BESTIARIO CLERICALE. ANZI, VESCOVILE. DA BOLOGNA A TORINO, DA PESCARA A TRENTO. PRANZI IN CHIESA E IPER MIGRANTISMO.
15 Gennaio 2018
Marco Tosatti
Qualche giorno fa è giunto a Stilum Curiae il messaggio di un lettore, così concepito:
“A: Segreteria Arcivescovo di Bologna <segreteria.arcivescovo@chiesadibologna.it>
Ho appena letto che avete aperto anche a Santa Maria dei Servi.
Sinceramente il locale di San Petronio non è di mio gusto, anche per via di quella facciata incompleta.
Sarei, invece, interessato a festeggiare il mio compleanno (il prossimo 6 giugno) presso il vostro nuovo ristorante.
Pensavo, se possibile, ad un pranzo all’interno e ad un aperitivo a buffet nella zona del portico con diversi punti di preparazione dei fritti (di pesce e di carne), dei salumi, dei formaggi, etc.
Vi prego di farmi avere un preventivo.
Cordiali saluti.”.
Incuriositi, abbiamo chiesto delucidazioni, e per risposta ci è arrivato un link della Nuova Bussola Quotidiana, che trattava della moda di allestire cene nelle chiese (come se mancassero altri locali…).
Vi offriamo l’inizio dell’articolo di Luisella Scrosati, rimandandovi poi all’intero articolo:
“Il fiume ormai ha rotto gli argini. L’“esempio” del pranzo in San Petronio ha dato origine ad una cascata di emulazioni, che stiamo documentando e che mai avremmo voluto documentare. E non si tratta di “effetti collaterali” di una buona terapia per sensibilizzare i cristiani all’amore concreto verso i poveri. Si tratta di effetti diretti, voluti, considerati come buoni. La conferma sta nel fatto che Bologna non lascia, ma raddoppia. E l’arcivescovo, Mons. Zuppi sorride e benedice.
Una cara amica, che si è ravvicinata alla fede da qualche anno, mi racconta questo fatto. «Venerdì 23 dicembre, nel primo pomeriggio, sono scesa a Bologna per sbrigare alcune faccende. Sono passata di fianco alla chiesa di Santa Maria dei Servi». Si tratta di una chiesa del XIV secolo, elevata circa sessant’anni fa alla dignità di Basilica minore. Una chiesa molto bella, con un ampio quadriportico.
«Entro in chiesa e sento un forte odore di cibo, mi sembrava ragù. Mi inginocchio per salutare il Santissimo Sacramento e noto degli assi di legno accatastati in una navata laterale. Ad un certo punto si avvicina a me un uomo sui settant’anni, che mi guarda un po’ storto. E bofonchia qualche parola, da cui capisco che sta parlando di poveri. Allora inizio a capire e lo rassicuro dicendo che io non ho preso parte ad un pranzo coi poveri in chiesa. A questo punto confortato mi si avvicina e mi conferma quello che sospettavo: c’era stato un “pranzo” in basilica. Quest’uomo mi esprime il suo disappunto per questa iniziativa tra l’arrabbiato e l’addolorato e conclude dicendomi: adesso vado a salutare il mio Signore”». Tristezza e disappunto in questo signore; tristezza e disappunto nella mia amica; tristezza e disappunto anche in me, che apprendo l’ennesima profanazione”.
E dal momento che sempre dell’arcivescovo di Bologna si tratta, vi offriamo la lettera di convocazione del ritiro spirituale della diocesi di Pescara-Penne. Un ritiro incentrato “particolarmente sul tema dell’inclusione sociale dei poveri ai nn. 186-216. Ci guiderà nell’approfondimento del testo di Papa Francesco l’arcivescovo di Bologna S. E. Mons. Matteo Maria Zuppi, anche in preparazione al Convegno Internazionale sulle questioni del debito globale, ma in particolare di quello dei Paesi poveri, che si terrà a Pescara il prossimo 27 gennaio e di cui vi darò tutte le informazioni in quella sede”. E io che pensavo che nei ritiri spirituali più che di debito globale, bilancia dei pagamenti e spread si trattasse di anima, preghiera e rapporto con Dio. E ci fosse l’opportunità per ritrovare ciò che l’attività di ogni giorno fa perdere.
