LA CEI HA FINALMENTE SCOPERTO LA CAUSA DELLA CRISI DELLA FEDE IN ITALIA. IL PERMESSO DI CELEBRARE IN LATINO.
18 Novembre 2018
Marco Tosatti
È affascinante – da un punto di vista giornalistico; da un’ottica cattolica il discorso è diverso – osservare alcuni fenomeni di autodistruzione di un’antica istituzione, quale è la Chiesa cattolica in Italia. Ci sono capitate sott’occhio due notizie negli ultimi giorni, che ci sono sembrate in strani modi correlate, collegate poi con il metter mano al Padre Nostro e al Gloria da parte degli affaccendati liturgisti modernizzanti. La prima viene da Rimini, da Teleromagna. Recita:
“Mancano i fedeli e la curia di Rimini vende le chiese alla comunità ortodossa. “E’ stata una scelta naturale – commenta sulle pagine del ‘Carlino’ don Danilo Manduchi, economo della diocesi – la comunità rumena aveva bisogno di spazi più grandi”. A pochi mesi di distanza dalla cessione della ex Santa Maria Maddalena delle Celle guidata ora dal prelato ortodosso padre Serafino Corallo, sarà tra poco perfezionata anche la vendita della chiesa di Sant’Agnese che si trova nel pieno centro storico del capoluogo riminese e in cui da tempo non veniva celebrata messa. Le alienazioni da parte della diocesi di Rimini rientrano nel piano di riorganizzazione del bilancio che a tutt’oggi vede un rosso di 22,6 milioni di euro”.
Meglio quello che una sala per party di Halloween, come è accaduto a Napoli, e di una moschea. E poi abbiamo letto su Messa in Latino questo reportage sconcertante:
“Le voci che ci erano giunte sono state confermate: a Roma, in occasione dell’Assemblea della CEI, si è provato a colpire il motu proprio di Benedetto XVI. E quindi lui stesso, che ebbe così cara quella riforma, tanto da affrontare impavido un’opposizione assatanata.
Che cosa è accaduto?
Mons. Redaelli, vescovo di Gorizia (che sappiamo avere conseguito la laurea in diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana) ha asserito che il Messale Antico di Giovanni XXIII era stato abrogato da Paolo VI (e ciò contrariamente a quanto dichiarato da Benedetto XVI nel Motu Proprio) e che quindi il Summorum Pontificum, essendo errate le premesse giuridiche da cui muove i passi, è inefficace nella parte in cui afferma la continuazione di validità del messale antico e ne riconosce l’immutata vigenza ai giorni nostri. Per tale motivo, il motu proprio è un “non-sense” giuridico e la liturgia “tridentina” non è stata legittimamente ristabilita dal motu proprio e non può considerarsi liberalizzata.
Con la conseguenza, sperata dai vescovi più ostili, di una cancellazione totale e senza deroghe di tutti i centri messa nati e fioriti dopo il 14.09.2007
Al che rispondiamo da giuristi professionisti, non semplici dottori in legge in tutt’altre faccende impegnati come l’Eccellenza: quand’anche fosse stata errata la premessa del motu proprio di una liturgia antica numquam abrogata (ed errata non era, come dimostra, a tacer d’altro, la preesistente facoltà di celebrarla con il regime dell’Indulto), il dato essenziale è che il Summorum Pontificum esprime una ratio legis inconfutabile: ossia che la forma straordinaria sia d’ora innanzi liberamente utilizzabile; sempre per le Messe private, e su richiesta di un gruppo stabile per quelle pubbliche. Sicché la critica di Mons. Redaelli, se pur fosse fondata (e non lo è), non avrebbe alcuna incidenza sul diritto canonico vigente dopo il 2007.
A quell’intervento da causidico si è affiancato quello ancor più ostile di Girardi, rettore dell’istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina di Padova (uno degli epicentri delle aberrazioni postconciliari), imbottito della peggiore ideologia dello “aggiornamento”.
Scevro di cognizioni giuridiche ma colmo di tracotanza liturgistica (la nota facezia che circola in Vaticano è che la differenza tra un liturgista e un terrorista è che con il secondo, di solito, si può trattare…), il Girardi ha spiegato che il Summorum Pontificum è pernicioso dal punto di vista della pastorale, poichè contrario alle indicazioni conciliari dei Padri che richiedevano (a suo dire) una modifica radicale all’antico messale. Il che per inciso non è per nulla vero, come dimostra la lettura della costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, che ad esempio non prevede che il prete debba stare girato verso il popolo e al n. 36 prescrive categoricamente: «L’uso della lingua latina, salvo diritti particolari, sia conservato nei riti latini».
A dare manforte al liturgista hanno parlato anche un Vescovo pugliese e mons. Brambilla, vescovo di Novara, che seppur in maniera più elegante ha sferrato un colpo comunque duro contro il motu proprio.
Certo, dopo essersi preoccupati di cambiare le traduzioni inveterate del Gloria e del Padre Nostro, senza che nessuno ne sentisse la necessità (ah, ovviamente non è stato ancora modificato il “per voi e per tutti”: quello sì palesemente in contrasto con la versione originale, ossia con le parole stesse di Nostro Signore che disse: “per voi e per molti”), perché mai le Loro Eccellenze dovrebbero perder tempo ad analizzare i veri motivi della grave crisi di fede in cui sta vivendo la Chiesa Italiana (fuga dai seminari, abbandono della tonaca di molti sacerdoti, crollo della pratica, episodi terribili di omosessualità e pederastia, altari delle teste mozze, crollo dell’ 8xMille alla Chiesa Cattolica, solo per citare alcuni esempi)?
L’urgenza del momento era, a quanto pare, scagliarsi contro la liturgia antica ed auspicarne la messa al bando.
