L’ABATE FARIA SCOPRE I PRETI LGBT. CHIEDE: MA PERCHÈ PADRE MARTIN SCRIVE LGBT MAIUSCOLO, E “chiesa” MINUSCOLO?
10 Ottobre 2018
Marco Tosatti
L’Abate Faria, ormai rientrato dalle sue meditazioni eremitiche nel cenobio romano ha ripreso contatto con il mondo delle notizie digitali, e si è imbattuto su un tweet del gesuita propagandista della causa LGBT James Martin, che riprendeva un entusiastico articolo dell’usuale Luciano Moia sul convegno organizzato ad Albano, diocesi di Marcello Semeraro, che ha tenuto un’altrettanta entusiastica (e come dubitarne?) prolusione di apertura. Vi pubblichiamo qui sotto due screenshot relativi al tema. E poi leggetevi l’Abate Faria, che come sempre essendo puro di cuore sceglie sempre l’opzione più positiva.
Ecco l’Abate:
“Mi rallegro di questo tweet di padre James Martin: “Ultime notizie: importante vescovo italiano, Marcello Semeraro, segretario del Consiglio dei Cardinali (C-9) di Papa Francesco, chiede alla Chiesa di “accogliere ed ascoltare” il popolo LGBT, al forum dei cristiani LGBT: «Lgbt? Per accogliervi conta che siate cristiani»”. Certo questo tweet va letto bene, in quanto io sono sicuro che Mons. Semeraro, vescovo cattolico, intendesse “accogliere in chiesa e ascoltare nel confessionale”, come tutti noi peccatori. In effetti per accedere ai Sacramenti, basta voler essere cristiani.
Io non credo, come qualcuno vuole far pensare, che un vescovo cattolico intendesse dire accogliere nella Chiesa come legittima la tendenza gay e ascoltare le loro rivendicazioni contro la dottrina tradizionale. Bisogna leggere certe dichiarazioni episcopali secondo l’ermeneutica della continuità con la Tradizione, non della rottura. Ci sono già esegeti che stanno esercitando interpretazioni in linea con la tradizione anche per le dichiarazioni di Mons. Sanchez Sorondo sulla Cina come nuovo paradiso. Li hanno scelti fra quelli pronti a tutto.
Certo qualche dubbio mi è venuto, leggendo il tweet di padre Martin che mette Papa Francesco, Consiglio dei Cardinali, LGBT tutto maiuscolo (mentre non lo è nella citazione di Semeraro) ma poi scrive “Chiesa” in minuscolo. Minuzie, sicuramente colpa dell’auto correttore….
Abate Faria“.
Mentre preparavamo questo articolo ci è cascato l’occhio su un post di un amico omosessuale di Facebook, che commentava la dichiarazione di alcune suore domenicane al convegno di Albano. Ecco quello che citava delle suore, e subito dopo quello che era il suo commento:
Oggi è il quarantaseiesimo giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.
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Categoria: Abate Faria
Desidero rivolgermi ancora alle suore domenicane per suggerire loro: anziché studiare i testi di teologia, psicologia e soprattutto di sociologia, partoriti da femministe impegnate sulle questioni LGBT, la meditazione di “MULIERIS DIGNITATEM”, del Santo Papa Giovanni Paolo II.
Preoccuparsi di un problema ideologico rappresenta una perdita di tempo, sarà la natura stessa in grado di rivendicare le differenze proprie degli esseri umani, anche se manipolati dall’ideologia gender; lasciamo tempo al tempo.
Per voi suore provo la massima stima perché sono stata educata e formata nelle fede dalle salesiane di Maria Ausiliatrice, e ospitata poi, in pensionati di varie altre congregazioni, compresa quella domenicana.
Ho conosciuto donne molto severe con se stesse e con gli altri, senza tanti birignao sociologici.
Molti commentatori fra cui anche John Allen Jr. di CRUX notano che i membri della commissione incaricata di redigere il documento finale del Sinodo dei giovani sono praticamente tutti bergogliani. Il Sinodo e’ saldamente nelle mani del Papa , e’ il “ suo” Sinodo , conclude Allen e questa volta non vi saranno clamorose opposizioni come nel Sinodo per la famiglia. La rinuncia del Card. Sarah ad avere a che fare con qualsiasi di queste “ commissioni” che faran finta di prendere decisioni gia’ prese in anticipo suona come un avvertimento “ not in my name” . La presenza di Mons. Bruno Forte fra chi redigera’ il documento finale ci assicura che dopo centinaia di parole melliflue e dolciastre sull’ ascolto e l’ accoglienza, quel che conta sara’ messo in una noticina a pie’ pagina , che l’ approvazione delle coppie omosessuali sara’ pastoralmente permesso, caso per caso, con discernimento, in nome della Misericordia , come la Comunione ai divorziati.