Dal Bestiario di questa settimana non poteva mancare l’arcivescovo di Torino, Nosiglia. Riportiamo un articolo che è circolato ampiamente in rete:
“Il cardinal Nosiglia: “Chi non ospita gli immigrati è come Erode”
Opporsi a chi vuole erigere muri e impegnarsi per “passi concreti” nei confronti degli immigrati. L’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, nell’omelia della festa dell’Epifania: “Anche oggi tante persone di altre nazioni e religioni”, ha detto, “interrogano le nostre istituzioni e la nostra Chiesa, la nostra società” e “se la nostra risposta resta estranea ai loro bisogni esistenziali, spirituali e umani, facciamo come Erode, i sacerdoti e gli scribi”.
Come Erode? Se non ricordo male quell’Erode lì aveva di mira soprattutto i bambini. E allora forse, nella città di Silvio Viale e di Emma Bonino, quell’accostamento andava usato per trattare un altro tema. Che però, si sa, non è così di moda come i migranti, in questa stagione ecclesiale…
Sempre in tema, non possiamo non citare l’arcivescovo Lauro Tisi, che a Trento ha detto, come potete leggere voi stessi dall’articolo riportato in foto: “Dio è migrante, la Trinità è migrante come lo devono essere tutti i cristiani che non devono avere una casa”. E ha aggiunto: “Affermo dei principi che potrebbero anche irritare a tal punto quegli scriba che studiano la Bibbia senza applicarla a denunciarmi. Lo facciano, saprò difendermi”. Col clima che corre, non ci pare che l’arcivescovo possa correre grandi rischi, se non qualche risata. Ce lo vedete monsignor Galantino che lo richiama all’ordine per aver ecceduto in migrantismo? Io proprio no….
Infine, non possiamo negarvi un assaggino di clericale adulazione. Blaise Cupich, di Chicago, grande beneficiato dal Pontefice regnante, scrive, subito rilanciato sull’amato Twitter da padre Spadaro: “Jorge Bergoglio ha avuto bisogno solo di pochi minuti per riorientare radicalmente la Chiesa cattolica. Nei giorni che hanno portato al Conclave, i cardinali pronunciano discorsi destinati ad aiutare i loro fratelli a discernere dove lo Spirito sta chiamando la Chiesa. Alcuni sono lungh, altri brevi. Nel suo intervento pre-conclave del 2013, Bergoglio non ha sprecato tempo”.
Lo trovate su Chicago Catholic. In inglese. Buona settimana.
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Categoria: Generale
Segnalo la Chiesa dei santi Valentino e Ilario a Viterbo.
Si potrebbe suggerire come nome dei vari ristoranti ecclesiastici, ” ristorane u’ Pacchianiell”, tradotto: “ristorante dal Parroco”, come una catena di ristoranti! Con economato presso Casa Santa Marta. 😂😂😂
Penso che gli italiani credenti debbano iniziare da queste elezioni a dare un segnale di rottura (di scatole) spezzando la catena “politica di immigrati- chiesa di immigrati” e optare per il male minore di una destra che ha sempre parlato di freno a questa deriva e di salvaguardia della nostra identità e cultura! Il 4 marzo abbiamo un’altra occasione, oltre che con quella dell’8×1000, di dire basta a questa politica e a questa chiesa. Che Dio ci aiuti!🙏
Anche a Napoli, dopo la pizzeria in Duomo, replica con mangiata nella chiesa di San Gennaro al Vomero, auspice la solita comunità.
Sono in depressione totale. Per fortuna che ci siete voi cari amici che, con i vostri commenti , mi fate sentire meno solo: vi ringrazio.
Vorrei scrivere a lungo su pranzi in Chiesa, migranti, ecc., ma sarebbe un esercizio inutile perchè i destinatari delle mie parole non siete voi “stilcurialisti”, ma quella parte della gerarchia che spara idiozie monumentali.