C’è qualcosa di sinistramente psicopatico in tutto ciò ed è l’invidia del fallito: nel crollo delle proprie utopie, nel gelo dell’inverno in cui si è tramutata la radiosa ‘primavera conciliare’, è troppo doloroso guardare in faccia la realtà ed ammettere onestamente i propri errori. Meglio allora cercare di distruggere quel poco che ancora funziona, come lo zelo ed il decoro delle celebrazioni in rito antico e il fiorire delle vocazioni negli istituti religiosi tradizionali. Il caso dei Francescani dell’Immacolata e l’odio per la liturgia immemoriale sono un chiaro esempio di questa insana frenesia di naufraghi impazziti, che cercano di capottare le poche zattere che ancora galleggiano, anziché pensare a salirvi sopra o a costruirne di nuove”.
Su questo link trovate la risposta del canonista, che fa giustizia delle tesi avanzate dai vescovi in assemblea Cei.
C’è veramente da chiedersi se questi signori che campano grazie ai soldi dei cittadini italiani che ancora finanziano l’8 per mille non abbiano altro a cui pensare, se non a limitare il diritto della gente comune di pregare Dio come gli fa più piacere. Invece di ringraziare a mattino, mezzogiorno e sera che c’è ancora qualcuno che a messa ci vuole andare, si mettono ad arzigogolare per trovare il modo di impedirglielo. Se poi questo viene da diocesi dove si vogliono abolire parrocchie, creare le “collaborazioni pastorali” perché mancano i preti e non ci sono vocazioni, che dire? Che forse il vescovo farebbe meglio a porsi domande, prima di andare a occuparsi di chi straordinariamente in chiesa ci va. Nonostante certi Pastori. Come quel Prefetto di Congregazione che si diceva preoccupato perché molti candidati al seminario sembravano tradizionali, rigidi…
Veramente quem deus vult perdere, prius dementat. A meno che non sia un’astuta manovra ecumenica per far diventare tutti ortodossi, o lefevbriani. Ne sanno veramente una più del diavolo, questi prelati.
Oggi è l’84° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”
“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.
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Signori, credo che si manchi il punto: queste reazioni sconclusionate da parte dei vertici della CEI indicano un’emozione ben precisa, cioè la paura verso le realtà cattoliche che fanno riferimento alla Santa Messa tridentina ed al Motu Proprio “Summorum Pontificum” da parte, duole dirlo, da chi dovrebbe più di tutti promuoverlo e difenderlo (e non penso solo ai nostri pastori, ma anche a certi laici e docenti alla moda). La paura che alla fine tutti gli “adattamenti”, gli “aggiornamenti”, le “variazioni pastorali”, i cambiamenti di traduzione e simili non servano in realtà a niente, men che meno a farsi accettare da un mondo che disprezza la Chiesa come mai prima d’ora (prima la temeva, poi covava verso di lei un gelido odio, ora siamo alla derisione apertis verbis, il che è peggio); la paura (o meglio la consapevolezza) che i seminari diocesani e di molti ordini religiosi secolarizzatisi sono miseramente vuoti; la paura che, alla fine della fiera, non resterà in mano niente ai detrattori del Concilio di Trento, ed allora devono correre ai ripari. Sono alla frutta, e sono divisi in sé stessi, anche se non so quanto siano consapevoli di ciò: da una parte il terrore per i superiori che spingono per la fusione col mondo, dall’altra (che lo ammettano o meno) la consapevolezza che stanno perdendo il controllo su queste realtà in continua espansione. Il Motu Proprio “Summorum Pontificum” era stato visto a volte con astio, a volte positivamente e spesso ignorato: d’altro canto, avranno pensato in molti, “normalizzare” le realtà “tradizionali” (cioè cattoliche) le avrebbe definitivamente distrutte, magari seppellendole sotto tonnellate di norme e divieti. Sbagliato: mai, mai come oggi è facile trovare in molte regioni (non in tutte purtroppo, vedasi per esempio la Sicilia) la Santa Messa tridentina, mai come oggi i seminari degli Istituti e delle Congregazioni sotto la “Ecclesia Dei” sono pieni, strabordanti al punto che (lo so per certo) almeno in certi casi non si sa più dove mettere i seminaristi. Quindi, stiamo sereni, preghiamo e sosteniamo queste realtà, anche economicamente e giuridicamente.
Non esiste niente di peggiore e più nefasto di una umanità atea… fisicamente distruttiva tanto quanto un’umanità satanica ma moralmente anche peggiore, perchè se quest’ultima è esplicitamente schierata per il male senza nasconderlo, la prima è doppiamente offensiva e provocatoria agli occhi di Dio perchè compie lo stesso male negandolo. Una società satanica dice che il male è meglio del bene, che l’odio è meglio dell’amore. Una società atea chiama “bene” il male e “amore” l’odio (e lo vediamo anche con le leggi attuali). In entrambi i casi c’è sempre satana al comando ma l’ideologia atea è più facile da diffondere rispetto all’altra perchè dà l’illusione di libertà e autogiudizio all’individuo continuamente alimentato dalla sua superbia e voglia di essere dio di se stesso (e sopra gli altri). Un mondo senza Dio è quello che vogliono costruire. Ma un mondo sotterraneo di schiavitù a satana è quello che otterranno. L’unico Regno sarà con Cristo Re, lo vedranno affinchè siano eternamente consapevoli di essere sconfitti ma non potranno entrare. La cosa più difficile e pericolosa (personalmente) sta diventando amarli. Non li odio ma non riesco ad amarli e pregare per loro. Già fatico a pregare per me. Ma il loro modo (religiosi e laici) di picconare la porta della salvezza è così maledettamente disinvolto e spietato… per gli uomini si prega. Ma siamo sicuri che questi siano ancora uomini e non demòni incarnati? Sono specialisti del dubbio quando si tratta di andare contro la verità rivelata… ma avete mai sentito qualcuno di questi lupi mettere in dubbio le loro eresie? Anche solo parzialmente? Istigano l’incertezza negli altri ma mai li ho ho visti interrogarsi all’inverso e sinceramente sui loro pensieri. Anche ai santi son capitati i dubbi ma li hanno affrontati con la fede e la sottomissione a Dio mentre questi alimentano sempre e solo il loro ego e il disprezzo per il Divino, perciò si mostrano così spudoratamente decisi; non temono di perdere la verità poichè non interessa loro la verità ma solo appagare se stessi ed è normale in quest’ottica che sia tutto più chiaro e tracciato. Sorridono e stringono mani, ma restano lupi al servizio della propaganda umanista-scientista-atea. Spietati.