Cosi’ procede la tattica gesuita: gattopardi alla rovescia fingono che tutto rimanga come prima per cambiare sotto sotto tutto .
N.B. La definizione geniale di gattopardismo alla rovescia e’ di Fabrizio Giudici.
…o “gattopardismo invertito”, per prendere due piccioni con una fava.
Questa discussione promossa dal vescovo Semeraro è senza senso per il semplice fatto che tutti rientrano nella categoria LGBT cui si può aggiungere E (eterosessuale) e U (eunuco) per completare l’acronimo. La chiesa farebbe bene a non parlare di ciò ma solo della persona, che è il denominatore comune. Nei Vangeli si parla dell’eunuco, per esempio, altra devianza che Cristo non rigetta, ma anzi indica come modello. E aggiungo che il primo battezzato etiopico, come ci raccontano gli Atti, fu un eunuco.
esilarante.. se non fosse tragico… poi mettere sullo stesso piano il Vangelo e l’esperienza umana quale spunto per una nuova morale, ne sentivamo proprio la mancanza. Ma se queste suore, in chiara crisi vocazionale e altro…, pensano al sesso, di qualsiasi tipo, quale elemento indispensabile per “amare meglio”, che rapporto hanno con il loro Sposo ??
LGBT
Acronimo fondamentale per chi si dichiara cristiano da parte delle suore domenicane.
Non è la mancanza di fede, di lavoro che manca per chi oggi è giovane, ma è la necessità di
affrontare con coraggio e questioni relative al mondo LGBT.
“Dal momento però che tale morale non ha a fondamento la paura dell’amore, ma il desiderio di aiutare le persone ad amare di più e ad amare meglio, ci pare doveroso chiederci se, allo stato attuale, essa consenta realmente questo alle persone omosessuali; è legittimo dubitare che sia così”.
Per fortuna, “la santità vocazione di tutti, omosessuali ed eterosessuali”, con il sospetto, però, che gli eterosessuali abbiano un’atavica colpa nei confronti dell’ammore tra omosessuali per non aver compreso, e, il non voler comprendere la loro grande sofferenza…
Signore, abbi misericordia, non ci abbandonare,
Perché LGBT maiuscolo e “chiesa” minuscolo? Perché in questo bailamme tutto è opinabile e relativo.
Voglio condividere con voi un articolo del Giornale del 25 settembre scorso. L’autore è Luca Fazzo (ovvero se la cosa non vi convince, protestate con lui). Si parla del rapporto morboso tra una giovane donna, Eva Sacconago ed una suora tale Maria Angela Farè. Eva Sacconago è morta suicida a 26 anni dopo essere stata trascinata dalla suora in una storia morbosa di sesso e condizionamenti. la suora era arrivata a violentarla, ammannettandola con le caviglie al letto. Dopo pochi giorni Eva si ammazzò.
Suor maria Angela è stata condannata in primo grado a tre anni e mezzo di carcere per quello stupro. Il 24 settembre scorso si è aperto il processo d’appello alla suora. Sia la Procura generale, sia la famiglia di Eva chiedono che la sentenza venga inasprita. Perchè anche tutto quello che accadde prima, nei lunghi anni, vissuti dalla suora e dalla ragazza all’oratorio di Sant’ Edoardo, a Busto Arsizio, si possono leggere per loro solo in un modo : “una lunga violenza sessuale per induzione realizzata approfittando dell’inferiorità psichica della ragazza ” come dice Tiberio Massironi, legale di parte civile. C’è un materiale imponente che la pubblica accusa vuole utilizzare per raccontare al posto di Eva come tutto sia potuto accadere. messaggi di odio da parte della religiosa ed anche minacce ogni volta che Eva non si piegava alle sue pretese. Poi botte. “La suora era un’onda in piena in grado di travolgere la ragazza, scrivono i P.M. di Busto Arsizio. Ci sono dei diari. la cosa iniziò nel 1998, quando Eva era dodicenne. Se Eva cercava di allontanarsi suor maria Angela si scatenava : “ti odio”, ” bastarda dentro” “denunciami appena puoi… solo la morte ci può separare, e non è uno scherzo ! Ricordatelo”
Tutto si svolse all’oratorio di Sant’Edoardo di Busto Arsizio. Profondo Nord.