Le affermazioni di Nosiglia e Tiso si commentano da sole: ma sono affermazioni di VESCOVI, ho detto VESCOVI!!!, non dell’ultimo prete di campagna.
Vivo a contatto con una Associazione che opera in Africa. Tutti gli operatori raccomandano ai giovani africani di non migrare perchè c’è bisogno di loro nella loro terra. I vescovi africani a più riprese hanno affermato la stessa cosa.
Sono anche un volontario Caritas e ogni giorno ho davanti a me africani giovani, ben nutriti, con smartphone, in salute, mentre accanto a loro ci sono poveracci italiani che, per vari motivi, non sono neppure in grado di fare l’ “O” con il bicchiere.
E qui abbiamo dei buontemponi che, per ossequiare il capo, straparlano di migranti.
Circa i pranzi in Chiesa, meglio calare un velo di pietà.
Che Dio mi aiuti, perchè un odio feroce si sta impadronendo della mia anima.
Paolo Giuseppe se posso aiutarti contattami o lasciami indirizzo web. Il papa “sbaglia” ma non e’ l unico. I migranti arrivano e RIMANGONO in Italia. Ma Gheddafi l’hanno ucciso francesi e inglesi.
@ Adriana
Gentile Signora, se titubanti ci fermiamo ai tanti “come?”, non ci rendiamo conto che il baratro non è così tanto lontano. Purtroppo è sempre più prossimo e inevitabile. Dobbiamo batterci subito contro l’avvanzante tirannia di questi falsi e inetti pastori, maestri di apostasia, vuoti parolai verso il vento.
Dobbiamo fare barriera, innanzi tutto moltiplicando le preghiere, poi si può iniziare con piccoli cenacoli, e cercare di fare breccia, attraverso una chiara e convinta informazione all’interno delle parrocchie, dove l’omerta’ regna sovrana in questi ultimi tempi. È chiaro che dobbiamo avere il coraggio di esporci, sebbene con prudenza. Poi, si può pensare ad un sistema di collegamento informativo e in tempi brevi, pensando anche ad organizzare manifestazioni, prima a livello locale e in seguito puntando su Roma, armati di Rosario e di tanta fede in Cristo Signore. Maria Santissima e i Santi ci sosterranno.
Mi scuso se posso apparire naive e, forse lo sono veramente, ma questi sono tempi per testimoniare la fede con forza e coraggio. Non ci possiamo tirare indietro.
Preghiamo.
SIA LODATO GESÙ CRISTO!
La sua risposta è molto chiara e cristianamente soccorrevole.Grazie.Però devo aggiungere che ho avuto esperienze simili a quelle di Paolo Giuseppe.Che nella mia parrocchia si celebra stile Carnevale di Rio e che i fedeli ne sono graniticamente entusiasti.Per conto mio ho trovato miracolosamente qualche sacerdote vero con messe vere.Ma siamo alle catacombe.E,comunque avrei sperato in una risposta di C.Baronio cui avevo indirizzato il messaggio.
Gregorio Nazianzeno – Epistole –
LXIV. A Eusebio di Samosata
Nota – Nel 374 Eusebio di Samosata, costretto all’esilio in Tracia dall’imperatore Valente,attraversò la Cappadocia per raggiungere la sede della sua condanna. In questa occasione Gregorio Nazianzeno scrisse al vescovo le epistole che testimoniano la profonda ammirazione che egli nutrì nei confronti di un vescovo valoroso sostenitore dell’ortodossia.