Ineccepibile dal punto di vista del diritto canonico (in effetti la messa “tridentina” ha pieno diritto di cittadinanza) m velenoso e distruttivo nello spirito e nell’interpretazione: meno male che Gesù Cristo non ha affidato la sua Chiesa a gente come voi!
Miglior commento:
https://opportuneimportune.blogspot.com/2018/11/ignavia-liturgica-breve-osservazione.html
Penso che il misterioso Card. Baronio non avrebbe potuto essere più preciso
Conosco un articolo pubblicato in spagnolo nel 2016 dove si dimostra la vigenza del Messale di Giovanni XXIII.
Il principio dal quale parte Rivista Liturgica ignora la prevalenza del Codice di diritto canonico e anche che la norma liturgica (tra cui la riforma da loro difesa) è sottoposta a posteriori correzioni. In altre parole, la riforma liturgica fatta nei tempi moderi NON È IRREVERSIBILE
Tutta questa faccenda mi porta a farmi questa semplice domanda: ma questi vescovi sono atei, servi di Satana o semplicemente degli idioti?
Forse tutte e tre le ipotesi ???? Molto probabile anche se la terza secondo me ha una componente piu elevata.Ciao
Caro Tosatti , a Piacenza , in pieno centro storico , in via Sopramuro , a 200m dal bellissmo Duomo , ho scoperto per caso una chiesetta , SanGiorgino , sorta( direi intorno al XVI secolo ) per pregare per le anime del Purgatorio . Alle ore 11.15 di ogni domenica si celebra, secondo la Summorum Pontificum , la messa tridentina , autorizzata dal Vescovo , anzi , mi vien detto , a volte con la sua presenza. Ho avuto occasione di partecipare a detta celebrazione. Ho capito finalmente cosa è la famosa “partecipazione interiore ” alla santa messa , quella necessaria per avere dalla liturgia della messa quelle grazie necessarie . Ora farò di tutto per partecipare a detta celebrazione , è come avessi scoperto un tesoro nel campo o una perla preziosa . Qui la fede si vivifica , chi lo nega o lo mette in discussione , o lo fa perchè non ha mai provato , oppure lo sa perfettamente e non vuole che queste grazie si effondano più. Veda lei .
Grazie !!!!!!
http://blog.messainlatino.it/2009/01/messa-piacenza.html
E’ capitato anche a un mio carissimo amico (anche se in una città diversa) il quale mi ha comunicato di aver vissuto la stessa intensa esperienza spirituale.
E pensare che erano decenni che non assisteva a una messa, se non ai funerali durante i quali restava infastidito e gelidamente assente dai vuoti rituali post-conciliari.
Certo che alla Parola di Dio oggigiorno fanno ” dire” tutto ciò che pare e piace a loro, ovviamente INCLUSIONE INCLUSIONE INCLUSIONE INCLUSIONE ………Pero’ tutti zitti e mosca sul calo delle nascite, sulle chiese vuote, sui confessionali vuoti, sullo stupro e violenze sulle donne italiane( ad eccezione di quei sacerdoti che poi vengono etichettati come “rigidi”, non accoglienti e leghisti…) ecc ecc . Sono tanto curioso di sapere come è andata la raccolta dell’8×1000 del 2018 per l’anno 2017…….P.S. comunque l’Europa finalmente s’è desta visto che i partiti sovranisti avanzano ovunque e questo come si legge nell’ articolo dà parecchio fastidio . A proposito i capoccioni della Neo Chiesa 2.0 quando per 4 anni la Sinistra ha governato il Paese e con le sue leggi ha distrutto la famiglia naturale, la vita, corrotto bambini con l’ideologia Gender ecc perché non hanno fiatato?
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/migranti-cardinale-firenze-sfida-salvini-italia-societ-1603812.html
Nicola B. ,
infatti predicano ossessivamente : INCUSIONE . Questo eminente non può non sapere che ormai le risorse intendono ” includersi” da sé ,come questi Algerini che preferiscono l’Italia ,anzi ,la Sardegna alla Spagna ,felicemente guidati da un provvidente tour-operator -https://www.ilgiornale.it/news/cronache/sardegna-algerini-arrivano-tour-operator…
Algeria paese in guerra?
Neppure Bergoglio non può non saperlo , dal momento che il card. Cupich al giornalista che l’interrogava sulle decisioni del papa a proposito degli scandali omosessuali nel clero rispose che Bergoglio nulla poteva sapere di questi ” clericalismi” perchè la sua agenda era MOLTO più vasta . Riguardava il clima e gli immigrati ! ! ! Ma , veramente : ci sono e ci fanno . E fanno anche la vita comoda .