Solo le due ultime parole sono mie.
Caro Anonimo Verace,
una rondine non fa primavera.
Mi chiedo se l’unica credibile ragione del grottesco tentativo clericale di legittimare la sodomia in tutte le sue accezioni non risieda nel fatto che chi se ne fa promotore sia anch’egli sodomita.
In pratica, questi chierici sporcaccioni e viziosi vogliono sgravarsi la coscienza non emendando la propria condotta di vita, ma abolendo tout court i precetti che suonano per loro a condanna. I ladri vorrebbero depenalizzare il furto; i pedofili vogliono legalizzare la pedofilia; c’è chi vorrebbe sposarsi con gli animali (sic!) e chi vorrebbe contrarre matrimonio con oggetti e piante (recente è la notizia di una infelice che si è “sposata” con un albero). Non stupisce che chi è sodomita voglia vedersi legittimato nei propri vizi. Per costoro i peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio andrebbero derubricati: alla faccia della Sacra Scrittura, dell’unanime consenso dei Padri e dell’insegnamento ininterrotto del Magistero.
Ma a questo punto, perché non iniziamo ad elencare pubblicamente i chierici omosessuali?
Qualche anno fa lo scandalo dell’abate di Montecassino dom Pietro Vittorelli rivelò verità rivoltanti. E uno. Ma che dire del segretario di un Cardinale di Curia, colto dalla Polfer flagrante delicto nei gabinetti della stazione Termini e spedito all’estero? E due. O di quell’altro maiale che si accompagnava in Nunziatura con il proprio amante, e che ora se ne sta impunemente a Santa Marta? E tre. E il segretario di Checcapalmerio, con le sue orge al Sant’Uffizio? E quattro. E del Cardinale noto ai sodali come Vanda, sempre in prima fila agli eventi pseudoculturali romani? E cinque. E l’ormai senescente Arcivescovo che per vent’anni abbiamo visto a fianco del Papa? E sei. Per non parlare del sordido figuro scacciato dal Seminario Romano e ricomparso in filettata, ma altrettanto famoso nell’Urbe sin dagli anni Ottanta come molestatore di militari, poi confinato sulle navi crociera dove allungava le mani sulla ciurma, oggi accusato di furto sacrilego e addirittura di omicidio (sic!), sul cui computer sono stati trovati filmati e immagini pornografiche? E sette. E otto, e nove, e dieci…
Tutta gentaglia inqualificabile che, se proprio vuole promuovere l’agenda glbt, non dovrebbe offendersi nel vedersi additata come parte attiva di quella schiera. E sarebbe il caso di andare a vedere di chi sono amici costoro, quali favori hanno fatto e a chi, quali hanno ottenuto e da chi, e in cambio di cosa.
Si dirà che alcuni ormai sono inoffensivi, che le loro sono colpe datate. Ma i vecchietti di oggi, che possono forse ispirare pena, fino a ieri erano indaffarati a frugar nelle mutande altrui né più né meno di quelli che adesso ammiccano ai sodomiti, come l’immondo padre Martin sj.
Non a caso, da nessuno di questi pervertiti è giunta una sola parola per l’accoglienza dei donnaioli o dei puttanieri. Ché l’andar a donne è roba da cattolici, non da pretacci conciliari.
Amare il prossimo come noi stessi,anche coloro che sono schiavi del peccato,perche’ lo commettono e purtroppo lo si commette ,deve spingere noi cristiani a pregare perché DIO liberi questi infelici dalla schiavitu’dei demoni sodomitici
Caro LUCIUS
Pregare sempre per il peccatore affinché sia illuminato e si ravvede, ma oltre alla preghiera chi ha autorità deve intervenire.
Che dire se Sant’Atanasio sulla questione Ariana si fosse limitato solo alla preghiera, oggi saremmo tutti ariani.
Che dire se papa San Pio V si fosse limitato solo al rosario, oggi saremmo tutti musulmani.
Che dire se Sant’Ignazio di Loyola non avesse contrastato Lutero con i Gesuiti da lui fondati, forse saremo protestanti.
Pregare è doveroso, ma alle parole chi ha autorità deve passare ai fatti.
Io invece prego perché Dio ci liberi DA questi “infelici”.