1. Nel tempo in cui la tua pietà percorreva la nostra patria, io non ero in condizione d’uscir fuori dalla camera da letto, poiché affrontavo la più esiziale infermità. Non a tal punto mi cagionava angustia il morbo, che pure m’incuteva il timore d’essere giunto alla fine, ma il fatto d’esser privato dell’occasione d’incontrare un uomo santo e buono quale tu sei, 2. avendo io siffatta brama di mirare il tuo diletto viso, quanto era naturale avesse colui che è in cerca d’una cura per le piaghe dell’anima e confida d’ottenerla dalla tua perfezione. 3. Ma se pure le mie colpe hanno determinato in quel momento l’impossibilità d’aver con te un incontro, oggi dalla tua bontà posso io ricevere un qualche ristoro dai miei affanni. 4. Se tu infatti stimi opportuno anche di me far menzione nelle tue preghiere beneaccette a Dio, questo sarà per me viatico d’ogni divina benedizione, in questa vita e nel tempo a venire. 5. Un siffatto, che lotta così ardentemente per la fede e nel Vangelo, che oppone resistenza a vessazioni di tal sorta, che si appresta ad avere una tale confidenza in Dio, dispensatore di giustizia, in virtù della sua capacità di tollerare le mortificazioni, costui, che vuole intercedere anche per noi con le sue preci, sono convinto che possegga tanta forza quanta ne avrei io se pure tale forza traesse origine da uno dei santi martiri. Ebbene lascia ch’io t’implori senza posa di rammentarti del tuo Gregorio in quelle preci in cui io prego d’esser degno di ricevere la tua menzione.
A parte Cesare Baronio, che ha ragione quando scrive che occorre ribellarsi apertamente e tra la gente nelle forme più opportune, il restante degli interventi mi spingono ad usare, parlando di quei vescovi e preti buontemponi e modernisti, di smettere di usare qualificazioni diplomatiche, tipo “prete eretico”, che non sarebbero comprese immediatamente dalla gente. Senz’altro sbaglio, ma io userei l’appellativo di “prete cialtrone”, e di “vescovo cialtrone”… Forse è eccessivo… Io, però, ci provo..
Questa notte, leggendo gli Atti 13, 48. mi è balzata all’attenzione la frase: “Tutti quelli che erano destinati alla vita eterna diventarono credenti”… Pur in altre parti dei Vangeli mi sembra di aver capito che non tutti sono destinati al Regno di Dio. Di sicuro, chi non fa la volontà di Dio mettendola in pratica, non riuscirà ad entrarci. E se quelli di cui parliamo fossero del gruppo dei figli del diavolo, che saranno “distrutti” ? (Atti 3, 23)
@ giorgio rapanelli
” di smettere di usare qualificazioni diplomatiche, tipo “prete eretico”, che non sarebbero comprese immediatamente dalla gente. Senz’altro sbaglio, ma io userei l’appellativo di “prete cialtrone”, e di “vescovo cialtrone”… ”
Preferirei usare il termine “Eretico”, fa capire subito di cosa si parla, al contrario cialtrone ecc, si dovrebbe spiegare il perché, mentre con una parola si dice tutto.
Adesso manca solo che qualche ingegnere fattosi prete ( ce ne sono stati e ce ne sono) in vena di modernità inventi la trinità elettrica che funziona a batterie ricaricabili. Così uno se la mette in tasca e se la porta dappertutto.
Ad meliora!
In principio il Migrante creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito del Migrante aleggiava sulle acque.
( Nuova Genesi 1,1-2)
Migrante nostro, che sei nei mari, sia glorificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà……. Come in Nigeria così a Roma.
Pronto 118? C’è bisogno di un servizio urgente per trasporto al neuro deliri. 🙂 :-(((
Intanto rimaniamo in fiduciosa attesa dell’enciclica “Migrante Deo”
Poi fece i preservativi per l uomo ma i difensori della vita lì proibito o in Africa. La vita va difesa IN AFRICA.
(parlo da non-teologa, ma da semplice provo-ad-essere-cristiana-cattolica) @deutero: fantastica rivisitazione. Ma quanta tristezza… Credo ormai siamo arrivati alla frutta… servirebbe ora un digestivo abbastanza forte per mandar giù il tutto, ma dubito ne esistano.
Più che un digestivo serve un emetico. Rimettere tutto e ricominciare ad alimentarsi da capo, scegliendo attentamente cibi genuini. Come questo, per esempio, che in poche righe, liricamente , ci riporta al giusto punto di partenza.