INCLUDERE parola d`ordine ma la realtà è che i nuovi arrivati non ne vogliono sapere di “includersi” loro vogliono “includerci” nei loro usi e costumi, nelle loro tradizioni e cultura, non vogliono integrarsi ma pretendono diritti in primis quello di praticare la loro religione, che la loro legge coranica venga rispettata, sono muniti di telefonini e in costante comunicazione con chi li guida, hanno in orrore la nostra società e non si privano di esprimere il loro disprezzo anche in modo violento ( le donne sono spesso le prime vittime di quel disprezzo) , se e quando trovano una porta chiusa saranno guidati per cambiare itinerario e passeranno altrove per arrivare là dove VOGLIONO arrivare.
L`Europa suicidaria , o che i suoi dirigenti stanno assassinando, si sta svegliando e manifesta con il suo voto nelle urne, un risveglio che terrorizza l`””élite”” che pensa di poter fuggire le proprie responsabilità bollando come populista chi resiste e rifiuta quell`””inclusione”” utopica e suicidaria.
No, non sono impazziti improvvisamente: hanno paura. Ed è perfettamente logico. Papa Bergoglio sta per compiere 82 anni (tanti auguri oltre che buon pranzo!), che sono tanti: un vescovo ormai si suppone che a 75 anni sia troppo vecchio per svolgere le sue funzioni e sia da pensionare. Per quanto tempo sarà in grado di fare il papa senza continue défaillance fisiche? Senza contare che da un momento all’altro la natura potrebbe fare il suo corso. E non è affatto scritto nelle stelle che il successore sarà un docile continuatore della sua linea. Ergo, non hanno più molto tempo davanti per portare a termine o a uno stadio avanzato i loro disegni: devono darsi una mossa prima che sia troppo tardi. E si vede.
Dice l’articolo ” La chiesa cattolica oggi cerca di distruggere quel poco che ancora funziona”.
È una lucida follia che ha però una sua logica e uno scopo : far sì che ciò che rimane della chiesa cattolica sia funzionale alla “chiesa ecumenica” che , gratta gratta, può comprendere solo i protestanti europei non certo gli evangelici americani nè tanto meno gli ortodossi gelosi custodi di una forte identità riconquistata a caro prezzo , che permette loro di vder aumentare dal 1990 fedeli , seminari , sacerdoti e la costruzione di sempre più chiese , oltre quelle comprate da noi.
Ecco perchè la frase conclusiva dell’art.di oggi ” farci diventare tutti ortodosso o lefebriani” è la conseguenza OGGETTIVA dello smantellamento dell’identità cattolica in atto da cinque anni , ma c’è anche una intenzione SOGGETTIVA di Bergoglio e soci che sarebbe ” farci diventare tutti protestanti” attraverso i “processi ” avviati e in fase di attuazione.
Le chiese del nord Europa e poi quella tedesca sono le punte di lancia di questo “processo ” di protestantizzazione della chiesa cattoloca che deve perciò eliminare ciò che lo ostacola.
I princípi luterani sono quelli di una chiesa senza dogmi , del primato della coscienza e della prassi , base del relativismo soggettivo e della società secolarizzata che è figlia delle idee di Lutero.
Quando Lutero chiese alla Chiesa di eliminare i dogmi , i sacramenti , la dottrina e la liturgia della Messa , la Chiesa Cattolica assistita dallo Spirito Santo , quello Vero non quello che secondo Galantino ci stava procurando in quegli stessi anni il “dono” di Lutero , nel concilio di Trento disse NO.
Ora invece in questo processo di avvicinamento la dottrina delMagistero di 2000 anni e ciò che resta della sua bella e sacra liturgia come il Vetus Ordo , cuore della Tradizione, sono macigni sulla via dell’ecumenismo e dunque da abbattere.Magistero e Vetus Ordo vanno assieme.
L’esempio concreto tratto dall’art.di oggi è il vescovo Radaelli di Gorizia che chiede l’eliminazione del Vetus Ordo ed è favorevole a bypassare il Magistero sulla omosessualità ; è infatti quello che rispose picche al parrioco di Staranzano che chideva le dimissioni da dirigente scout dell’educatore(!!!) omosessuale e fresco sposo del suo convivente.
Le comunità protestanti europee ormai ammettono tutto l’ammissibile e sgoganare l’omosessualità come eliminare il Vetus Ordo sono ulteriori passi verso loro .Tout se tient.
L’odio per la Chiesa, le sue tradizioni, le sue devozioni è talmente palpabile che solo uno sciocco oppure un lacchè può negarlo.
L’abolizione della Messa Antica è il logico punto di arrivo, per ora solo in progetto, di 5 anni di bergoglionismo spinto.
Sta a noi semplici fedeli fare tutto il possibile per evitare questa vera e propria vigliaccata da parte della cei dei vescovi apostati e pidioti.
A tal proposito, per chi ancora lo ignorasse, l’8×1000 lo incassa la cei…
Dal giorno dell’approvazione della messa in Latino io non ho mai partecipato ad una.
Non perché sono modernista ma perché non mi è capitato.
Chi pensa che abolirla risolva i danni causati dalla pedofilia e dell’omosessualità ha fuso qualche valvola del cervello
Sto più o meno nella tua stessa situazione, però se dovessero “abolirla” (lo metto tra virgolette perché non possono farlo ma in compenso possono intimidire ministri del culto e fedeli) farò di tutto per assistervi ogni santa settimana. Dovessi andare in capo al mondo.
Caro Grog, caro Astore,
Viaggiate e regalatevi una S. Messa in latino.
Sempreché poi riusciate a tornare alla messa mesta…
Ossequi.
Eccolo qua:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2018/11/18/pranzo-poveri.html
Gloria ed onore al Cristo in terra, povero tra i poveri e servo dei servi.
Nella foto numero 5 i contenuti dei piatti, naturalmente, sono finti, per far credere agli ignoranti come noi che anche il Santo Padre mangia, mentre lui digiuna in silenzio tutti i giorni per solidarietà con i poveri di tutto il mondo e per il bene nostro e di tutta la Santa Chiesa (che cresce sempre nel silenzio e senza fare scena).