Si raggiungono vette di comicità involontaria: la “teologia… ripensare con coraggio…”, siamo all’ubriachezza dilagante che sfocia in isteria collettiva… guardiamo e passiamo!
@Suore Domenicane
“Dal momento però che tale morale (Cattolica) non ha a fondamento la paura dell’amore, ma il desiderio di aiutare le persone ad amare di più e ad amare meglio, ci pare doveroso chiederci se, allo stato attuale, essa consenta realmente questo alle persone omosessuali”
Care suore, rifaccio a voi la vostra stessa domanda, ma con altre parole e in forma retorica:
“Dal momento che la morale Cattolica, fondata su Tradizione e Sacra Scrittura e definita dal Magistero Universale, insegna come amare, insegna come attraverso il VERO si giunge al BENE e al BELLO, insegna cioè cos’è il vero Amore e la via per raggiungerlo, perché dobbiamo trasgredila e quindi disimparare ad amare?”
Ora, però, non disperiamo perché un modo c’è, oggi come allora…
Ed è avere fede in Lui, Convertirsi e Confessarsi, allontanandosi dal Peccato Mortale, per poter sempre più Credere e sempre più Amare.
Badate bene, care Sorelle, che il Peccato Mortale non è che indebolisce, ma UCCIDE!!!
…quando Lo si commette si è Morti, Morti alla Grazia, è chiaro???
Questa è Dottrina di Fede Cattolica!
Quindi come si può insegnare a un morto ad amare se, appunto, è morto???
Come si può invitare a cena un morto? (Comunione Eucaristica)
Ecco care sorelle cos’è essere Segno di Contraddizione!
L’amore di Dio ha “sempre” un prezzo!
Consiglio:
Leggete qualche libro sulla vita di Padre Pio da Pietrelcina e vedrete che forse vi sarà un po’ più chiaro su cosa intende Gesù per Amore e Morte, Virtù e Vizio, Grazia e Peccato, Salvezza Eterna e Dannazione Eterna.
Forse sarebbe meglio se le suorine pregassero un po’ di più e parlassero un po’ meno.
La smania di trasgressione di alcune suore desta sempre profonda tristezza e turbamento.
Scommettiamo che dopo gli scandali dei preti cominceranno quelli delle suorine? Ciao
Lex generalis
Ingravescente aetate, un pezzo mi è rimasto nei pochi neuroni ancora funzionanti, completo:
se sei un idiota, leccaculo, buono a niente, ma capace di tutto…………
Parcete.
G. Vigni
Lex generalis :
se sei un idiota, leccaculo, manda il curriculum a Soros e ti ritroverai, in breve tempo, ai vertici delle istituzioni di molti stati, recte, quasi tutti.
Rammento che anche il vaticano è uno stato.
G.Vigni
Eh sì, si è capito. L’Obama col vestito bianco, né più né meno…
Le suorine e chi la pensa come loro dovrebbero chiarire una buona volta perché si confondono continuamente Amore e Lussuria.
Un aneddoto su Semeraro. Una ventina di anni fa un parroco della sua diocesi litigò con lui e gli disse: “Lei non sta servendo Cristo!”.
Per il resto: proviamo a immaginare un convegno in cui si dica agli ospiti: “Non importa se siete lefebvriani, sedevacantisti, reazionari, contrari al Vaticano II, contrari a papa Francesco, contrari all’immigrazione di massa, elettori di Salvini, fascisti, di destra… Quello che conta è che siete cristiani e dunque vi accogliamo e ascoltiamo”. Utopia, vero? Ecco: questo svela la malafede intellettuale (e morale) che è dietro queste iniziative.
Nicola B.
bravo ! Mi batti sempre sul tempo . Le suorine domenicanine scopriranno tra poco anche l’ammore alla Kleist ( il – grande – poeta tedesco innamorato del suicidio a due ,perfettamente realizzato.)
Ne ricaveranno materia per un altro -ponzoso- convegno ! :-((
Ci troviamo nel bel mezzo di una terribile buriana senza fine.
Dio abbia di noi pietà.
SIA LODATO GESÙ CRISTO!
Non so perchè, ma l’illeggibile comunicato delle suorine domenicane mi ha ricordato tanto la supercazzola di tognazziana memoria.