5. 7. Ma come creasti il cielo e la terra ? quale strumento impiegasti per un’operazione così grande?
Non ti accadde certamente come a un uomo, che, artista, riproduce in un corpo le forme di un altro corpo seguendo i cenni dello spirito, capace d’imporre entro certi limiti le immagini che vede dentro di sé con l’occhio interiore: e come sarebbe capace di tanto, se non per essere stato creato da te?
Lo spirito impone le sue immagini su qualcosa che già esiste e possiede quanto basta per esistere, come la terra o la pietra o il legno o l’oro o qualsiasi altro materiale di tale genere.
Ora, fuori dalla tua azione, da dove potrebbero derivare queste materie? Tu desti all’artista un corpo, tu uno spirito, che comanda le membra, tu la materia, con cui attua l’opera, tu l’ingegno, con cui acquistare l’arte e pvedere dentro ciò che attuerà fuori di sé; tu i sensi del corpo, per il cui mezzo trasferire dallo spirito alla materia l’opera e ragguagliare poi lo spirito sulla sua attuazione, affinché quest’ultimo consulti in se stesso la verità che lo governa, sulla bontà dell’opera attuata. Tutte queste cose ti lodano come creatore di tutte le cose.
Ma tu come le crei? come creasti, o Dio, il cielo e la terra? Non certo in cielo e in terra creasti il cielo e la terra; nemmeno nell’aria o nell’acqua, che pure appartengono al cielo e alla terra. Nemmeno creasti l’universo nell’universo, non esistendo lo spazio ove crearlo, prima di crearlo perché esistesse. Né avevi fra mano un elemento da cui trarre cielo e terra: perché da dove lo avresti preso, se non fosse stato creato da te, per crearne altri? ed esiste qualcosa, se non perché esisti tu? Dunque tu parlasti, e le cose furono create ;con la tua parola le creasti .
( Agostino- Confessioni- parte XI – 5)
Quella parola, aggiungo io, che si fece carne e venne ad abitare fra noi
(Giovanni 1,14)
Ripartiamo da qui. Da qui, non dall’uomo.
Gesù entrò poi nel tempio e scaccio’ tutti quelli che vi trovò… e disse loro:<>(Mt 21,12-13).
Con quale titolo, potere o autorità i “sommi sacerdoti” dei nostri travagliati giorni, possono disporre e usare, spesso in maniera disinvolta, i luoghi di preghiera a Dio, per ridurli a obbrobriosi refettori, dormitori, auditori per concerti, per manifestazioni carnevalesche, politiche, ecc.?
“Pantalone” deve solo continuare a pagare e tacere? Passivamente accettando le scellerate scelte di quanti rinnegando la Sana Dottrina Cristiana tradiscono Dio e il suo popolo?
Nella certezza che non prevarranno, continuiamo a pregare Gesù, Maria Santissima e tutti i Santi.
SIA LODATO GESÙ CRISTO!
Egr. Sulcitano,
sento dalle news che il diversamente santo, padre non è dato sapere,
sia nei cieli, diretto alla fine del mondo, come se non avessero già abbastanza rogne .
Pazza idea: magari Sir Isacco Newton, inventore della gravità, potrebbe dare una mano ?
Quanto a Mt 21, dei diversamente preti, imperversanti nei blog, Le spiegheranno che lì si parla di “spelonca di ladri”, mica di “spelonca di trattori”, ergo tutto in regola.
Contubernales, pregate con il salmo 108, è una grande agevolazione.
G. Vigni
In questo caso Newton non avrebbe effetto perché lo Spirito Santo vola come una colomba.
Caro Tosatti, grazie della “buona settimana”, ma col sangue amaro che ci siamo fatti leggendo questi ultimi articoli e dopo le omelie infarcite di ultraimmigrazionismo di ieri, non so come ce la potremo passare.
Arcivescovo Tisi … già il nome è tutto un programma!
Comunque … non denunciatelo, ha ragione lui … saprebbe come difendersi.