Avrà risolto il dramma della fame nel mondo, specie dopo essersi fatto fotografare? In mostra anche gli sponsor, ops: i “benefattori” scrupolosamente ricordati in un articolo dell’Huffpost. Alla fine: chi ha fatto la “carità” ?
Potrebbe bastare questa dose nauseante di protagonismo per oggi. Chi, invece, volesse provare un altro po’ di disturbo, vada a leggersi su “Il Corriere”, l ‘ “appuntino” a mons. Viganò di Aldo Grasso. Un critico d’arte che ha sentito il bisogno di lanciarsi in un trafiletto moraleggiante…
Correggo: Aldo Grasso è critico televisivo.
Credo la CEI abbia ragione: la S.Messa, quella vera, è l’unico ostacolo al trionfo del conciliarismo massonico del Vaticano II e alla sua pastorale.
Questo vi basti per rifiutare quella pagliacciata luterana vomitata da Bugnini e dal suo mesto pappone.
Ossequi.
Beh, allora, quando servono pro domo sua, al neochierico vanno bene anche i legalismi.
Basta che servano ad avviare processi irreversibili…
Gli “”specialisti”” di liturgia pastorale non odiano solo il latino e il Summorum Pontificum ma disprezzano anche il documento conciliare sulla Liturgia che non prevedeva affatto tutte le rivoluzioni che sono state fatte in suo nome e con violenza, ignorano i documenti postconciliari sulla Liturgia che hanno tentato di arginare gli abusi, lo scempio e dottrinale e liturgico ma che sono purtroppo restati lettera morta, Benedetto XVI aveva creato una Commissione nel 2009 per riformare la riforma ma anche quella sua iniziativa è stata neutralizzata dai suoi oppositori.
Ci è stato detto che la liturgia è il cuore della nostra fede , nei fatti la liturgia è sopratutto il laboratorio dove i novatores si divertono a mischiare, a distruggere, ad inventare, a desacralizzare e sfigurare quel che è sacro e bello.
“La vostra cattedrale è un inno vivente di pietra e di luce a lode di questo atto unico della storia dell’umanità: la Parola eterna di Dio che entra nella storia degli uomini nella pienezza dei tempi per riscattarli mediante l’offerta di se stesso nel sacrificio della Croce.
Le nostre liturgie della terra, interamente volte a celebrare questo atto unico della storia, non giungeranno mai ad esprimerne totalmente l’infinita densità.
La bellezza dei riti non sarà certamente mai abbastanza ricercata, abbastanza curata, abbastanza elaborata, poiché nulla è troppo bello per Dio, che è la Bellezza infinita. Le nostre liturgie terrene non potranno essere che un pallido riflesso della liturgia, che si celebra nella Gerusalemme del cielo, punto d’arrivo del nostro pellegrinaggio sulla terra. Possano tuttavia le nostre celebrazioni avvicinarsi ad essa il più possibile e farla pregustare!
Benedetto XVI, omelia durante i Vespri a Parigi nella Cattedrale di Notre-Dame.
A tutti coloro che amano la Tradizione e la bellezza della Liturgia. Non disperiamo. Preghiamo che il prossimo Pontefice Romano sia una persona come per es. il Card. Sarah del tutto votato alla bellezza della Sacra Liturgia.
Il tempo delle Messe sciatte e delle schitarrate, dei preti show man in ciabatte , e’ forse finito. I giovani abbandonano le cerimonie noiose e brutte.Detestano la falsa bonomia e il falso giovanilismo di canzonette similpop a Messa.
Molti giovani invece grazie al Motu Proprio di Benedetto XVI hanno riscoperto la bellezza della Liturgia e le Sante Messe Vetus Ordo sono sempre piu’ piene di giovani.
La bellezza salvera’ Il mondo. La Sacra Liturgia e’ bellezza , oppure non e’ nulla , parafrasando il cardd. Sarah “ O Dio o nulla”
L’unica liturgia che va bene al Miserando ( sed non eligendo) sono i pranzi allestiti in cattedrali o, come oggi, nell’aula Paolo VI.
Ultimo fra gli ultimi…… roba da ridere, anzi da piangere.
Direi che ha imparato bene la lezione degli antichi imperatori romani per ingraziarsi il popolo ci vuole “ panem et circensem” Al panem ci pensa il ristorante Hilton Palace, al circensem ci pensano luie la sua corte….
Parole splendide che vengono dalla mente e dal cuore di un pastore di profonda Fede.Grazie Iris le ho copiate , balsamo della mia mente e del mio cuore.
Poveri vescovi atei. Ho pena per loro. Ormai insignificanti nella sfera che sta loro a cuore, quella civile e mondana, per dimostrare che non sono lazzaroni nullafacenti, ogni tanto si dilettano a spaccare il capello in quattro su temi religiosi. Cambiano una frase di qui, discutono una norma di la, sparacchiano contro il latino oggi e contro un ex (?) papa domani. Immagino lo facciano per vincere la noia e darsi un contegno. Come direbbe il grande Manzoni, sono dei “vecchi malvissuti”!!
Bravo Barboglio, hai fatto centro!
Più la Chiesa si piega al Mondo, più non conta nulla, perché il Mondo sa fare il Mondo molto meglio della Chiesa.
