufficiale di Bergoglio . Direi che è una persona di statura ragguardevole , da non sottovalutare affatto .Per esser chiaro , Ivereigh , uno come Tornielli se lo mangia vivo in un solo boccone. Son rimasto infatti sorpreso che Bergoglio non avesse chiamato lui a coordinare l’ufficio stampa . Ma certo lei queste info le ha senza bisogno di me.
mi pare evidente , se quello che lei dice è vero, perchè il Papa non ha nominato questo Inveright , bensì Tornielli . Meglio che una persona di statura si occupi del Papa dall’esterno, e uno senza statura obbedisca ciecamente all’interno a Spadaro.
Se Mons Crociata, dopo l’uscita della CEI (e di Bagnasco) che hanno lanciato il manifesto della Chiesa come partito politico basato sull’immigrazionismo stile sindaci e presidenti PD, ha detto queste cose delle due l’una: O Bergoglio si è dimesso,come dice Gnocchi. O la Chiesa Italiana sta per spaccarsi a metà come una mela.
Se Mons Crociata, dopo l’uscita della CEI (e di Bagnasco) che hanno lanciato il manifesto della Chiesa come partito politico basato sull’immigrazionismo stile sindaci e presidenti PD, ha detto queste cose delle due l’una: O Bergoglio si è dimesso,come dice Gnocchi. O la Chiesa Italiana sta per spaccarsi a metà come una mela.
Caro Direttore:
“Tensione ecclesiastica
Il Papa ha mandato un rappresentante insediamento di Nicolás Maturo, benché la Chiesa venezuelana dicesse che è un presidente “illegittimo e immorale”:
https://www.clarin.com/mundo/papa-mando-representante-asuncion-nicolas-maduro-iglesia-venezolana-dijo-presidente-ilegitimo-inmoral_0_HkW49a2k4.html