Ad uno così, l’infermità mentale non gliela toglie nessuno.
” Chi non ospita gli immigrati é come Erode ” . Quando ci sono frasi simili bisognerebbe fare come in quella scena di Spartacus di Kubrick , dove Crasso chiede agli schiavi ribelli e sconfitti di consegnargli Spartacus. Al che tutti gli schiavi si alzano in piedi proclamando:” Io sono Spartacus “. E noi dovremmo dire ” Io sono Erode” . ” Io sono Erode” …ovvero non ospito immigrati ( = clandestini). Comunque ci penserà l’ulteriore drastico calo dell’8×1000 alle prossime dichiarazioni dei redditi a farli rinsavire…..La gente non ne può più di questo neo Vangelo immigrazionista ed anche gli atei mangiapreti che prima davano il loro 8×1000 alla Chiesa Cattolica per gli aiuti agli italiani poveri, adesso visto che sia le prediche che le risorse dell’ 8×1000 sono orientate per gli INVASORI, hanno smesso di sostenere la Chiesa con l ‘8X1000 ……
Buona settimana?!
Ok essere positivi, caro Tosatti, ma dopo l ‘abbuffata delle passate settimane e un simile antipasto cosa ci possiamo aspettare venga servito?
L’arcivescovo di Bologna, se non mi sbaglio, si è fatto le ossa nella famigerata comunità di S.Egidio, quindi non mi meraviglia affatto che trasformi le basiliche da lui amministrate in tavole calde. E’ nell’ordine delle cose.
Per quel che riguarda invece il sig. Vescovo di Torino, invece di offendere i fedeli pensi soprattutto ai preti della sua diocesi che non credono al Credo. A meno che naturalmente il sig. Nosiglia non la pensi come loro….non mi meraviglierebbe affatto.
“I Cristiani non devono avere una casa?”
1) Se continuate così presto andremo a vivere sotto i ponti.
2) Perché cari Vescovi che fate la carità solo con la bocca, ma di fatto vi appoggiate totalmente ai denari e ai sacrifici del popolo, non ci date il buon esempio, uscite dai palazzi vescovili, andate a fare i migranti di cartone in cartone lungo le strade, sotto i portici, e lasciate i vostri caldi lettoni, pagati con i soldi dei cristiani duri di cuore, ai migranti?
E pagate loro, col vostro sontuoso stipendio (anch’esso frutto delle lacrime e del sangue degli sgranarosari con faccia di sott’aceto), vitto, alloggio e i Phone, mentre loro si grattano beatamente e pregano Allah?
Se non lo fate state peccando molto gravemente, sappiatelo!
Bravo! Volevo dire anch’io le stesse cose con l’aggiunta che le Chiese, Basiliche e Cattedrali sono costruite con le offerte di quei fedeli che citi per far abitare in esse il Signore e non per essere profanate trasformandole in ristoranti/pizzerie. Ritengo che, avendo contribuito alla costruzione di queste opere, con arredi annessi, i fedeli abbiano il diritto/dovere di richiamare i loro Vescovi al fine di impedire simili sacrilegi.
Bisogna ammettere realisticamente e con prifonda sofferenza che i cristiani oggi si sentono smarriti , confusi ,, perplessi , delusi .Si sono sparse a piene mani idee contrastanti con la Verità rivelata e da sempre insegnata; si sono propalate vere e proprie eresie , in campo dogmatico e morale, creando dubbi , confusioni , ribellioni; si è manomessa anche la liturgia, immersi nel relativismo intellettuale e morale e perciò nel permissivismo, i cristiani sono tentati dall’ateismo, dall’agnosticismo , dall’illuminismo vagamente moralistico , da un cristianesimo sociologico senza dogmi definiti e senza morale oggettiva.
GIOVANNI PAOLO II.
Tosatti non mi pubblica piu’. A mio avviso siete pochissimi. Ma anche foste la maggioranza, l’odio non mi pare cristiano. E non c’e’ bisogno di tessere religiose, il prossimo e’ l’altro. Pure il ku Klux klan si dice cristiano (ho sbagliato sicuramente a scriverlo)
Anche rompere le palle non mi pare molto cristiano.