Se qualcuno vuole fare esprimere il suo pensiero al cosiddetto ” vescovo ” di Gorizia….
vescovo@arcidiocesi.gorizia.it
Io l’ho fatto. Sia Lodato Gesù Cristo e non ci indurre in tentazione. Amen
.. ma non sparacchieranno contro il prossimo ex papa
Mi chiedo, e presumo non solo io: ma lo sono o ci fanno ? Perché per dimostrare coram populo una così abissale ignoranza ci vuole coraggio. O la sicurezza che, per loro, le regole (della Chiesa intendo) non valgano nemmeno un passero né un giglio dei campi, o che verranno cambiate on demand…! Che sia per questi vescovi (?) vitale eliminare il Sacrificio incruento del Signore trasformando la S. Messa in un Culto paraprotestante, è evidente ( almeno dovrebbe esserlo) ai più. Che poi il raggiungimento di cotanto obiettivo voglia dire mandare all’ inferno oltre a loro, chi partecipa senza capire cosa è successo, a costoro non importa nulla poiché non credono all’esistenza né dell’inferno né alla divinità di Cristo. Sono NeoAriani che hanno “perfezionato” la vecchia formula, visto che in onore all’approccio “scientifico” credono ché Gesù Cristo sia un mito. L’unica vera speranza possibile è che Dio non li lasci a sé stessi, ma è anche vero che è necessaria la loro collaborazione…
Partecipano dello stesso odio psicopatico le due ridicole scomuniche di don Minutella, che anche lui celebra la messa Vetus Ordo. Caso unico nella triste storia del postconcilio, pagina nera nella storia della Chiesa, purtroppo queste scomuniche non ricevono anche da parte dei blog cattolici la ripulsa che meritano.
Guardare su fb Reportart il filmato sove in grazioso bimbo arabo ,in piazza , decapita un agnello, incoraggiato e applaudito dalle donne presenti…Ok., ok, è un agnello giocattolo…Però il sangue fuoriesce dal collo a ogni colpo di lama ” giusto”…I gesti delle feste li imparano presto —-
Questo è un OT in apparenza…Sapete ..distrutta la stalla e i recinti , gli animali si sbandano e fuggono e qualcuno li cattura e uccide.
Errata c- -dove- e -un-
Inoltre a Terni ( e dove altro ?) il sindaco proibisce la recita natalizia alle elementari ,per non turbare gli….altri.
Adriana ,ciao. Il tuo non è assolutamente un OT anche se sembra tale. Aggiungo inoltre che questi sono proccupati ed impegnati su cinque fronti ( per il resto non glie ne frega niente) : a) farci invadere ed accogliere a più non posso le ” preziose risorse ” specie se islamiche b) incassare pecunia,pecunia, pecunia,c) dialogo interreligioso ovvero dialogo in cui il cattolicesimo si annacqua nell’ incontro con le altre religioni d) annunciare il Vangelo antirazzista con al centro la ” risorsa” e) distruggere e radere al suolo ogni forma di vita che appaia anche lontanamente Cattolica doc. Ovviamente quando parlo di ” questi” mi riferisco solamente agli esponenti più impegnati della Neo Chiesa 2.0. Perché di sacerdoti che predicano il Vangelo di 2000 anni ( senza interpretazioni moderniste) e seguono il Magistero Cattolico di sempre , ce ne sono ancora ( e io ne conosco) ma devono tenere un basso profilo altrimenti c’è il fuoco amico. PS un mio amico sacerdote giovane, abbonato a il Timone , doveva farsi mandare la rivista a casa perché in Seminario i capoccioni la vedevano come il toro vede la cappa rossa del torero…per quanto non potevano sopportare una rivista Cattolica doc….
Nicola B.,
grazie…al cielo qualcuno qui coglie i collegamenti ! Il punto B è
fondamentale ( ritengo ,ad es., che donazioni da parte di paesi “poveri ” come il Qatar e l’Arabia Saudita non siano estranee alle
aperture Vaticane). Resta il fatto che la fede religiosa che viene premiata da S. Marta , e ” vezzeggiata” con mille epiteti lusinghieri e mielosi , è quella islamica ! Se i Cristiani o para-cristiani non si svegliano,
sono destinati a una bruttissima fine. A cominciare dai Capoccia accecati da miserabili ambizioni “professionali” e da rivalità di ” mestiere”.
Adriana, i veri cristiani doc che non hanno perso la Fede e portato il cervello all’ammasso ( e che hanno una minima cognizione dell’Islam)il pericolo lo hanno ormai percepito da una vita. Il problema vero sta nel clero modernista e nei cattocomunisti Love&Peace. Io leggo sempre i commenti dei lettori agli articoli relativi all’Islam nella versione online de il Giornale. Pensa che questo pericolo lo hanno avvertito da sempre nei loro commenti, i lettori più anticlericali, mangiapreti e senza fede italiani….e non sono religiosi…ma il cervello gli funziona ed un pochino l’Islam lo conoscono……P.S mi permetto di suggerirti di comprare il meraviglioso GUIDA POLITICAMENTE SCORRETTA ALL’ISLAM ED ALLE CROCIATE- TUTTO QUELLO CHE VI HANNO DETTO SULL’ ISLAM È FALSO di Robert Spencer ,Edizioni Lindau. Tra l’altro il libro ( meraviglioso e politicamente scorretto al massimo) fa tantissimi paralleli tra ciò che hanno detto Maometto e Gesù con i risultati che puoi immaginare. Ovviamente l’autore ( documentatissimo)che ha scritto anche altri libri su Maometto e l’Islam, vive oggi nascosto e sotto scorta….
P.S per quanto riguarda le aperture vaticane dopo le cospique ” donazioni “arabe ( non ne so niente , cosa è successo? ), potremmo dire come ( pare ma non è sicuro) l’imperatore Vespasiano PECUNIA NON OLET ….
cospiQue?????????????
Terni?
La città della cattedrale sfregiata da un affresco commissionato e approvato dall’allora vescovo?