Tutti i propagandisti della causa LGBT dovrebbero aggiornare il loro vocabolario: lgbt è una sigla oramai vecchia e incompleta, non è abbastanza inclusiva, oggi si parla di lgbtqia-lgbtqip-lgbtqif-lgbtqqiaap-lqiaap-lgbtqqicapf2 .
Fa bene Martin a scrivere “chiesa” minuscolo, perchè la chiesa che corre dietro al mondo, che è del mondo, assomiglia sempre più alla visione della Beata Emmerich.
Ma perché padre Martin scrive LGBT MAIUSCOLO, E “chiesa” MINUSCOLO?
Risponde il sommo Dante:
“Non impedir lo suo fatale andare:
Vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”
Da 50 anni (1968) ci arrovelliamo, discutiamo, dibattiamo, litighiamo sulla “Humanae vitae”: metodi naturali sì, metodi naturali forse, preservativo sì, preservativo no, coitus interruptus sì, coitus interruptus no. Noi, poveri imbecilli del secolo scorso, eravamo preoccupati di “fare peccato” se non eravamo aperti alla vita sempre e comunque. E adesso salta fuori che si parla di ben altro, si dà per scontato che sia “normale” l’omosessualità e la sua pratica, tanto che ci si stupisce che in seno a Santa Madre Chiesa (anzi: santa madre chiesa) non sia ancora TOTALMENTE sdoganata la pratica omosessuale. Questo naturalmente sul piano dottrinale, perchè sul piano pratico alcuni preti, vescovi e cardinali fanno da apripista da anni.
Sono curioso fino alle lacrime di conoscere ciò che uscirà dal sinodo dei giovani.
E allora ho deciso, con rammarico, che la Chiesa sono io: mi autogestisco la coscienza davanti a Dio perchè da questa Chiesa (anzi: chiesa) non ho più nulla da imparare.
Paolo Giuseppe .
ahimè ! Non hai più nulla da imparare perchè questa chiesa insegna che non c’è più nulla da “rispettare” :_neppure la famiglia ,l’accoglienza , i migranti , il Papa ,la Madonna , Gesù ….in fondo perfino Giuda viene
ridimensionato a un ragioniere un po’ pasticcione.
Vabbè Paolo, però devi ammettere che un problema lo abbiamo risolto…! Gli omosessuali se non vado errato non dovrebbero aver bisogno di metodi contraccettivi…! Per non parlare poi degli aborti che pian piano andrebbero a sparire…. Saluti.
Massimiliano.
L’intuizione è brillante. Gli omoeretici realizzano pienamente la HV come i gerarchi della RPC realizzano pienamente la dottrina sociale. Siamo noi che ci ostiniamo a non capire.
Povero San Domenico … Certo, lui è nella beatitudine eterna. Però, forse, anche in quella condizione ci si può indignare, almeno secondo Dante: basti pensare all’invettiva di San Pietro.
(SIC!)
Suore “domenicane”… sic, sigh…
Rifatevi le orecchie con questa omelia di Don Leonardo Maria Pompei…….
https://youtu.be/XNHApgVgOxc
Perché si scrive chiesa con la c minuscola? E’ perché si sta parlando della chiesa tutta umana e non più fedele ai comandamenti di Dio.
La Chiesa con la C maiuscola non è tale per la povera umanità dei suoi membri bensì per la santa umanità del Suo Capo, Gesù Cristo. Ma quando non si è più in grado di capire questo perché nella testa di certe persone essa è diventata una ONG pietosa (per usare una delle poche felici espressioni di un papa infelice) è naturale che la Chiesa diventi la chiesa, fatta da uomini e con loro destinata a perire, prima o poi.
Una Chiesa sempre più pro clandestini ed Islam( visto che la maggioranza dei clandestini è islamica) PS. Questa fa il paio con ia storia di un Vescovo pugliese che concesse qualche anno fa IMMEDIATAMENTE 10.000 euro ad un islamico ( sposato con una pugliese) che si rivolse SUBITO a lui ( e non ai vari Imam presenti in Puglia, sapeva di andare a colpo sicuro ) per un finanziamento per un Call Center rivolto ai cittadini islamici locali…
Il cardinale tedesco dona 50mila euro alla ong Lifeline
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/cardinale-tedesco-dona-50mila-euro-ong-lifeline-1586118.html
Un magistrale articolo tratto da La Nuova Bussola Quotidiana di oggi del suo Direttore Riccardo Cascioli , che tra l’altro svela alcuni altarini…….
http://www.lanuovabq.it/it/e-il-momento-dellorgoglio-catto-gay