Infatti io non faccia la comunione
Chissà come mai cala l’8 x 1000…
E’ per via degli “scandali finanziari”, come dicono costoro per giustificarsi e non ammettere che devono seriamente riconsiderare le loro priorità e rimettere al primo piano il Cristo (e, di conseguenza, una liturgia, una morale ed una dottrina realmente cattoliche e non i brodi annacquati che taluni spacciano ultimamente). Certo, come no…
Ridicoli! Che miseria dottrinale. Io non li seguo più da anni. Ma cosa possiamo imparare da costoro…nulla! Povera Chiesa, dove sono i grandi Pastori, degni di questo nome? Che deserto!
A leggere gli scritti della beata Caterina Emmerich c’è da domandarsi come sia possibile ignorarne la precisione nel descrivere la situazione presente. Non stiamo parlando di visioni fumose, ma di fatti che oggi trovano realizzazione senza che alcuno comprenda. D’altra parte saper accogliere le profezie richiede umiltà e disponibilità a cambiare.
Visto che la Gerarchia non solo tace, ma si rende anzi complice della profanazione delle chiese e della demolizione della Religione, bisogna che i laici prendano un po’ di coraggio e organizzino una forma di protesta ferma e chiara. Non è più possibile consentire ai Vescovi di considerarsi padroni della Fede, anziché custodi. Non è più possibile permetter loro di devastare l’eredità che i fedeli hanno donato alla Chiesa perché essa rendesse culto al vero Dio.
Occorre organizzare una forma di opposizione all’apostasia. Prima che sia troppo tardi e che il Signore ci chieda conto del nostro silenzio inerte davanti alla tirannide di un manipolo di eretici.
Mah…..io penso…ma lei mi puo’ illuminare: che le profezie si vedano a posteriori. E’ una cosa che non sopportavo, io per primo. Mi sapeva di inganno, di autoreferenzialita’. Dovrei rileggermi il commento al segreto di Fatima, del cardinale Ratzinger, del libro ufficiale del 2000.
Rev.do, come? Dato che i vescovi da salotto globale sono ben finanziati (e supportati dai media).Come? vista la degenerazione scolastica della cultura e dell’arte sostituita dall’alfabetismo informatico.Come? se per i giovani e meno giovani vige la dipendenza dagli smartphone e nella comunicazione prendono piede gli emoji.Come?visto che l’appiattimento di filosofia e logica serve a farle diventare un “red carpet” ai piedi della nuova cultura islamica.Come?,visto che la morale occidentale rende liquida la sessualità ( lo ritiene segno di progresso),e ,al tempo stesso è prona e accogliente nei confronti della morale coranica o di qualsiasi gruppo tribale in continua o pseudostanziale “migrazione” .Guardi a che punto è arrivato il Belgio!Da ultimo,mi pare che da troppo tempo il cattolicesimo abbia insegnato ai fedeli esclusivamente il porgere l’altra guancia,il pregare in silenzio per il nemico che invade casa tua e ti butta in strada trasformandoti in clandestino della vita involontario.Da troppo tempo affinchè le pecorelle fedeli si trasformino in leoni o,almeno,in bufali imbufaliti.Come?se ha qualche idea,la espliciti,per favore.Un tempo si parlava di soldati di Cristo,di atleti della fede.Oggi abbiamo l’esempio di un papa che indossa un triregno di palloncini colorati e un rosso naso da clown insegnando a tutti la “Bellezza”unica della regressione all’infanzia insipiente.
Prima avevamo la Santissima Trinità’ , oggi abbiamo il dogma della Santissima immigrazione. Chi non crede nel dogma della Santissima immigrazione al rogo, chi non crede alla Santissima Trinità’ promosso a vescovo, cardinale, papa.
Nel cattolicesimo “moderno” Charitas inflat ,Scientia (dottrina) aedificat.La prima ingrassa,la seconda fa dimagrire.