Forse è meglio così, forse l’Evento degli eventi, rappresentato a scuola, potrebbe portare a ulteriore confusione anche gli alunni originari del luogo che hanno avuto la possibilità di ammirare, nella loro cattedrale, la rappresentazione di quale sia la realizzazione delle ultime finalità della Chiesa.
Meglio non “sovraffollare” anche le loro testoline con storielle riportate su testi che non hanno neppure riscontri registrati…
Mari,
Terni ,si proprio Terni , la città ” beatificata” dalla presenza di quello strano signore con occhiali arcobaleno che si maschera da Malgioglio (Cristiano) …maschera più ,maschera meno ….
Stavolta non è stato il Sindaco (della Lega ) ma una esimia dirigente scolastica che forse rimpiangeva quello strano signore “immortalato” tra i pesci pescati dal Grande Fratello. ( e ,come Pinoccchio, destinato a esser fritto ).
Su Terni mi puoi confermare che è proprio il sindaco Latini a vietare?
A me pareva che si trattasse dell’ennesima Preside/dirigente scolastica, non del sindaco.
Tra l’altro, Latini è stato eletto con la Lega, dopo 70 anni di dominio della sinistra.
Aurelio ,
vero . Si tratta di una dirigente scolastica che ha vietato la sacra rappresentazione “per non disturbare le altre ( ? ) religioni ” presenti nella scuola . http://www.ilgiornale.it/news/cronache/terni-annullata-recita-natale-scuola….Suppongo che quella scuola sia zeppa di seguaci di Zaratustra, Buddha , Lao Tze, Confucio , Indra,….insomma tanti meno che di Maometto !
Sì Adriana, non è stato il sindaco di Terni , ci mancherebbe, ad aver azzerato i canti natalizi ma una solerte dirigente scolastica di scuola elementare .È un refrain che dura da anni e che quasi non fa più notizia se non quando alla cancellazione dei canti e del presepe si aggiungono le ridicole e patetiche sostituzioni come la “Festa di nonno Gelo ” o la ” Festa delle luci ” o i presepi sostituiti da ” percorsi ” con ” messaggi civili”.
Le notizie vengono date anche quando a questa schiera si aggiungono i religiosi .Fece notizia infatti tempo fa il vescovo di Padova Cipolla ,fresco di nomina bergogliana quando in occasione del Natale disse :” Sono disposto a fare non uno ma tanti passi indietro, a rinunciare a tante nostre tradizioni in nome della pace e della fraternità perchè le tradizioni religiose possono essere strumento di divisione ” .Vescovo perfettamente inserito nella chiesa di questo pontificato.
1. Completamente d’accordo con:
– “C’è qualcosa di sinistramente psicopatico in tutto ciò ed è l’invidia del fallito: nel crollo delle proprie utopie, nel gelo dell’inverno in cui si è tramutata la radiosa ‘primavera conciliare’, è troppo doloroso guardare in faccia la realtà ed ammettere onestamente i propri errori. Meglio allora cercare di distruggere quel poco che ancora funziona, come lo zelo ed il decoro delle celebrazioni in rito antico e il fiorire delle vocazioni negli istituti religiosi tradizionali…”
e
– quem Deus vult perdere, prius dementat.
2. Siamo a un punto che, umanamente, una volta segnalato l’andazzo, non possiamo fare più nulla, perché i dementi hanno in mano le chiavi del potere… più nulla, se non convertirci, fare penitenza e digiuno. Mica poco.
3. L’otto per mille alla CEI è da mo’ che non glielo dò, ma questi, i soldi per portare avanti le loro manovre destabilizzanti della fede, li troveranno sempre. Ci sarà sempre qualche massone a darglieli. Però, niente paura… alla fine, “non praevalebunt”!…
Nel mio piccolissimo sono parte in causa sotto parecchi fronti della questione.
Mai come adesso ripeto fra di me “Signore, dove andremo? Tu solo hai parole di Vita Eterna”.
Mi sembra che sia giunta l’ora di “Sperare (fermamente) contro ogni speranza” (che è la Speranza che il Signore ha lasciato ai cristiani, non “la prospettiva favorevole che ci si augura possa realizzarsi”: per questa non è necessaria una particolare grazia di Dio, è cosa da normali esseri umani).
E’ giunto il momento della Speranza “soprannaturale” che per tanti anni hanno cercato di far sparire dal nostro orizzonte di credenti.
Chiediamola con insistenza nella preghiera… per poter resistere alla tentazione della disperazione.
Il Summorum Pontificum è sotto attacco dal momento in cui è stato promulgato, da subito i suoi oppositori accaniti e violenti nella loro ideologia granitica hanno agito e si sono organizzati per rendere la sua applicazione se non impossibile molto complicata, porte chiuse, porte sbattute in faccia, per usufruire di un diritto, il Summorum Pontificum è LEGGE UNIVERSALE, i cattolici hanno dovuto e devono organizzarsi, armarsi di pazienza e costanza, il loro è stato ed è un percorso tutto in salita e in un ambiente ostile, ma malgrado le opposizioni, gli ostacoli, le incomprensioni, le porte chiuse, i gruppi sono nati e si sono diffusi, i seminari pieni sono quelli tradizionali, e questo può solo amplificare la rabbia di chi vorrebbe seppellire definitivamente tutto quel che è esistito prima del CVII e ha attraversato i secoli.
Non temono di vanificare la Parola del Signore, non esitano a tradirla, a strumentalizzarla al servizio del loro programma, ogni pietra d`inciampo alla costruzione della nuova religione deve essere tolta e il Summorum Pontificum è una di quelle pietre.
Ma Benedetto XVI è ancora in vita e costituisce un ultimo freno alla loro volontà.
Da tempo ho intuito che il motu proprio di Benedetto XVI ha molto a che fare con le sue forzate dimissioni. Quelli del conciliabolo (copyright Cesare Baronio) non gliel’hanno perdonata…
Anche io sono dell’ opinione che quello che non hanno potuto tollerare di Benedetto XVI e’ la sua attenzione liturgica, il suo amore per la bellezza liturgica, che lo ha portato anche oltre forse le sue idee vaticanosecondiste.
Benedetto XVI col Motu Proprio Summorum Pontificum ha voluto gettare una ultima zattera di salvataggio alla Tradizione liturgica, forse spaventato dalla visione di enormi tesori di bellezza buttati via, pietre preziose buttate vie.
Come preso da un rimorso ha intuito che lo scempio della Liturgia operato dal Novus Ordo voluto da Oaolo VI e attuato da Mons. Bugnini, era appunto uno “ scempio” di proporzioni gigantesche e ha voluto col suo potere di pontefice cercare di mitigare questo scempio.
Non glielo hanno perdonato: perche’ laLitirgia e’ il campo di battaglia vero e nascosto, delle forze anticattoliche.
Tutto possono sopportare i modernisti ma sulla Sacra Liturgia hanno un nervo scoperto, non ammettono anzi.
odiano chi vuole continuare la tradizione. E’ un odio diabolico.
Non credo più alle buone intenzioni di questi signori, che colpiscono congregazione fiorenti di vocazioni e cercano ogni sotterfugio per coprire gli empi, che consegnano i bambini malati e le chiese martiri nelle fauci degli aguzzini e intronizzano Lutero in Vaticano. Non è soltanto “un’astuta manovra ecumenica per far diventare tutti ortodossi, o lefevbriani”, quindi scismatici in entrambi i casi, ma un progetto per non farci morire da cattolici, tanto studiato e ben riuscito che le generazioni più giovani si può dire che non siano neanche nate cattoliche. “Ma Dio aveva altri progetti”. Soccorrici Signore.
La volontà di distruggere la fede e la chiesa è evidente.
Non sono solo apostati si oppongono deliberatamente a Dio
Dizionario della lingua del neo credente per chiamare i cattolici:
– farisei: ve lo diranno se porrete un ragionamento logico supportato da una eventuale norma canonica o morale del magistero. Infatti vi diranno che i farisei pensavano più alle norme che all uomo. Poco importa se la discriminante sia la carità. Come, non volete che ad ogni Messa di 50 persone ci siano 4 laici ministri straordinari dell Eucaristia perché non é una situazione oggettiva in cui servono, andando contro al buon senso della Redemptionis Sacramentum? Niente regole, mai, salvo se utilizzate dai neo gerarchi per la discontinuità.
– rigidi: modo di chiamare il cattolico che non scende a compromessi per cambiamenti scellerati. Come non volete il tango alla cattedrale perché non rende culto a Dio, senza vedere che riunisce tanta bella gente che può stare insieme in chiesa? Se poi aggiungete che ci sarebbe anche un senso in base alla norma sulla dedicazione della chiesa allora passate alla categoria “farisei”. Ma potrebbero aggiungervi i due: rigidi farisei
– tradizionalisti : serve ad indicare il cattolico che ha ancora la pietas. Pregate il rosario? Andate alla Messa ogni domenica e magari se non confessati non vi mettete in fila per la comunione? Siete legati a modalità antiche di fede mentre oggi ci sono forme moderne, modernissime, futuristiche. Spesso la discriminante per essere messi in questa categoria é l uso del latino nelle preghiere o seguire la Messa vetus ordo. Lo dice anche la parola:vecchio e nuovo. Come dire: antico e moderno. Una seconda discriminante per riconoscerli é l approccio al catechismo: un tradizionalista vuole trasmettere la fede, un neo credente del sentimentalismo.
– integralisti: per entrare in questa categoria bisogna avere ottenuto punti nelle categorie precedenti ma é anche sufficiente un solo atto per riconoscere questo tipo di cattolico: si inginocchia alla consacrazione. Fuori dalla Messa,potreste riconoscerlo da un altro segnale: se entra in chiesa cerca subito con lo sguardo il lumino del tabernacolo.
Hai dimenticato “ipocriti” “chiacchieroni” “grandi accusatori” e persone che fanno domande che non meritano risposta.
Ad meliora!
sono dei lupi mascherati da agnelli. Dei malfattori vuoti della Grazia di Dio che vorrò vedere in faccia il giorno del Giudizio.
”vorrò vedere in faccia il giorno del Giudizio”
Sei stato promosso a Dio?
@Vincent Vega
Perché? Il giorno del giudizio non ci vedremo in faccia anche senza essere Dio ?
Infatti, caro Amedeo, ma il troll Vincent non lo può sapere.
Le vittime e i loro carnefici si vedranno reciprocamente in faccia, altro che “ci rivedremo a Filippi!”…
Presumo che nel giorno del giudizio dovrai guardare in faccia qualcun Altro. E che sarai preoccupato per te stesso, piuttosto che per altri. Anzi, penso che Qualcuno non sarebbe contento se uno dei lombrichi che deve giudicare si presentasse con la superbia di essere migliore di altri lombrichi.
Ma sono miei pensieri personali…
Non pretendo di giudicare nessuno, Giudice sarà uno solo, noi tutti lombrichi, come dici, saremo solo presenti. Da una parte o dall’altra, secondo il merito. Serve altro?
Il fatto che i troll abbiano ripreso ad infestare il blog significa che cominciano ad avere paura, visto che il loro IDOLO GIORGIO DA BUENOS AIRES è sempre più nudo e sta perdendo parecchi consensi! Amen.
@A volte tornano.
Non solo idolo ma datore di lavoro.
Ogni volta che qualcuno scrive qualcosa che non vi piace diventa automaticamente un troll pagato dal papa. Avete paura delle semplici obiezioni o avete bisogno che vi veda uno bravo?